Critica Sociale - anno XXXI - n. 9 - 1-15 maggio 1921

/ CRITIQA SOD'CÀ.J:,E separa.te; · fu la Mnsiderazione --delle ·norme,· mo'l: e.li, che, s ull'une. o sull'e.ltrif forma di obbl.igazione nuova; si a.ri– davano via via èoncré_taudo .e rafforzandq·, che feéé; neì varì paesi, dare la p~·ece\ieuza all'una o all'al~ra legge di assicurazione sociale. .. Si vide ben prest~ però_ che er-a indispensabile, Ltna c;.oc,rdinazioue tra le varie norme g._iuridiche; che- era necessario regolare i punti di interferenza, ed impedire inutili dispersioni di energia; ed a11ehe in questo campo la Gurmania precedette gli altri Paesi e lleC Ull 'raccolse e riform0,. fon,:lendole at·mou.icam'ente, 1~ vàrie sue l~g– 'gi ,ii fl.s$icurazioue ~ociale, emanando, il codice imperi,ile 'Jelle 'a:,sieui'a,:ioni ( Ueich$ver/;icherwngsord-nun,q), che, sebbene un po' pesante nella sua architettura, è però tiempre un monumento di_·sapienza legislativa. ·Cos\-l'esperimento di applicazione pratica di queste leggi ci ha condotti da.Jlenorme giuridiche separate e succes– sive ad un codice unico di questo nuovo diritto del lavoro. La separa~ione delle norme giuridiphe doveva. rne– vibabilmente fare sì che si fot·ma~se almeno ui:J'Istttuto per la gestione di ciascuna delle assicurazioni~ sociali consaÙate da ogni singnlà legge. In 'rnolti casi però, anche per ciascuna forma di assicurazi0ne sociale, si sono av"uti vari i Istituti' autorizzati a gestirla. 'Un es Selllpio, direi, ·clamoroso, di' questa molteplicità ;ai Isti– tuti, l'abbiamo offer,to noi Italiani con 'l!i assicurazione per gli infortuni del\.'industria. , L'assicurazione, secondo la nostra -legge dél 1904, può, quando il numero deg1i ò,perai oltrepassi i 500, es– sere gestita dal datore di lavoro meaiante tma ·cassa pri, vata co·n amniiniatrazione distinta da quella cl!lll.'azienda; quando il.n•1mero r aggiunglt i 4000 ,può essere gestita dai datori di lavoro co11s ocià.ti in un f:iindacato, che, in certe de'terminate c o ndizioni, p uò essere imposto obbli– gatoriamente; può essere fatta presso Società o Compa– gnie private, cJ-.e abbiano àvuto l'autorizzàzione ad' ope– rare ne'l Regno, o p1·esso la Cass·a Nazional" di Infqrtunì; la quale ha poi il diritto esclusivo per l'assicurazione degli ·opE!_rai addetti ai, lavo1·i ·dello Stato, t1e1le Provi·n– •cie e dei Comuni. Gli inconvenienti della molteplicità dflgli Istittìti assicu,a,tori sono facilmente app 1 ·ezzabili,' non fosse altro per- gli intenti speculativi di alcuni· di quegli Istituti, che male si. accordi<no con' la natura della funzione cui essi dovrebbero ·provvedere, e per la. concorrenza che può sorgere tra gli Istituti stessi e che si fa risentire o sui datori. di lavoro o sui locatori di opera. A pa•r~ tutto questo, la molteplicità degli Istituti rende difficile,.se non impossibile, tina razionale prEtven– _zjone degli infortunì, e noi vedremtj fra 'poco come que– sta attività profil_attica delle assicura-zioni s9ciali vada aHSll· mendo una parte essenziale·,. se anche' nun prevalente. ,C6sÌ si 'è sentita anche da noi la neces$ità ,di cir– coscrivere il n,umero de~li Istit:iti ammessi a ges~i1'é . l'assicurazione infortuni, e pr'o'Vvedimenti statali ema-. nati nel periodo di guerra-ne dette1•0 qua e là l'incarico esclu~ivo ·011ta Cassa Nazionale Inf~1·timf, che,·non ha intenti