Critica Sociale - anno XXXI - n. 9 - 1-15 maggio 1921

' . 142 CRITICA S()CIALE , alla provocazione di lesiO-ui e .di malattie. In-~an~o i s~c: cessi conseguiti, con pretestaz1oni-ed esageraztom, da,ch1 pt1ò pur sembrare. meriteyole. Ji u~ _giu~to senti!f!ento di pietà, incoraggiano gh oz,ost cnm1~ah a_d attm~er.e alle fonti sieno pur magre, delle assicuraz10ni soc1a!t . .E così le 1 frodi inquinano queste forme di prevìdenza-so– ciale senza che sia sempre possibile precisare la gradua– toria' della antisocialità del movente che, le inspirò. 'e· financo. ad ·una associazione, che ne st.udia e~ attua i mezzi più e:ffié;aci, ed ·a qualche organi'zzazìone qi _soc– -0ò'i·sidi cure chirurgiche e di fisioterapia, douàe 'si sono avuti vantaggi notevoli per ·prevenire e rid'urre le in– capacita al lavoro, ,:on beneficio, rion solo ·dei 'lesi e di -0ol oro su cui grava l'onere della assicurazione, ma an- Nella sospettosa ricerca delle frodi, nell'accertamepto e nella prevenzione di esse si impiegano e si disperdono tante energie, che andrebbero meglio impiegate alLri– menti, almeno per ciò che si riferisce alle pretestazioni, le quati scomparirebbero automaticamente il giorno, ,in · cni non si dovesse più decidere se assegnare m1a od al– tra misura rl i sostitutiv9 del guadagno, .a secon•fa della origine della incapacità al lavoro. • · Queste considerazioni. sommate a quella principal!l, .:he poc'anzi accenllai, dell'opportunità di rispondere con Hguale proV'vedimento ad' uguale bisogno, ci spingono a : domandarci se non si debba finalmente giungere ad equi-·! parare il sòstitutivo del guadagno' per ogni forma -- 11011, per ogni grado - di incapacità al lavoro. -0he del.la collettiv,ità, su cui ricada sempre, in definitiva, sotto form a di diminuzioue ùelfa produzione, il peso d6- gli incapaci e degli invalidi. E nel cam·po aella disoc– cupazione involontaria: gli ufficì di collocamento !'appre– sentano l'Istituto profilattico, che· tende ad attenuare il fenomeno ed. integrn efffoacemente . la funzione dello speciale. ramo assi,mrativo. ' . , · Oosi le assicnrnzioui sociali, che mossero da 'un provvedimento appare1_1.temente di ·interess·e individuale od al pi!'.1di categoria, percliè rton si estendeva affatto - a tutta la classe làvoratrice, sono assurte, in un tempo relativa.men t6 breve, ad.assumere'il carattere di un provve– dimento di utilità collettiva, cost_~çuendoorgani preventivi e correttivi della incapacità al lavoro e della:disoccupazioné. Un provvedimento del gen~re réu<lerebbe ,più facili e sicuri gli accertamenti medico-legali,' irti di tante dif– ficoltà ed incertezze, elirninando la necessità di stabilire il nesso causale, che è il primo tormento di queste in– dagini ed è origine di tante controversie; provvederebbe efficacemene!l ad integrare od a sostituii-e il guadagno, diminuito o penluto por la incapacità lavorativa; impe– direbbe che vi fossero disparìtà ingiustificate di .tratta– mento tra i vari incapaci al lavoro; renderebbe pii:1agile la g~stione delle assicurazioni sociali. E condurrebbe, cou uria oppo.rtuna graduatoria dei contributi. sul' tipo da me indic:;ato al Congresso delle malattie del lavoro tenuto a Bruxelles nel 1910 e, sostanzialmente, consa– crato nella legge inglese del 1911, -a risolvere automati– camente quel problema, 0he, nonostante tntti gli sforzi Se noi ora ci facciamo a riguardare . sintetié.amen te il cam.mino percorso dall'istituto dell!l assicurazioni so– ; -ci.ali vediamo come esse, ristrette dapprima ·solo •ad al-· I .. -0urt~ categorie di l_avoratori, _si siano es-te~e in seguito a tutti i lavorator.1 del brMc10 e del pensiero, col solo ,limite della misura del guadagno; come dalle norme [ giuridiche isolate ci si sia avviati al codice dell_eassicura– . zioni sociali, che tutte lè rrnmsce ·e le coordrna; ,come e gli adattamenti. è apparso finora insqlu bile: quello delle malattie professionali. Abbiamo accennato alla im– ,possibilità di definire sempre e per ogni caso la natura professionale della malattia, ed alle incertezze insupe– rabili che si incontrano nel valutare la coeth~.ienza delle causaliti\ lesive, connaturate all'andamento norm~le del lavoro, nello svolgersi delle malattie comuni. Stabilendo che il sostitutivo del guada.gno debba essere uguale, qua.