Critica Sociale - XXXII - n. 12 - 16-30 giugno 1922

Sociale RJVIS,TA QUINDICINAL~ DET, _ SO'C-[1-1 lISMO Nel Regno: Anno.L. 24 -..Semestre L.J2, -·All'E~tero:,Anuo ft. L. 26,50- Semestre½· 13.25 ' I • .. ·DIREZIONE: MIiano - Portici _G'allerla, 23 - A,MMINISTRAZIONE; Via O,nenon!, 4 ,• Milano -Anno XXXII . N. 12 · Numero séparato Lire UNA Milano, 16-31 Giugno 1922 SOMMA RIO. Politica ed Attualità. La, crisi noRtra e l'alt,,,·ui (Cr~unro TREVES e la Ca1rr10A S001ALE). Stato e pa,,-titi di f,-onte al fascism~: intransigen:ta- () ri-voluzionari- smo r (Prof. G1òvANNI ZIBORDI). • Da una Dieta. lii va.esa.lli ad un Parla.~ento di popoli (rliecoreo ·Sua Camera dei deputati dell'on. CtAun10 TREVES, nella. tornatf\ del•. 1'8 giugno 1921). ,.• -- vita locale nost1'a (Comuni, ~rovincie, O pere Pie), da cqi tanto· legittimamente ci ripromet.tevamo per i ri0stri ideali, sotto i colpi rli una tattica sconsigl'iata di intransigenza, l'a quale si lusingava follemente· di amministr;1re gli enti locali come se lo Stato ·e il Governo centrale, idest la hor– ghesia, non esistessero, e quando dalla ferrea necessità ·delle cose ·era costretta u,d accorg:rsi ' che esisteyano, no-n.. disdegoava dt cor}'.ere,a Roma ,a pitò.ccare dal, Governo ostile aiuti finanziari i L'esani e di S tato; I Le. scuolà- 0 h, disoirlina; Il La scuola, la vit11 ·. che quello felinamente fac·eva sospirare e non 0 1 l' eea.me (Prof. RoootFo MoNDOLFo). Studi economici e Sociologici. Letteratura, File1sofi~. Fatti sociali. lio çhe Bi ,tampa.: Difesa: soèia. le (***) ln(o1·mazioni sociali (***) LACRISI NOSTRA E -l'ALTRUI Fata frahunt. La crisi del partito socialista accelera· ìl ritmo rinnovatore; più che di una riforma sembra si tr.atti di una riv~luzione. L'a– vevarno prevista e l'avevamo ~-tempo denunziata al e_ nostro • Governo, alla D.irezione ael Partito s0cialista, perchè venisse, incontro .agli avveni– menti coi cuore liberale della 1'ifor-ma per non. essere tra volta-dal pensiero giacobino •della ri– voluzione. Ma, come ·ogni altro, il « nostro » Go– verno, la. Direzione d~l P! S., ha la doppia qua– lità di non intendere e, intendendo,, di paraliz- , z11,rsinelle proprie formulè di scuole .. Così ai nostri ardenti scongiuri· nulla fu opposto, nep pure il rigore repressivo, figlfo di una chiara co– scienza autoritativa: semplici-mente ci sono stati. eccepiti i unoni di un congrei!!<o, di_ ·rlue con– gressi, di dieci congressi, ~en,za· ·cimentarsi alla liimo9trazione della loro vitalità intrinseca in· rapporto al \;Orticoso movimento dei fatti. Quando agli uomini riel « nostro » Governo si faceva toc– car éon mano che,.quei· canoni erano così poco . man,utenibilif che 11ssi medesimi :i:ioHli: avevano. · potuto os,➔ei!vare e versava·no 0ramai in piena violazione. (esempio: la concessione al groppo parlamentare di adoperarsi durante la crisi in modo da non ostacolare la nascita di un.. go– verno migliore) essi si stringevano nelle spalle, biascicando il loro non poss?f,mus con più deci– sione che convinzione. Intanto il disastro accu– mulava le sue rovine intorn'o a noi. I superficiali J.Otevano non vedere che il scellerato accanirsi della reazione politica del fascismo contro le nostre organizzazioni, ma i più .avveduti scor– gevano chiàramente la: distruzipnè di• tutt~ la tioteca Gioo Branco concedeva .mai, rip.U:cendogli intransigenti, senza ohe se ne accorgessero, ad_amministrare col pro– gramma di tanti commissari regi; abolendo, .o abdicando che· è lo stesso, ad ogni lusso o pre– tes11,di spese faéoltative. Di questa. int,ran sigenza, socialista, eh~ pratinamente si con ver.te riel suo contrario.: l'intransigenza conservatrice di una amministr·aziop.e fatta fine. a se stessa, che- còsa reei'tà· se non 'nn riome, un puntiglio,. un partit.o prPso? Dgualmelilte, la, nostra intransigenza è statii l'abbandono, la rinunzia ad ogni irzione conoreta e positiva per quella restaurazione ,europea im- · perniata n~i rapporti 'clella In.te~a con la Russia dei Sovieti, che è pure il vessillo di tutta la po– litica estera del so'r·ialismò di sinistra. Là nostra intransigenza· permaneva quando era cessata quel– la della Russia sovietistica, e permaneva: la no_strn; pur con l'intenzi·o~e· ingequa di àiutan•, fino alla. dedizi0ne di noi, la politica di compromesso della Russia! Mai nn partito per l'errore della sua tat.– tica andò più ostin.ataniente all'incontro ·dei suoi 'fini dichiarati e dei suoi {nteress'i immediati. Lo spettacolo· ·riempiva di gioèo_ndità ·la· ·borghesia più consapevole e più reazionaria, la quale . ci imponeva· il suo vE1to di cambiare t.attica, ci ini- biva perontoriament,e ... la collaborazione! ... Tutto ciò, alla fine. era in tollera bile; e la diana fu squi}- 1aua dall'ordine dèl giorno di u.n,massimalisba di .destra o di un cP_ntrifta di sinistra - non· sap- ,piamo bene _:_ l'on. Zira,rdini, che chi_edeva al Gruppo di dichi•arar'si, ove •gli avvenimenti, lo consigliassero,' anche -mirtiste1·iale. Finalmente! ],)al ·vantato El mai attuato (fortunatamente) sa- botamento parlamentare all'o·pposizio11e costante e intransigente; dall'opposizione costante e in– transigente al semi'appoggio astensitJne (accettata . e riconosciuta· - con quale coerenza? - rlalla DirPzione. del P. S.), did 1-1emiappoggici all'ap· poggi@, che passione .di ·at.tese e di polemiche! 'E quanto tempo perduto 'per arri;vare\ qu;:i,ri– do tante ragioni dell'arrivo sembrano già un po' superate; non vogliam dire compromesse. Fata trahunt. ~1 guaio è che i fati trovaRo I I. \

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