speculativ•i, e per l'assicu'razione obbligàtorja de- , gli operai dell' agric0lfora la· legge hn dato il m0no– polio a detta Uass.a, salvo la conservazione di poche mutue padronali; c;heuon si-ebbe il coraggio di eliminare. La tendenza all'unico Istituto, còn ,.u11 opportuno dec~ntramento per ogni singola forma cl\ assipurazione soclale-, ha avuto fra noi la più evidente eSJ')ressione in materia di assicurazione per l'invalidità e la vecchiaia. chA il decreto legge ha. affidato alla antica Cassa Nazionale di Pl'evidenr;a, trasformata nel,la Cassa Nazionale'delte .4 .~si– cttrazioni Sociali, coi suoi organi perife1·ioi: gli Istituti cli previdenza soéiale. · ',.. - ' Non si fermano però a questo pnnto le aspil'azioni attuali, gi acchè con uu Istituto unico, sapientemente ilecentra.to alla periferia, o,. mog-lio, con organizzazioni pe riferiche, coòrd.iuate regionalmente e poi nazionalmente, . la gestione di ~ntte quante le varie fo;rme di -assicurR– zione soéiaie' procedArebbe più sicura ed uniforme; evi– terebbe tante dispersioni d.i energie, coordinerebbe me: gl io i ser-vizl ammini;1trati vi e sanitarì, ed offrirebbe le . migliori garanzja _di saper prevenit'e e-fficac,ementP le éause di incap:i,cità e di pofier ridurre gli afflitti. Il proge-tto sulla' asfli<;urazione ma,lattie, redatto lo scorso anno d1tl– la CoinmissionMMinisteriale, concentrerebbe appunto. in _un unico Istituto tutta la gestione ,folle assicurazioni sociali, eccetto quell,a della disoccupazione involontaria. · Noi 'Vediamo così c9me da Istituti ,molteplici ed in– dipendenti, o ma~ari _concorren~i tr~ Joi:o, si ·s_ia p~ssRti _ pri~a ad una r1iluz1on~ degh - Ist1tuL1 ste~~1, pot a\ln r-ostit1rzione ~li uç. so~o Ist'itutiò per ogni singola. forma· di' a.ssicnrazione sociale, per avviarsi infine 'a.i ·concen-. tre.mento, in una u'nica organ'izzazione, cli -tutte quante I le .assicurazioni sociali. , ' · - · Abbiamo detto che le assicnntzioni sociali sorseto per poter assegnare un' sostitutivo del gnadagno ,al lo– catore di opera, .incapace al lavoro od in\iolontaria,mente disoccupa"1lo. Questo so~trtutivo del guarlagn,o è stato a,ssegnato in misura ed in forme assai diverse, non solo– - il- che si intende facilme11te - per i varì gradi di in– <:apacità al lavoro e nelle varie legislazioni, ma anch'e per ogni singolà causa di inc~1mcità· al javoro, e _quindi per ogni singola specie ci.i as•sicurazione sociale. L'assegnazione di un sosti tu ti vo del. guadagno al– l'operaio incapace al lavoro fu un tempo (ed in parte è .-ncoral nominata dal concetto toruani~tico di una respon-' sabilità di danno per parte dell'obbligato, sia questCI il datore di lavorò, che deve provvedere alla assicurazione, sia l'lstituto assicuratore, c_omunque finanzi'ato: Ed ,iu– faLti lo si _chiamò, nell!', nostra legge· sugl_i infortu1;i degli òperai i·nclustriali,. • inaenrtità •; e così lo si desi– gna anche nef recf)nte decreto-legge per gli infortuni agricoli, quasi fosse un compenso che_ il datoré di lav.oro, ~ chi per esso, da - a ~aldo d_i ogni e C)ualsi,asi òbbli– gaz1one - al locatore dt opera danneggiato nella sua integrit-à funzionale lavorn.tiva. Con questo. concetto, che, 'sebbene non chiarameu te espresso, risulta infot'luare s0Htanzial1nente le norme giuridiche rel_ative alle \associazioni soci idi, il sostitul i vo