Critica Sociale - XXXIII - n. 3 - 1-15 febbraio 1923

44 CRITICA ~OCIALE lyle, nei confronto fra l'abiezione inOÒSci!mte de– gli Irlandesi vegetanti nella più degradante mi– seria, e la consapevolezza dell 'oppvessione e del– ! 'antagonismo di classe, che negli Inglesi si de.,;ta. va nel! 'atto· stesso della lotta, senza la quale, come d-ioe poi Marx nell'Anti-Proudhon, il proletariato forima « une classe vis-à-vis de la· classe dirigéan– te, ·mais pas enèo·re pour el le-mem e ». La lotta, se anche va inc,ont.ro alla scontlt.tç1.,ha . il suo vero -risultato e fine, diceva Engels, nella crescente solidarietà e co-sGienza di classe; ciò che le insurirezioni sono per una nazione oppressa secondo Mazzini, gli scioperi sono per il proleta– riato secondo Engels: una forma.ziol118ed educa– zione dena coscienza, una scuola d>i.guer-ru, che .togJ.ie allai morte spirituale dell'acquiescenza pas– siva, e suscita la consapevolezza della solidarietà' e la v,olonfà fattiv,a (i8). · La pedagogia dell_'azione. che Vien CO$ì sresso considerata quale una gerui.ale intuizione del So– rel, era dunque concetto comune al Mazzini e ai .due Diosc'uri del materialismo storico. del pari convinti che i -rinnovamenti, ai quali aspiravflno. ctovev-an cominciare dallo ,cosc1ienr,e pn svolgersi .nella prassi rivoluzionarill. a. rovesciare poi le' con dizioni esterne 1 dell'ambi.ente. E lo stesso -ra:pporto fra il rinnovamento d•elle ' coscienze e la mutazione dell'ambien~e. 0hP. MR·rx definiva scultoriamente come rovesciamento della praxis, la sf.essa dipendenza, in c:ui Mairx, con la sua: concezio!'].e criticocp-rati,ca del processo sociale della edu~azione per mezzo della praxis, poneva il cangiamento interiore degli spiriti 'rispeU,0 alJ.e condizioni reali dell'ambiente ed al locro muta– mento. non son◊' affatto concezioni estranee al Mazzini. << Gli scrittori di tllosofla mo-raie (egli scriveva) diiment.icano che mal si trasforma· mi– gliorandolo l'indi·vicluo, fìnch 'ei s'agita in un ele– m1ent.o c:o,11rotto; e 1che il -tessitore di Glascmv, il canuto· di Lione, il sewo della Galizia, I 'operàio che lavora quattof1dic,i o sedici ·.O!re della giornata per vivere senza certezza diell'indomani, non han– no tempo per leggere quando pure sappi•ano,. nè per .niflettere ;~a tentano sospendere il senso in-– orescioso della fat,ica nel vino e nel son no 1i (i9). Non c'è educazione, se non c'è· ins.~eme .trasfor– mazione dell '.ambiente e· dene condizioni d•i vita. E in -una lettera a Pier:re Leroux, pubblicata da.I Thomas, ,Mazzini deflni-v.a ·in questi termi– ni i caratte-ri differenziali fra se stesso e il fì• . losofo francese: « Vous, Trimégiste, vou8 voulez que !es hommes se régénèrent par eux-memes;.ie m·e sens dans l'àme quelque chose du Spartac:us, et je n'entends pas qu'onl puiss•e ,guérir un pesti– féré san'\ puri fìer d' abord le milieu dl}.ns\eque! il ~e trouve. Or cet.le- puriflcation des milleux s·ap– _pelle insurrection » (20). E' la praxis rivoluziona1'ia, la nmwiilze11de· Pra– ;tis di Marx, la quale. soltunfo permette d'int,en– der.e il.« coincidere del variar dell',:i..mbiente·e del– l'attiv~tà uma,na ». « Il goo.n seg.reto (scriveva Maz .. zinli a sua madre nel 1839) è quello di riorganizza- -.re l'eduoazione.· .. Or conùi, farlo? Colla forza oi'oé ..oolle•.rivoluz-ioni e coll 'educa.z,ione· .rionganiz~ata a modo nostro ;mbito dopo. Per quest.o io sono ri- .. (18) Rimando p~r maggiori particolari al cap. IX del mio illaJe,-i(lNsmo ,torico in F'. · Hngels-... . (19) Soritti. ed. -iued., V, ~81. (~/ çfr: tRO!