Critica Sociale - anno XXIV - n.12 - 16-30 giugno 1924

180 . CRITICA! SOCitA:LLID \ ]J' sari rulla ripretsa delJla convivenza civUe deg 1 uomti,ni nella vaitriia c-0 1 mu,ne, Egli vi era pronto - come noi :tutti lo siiamo - i,n verooe .spir1bo a,i 'UJmfltà,dronocratJica- ,e di frrutermtà italiana ... Ciò .non diJ:m.d.1ll'uiva per nulla, ,anzi esaJ.'tava il suo ,entusirusmo tper 1iJl rpartito; il 1 suo orgo,gl~o e:r,a c'he iJ ,partito fOlsise ,H più :alacre a,llla, ba,t– ta,gliia co1mune; f oisse in rapporto agli altri par– -ti ti. , 1 .incolaJti ·alfa, lotta contro il fa1scism~ ciò - che Eglii stesso era p~r noi, nell no,sitr,o partito, il ,pni,mo, iJl ,più ia,r,diente, l'ainimaitorie, 1i[ pro– pulsoir<:\ la roi0c,a,and.,ma iche nutI'le di s,è i più pov,er.i dii fede e di entusialsmo... _ Ora, 1eooo, 1c.he I( ( ll'id 1 ea che •era ,in lui,)) « che ess,i nòn po:oovia,nonddle!'le )) ,libera l'a-le diall isuo . san.gue e vola :inicontro ai illl1f:>'eri, ag11i oppressi, a· tutti q,uerni, sopratutto, che 18ìnc.he con Le braccia in ca.teine 1sain:no ,miahtener,e d.l èuor.e ' ' ' ],ibero •per chia 1 m.arl~ tutti iaù ,dJant,e.soo convivio ' ' della .fe.dte le del ,diov~r,e. Ma.tteO't,ti, dJl << isegretrurio )) del Pa,rtito .Soci-a– Id.sta Und.tw:mo è più che m:ai •nel s,uo, uff.iicio di Sl]scif;altore di 1a:nime, di ordliinatore :degli 1!::lforzi comurui, ,dii 1eccit,a1torie di .sacrif.izJi. Egli è .tra, noti vii.vo! Rei \l'lesterà ,sempre. Noi fo sentiremo aid ogni isltailllte, a.d ogni movimento. Eglii ap– plaJUdliirà,1esulterà per ogni bel g·e1sto cli fier ,ez.za . e di ipropa.g'.l:linda,, per ogni ,e ,onqu:i.stia , o h:e ono– rerà ill Pa,r'tit-0, ed oltr.e iJ. Partito,· we_ ragioni del Pa:I'lm•to, ii so,ciaJ.irsmo, [a, libertà. Il martirio ~ontin!U'erà 11'opera 1 dJi rmir,aoolo. Ill 1s0.gno sarà pl'lesto oo<sa viva. La lihera~ione è V?idna. Il re– .gimte de Vor dlu sang de la volupté sprofonderà davanti ·ail1aimmiag.ine 1srun1ta, 'ro,e,colta llllelcuo- 11e di tutti i buoni, di tutta i ~i1heri, di tutta ii. prnri. ·La !liberazione è vicina.. P,e;r •te, per te, Mrutteotti. .,. OLAUDIO TREJVES. L'Eroe- A.veva uno sgnardo in cui balèna.vano in– sieme) a v·ioenda) la bontà dél fanoiullo) 7,a, te· nerezza del 1n'istico) la volontà, ferrna) acci– gliata) delViwmo che non piega) che es·ige da tittti il dovere e prima da se stesso; . ma si' apre poi aWindlulgenza ,di ehi .molto perdona perchè molto cornpr-end-ee sa Vinanità del ri– gore contro le itlYYV(1,ne fralezze. N,on aveva tempo da percler-e) qiias·i · presagisse di non averne molto cmcora disvonib·ile ; la sua se– verità era figlia sopra,tutto clii·questa siui ge– losia del tempo che ],ugge -irrevocabile) del f e,mpo che non è denaro ma vita, e chi ve lo r1.1Jba non è ladrÒ) ma è letteralmente -cissas· s'ino. Detestava ,le chiaochiere. 