Critica Sociale - XXIV - n. 24 - 16-31 dicembre 1924

370 CR_ITICA: ,SOCIALE Stato - come av-èva pure tante volte affermato - perchè non seppe nè potè decidersi tra forza .'=' consenso) tra Siqua <l.ri -smo e Milizia, tra i_llegà- lismo e normalità; ossia, non essendo riuscito a, consolidare, con opere fooonde, il ·proprio po– tere arraffato per un colpo d'audada sorretta ·da cfrcostanze favorevoli, anzi ·essendosi com– portato in modo. da perder,e anc~-e i non ipochi consensi che aveva,, dovette contmuar,e ,ad usa– re la. violenr,a.,· cioè ad esse1~econtemporanea– mente partito di Governo e partito di .riv-olu– zione permanente, il che è una po,sizione lo– gica, oltre un certo Jimite, insost•enibile. Ricor– do. ,pochi mesi fa, fa mer~vh:dia di un· .giovi11e giorn-aHsta straniero che vi,sitò la G,i,u,st-izia, in verlP:17e la forza ipu1b'hlicaa guardia, degli n;ffl,ci. Forse un'interviRta di due ,ore .snlla situazio– ne ita,limm ,.non gliene avr('.lihhedata un~idP-a <'md chfa.ria,,come Quella ch'egli ,ehbe e ·ricavò, da sè. ~,Jla vi~ta di rrnei ,~enda,rmi. - I1·Go.1;ern()di Mnns .ie1.tr llf1,1,ssolin1 -· e2"li d ni~f>va - vi ni-E>tte le gufl.rdie contro i 'J1)e– ri,<'-oli iVi 1m ~.s~a]to del pa 1 rtito. di Monsieur M11,s8f>linì? N'est ce pa,s? - T:nlP.onale - !di risnonde-nimo - MaAs o'est rir,olòll ...:... rep1jcò egli; e no,n ebbe biso– gno d'altro per (< capire >>. * *·* Il fo,Rcismo, che aic,cusa con ~rnerula virulen- r,a le .OrmoRizioni di (< s'abottarlo ». è s,empli– oen;i,ente infel'lmo per lo sviluppo d,ei ,suoi in– timi e]{':'rr.lenti. Le noie ,e.be il rassism,o procura al ras dei ras., ,sono la conse~uenza ~i· un fatto insito nelliai nat'ura del movi;rnento. Il raissi– shlo. ossia la org,anizzazione locale della forza e della compressione. 'è un carattere essenziale, nativo, ne,cessario del fascismo, il_ quale na,c1Que in tia.Jmodo, ·e solo in ta,l .modo -può regger~i. Un ,fa.sdsmo :i:l.or.malizzato, :sen_za- ras., ~enr,a randelli, è utopia. Per _farne senza, avrebbe él.ovuto <>onqu1starRi-consooso,; e avr,eiblbepotu– to p:rn.<'i;it('cia,I'lselo . ac,cre~cerlo) 1se:avesse d~to a1,+o-rit?i. P. nnità allo ,Stato; ,se av.es.se risolti i p-roblP,ni fl.eJJR,vita na,zio.rnale, se avesse bene ammin:i,~tr~.to i Comuni, se avesse d'atto molte co,se ,chp 1siarebberostati:' diffi.,cili·ne.r qualunque G'òverno. ma che erano impossibili per Ibi, p.er– chè tro'!)po in contra.sto con 1a sua natura, ,con i ca,ratteri organiici coi quali era nato ·e ooi quali aveva vinto. Non essendo riuscito ad assicural'si il con– senso., ha continuato ,aldu,sar-ela forza, la qua– le lo ha isolato t:anto di 1più, ,ouanto più ha dovuto ado.perarla in la:rigo raggio; ,è in questo , cireo]o vizioso esso va declinando, non rper as– salti -esteriori, ma per un interno .dissolvimert– to, cbe più che una mala,ttìa contratta nel cor– so della sua vita, è lo svolgmento f·àtale dei suoi elementi cong,eniti: ]o spiritò di v1òlen2,a. lo spirito di ,conQuista, lo .spirito di infalli-. bilità, :Quella mentalità di guerra, ,quel1a,psico– logia trincerista, rper la qu:ale cl'ede,na ùi poter ,decidere tutto con la forza, di poter tr.attare l'Italia come nn territorio di preda. An<?he il -<< furfantismo >)e là fr.enesia di igo– ~ìimenti e di lncri che altrò è ,s,enon nno mlup– po dello ,spirito· di conquista che il fasctsmo re,cava in sè: e eome poteva credersi che dei B 