Critica Sociale - anno XXX - n. 3 - 1-15 febbraio 1920

' . ' CRITICA SOCIALE 43 gestione de.J•Ìostabilimento. lnfine, -il Cons.iglio, nelle aziende neHe quali esiste un Consiglio di vigil,a,nz,a, . deve delegare urto o.due dei propri membri in, detto Consiglio, aventi gli stessi diritti e gli stessi Obblighi degli altri membri, ma non però diri<Ho di r.appre– se:ntanz-a ,nè titolo ,a,d altra indennità oltre al rimborso delle 1>pese. Sostanzialmente, il progetto si uniforma alla legge austriae.a del 15 maggio sui Consigli di fabbrica. ' · · ' Secondo tale .-progetto - nota, J. Ka,Iiski in un -suo interess.ante a~ticolo· di commento (1) - i Consigli· di fabbric:a avrebbero u;na dlfp-Iice funzione: que'lla delle Commissioni interll'e. deg-li operai, deg,li impie · gati e dei funzi-on,ari, e quella, inoltre, di colla-b'orare, qua.Ji rappl'esenbnti del personale, all,a organizza– zione de·! processo produttivo nello stabilimen1to, a'i fine di aumenta.rne 1a produttività._ Mia s_e, per 'la loro funzione di Commi,ss,ion-i i,nt_erne, i ·Consigli di faib– bTica hanno tutte le oondizioni volute e ,n.on p0- trebbero essere ,sostituiti ,da altro -organo più -ada•t– to, ben diversa è la loro cap(J,cità a,d agire in quella sfera di cos,ì capitale importanza per, J,aclasse operaia e per tutta la. nazione, che è queJ,J.a de'lla collabora– zione alla ricostruzione della produzione ·e al'l,a dire– zione deH,a, medesima .. Le premesse ·,tecniche per la partecipazione del 'personale alla direzione della p,ro– duzione, secondo le deliberazioni della Commissione per il progetto di legge sui• Consigli di fabbrica- del– l'Assemblea ,h,azi0nale, sarebber0 i,n tal modo formu- late: · « Per l'adempimento delle proprie· funzioni, il Con° sigl\o di fabbrica, nelle aziend_e con froo.Jità economi– che, hai il diritto di esigere d,aJ datore di lavoro che tnformi il Comitato di fabbrica (da costitui:nsi dai Con– sigli con oltre 6 membri) o_,·ove questo non esista, ' il Consiglio di fabbrica, su tutti gli avvenimenti nello stabilimento ohe hanno ,attinenza co-1contratto di lia– ·voro e con l'attività. del per.s.oJJJalee sottoponga al Comitato o al Consiglio· i libri-paga. fooltre, il datore di lavoro de·ve dar conto, almeno una volta al trime– stre, della condizione e dell 'a,ndamento delJ'azienda e dell'industria in generale, nonchè della prodùtti-vità dello stabilimento e del fabbisogno presunto di la– vorò. NeHe aziende o!Sbligate all,a ten.uta dei libri d,i commercio, i Consigli di fabbrioa degli stabilimenti dipendenti_ dalle medesime possono ,esigere,- che an– nualmente, a partire drul 1° gennaio 1920, vengano co– municati e illustr<liti ai Comiba:ti o ai· Con,sigli di fab– brica iJl bikmcio e il conto ven,dite e spese, che do– vranno corrispondere aHe dis•posizioni ciel Codice di commercio. Le disposizioni di questo arUcolo .non sono .applicabHi a.Ile aziende che !Ilon-occupino ne)'lo stabilimento almeno 100 impiegati o 500 operai. I membri del Comitato o del Consiglio di fabbrica sono · tenuti a mantenere il segreto sulle comunioozioni con- fidenziali fatte d.al datore