Critica Sociale - anno XXIV - n. 11 - 1-15 giugno 1924

CRir.t'LCA' SOCLALE, 173 trui pr.ivilegii contro i diritti, della classe che essi rappresentano, non possa servire a preparare e at– tuare il trionfo di questi stessi ·diritti. *** Ecco come, in alcuni esempi concreti, si presenta storicamente la questione. Possono questi esempH offrire nessuna guida alla soluzione del problem~ nostro q E" quello che vorrei fosse studiato; e per cm tenterò, altra volta, di recare qualche contributo. . U. G. MONDOLFO· Rileggevo in questi giorni, ne-lJ'oputSicoJo ,,p,u1JU_i– cato pòchi melSÒ.addietro 1dall 'ed.it.or ,e Laterz'a, il testo del D.tsco,rs0, ,p,ronunzi:a•to, il 15 nio,vemtbre 1923 dal Mirnist'l'o 1Genitille ne,Ha prima -adunanza deJl nuo,v:o COlhlSimlio, ,Superio•re d,e;1i1a P. I. P:arlando, del– l'o&Micro de,l ,giu•rtumentò- .impo•sto agi,i insegnanti, ecrl1isi O domarudava 6e elSISO• 1Sop1primeveiramente nel– l'irnse.gnante ~< 11a li.bertà ilnd,i,s,p•e,m,ab,tle ·ai'l!lari-cerca., e. in generrule allo, sp,irito ». ~ premesso che (seco:i:i,do gli avv-ersarii della sua riforma e del Gover~o)_ la garanzia .a.elLl'aliber't,à dii r~cet-ca e di crilh1ca ~ta neJil.a ,facoltà, larsdata aglii 1msegnanti, di poter ò:re s-emp,re ,di no, ecrli ossei.JA1a ,eme {< la Hibertà ,concreta, e, eff.etHva, ~ella degLi uomini che· 'Sano Mberi e « non s•i cointeintano, di 0hieldere l,a ilitbertà e .di ,chi1ac– « ohier.arne è uwa ldbertà che ·è -real:iz,z.ata o-, ,più «· e1Sa·ttamen'te, si reiaJ•iz ;za.in ùnq, sovuz.tQIIle(o tn– ((•dirizzo•, o .sistema, •che è lo· stooso) ». ·E dorpo -ciò, le1ttera,Lmente COIIltinua: (( LO· ~,denz.i ,a.to no,n è ar– (( rofato, ;per tinosegnrumento ,coattivamente; ,e una e< voJta as,sunfo, al ,pubblico insegnamento,. conserva « ia facoU(j, di dime:tte:,-si o·gni ·1Jolta ,che ia siw co– « scien;a non gU consenta· di mantené're l•a èattedra. » •Ma eg1i, per :merJtare di tene:rie lliil .insegnamento, e, de.ve 1pur avere 1tn1a. ►so-luziooe; e, ,per ·manJ,enerlo, H dovrà a:verne isempre una. La .qua.le, essendo u.na « determinata -soluzione, può 01S1Sere, in jpotes1i., co.n– « ,forme o -contra,.ria a.i fini per cui i.o Stta;to'.insegna, « e m,aintiene o g,airanti•sce scuole e d<iflettaJlll,ente o « inld'i,reibtamente perse:gµe fini ji coltuira; .secondo · « Ja isua natura ebi>ca.Ma è ovvio, che quand0< que- « -sta 6oluzione fmsse- contraria, l'-inisegn,arnento da « mezzo· qu:al,e dev'oo:sere si traisf.ormereobe im oota– « colo all'attività dello, Stato: e uno Stato che la e, coD1Se!nt1i.sse ,corrne oootenuto deI ,t;uo p,ro[P,r:io in-· « isegnrumento, verrebbe meno -al suo p-ri.mo , dovare, :e che ,è queUo di ,diferud~e, e ~~o,è real1izz,a.rese stes– '' so: ingener.ando• que!ll'ìl,nar,chia ,che •è la soi>pres– « -sfone d'ogni libertà, comp•rei&a que•lil:a d-i pe,n– « sare ». Colo•ro, ohè aihbiano, q'llia1Jcheeispe,rienva di questa ciruiica filosodì.a de!lla ttrannide che S'i dà i.J. nome ·di idealismo neo-hegeliano, e _abbia letto, ad es., il discorso che il Ministro Gentile pronunziò nel recente periodo elettorale per combattere il concetto inglesè ed esaltare il concetto te~esco (dopo i quattro anni di guerra anti-tedesca,.e cioè contro la forza tedesca e la concezione tedesca dello Stato!) della libertà, per c-ontrapporre agli errori di Stuart Mill le verità di Hegel, alla pericolosa esigenza della libertà individuale la forza imperiosa dei1JoStato- che aS1Soggetta e dif,ciplir'la e controlJ.a e ·frena o,gni infaia•t,iva dei ,singoli; ,costo,ro po,ssQIJlo fonse non pro,vare eccessi,va meravi.g.ii ,a alla lettura deile parole surriferite . E tuttavia il loro signifi– cato è veramente· epaventevoJe, se &i pBil·Sa che le scuole m .cui deil:>bono·essere inis•egnate SOilo le ve– rità ohe ,paiano -a.J1Io Stato (cioè, in termitni poveri, BibliotecaGino Bianco \. , al ,Go,ve,rno,,,e cioè. a,lla buroc'l'aiia o: ai g:ru,pip,i ~o.