>fAS: Pi Leroux 1 !'l!ris 1 !'\1""1", !9Q4. pP, 32~-l. BibliotecaGino Biarico • voluzionario ». M'arx soolpisoe più nettamente la. continuità. e gradualità del processo, ohe potreb– be definirsi quale rivoluzione in ,permanenza.; ma anche Mazzini più volte lumeggia il p-rocedere de.Ila conquista, che deve compter l 'uorriò « (li pàsso in passo, ool sudore deHa prop,rlia fronte ». (Continua.). . RODOLFO MONDOLFO. lalatta di ·classe n lmovimento ·operaio L'aTgoment.o .che tratta, ne!l 'a,rticolo che segne, il nost,ro giovane colla.bòraf,ore è -cbiimport!anza grandissima nei. riguardi del movimenti:> operaio e sooialisfa., è, anzi, uno dei punti fondamerita}i pe;r la de!Jerminazione del metodo d'azione che Pa,rtito e Sindacati debbono seguire. La carµpr,1;gna:cui il Rosselli aç.cenna uon fu mossa soH.anto dai puri ra~rresent:rnti dell'Eco– nomia lihera.le, qualcuno dei qua.li, r,ome il Pan– t:aleoni, c:onvértl la lotta dei pri:neinii in' umt ,ira– condrr campa,gn1a df in$1inuazioni· e di calunni,e, ed rulfa.'!i, come l'Eina.U:di, ca.ddflro neH'errore. vera– mente g-roosolaino, di' consi:df',l'a,re come es-nre.ssio– ne rtel nrindp;,o sor.iatista quelli~, vere o nre-suntr.. dwiazioni paras.~itarie del ,movimN1tn ope-raio. r.he sono inv€1cè pTop-ri1)effetto dell'influ8so r.he il si, 8tP.ma cleill'economifl OO'l"a-he,c:e (li.b-eraJp, solo n na– rolet inesora:bHment-E' e_sercita. sull'il?.:ione flnChF: cl~i 8indacatf onerai: la camoa.!tna fu, mossn an– ch.e da il.Itri. come. ad es .. d-al Salyemfni. rrtrnncl-o ·nur mii,it,a,van·ene nostre Ole. · ·Di :un suo libro. fl,m:i. ohe rac00,zlif'l flrtliwli scritti su· varii giorna.li e rivis.te (anche sUHfl, Cri– tica) niarlerà, in un nrossimo nurnero. un nostro rollfl6orntore. Noi s,i,:imo \ra.t.tant.o· Heti. che tra i g-fovani si senta J:i.nflceRS'i.tfl. di .:liscutf'Jre serena– mente i metodi d'11zione' per trovaire la via mi– !eliore. vol1rnndo ad un'opeT:i. di ·rin•no-va.ment.o rmesto periodo cli raccog-limleÌ1t-0.e di _sost:acui si.amo condannati dagli eventi. IL VICE. f-i P. c'lihattut.11, recP.ntem1mte. in ,forma incidf'.nta.lP, gnllè colonnfl dJUa Giusti~ia U~" qui>~t.innP. d'P11'a "ol1ì alta imo ortanz a nei riirnardi dPllP. nrP."aniz7,11.zioni o– peraie e r.he si riannoda ad una luni;ra r.ampagna r.ondotta da'i oiù noti rapnresentant.j. della Economia liberale. quali l'Einaudi, il Ricci, il Pantaleoni. At– tèggiandosi a difensori dell'interesse generale della ,collettività co.nsumatrice, essi .son venµti denuncian- do· le frequenti presunte « deviazioni oligarchiche e parassita.rie » di alcune organizzazioni operaie ita– liane', aècÒrdatesi, più o meno palesemente, coi ri– spettivi· datori di 'lavoro per méglio taglieggiare il mercato. Proprio ponendoci dal punto di vista dell'Economia liberale antiprotezionista, ammessi per un istante an– che veri tutti i casi deplorati che talvolta non si sa– prebbero negare, specie p,er il passato; ci. sembra che la critica di cotesti scrittori debba costituire il fatale .preambolo- ad una teorica e, sopratutto, ad una pra– tica del movimento oP.eraio, avimte come cardini fondamentali il, principio della lottq. di classe e. i\, ~Qlt!Jg(!rne.nto fntf!mq:.jqnaie,

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