Critica Sociale - anno XXX - n. 15 - 1-15 agosto 1920

CRITICASOOIALE z~oso senza uscita: Il prezzo del pane e il pesceca– msmo dello Stato. - Addosso agli ,aJcoolic1 ! - Il ,Progetto Rignano suUe sucçes.sioni. - Il nodo del problema: la restaurezione economica. Ne è c-ap,aoe la borghesia? - La questione del tempo: l'urgenza del cominci~re.. - E ,possibile J,a pronta valorizz.a– zione ec'onomica dell'Italia? - L 1 Italia e le altre Na– zioni civili. - L'ignavia della borghesia e dello Stato italiano. - Lavori improduttivi e s•perpero di miliar– di. - Occorre un pri;>gr.amma ·nazion,ale. Il proble– ma idraulico, prob!em,a centrale. Necessità di éoor– dinamento. - L'ostruzionisn;io burocrati>co. - Il pro– blema granario e.. il progetto dell'on. Giolitti. - Il paradossò dell'Itali,a, meridionale. - Esempi ,p,r.atici: Sardegna, Sicilia, Bas~licata, Calabria... ed altri pae– si. ·- Bisogna « fare l'Italia ! »: - Perchè non si fanno le _bon ilich~- - L'ost~uzlonismo anticivile della pro– prietà terri.er, a. - Chiamate i lavoratori ! I mirecoli della Cooperazione. Soci,alista. - Industrie naturali e industrie parassitarie. - Le sc.;i.late alle Banche. - L'industria tedesca e la guerra. - Elettrifichiamo l'I– talia r - U còmpito'<lello Soo,to: suscitare e coordi– nare. Necessità di un « ·piano regolatore». - .Decen– tramento regiQRàle. - Miniere, elettrochimica ed agrìcoltur.a. - Il programma dell'immed,iato--avvenire e le cl,a,,s!,i .Javoratrici. , DALLE RIVISTE '· « 11 risorgimento del Vaticano_»: con que.sto titolo -: The r_euiual, o/ the yatican - ta « For~nightly Re– v1ew » d1 lugho pubblica uno studio intorno ai van– taggi di,plomatici che il Vaticano, il cabtò1icismo ·poli– tù:-o, ha cònseguito dopo la fine della, guerra. mon– diale-e va conquistando .con opera indefessa e abi- !issim,a, · Una serie di importanti eventi diplomatici, ~cr_ive la « Fortnightly », si è coqipiuta ,senza molto destare l'attenzione <lei pubblico europeo. La canonizzazione di Giovanna d'Arco ha rivestito un significa-lo più politico che ~lig_ios.2,ie le cerimonie che e~bero luogo rn molte cap1tal1 d turo-pa hanno annunziato e sim– boleggiato la rinascita del Vaticano, il suo ritorno aagli affari del mondo. In Fr..a:ncia, in -Ibaha, in Bel– gio e altr-0ve la questione r,eligiosa-politica è messi sul tappeto ,e sarà- certan:;i,eate discùssa con mo1to fer– Yore e (specialmente in Fran~i.a) risveglierà le· vec– chie passioni _nel popolo e nel Parl~mento. , , La grande influenza che, nonostante la perdita del poter temporale, il Vatica:.no ha continuato ad eser– citare, sop,ratutto nei paesi caUolici, è dovuta allea insuperabi!,e organizzazion_e della Chiesa rom.una. La vooe del Papa è ascoltakl. e ubbidila <l,a, milioni cli uomini; i suoi ministri operano inv,ece in silenzio, per mezzo di, innumerevoli_ organi, influiscono sui Governi e sostengon-0 una parte cospicu,a neHa vita delle naziòni. , La lotta combattuta dal Vaticano, n,,ei primi anni del secolo in corso, contr·o l'anti-clericalismo francese, si chiuse ,per Roma con una sconfitta più grave deUa stessa p,rivazione del domdnio territoriale. La figlia primogenita' della Chiesa ro,ppe ogni raJ?•porto col P.a– .p.ato e con una serie di leggi- laiche si adoperò a eill,irp,are dallo spirito del popolo il sentimento reli– gioso, Ogni clericale fo denunciato come nemico del- la Repubblica; nessun uomo politico potè sperare di fare strada, se non oslientando opinioni di libero pensatore. Ma la Chiesa di Francia, se per alcuni aspetti 9 of– friva daUa separazione dallo. Stato, per altri guada– gnava Largamente. La ricuperata libertà di fronte allo SI.iato fu per essa f.onte di non lievi vantaggi. A poco a poco estese la sua influenza tra ,le masse; si trovò più ricca di prima; atlr;i.ncata da ogni impegno e riguardo verso il Go,,erno, potè svolgere con -mag– giore scioltezza di movimenti il suo programma cli conquista. La Chie.,,a di Francja forma ora un ·o;i:ga– nismo completamente autonomo, diretto da Roma, ed è riuscita gradatamente a, cattivarsi l'ami.cizia di molti:'potenti personaggi, in ogni campo, della vita pub!:>li,oo. ioteca Gi-110 Bian,co I I Tutl.iavi,a, se la se_p~razione per se stessa fu un be– ne per la Chiesa, e peréiò non sùscita ,più -ostilità nel terf.'eno cattolko, non altrettanto può dirsi di altri provvedimenti che lé