'Ignorava ogni posa. Coi sita·i bambVf!,i era 11iadre; colla sit'a clonna) spesso dolcemente imbronciata pel suo troppo oòci1,parsi cli politica) pel s1w totale assorbirs·i e calarsi nella politica).) aveva la sorMnessione sorridente di _un figlio che rico- Bibiioteca Gino Bianco nosoe la),giiistezza del rirnbrotto J pur senten– do che dov-rà meritarlo ancora) meritarlo sem· pre. Si occupava di tv,tto) spror,;cwa t,u~ti e) poiohè poohi s-en~ivano il pungol(!) finiva. pe,r r01ssegnwrs.ilui a fcir tiitto, ad essere tutto : Zo stu,dioso) lo scrittore) il pensatore) U consulta-:– tore .instancabile dJi tabelle di rvwmeri senza finè) l'estensore di Relaziowi che già fanno .~e– sto) il preparatore d'i libri di maggior- lena) U filosofo) il rpolemAl-sta) l'@ratore) ,l)organizza· tor:e) il propagandista) il SegretOJrioJ il ouro– cratioo) il fattorino. Era 'lwi il Gritppo; er0r lwi) per gran parte) -il Partito. 1lvpena adu_lto e sembrava im ragazzo; per l'agitità) pe.r la serrvplicità) per la modes'tia,) _et volte pe.r la moneller·ia. Felice di ,., averlct fatta )J aW av-. ve1:sario) corne quanclo s-i,rideva del negatogli passavo.rto - gliefanno dato qiu;inq,o doveva essere p-er l'altro 1 mor1JClo - e varcava il oon· fine) S'U pei monti) <.Uoontrab.bando / oome quanclo da Asolo) ai recenti fitneral,i d'i Eleo– nora Diise) dovendo ridjscen,dere a Castel– franco per ra,ggiitngere il treno) e mancando· gli il mezzo di trasporto) ,s,i faceva ospitare da un oomion di rnilizia fasc-ista) dandos ~ per attore di teatro) diretto a Milctn,o. Eppure il ratto) di cui fii° vittima) non era il primo. Nel siw Polesine) qu.ando stava là come im soldato in ved ètta 'Ìn terra occupata dal nemico, sioar'ii màsche1·ati l'aveva,nò ); pre– levato)) un)altra volta) sottoposto ad ogni osèenità «,i oltraggi) condotto via notteiemv·o e poi abbanéf,onato solo) percosso) lontano) neWap.erta) ignpta) scon,sQ{a..ta campagna. Al- . tri) da queste beffe sC'iagufate ed orr·ibiU) ·in.i· parwrono la prudr:mzaJ se non la ·viltà. Vi. sonq dei fortiss~rrvi ohe, dallo choc d1 simi.glia1·it-i avventure) ebqero frantiinw,,tà la propria co– soienza) indeb~lito il carattere) trasformata la psfoologia.· Egli ne usciva temprato) come ii°ferro rovente esce dciWacqua gelida. -El sen– Uva il bisog1~0. invincibile di ric011'11im,cia,re. Consigliargli la pritdenza era vano). il con· siglio si spuntav,a contro ,il suo bonario SO'f'– riso) il sorriso fatalista e un po~ soettico · di chi sente che la vìta non vale se non per -irn– molcirla; di chi sente che l'itomo intelligfjnte) r},i:ovine)agiato) fortimato cle1-'efarsi perdo· nare dai sofferenti e clagli umili la sua pro– pria fortuna con foffr'i-rne ad essi ogni. giorno il sacrificio. Ah! gli eroi dal ges-tò imperioso J dal pugno sulfelsa) dallo sguardo ·ruJIJJ@leoni- . CO) gli eroi dei 'J'/1JOnumenti e dei qua,driJ qual misera cosa ci appaiono in ,aonfronto di que· sto fanciullo dal senno rnaturo) di questo ore– dente senza .fede) d,i qiiesta (1.{Uda; oia tenr.we ce – lata neWintimoJ di qu·esto ateo mistico, di

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