di J,avoro ». · Contr,o questo articolo hanno votato i Maggioritari_ e gli Indipéndentt, i. primi ,per,ehè volevano che fos~ sero espnerate d-a:ll'obbligo dell,a comunicazione del bil,anç,io, ,solo le aziend.e con [).On o•Itre 50 operai o impiegati. Ma tutto ciò, o,sserva il. Kailiski; ha una ' portata a.ffatto •secondari,a, rispetto a,! fatto che così la. comunicazione del bHaneio e del conto profitti e 'perdite, -come la nomiMJ di due membri ,deù ,Consigli•o di fabbrioa nel •Consiglio di vigil,a,pza non han,no nulla a ~he vedere colla comp~tecipaziòne effettiva del,Ia classe operai¾! a,ll-a direzione .della produzione; dato che il Consiglio di vigilianm neHe società per azioni non ha, se, non in pochi,Ssimi casi, importanza alcu,na ·,come org:aqo effèttivo cli controHo, ment:ue le mansioni. puramente .consultive• attribuire. ai Consigli nell'àm– bit_o del-la produzione ne far,anno non altro che de'1le· comparse, conc;lrunn,a,be ad' una funzio-ne assolutamente sterile, qu,a,ndo non diventino addirittura strumenti di ,contrasto e di sconoerto ,n.eHa sfera ·delfa .p-rodu-. zione. Del ,re-sto, anohe ammes-so che i Consig1i' po– téssero desumere diai bil,anci il :reale ammontare dei profi.tti, •non si ,avrebbe nemmeno in questo caso a,lcun pratico risultato; considerato che s,arebbe pe– ricoloso per '.gli -stessi operai e da ,nn.os •oalla stabilità . delle ind.U&trie regol.are i so,Ji salarl e gli •stipendi de- (I) J. K•Lt&Ki: Die Rolle d~, Berriebsriileuesetzes beim Proàu11tions– aufbcvu (In· So•ialiat. Mo,:,atsh., 8 dicembre 1919). ' gli oper,ai ln relazione a.i pi,ofitti di ògni singolo sta– biljmen.to , c0,l,le probabilità di rafforzare la, :tendenza, che già esiste nelle Anonime, ana distribuzione dei più ,alti dividendi possibi:li, finora frenata dall 'iitter- vento de:!UeBanche ,nelle industrie. • Insomma, secondo' il K0:liski, ciò che sembrerebbe ri-conos,cimento del diritto di. condecisione degli ope– rai -nel campo deHa produzione, anziohè inspir.airsì rud,una effettiva, co,nsiderazione dei bi.sogni della, p.ro – duzione, ha, piuttosto, tutte Je caratteristiche di una .' in·.u:tHemoles,tia ,agli oTgan,i direttivi, come siar.ebbe, per il Kiali.s'ki; i:l di,ritto dei Consigli di flabbrica di ih:tervenire in materiia, di reclutamento del personale,· · _con diritto di. opposizione all 'assu,nzione dei singoli J,a,voratori, potendo, per ques-ba via, le misure tendenti ia,l miglior ,assetto e a,d un.a più -a,Jta org.a,nizzazione della produzione venir os'tacolate da circosbamze esitra- , nee agli interes•si produttivi, quale queN,a della eg:oi– st.ica ,difesa del•le <posizioni acquisite. Anche per il K,;i,Ji,~i, come per il Cohen, al fine 'di mettere l'econoìnla naziona;[,e in condizioni di più alta capacità pro,dutJtivia, è essenziale dare agli operai, neHa. loro qualità di produttori, ·una effettiva rappre– ,serntanza nella p.rodl.)zione in qu:mto i foro inter,ess-i ,coincidono ·con quelli del-la ,stessa nazione, dando: im-, puJ,so atl ,sorgere, dai gruppi economiei, di organJ.smi autonomi, ·quali quelli proposti ,s'otlo forma ,di « <'.:on– .sig.li deJ1,a produzione JJ dal secondo -Congrèsso dei Consigli degli -operai. · · · Il progettato ulteriore •sviluppo dei Consi1i1lidi fab- ·· b:r'icia -coJ.1,a costituzione ,di « Consigli dell'eoonomia » e -di un ·« Con,siglio ce.ntraJ.e deH'eoo,nomi<aJJ secondo le proposte del Governo, non ha, invece, per il ·Ka– liski, alcuna rea,\e importanza dal punto di vista- del . progresso s·ocia'le ed economtco, come non rhanno i Consigli di fabbrioa. neUe proposte governative, per- , chè, ?nzi~hè crela.re un'org,runizmzione economica vi– baie e ,creatrice, si d:a,rebbe viro con ciò ,a,d altrettant.i Parlamenti (;l -Parl,amentini parolai, là: ,cui unica a•tti– yità ,consisterebbe nella. critica negativa e netla. fun– zione consultiva. La Carp.era politic·a, soggi'unge il Kaliski, ..non può soddisfare alle necessità imposite ,, dalla ri,costruzione, così· oome neppure· coi più ze– looti e competenti Consigli di fabbrioa ·ri&bretti nel– •J'àmbito della •singo,J,a, impresa sarebbe po,s,sibi"leattu:a– re quella effi,ooci;i politi,ca neI!l:asf.era, del1lia ,p,roduzrone, che è aisso.Jutamente indispens,abile nell:e ,condizioni attua·Ii. Oocorre creare un' òrganizzaziòné economica ·ex-novo, i cµi organi unifi~hino i ,singolr rami del.la produzione. e, pur ri,spettando iJ diritto di iniziativa delle Direz,ioni dei, sing.oli stabilimenti, eser.citino la direztone suprema, seco,n,do_principi df massima rico– nosduti necessari dai « Con.sigùi della produzi<one » e dai medesimi contro,11,a;q.A loro volta, questi « Consi– g.Ji dell,a. produzione)), oostitil1ij.i dagli operai e dal' pers•ona.J'e dir(;lttivo del,le impi-ese, ·dovrebbero fungere da corpi elettorali p,er le .« .Camere del J·av,oroJJsu basi professionali, da costituirsi a. fi.runco delle « Gat!IleTe del popolo», cioè deg.Ji organi per J,a rappres.entanlia politi,c.ru.L'iclea dt -daTvita a ,de.J,le«Camere del .JavoroJ1 · - coodfzione· é&senzi,alè, e indispernsàbile per l'a<ler:n– pìmento dei, dqveri imposti 0:I.socia,Ii,smo - trova, del resto, ·sempre più f,autori in tutte le classi in Germa– nia e propugnatori eJnche all'estero, tanto che lo stes-so Bri,and si .sarebbe pronunciato per J.a traisformazione del Senato fo,i,ncese in' una « Cam,era del ,lavoro)), e, conclude Kaliiski, si imporrà pri~a o poi in Ger-i:na– nia, co:n o con,tro la, volontlà degl~, attuali partiti po- litici. , Gli articoli che a,bbiamo ria&~unti, se esprimono soltanto le idee delle co'l'renti più tempe1 '8.te ùei ri– guardi del prol:llemia dei Consigli e dellf.1,loro·' posi– zione legale nello S!Jato e non ,a,ccenna,no, se no:n per ip,<Cidenza,,alae idee più r.adicali, in ,proposito; delle • ,correnti 1>ocialtste estreme, còrntribui.sc· ono, però, a spiegare la vio.Jenita opposizio:ne delle mas,se operaie alle proposte del Gove!'IIlo, le ·quali, pr,ati,oomen:te, esc 1ludono 1a olasse lavoratrice da .ogni effettivo oon- tròllo sull,a produzione: .._ · f. p, Al prossimo Numero: L'imposta straordinaria sugli aumenti di pal-i'imonio 7 del prof, BENVENUTO GRIZI~'l''l'I. . . \'

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