– liJtid domina:nti) riispondenti ai_ suoi fini,, non sono ·so,ltanto :Le 1Sc1.1t01.e .mantenute. daUo Stato, ma ,am.~he q~elle garentite .da lui, che cioè hanno d~lla c~n– cessione detlo Stato fac0ltà di sussister~ e d1 ·funz10- na~e cioè tutte 1,e·scuo1e ipuobliohe• e pdvate :_ ,eh~ n~na ,rmò, per le rec~ti leggi, esserne aperta, senza tl-1 co!Ilseruso deUo :StJato. Ma non per attestare l'enormità di que'Sta conce~ zi,one: ,d~.llla Ubertà e dello Stato io, ho riichiamato 'le ,cttate• paroile del IMiniistro Gen1,He, ma ipel"' addi– tare l'inti:rna sua ,concorct·amza .con la ,concezione che deJ ·1Padamento-, ,a,èllo ,stato, d'ei d 1 i:rHtt delle miino– ranze palesano in ques-ti, gior~i dl av~e ra 1~agg~o– ranza parlamentare e il Partito fasc1st'a. L o~drne del gforno• de:1 Di.reittori,o, faisci1Sta e la pre.med1tata a.gg, re~io,ne a.i deputati dell'orpipo.sizione sono, la conv-eir'sione .im. moneta spicòola delle pondera'be af– fermazioni dél ·lVLmistroGentJi!l!e. Per ,gli uni e peir glri ailt.r.i Stato 0i identifica, da un .Lato,con fa, IN azione, da,ll'a.Itro -co~ Go,verno: iPer éui Governo = Nazione ; e poichè la Nazione non può toillera:re. clle co.to: ro -che vivono in leì opertno· -contro di Jei, .,così •il Governo ha •.dltriittodi espelleTe dalla vi:ta dehla 1Naz.1one, oooia Idi negare o,gn.i guar'enti-_ gia di leggi e rispetto di diritti a coloro che s'op– pongono ai dini ,che e 1 sso ,pensegue. Lo ,Staito d6v.t1ebbe e:s13,e,re, per que1S-ti:pro.fe.ssioni– sti ded dinaJil'lii,smoe dei1'1a ,d,ial~ttica, .sintooi dei oon- . trar,ii: ma l:a stntesi ,è qui vol't1ta ·a prio1'i, per as– senza •di ,an.titesi ,che !Si •contrwP'p,o-nga:alla :t,esi, ,e il d:imami·smo,-è, in ,:ooaJltà, dorminio d.ell'a'SISIO'luto, con– cepito come ;p,reco,sti1tui:ta [Pe:rnfeZiio,ne, cui n()n oc– co1rre pe•rtanto neissuno ,stimoù.1 0· p.er ait.tingere 1a su-· prema; •in,su,per:aibile veri:tà, ·in mi .tutti ,gli stimoli S!iacquetano e oltre 1cui n001 ,c'è nulla e f.uori di ,cui non c'è ohe 'l.'e:nr.o,re. · · No,n c'è biso,gno. d·t ,svelare· <:on. qua:H motivi. e ·tmrpulsi ,pereooali 1Si 4dentifìch.i queisita santità (ii !fini e .q:uè,sta suprema es.igenza di vita. nàzionaLe ch,e si iproc'lama •di vo,Ler difenderr-é. 11 vel'o è tro1p,po traispa– rente 1perchrè ci 6ia bisogno ,di .soUev8Jl'llo. •Ma vo– gliamo, render lode a questa ifilosO\fìa,_ in nome deHa quaile iJ: manga,ne'1lo divi-ene a,rgo-rnento, di ,persua– -s,i.one,,J.a-verità t :r.ion.fa e ris:pilende non ,nel ,c!ime.nto con l' errore,. ma col silenzio imposto, all' eresia, e lo sforzo di elevazione in- ·cui è l'essenza stessa della vita spirittiale e morale dei popoli, è stroncato dal fatto che lo Stato (cioè il partito fascfata) verrebbe meno al suo còmpito se consentisse cioè che gli impe– disce di... e rèalizzare se stesso >. OBSERVER. .,Sguardi IL "LASOUR PARTY,. Fili,ppo Snowd€n, in un ,arbicolo della «Ricostruzione d'Eull:opa » p,el '192'2,(•l) aveva definjto i oo.ra.tte11i differen– z,ja,lidel Labpur Party ri.spetto a:gli a.Jtii l!}artiti 000iaJisti, così ,per la ffila oootituzrone ,come ,per il suo ,prograrnD'.,la e i suoi mdodri. «LI Partito del ·J.,a,vorn,scr.iveva Snowden, non si fonda sul ri,conoscimento .deJ:a lotta di darne; non acootta gli insegnamenti <li Marx: non sottopone ,all~ formule m,-arxiste i problemi economici e politici; non crede ohe la conoentrazione del ca.pitale e iJ corrispondente immL serimento oresoente del iProletariato debbano sboccare in un violento conflitto tra 1e cla6Si per la conquista del po- ~ PHILIP 8NOWDEN : Fino a che pun.to è sqcialis~ri, il Partito d,el Lavoro inglese? - In « La Ricostmzwne d Eu– ropa» del Manchester Gua1·dian, fascicolo del ~ ottobre 19'2'.J. ,,

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