riuscirono m@lto nocivi, e che l'« esprit pouv,eau » soffiant,e in Francia -Si·pro– pone perciò (]i,i distruggere: I.a secolarizzazione delle scuole,. l'espu~ione- i:legli òrdini religiosi, la, rottur.a qei rapporti aip,lomiatici con la Santa Sede. La scuola laica difficilmente -potrà venire di nuo- vo sostituita con qu,ell.a ,confessionale .. Moltp più i.acile riunirà invece la ripnesa delle relazioni col VaUcano. Una parte della stampa francese conside- rò la· canonizzazione di Giovanna d'Arco c·ome il pré– m,io. pattuito ip_er. ·tale rip~·esa, e come la solenn,e con– ,cessione della benedizione pontifi.cia al blocco na- ,. zionale. A1la cerimonia ìn onore della ,Pulzella la Re-., pubblica fu ra,ppresentata •in Roma non solt,antci d,f/. ,escovi e <la catto!Wi p,raticaflti come il -generale di Caslielnau, ma anche da duecento fra deputati e se– natori, fra cui; persino un notorio libero pens,atore; come Leone Bourgeois. Giorhali religiosi pubblica,- , rono vig nette raffiguranti il presidente Deschanel che guida.va ai piedi <lei P,a,pa la Re:pubblica pentita. Il cuH o statale di Giovanna d'Arco, rispettabile in sè medesimo, .-è ùn segno che presto le Congvegazioni ritorner,ann~ 1 in Francia, e ,che la RepubJ:ilica sarà rap- . \. presentat:,a, ar R-oma. · 1 II contegno tenuto ~urante la guei:ra dal Vaticane{ che non volle disgustate i ,cattolici df .alc'un' paese, tutti a:lleati coi ris·petUvi ,Governi, aveva f.atto; dìm1- nuiré, in,-Francia, il suo presUgio. La 'stampià libe– rale ac;c-usò•arperta:rr1:ente il Vaticano di simpatie per g-li Imperi ,centrali. Ma non iap:pena finita la, guerra, quel p·restigio si· è andato- rapidamente risl.iabilendo. La Pr.ancia, accing.endosi a un.a politica di espansione in Oriente, giudicò che la forza posseduta dal Vaticano in Sir ia le potev,a riuscire di grande aiuto. L'Inghil– ter.ra, ,avendo poqto la mano sulla Pale_stina, ritenne indis pensabile !'.avere colà amiche le floride e potenti istituzioni cattoliche. Nel Belgio, dove il contegno - dèt cardina1e .M,ercier assicurò al clero larghe sim– patie,, si vooo.r!'>DO leggi ,per risa,rcire ,abbond,ante– mente gli ordini relig~osi dei danni sofferti dur~nte l'invasione germanica. Nei nuovi Stati dell'Europa centrale il Vaticano affermò energi:cament~ la pro– pria autorità. In Italia i cattolici « tengono la 'bilia,n– cia <lei po.tere e -possono fare e disfare i Ministeri ». I prog1,essi. del Socialismo non trovano dappertutto che un solo ostacolo serio, quello che il _cattoli,cismo oppone loro; , Un mess.qggero di prim 'or"dine, Gabriele Hanotaux, è stato inviato a Roma, a trattare i modi e le forme della ristaurazione dei' rapp,orti diplomatici- tra la Francia e il Vaticano. Il :partito ota al P.Otere in Parigi, che nelle elezioni generali politiche 'ave'va dovuto com,prere l'adesione dei cattolici al blocco nazionale con la promess.a di trattare con Roma, as– solse così il suo obbligo: e quei 1·epubblicani che sono antidericali sì, ma anzitutto borghesi e parti– giani della proprietà priv,ata che il Socialismo minac– cia,, si- sono, acconciati a un 'alleanza poco piacevole, pur <li salvare il regime che essi confondono con 'la civiltà e ,con 1a fortuna della patria. Un gran numero di deputati radicali non Mrebbe stat0 eletto senza i voti dei cattolici: i cattolici ing~iottirono il rospo di votare per dei frall'lm~ssoni, i foomm ,asson i devono inghiottire il rospo. di votare i cnediti p.er l'Amba- sciata ,presso la Santa Sede. · E son.o sfati ,appunto i frammassoni convertiti. a trovare },e più convincenti ragioni della loro nucha condotoo.,. L'Alsazì~-Lorena, profondamente cattolica, - hanno detto - sentirebbt con minor entusiasmo il suo ritorno nella compagine di uno Stato che con– tinuasse a ritenere la Chiesa come nemica. La volontà paIJ,slle, potentissima in Poloni.a e negli Stati emersi dal n,aufragio della Monarchi.a ,austro-ungarica, può far molto per mantenere quei paesi nell'orbita della politica francese. Se .V.enorme pres"tigio pagale viene rn tutti i f;>aesi messo a disposizione della Francia, questa acquisoo. un,o strumento incomparabile di ege- •moni.a mondiale. · U,n',a!too prova della rina.ta autorità del Vaticano è la discussione sull 'opp.ortunità di ,ammetterlo a far ' parte della Lega delle Niazioni; per il che si ~;~duce I I / / \

RkJQdWJsaXNoZXIy