Critica Sociale - XXXI - n. 23 - 1-15 dicembre 1921

\ candola nelle necessità storiche, che le condizioni della Hus:;in creavano al partito rivoluzionnri0., Altra ·vQlta, richiamandomi aIl'acuta an-alisi · di Engels sulla tr'agica posizione del capo di un partito est.n,mo, costretto ad assu1Dere il potere prematura– mente, qunndo quello che deve fare, secondo il pro• gramma dottrinale, coz.z~ _contro quella che J.>Uù far~, nei limiti della realtà che ne condiziona l'opera,· n– conoscevo in Lenin simile tragicità. Ma. il riconosci– .mento d'allora 1101t può essere la spiegaiione d'oggi,' che 11011 sarebbe sufficiente. La spiegazione vera della· contraddizione fra, la teoria e l'azione, fra le premesse dottrinali e 'le con– rlusioni pratiche, nel cui circolo s'agg'ira per il ~orso di tre anni la rivoluzione russa, cercando ansiosa quella via d'uscita, che oggi coraggiosamente si apre spezzando il cerchio che la ~rrava, va ricercata nella .contraddizione iniziale delle· condizioni caratteristiche del mondo russo, costretto allora, nell'apparente s·aìto in avauti, a muovere in realtà· un passo indieLro ri•: spetto. alle finalità teorical)'.leute assegnate alla rivolu– zione,' per poter compiere quell'effettivo e decisivo passo innanzi nelle conquiste reali che'' 1ispondevano .allo esiger)ze spasmodiche .ed or~n~i infrenabili della maggior parte deHa popola11ione,·e che: d 'alt.ro l~to e– ran pure necessarie a creare il terreno di un , foti1ro sviluppo e moviméuto p.roletario. La contraddizione, in cui s'impigliava il problema della rivoluzione, non po• teva metter capo ché ad una contraddizioue nella soluzio- ne storica.- . ' In realtà la Russia non rapp,·e~entava, prima della rivoluzione sovietista, un solo mondo e una sola e.tà .: c'erano due mondi e due epCJchedi.verse, sovrap• poste ed interferenti, che creavano condizioni ed esi– genze <;ont.raddittorie. La campagna, che costituiva l'im• mens11 11111ggioranzadel Paese, apparteneva ad una fase di sviluppo econ,c,ruico ·e sociale di versa da quella cui eran giunti i pochi grandi centri cittadini indL\· strializzati. L'epoca feudale e la· capitalistica si· tro· vavan di fronte; i c·6nta.:liui e gli 0perai dell'industria avevano condizioni, •mentalità, bisogni ed 'esigenze di due ere diverse; l'insofferenza della situazione attuale '(destata e re~a acuta dalla guerra)' e ·J 'aspirazione a rovesciarla, via via accesa e fattasi -ardente ·in tutLi; movevano però negli uni e negli altri da inotivi ed in direzioni affatto differeht.i. · Ma (e qhi è il nodo della contraddizione) i rap– presentanti della classe dominante, che 'questi due , fnondi in fermento di rivolta ·si trovavan di fronte er,1no legati da sti::etta solidarietà e, per g1:an parte'. erai10 gli stess_i. Olti,e la metà delle sconfinate cam– pagne, che ·costituivano il territorio dell'impero russo, ei'ano possedimento della. nobiHà, cointeressata d'altra parte nelle intraprese indhstriàli ,e co1~merciali, e le– gata anche per ciò da saldi vincoli al capitalismo bel– ga·, francese· e inglese·, che)a guerra aveva reso -domi– natore del mercat.o industriale russo. Interessato, come fornitore e come alleato, alla prosecuzione della guerra da parte del govern.o di Kerensky, que~to c11pitalismo stmniero (e speéialmente il francese) era uo-ualrn,ente come ?