del gu-adag1,10, ossia fin4ennizzo, noll poteva non èssern, diverso nella misura a s13conda della causa prmrn ,della in_capp-cit~·lavorativa, quasi che ad uguale bisogn_o _noçi ilovesse nspondere un uguale provvedimento. Ed 1niatt1 le •indennità• per infortunio furono superiori a quelle !issate. per altre CaUS\ldi incapacità. Ma non basta an– cora. Mentre nella. assicurazione 'infortun'1 si contempla– no forme e gradi di incapacità ,lavorativa., che !1011sem– pre rispondobo ad una realtà di'fatto, \Ila solo al presup– "posto che la capacità lavorativa possa risentire l'infiu;,so di insigniflca\lti menomazioni funzionali, se non anche ' di semplici 'modificazioni. ',anatoi:niche; vi'céversa noN s,ilo · queste, ste8se presunte incapacità, nia a nche altre inca- •. p:l.cità reali si lasciano, q_uando sia.no dovute, ad altrè cause, senza alcun provvedimento. Il sqstitutivo del guaoagno è poi.divèrsò, in molte leg-islazioni, oltre che per la misura, anche per la forma nella varie sorte 'di incapacità al lavoro. Da 1101,ed anch_e in altri pae.$i, l'inde1;rnizzo 'per' I ',infortunio è dàto d1 cap,– tale, mei;itre si assegna una renditat aWinvalido, djvenutu tale in seguitò a ca11sadi.versi,, d~ infortunio, ed al vecchio. Queste diversità di misura e di form'a del sostituti– vo del .guadagno sono sorgenti _di ·notevoli dispersioni di energia nella- gestione delle assicurazioni sociali e rap– presentano 'una spinta ed un favoreggiamento alle frodi. Si spendono inu~'t!mente energie preziose per definire la fattispecie di infortunio o di malàttia; sl discute! -~i :i,– nalizza, si perizia per decidere se l'anchilGstom1ast su~ d!!-considerai-si infortunio o malattia ·professionale; c1 si scervella per chiarire se si debba riconoscere l'acca- ' sione di l1tvoro nel rovesciamento di una pento'la, che bolle per preparare un. beverone al suino, piuttosto che per cuoéere la ,ninestra dell'uomo. Chi si sente inèapa– ce al -lavoro trova strano che se, a:d esempio, i germi donde venne il flemmonA devastatore·· della mano pene– trarono attraverso la scre_polatura di un_ callo prodotto da.\ Javor"ò, non vi: sia· possibilità d, conseguire il sos_ti– tu.t"ivo del 'guadagno a meno_cbe nou si il.1T1v1alla,ù1_-,' ·validità, ossia,ai due terzi, di riduzw_ne della capactt11 lavorativa; mentre se là penetra.zione dei germi avven– ne attriwerso la puntura cli un chiodo durante il lavoro ci può essere indennizzò ~oche 'Per una riduzione di _ca.' pacità lavorativa del solo p %, E, naturaln:iente, st e tratti a trasformare la- screpolatura del callo m upa pun– tùra di chiodo, inventando, con maggiore o minore ve– rosimiglianza, le cause e circostanze adatte peT pr!'spet- ,'tare utilmente la fattispecie. La frode, ·inscenaoo. per stabilire la causa deWinvali<lità, o,· come d'ordinario _la .si chiama, _la. m·P.testazio'ne, può non riuscire, nonostante che periti e giudici facciftno sovente buon vi~~ al_ caso pietoso: e allora, se la riduzione dell11 capsc1ta lavora– tiva· non raggiunge i due terzi' per ottenere il tratta– mento di invalidità, si esagerano i disturbi funzionali , per, vedere. di arrivarci. Cosi dalle pretestaziqni ,;i va alle esagerazioni e da queste si travalica, qu"ndo Il\ ml\novva non riesce, mlt?ari all'aggravamonto, S'e non ·' " l ' \

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