'bl' t~iovaP-t 1 for~ti di tutta 1a forza per soddisfar.e 1 10~ca l:, no tjlanco · ogni lor-o appetito, volessero condannarsi al di- giuno? · . La incapacità stessa dimostr:ata nelle g·est10- ni della 1pubblic-acosa nei Municipii non è fa- , tale e ,co~igenita? Come .si poteva illudersi ~h~ ' degli elementi nuovi e impr-eparati, ai quah s1 è detto che il vero ·è in foro, ,che il .g~nio -è c<?n loro, che 1a infalli.Jbilità è 1per loro, fossero n1 o-rado di pensare, studia.re, operare ,secondo 1e ;orme consuete degli uomtni raigionanti? La malattia era interna, connaturata. Nellà fa,s,e della con,qui,sta « militare », tali el,emen– ti co.stituivano per il .fa,scismo una for?J~. Nella f.ase •succ.essiva dell'assestamento, essi non po– tevano che convertirsi in faM,ori di di:s.g1,ega- mento e di insuccesso. . ' · · L'est.ernia offensiva non ha o,p,erato .a qùes:to dissolvìmento, come ha Javor~t0 il fasctsrn-0 stesso a.Ua propria liquidazione. · * * * Oggi i nodi sonò v,enuti al pettine, -pr,o-prio ,come i debiti si accumulano sul ,c;a,podi un ·ne– goziante· in fallimento, ,e i creditori ,si'affolliano agli ,sportelli di una banca in dis,sesto. . Il Governo ha firmato in Giugno, dopo l'ec– cidio Matteòtti, una mwva ,cambiale che ,si chia– mava « normalizzazione >>, e ,non l'ha 'pagata, non poteva ,pagarla, perchè « nor.malizzazione· >> si.~;nifl.cafine del fasdsmo, vuol ldir c,essazione del terrore che tien soggiogate ],e campa,g-ne e i r,entri m1nori, vuol dir rioresa del ,sinda,c;ato li'be:ro, cioè Ji,quefazione delle do_r,poraz·ioni o << Rindacati coattivi ». vuol dir :ri'i'oresa della Ginstizia, cioè processi 'a gr-ossi e piocoli ras e sicari;· vuol d'ire èlezioni ammini,striative in mi- . gliafa di Comuni ,sgovernati dia Commissari, . con p1ebis,citi a,ntifai;;èisU ~e ripercussioni. mo· rali esautoratrici anchie pei Comuni « tenuti->> dai fia·sdsti eletti ... r-egolarmente nelle elezioni 1922 e 1923; vuol dire manife.struzione, in oirni cammo. di una.volontà ormai quasi unanime de-. gli Italiani contro n .regfanie,e per il -ripristino del viver libero e civile. Non avenao potuto pagare quella. CJa,mihialè firmata in Giugno, a Novembre ne èhiede il rinnovo, e ac.0etta il voto e l'a,ppog.g:io di chi lo 80Rtìen!:'c0'me la 0orçla ,sostiene l'im(Pfocafo, e si lascia enumera~e dall'on. -Sal3Jndra un elenoo di piccoli reati Oesioni, omìci:diÒ, devar stazioni, incendio) dai quali è ora di rustenersi se ·,si vuol tornare alfa normalità. ·!Ma sentendo,s.i sempre più debole· ,su questo terreno legale, alterna al1e prom-esse in Senato e ai Messa_q_qi :paci:fi-catori, le oscure minaccie e 1e riven,dfoazioni altezzò.se dei << .diritti della· Rivoluzione>>, cioè del diritto a fare strame de-· g:li oppositori che osin,q alzare :il capo o insf stere nelle provocazioni, e il diritto a es,sere giudicato con criteri ,straordin.1a.,Tiiper i faitti commessi fin qui. · tndi, il rinnovo delle cambiali politiche 13,i e– stende al ca;mpo giuridico-morale-. L'amnistia .del 1923 fu conces,sa con solenni esplicite di– ,chiara.zfoni dell':<m. ·Mn~solini, ,che di « amni– stie per un pezoo non ,si doveva parlar ,tPiù ». Essendo però intervenuti àlcuni ... ·episo.dii che non si possono la,sciar giudica-re ooi criteri nor– pia1i, si chiede oggi, con chiare note, una :nuova a,mni,stia, .senza !pregiudizio di altre -succes-

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