– lunque sia la causa che toglie o diminuisce la. capa.cità lavorati va, le difficoltà sarebbero evitate e si giungerebbe a provvedere ~ tutte· le n:ialattie pr?f~ssioI!aJi ~d alle concol'l'enzfl di essa. Assegna.udo poi il sost1tuhvo del g1,aaa 6 no in tehdita invece èhe in capitale, ci si mette-. rebbe in condizione di graduarlo, con. opportune revi– sioni, al reale bisogno, iri modo che es•o sia sempre propor– zionato aJla effetti v.adiminuzione della capacità lavorati'l;a, Così si arriverebbe a clarn finalmente sostanza e·· !'orina di provvedimento sociale alla assegnazione del sostitutivo del guadagno, -0he ha ancora· u_na p_arvenza di indennità.' E noi v<idiamo quindi che dalle varietà di ) forma e d,i misura nellit assPgnazione del sostitutivo del guadagno si airi va ormai alla tendenza <lecisa per la unificazione e· la equiparazione. . ' Le as,icurazionì sociali, sorte ·pe1· provvedere agli incapaci al lavoro, condussero ben presto allo studio delle cause delle varie forme di incapàcità Si indaga- 1·ono il modo in cui a~iscono queste cause lesi"'e, · i loro effetti, le condizioni che possono determinarle. E si pl}r•' veine ,·.osì faci'lm~nte a porre in· opera qn~i' mezzi,· che ' parver0 più atti a rimuovere le condizioni ,d \on.de: cleri- · vavano le causalità lesive, a rendernfl meno l agevol e la i~zioue, ad attenuarne gli_:effetti sull'organis'mo umano. Questa opera di prevenzione, di attenuazione e di ri– mozione delle incapacità al lavoro ebbe, un · po' alla volta, prevalenza su quei fini a cui si era daoprima mi– rato con queste nuove norme giuridiche. E si. arrivò, nei paesi 'più progrediti, ad impiegare gran parte gei col'.t,ributi, fino quasi alla metà in Germania, per pre– venire ed attenuare le incapacit(I al lavoro. In Gè'i·ma~ia Casse malattia e Casse invalidità iniz_iarono e<;lorganiz~, zarono la lotta contro la tubercolosi e contro altre ma– lattie ~rasm~ssibili; provvidero di acqua e di abitazioni salubri molti centri operai; promossero, insomma la ri- ' generazione igienica del paese. tanto che il •Kaufmann ·nel -191L poteva affermare che le assicurazioni costitui- scono la pietra angolare ·della igiene soci,He. . . Anche da noi h assicurazione infortuni ha condotto a_duna più a_ttiv.a.prevenzione degli accidenti del lavoro ~ . Bibl'totecaGino Bianco dagli Istituti diversi ~ moltepli_ci, chEr ne hanno la ge: stione,' si tenda all'unica orgamzzaz1one con opportum decentramen.F od alla coo1:dina~ione. centra]~ de gli 0 1:– g,mi pe!·ifer1c1; come dal c_arat.te_red1 ~ndenu1 tà, c.he 11 sostitut,vo del guadagno aveva rn vana forma e misur a, ci si avvii a prescindere da ogni concetto di indennizzo, .uuificando ed uguagliando, qualunque .sia la causa del– l'incapacità, il sostitutivo medesimo; come da un prov– vedimi,nto, che rispondeva ad un interesse individuale o di cMegoria, si· assurga ad una funzione dì 11tilità colletti va,, · Così furono, così sono, cosi si 'l'anno trasformando 11ella società capitalista le assicurazioni sociali. ;Ess<;1 fu. 3·ono, sotfo un certo punto di vista, una semplificazione di alcuni rapporti tra datori di lavoro. e locatori cl 'opera, -,e si sperò che rappresentassero un elemento di pacifica– zione sociale e di attenuazione dei conflitti di classe, Per certe specie poi di iucapa,cità al lavqro esse rappre– _seT)tarono per il padronato una forma di garanzia: così .l'assicurazione i_nfort~n! -precedette in molti paèsi 1~.al– tre' assicuraz1on1 sociali, non tanto, secondo s1 d,rsse, 'J)er j[ sentimento di pietà che de~tava l'infortunatò, quanto peréhè 1Jon essa si escluse l!l, responsabilità per colpa'. aquiliana "d ex contractn, sai vo c:1sì ecceziona– lissimi; ed anche l'assicu.razione per le- ry1alattie profes– sionali· col sistE;imadella lista ovviò, nei ,casi più f!!,cil– mente e- sicuramente diagnosticabili, alla respopsabilità civile per colpa aquiliana od ex contractit o per nor1ine gim,idiche speciali, come accadde in Sviz~era. · Le assìcnrazibni sociali divennero, ben prest0 un so-• ' stituti v.o della besteficenza pubbli"ca, ,fattasi insufficiente, inadèguatà e· n◊'n piu conciliabile· con lo spirito dei ,tempi nuovi e con la forza e dignità del- proletariato' organizzato. Apparvero poi un mezzo per- riorganizzare, ringagliardire e c9adiuvare gli Jstituti 'di assistenza pubblica, che, specie nel periodo della guerra e tantq · -più successivamente, viii.ero a poco a poco farsi deficienti i l0ro mezzi di.fronte al crescere degli one~, cosi che _molti ogg~invocano, da noi, una estensione delfe assicurazioni so, ci;'al·i, anche perchè sperano da esse il salvataggio econo– mico e· finanziario delle istituzioni ospitaliere. Le assi– -0urazioni sociali inoltre si sono di.QJ.01>trateil migliore e più effièace provvedimento pe1: attivi.r-e la prevenzioné dell,i. inoapacità al lavoro e qelle sue cause, divenendo cosi la pie.tra angolare della igiene sociale. Ed, infine esse hanno consacrato una nuova forma di obliliga,zione della collettività verso 'i suoi migliwi fattori di pro; gresso: i produttori. Così si syolgono dunque nella società attuale le _a·s– . sicurazioni soçial~; ma sono esse un istituto prettamant;e borghese, ·destin.ato,a·scomparire quando 1~ società'umana non 'abbia pi.u l'odierna organizzazione_? . _L'indagin'e, eh~ hlt un contenuto se-veramente sc1_en– tific6, potrebbe ii,ppa:rire, a pri:ua vista, ··.superflua, 'g1a c– chè qualcuno• d'irà che noi abbiamo-già sperimentalmen.te . veduto •risplvere' il problema ct~lla .!:l,e pugblica russa d ei Soviety. Ed infatti ·in Russia le' assicurazioni soci al

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