·editore della Russia, interessato ad impedir; che l'~mpeto della rivoluzione politica, compiut~si in un pnmo tempo, prorompesse irruento in una rivolu– ¼io~e eco~~mic:t, che av·rebbe travolto)e ·garanzie 'dei sno1 crediti. · Il, ; La ,co.nquista compi,uta. Ora la rivoluziope economiça, hlla quale la Russia era mat.ura .e. tend~vano con .pr.essione, ormai irresisti- BibliotecaGino Bianco, bile le masse contadine,_ era la distrnzionp (e.f:let.tiva e non so~tanto giuridica) della proprietà feudale, che si pofeva rendere deèisiva e .irrevocabile soltanto per quel mezzo, che Robespierré aveva messo in opera.nella Jhancia del }7l:i3, della éreazione <liun immenso eser– cito di piccoli proprietari, per i quali l'opposizione ad og111ritorno offensivo o tentativo della nvbiltà fosse ,questione di vita ci di morte. . Ma finchè il governo democratico .di Kerensky, o altro consimili>, mantenendo la potenza ecònomica dt>l c~pitalismo industriale (legato, per la stessa. comunanza di compom,nli, alla riobiltà feudale), gli conservava -l'immancabile influenza politica, nessuna co·nquista delle masse contàdine poteva essere 11si;icurats con quella · stabilità irrevocabile che era, oltre rhe esigenza psic.o– logica dei contadini, anche necessità di sviluppo per un . pae~e tùttora rimasto, unico in Europa, entro i ceppi del feudalismo. · . Pertant.o i bolscevi~hi furono strumenti di un'a De– cessità storica (della quale n·~n ·si resero conto essi stessi), ·11on soltanto nel prqolamare, all'ini11,io della loro .insurrezione (ottobre 1917), il mothl « fotta. la. ten·a cii contacltni », ma anche nel rh;olgere simulta– neament~ il foro assalto contro 'il' capitàlismèr i ndu– striale, per sgominarlo, infrangerlo ed abbatterlo.· Ore– deva'no, veramentè, essi, ·che i 'contadini, scatenàti da– loro all'assalto della terr; - alla cmi occupazione e di– 'visione nessun potere st.atale onnai·, dopo il rovescia– mento d'i Iterensky, faceva _pii\argine ed,opposizio11e - non fossero che str~menti' de)la: rivoluzione comunista, che essi pensavano di poter attum'e, E non si ,avve– d'evano che il rapporto .invece era inverso, essendo essi a~ contrario, i coinunisti, strnmenti necessari di una rivoluzione - grnndi.01<asenza (tnbbiò, ma ·ben diversa da qnella che essi pensa-vano - çhe pe.rò non avrebbe po• - tuto effettuarsi senza l'azione.loro, paralizzante e. dissol– vente le energie di resistenza, ché alt.rimenti non a– vrebbero mancato di i ns0rgere. alla riscossa.· E per qur.sto appunt;o doveva aceadere, secondo' l'esattisRimo rilievo d( 'Lenin, ~hè l'azione ri:11tiborg'hese ·e anticapi– talista si facessll più intensa, violenta, e dimentica d'ogni prudenza g1;adualista « sotto l'influenza degli avvenimenti militari e delle condizioni'disperate in -cui si trovò' talora_, per effett.o delle aggressioni .nemiche, la repubb1'ica dei Soviety »: perchè diefro le• armate dei Koltciàk, Den.ikine., r.tc. ·giungevano gli' antichi proprietari feuda)i anelanti alla riconquista dei possessi, -che l'azione c01itrorivoluzion~ria della borghesia ·super– stite avrebb~ aiL1tatb dal-l'interno, se il terrore 11011 l'a– vesse paralizzata. In apparen•za i contadini ·dffendeva– ·110, dando il f~ro braccio allè armate ro8''le, la rivcilu– ziqn_e com11nisfa:_in realt(t .]a' funzione storfca dei èo- . mùnisti ·era di salvare e rendere incròHa'btle Ja· ~011- q•u'ista dei contadini. · , La rivoluzione r11ssA.per. la nrnnta1'ità comu~e, ab1tL1ata a cel'care, per ogni grand'e fatto- storico col- - ~ettivo!•gli, individui cui attribuire la responsabilità. o 11 mento, e opera· specialmente di Lenio di Tretzki di Oiceriu-e riel!e loro costruzioni program'matichfl. N•o~ si vede, dì solito, come- sia:n:o sta-ti iuve~e i bisogni e gli istinti oscu~-i e l'azione delle masse-caot.icbe -·non guidate all'assaltò ila un pia.no preciso o da fo1al,ità ~ogua,~11:a~che ·di ~artito·, >ma ~egue-nti un impulso 1mmed1ato che veniva. loro daUe condizioni sf.0riche della loro classJ • la forza decisiva -che: non ha r,iol– tanto· prestato !'impetb d~ suo u,rto ci.eco .,firiuzionarido L q,uasi da ariete per lò sfo11damento, ma' ha -invece i'n:i– ' presso la direzioì:ié al movhnenbò e a,lJa'.s1esaa-formu– lazione di• programmi, che a:ppu11to pe<r ciò si veniv~no ' .

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