Critica Sociale - anno XXIX - n.2 - 16-31 gennaio 1919

- èRÌTÌOÀ-sòciALÈ avev:a, _:negli ultimi. anni anteriori ~Ifa gU:erra-, dato - dalla suggestione degli eleinenti nazionali del luogo nuovo impulsa alla lotta. delle varie nazionalità sag- - a ricorr,ere a metodi .cli coazione, dapprima tenui. gette·, contr0 l'egemonia tedesco-magiara; l'esito delle· · e quasi morbidi, poi sempre più rigidi e gravi, che guerre ba_foaRiche dlel 1912-18 aveva r,incrudito gli rendono impossibile una convivenza pacifica·. Tanto . od,i _e aggmnto .mìovi ir}lpulsi alla riibeHione. La vit- più, poi; che v'è lo Stato vicino, -il quale esercita : t"'dria militare avrebbe potuto salvare_ ancora per sugli el,ernenti della propria nazionalità, viventi sotto qualclie tempo il centralismo; non appena, per la la sovranità <l'altro :::ìtato, un'incoercibile forza d'at- - resisteLJ.za degli- eserciti dell'Intesa, per le disperate trazione e suscita pertanto quegli irredentismi che ,diffiéoltà dell'a_pprovv_ig_ionamento, la vittoria parve· · nessuna compressione riesce a· d1.strugger,e. · _ ass9luta~ente _1i:nposs1b1lie; le forze separatiste acqui- Si b~di-ben.e: il più delle volte, il male onde ima starono oefimtiva prevalenza, e la compagine si popolazione irredenta si duole non de,riva se nori· in spez~ò. La rovina politica pr-ecedette la stessa rovina minima 1>arte dalla sua irredenzione. Non c'è sud– ,del1e forze militari: fu anzi la disfatta del c,entrali- dito che non abbia giustificatissimi motivi di lame·n,. ,.smò·e dell'Impero che_ preparò la ld,isfatta dell',eser- tela contro ·il Governo del proprio pa,ese, per la ·cito. · · trascuranza di questo verso ìnteressi giudicati legit- E evidente la ,parte che il· fattore nazionale ha avu-• timi e sacrosanti, ·per la gravosità e pe·r-ririiqua <li– .to nrel preparar:e e determinare questa <lissoluzione. stribuzione dei tributi e degli altri pesi, per le restri– 'È · fuori di dubbio, cioè,' che la "differenza cLi razza zioni ,di libertà, per favori concessi e per diritti ne– ·e di lingua ha contribuito potentemente a inasprire gati, per mille. ragioni cl:i,e offendono in maniera gli antagonismi o, meglio ancora, a inaoerbire la genenca o particolare, diretta o indiretta. Special– ·sensazÌone. di questi antagonismi. La diff erepza di mente se un gruppo, dalle leggi dello Stato. o da 0erti caratteri somatici e, sopra tutto, d,e:llinguaggio . ·speciali concLiziom di fatto, è privato della possibi– fu com,e il segno esteriore che rinnovava ad ogni lità di esercitare sul Governo urr influsso molto o momento l'impr,èssione del'la separazione che esi- 'poco efficace, allora le offese ai suoi interessi' e di- .:steva fra stirpe e stirpe, e additava nell'uno l'op- ritti crescono di numero e di gravità, diventa anche / ·pr,esso:ve,· neJl'altro il soggetto rib~lle, e impediva più acuta l'insofferenza <li queste offese e più vivace fra di loro ogni. avvicinamento e contribuiva per.ciò la reazione c·ontro il loro ripetersi. Ciò avviene an- a man.tenere· e a rinfocolare gli odi. Soltanto in p@~· che s·e .questo gruppo appartenga alla stessa stirpe chi casi, in cui l'attuarsi <li condizioni nuove venne cui appartengono i dominatori <lalle cui iniquità ed · a produrre motiv'i di un diverso- e più viivo antago-,. _oppressioni ,esso si sente colpito. Ma, se c'è la diffe– n.ismo fra gli appartenenti a una medesima stirpe, r-enza. di stirpe, allora la tendenza della mente a e di ·solidarietà- fra appartenenti a stirpi diverse, gli considerare come cause dei fatti le condizioni più odi di· razza sono stati attenu?ti: tipico fra tutti il appariscer:iti in cui essi si svolgono fa sì che ad essa caso d.,i,Tr-i.este., dove le - con1petizioni -di classe fra differenza si attribuiscano tutti i mali onde i sudditi borghesia· è prol~tari_ato italiano· e il sentimento di maltrattati si dolgono; e )'impressione e la pe!'sua– solidarietà frà proletariato italiano e proletar.iato sione di ciò ·si· fa sempre più forte, perchè dalla slavo· determinarono tutta una nuova situazione e fè- fallace. o esagerata attribuzione iniziale, alla diff e:- - cero sorger.e la legg.enda del. tra-dimento deì socia- renza di stirpe, delle proprie sofferenze na,sce un· listi italis}I'li contro i loro connazionali, a- favore· del- a,tteggiamento ostile della ·stirpe dominata contro. lo l'i1.:wasione slava 'e dei disegni <ltel centralismo ab- Stat.o dominatore e una conseguente reazione dello _sburghese. Ma nella Bo,emia e nella Galizia gli anta- Stato, che perseguita il sdldito per la sua apparte- . goni-smi di razza rimasero vivi, anche fr.a. le classi nenza a un determinato gruppo etnico. sfruttate, accanto ag_li antagonismi <li classe:· e il · Abbiamo in Italia due f.enomeni di. c·aratter.e quasi socialismo e"bbe., anche prima della guerra, un ca- o·pposto, ma -entram6i molto persuasivi in questa raitLeré I'lazionale, che la guerra ha poi accentuato. materia. Nol'l c'è nessuno che ignori in che cosa, . Sarebbe errore per altro vo1ere,_ dall'esistenza di all'ingrosso, consista la questione meridionale. Ra– questi attriti e dalla stessa dissoluzione del centrali- gioni telluriche, cliniatiche, geografiche, storiche '.Sm(!)austro-ungaricp, argomentare che .fra i popoli hanno posto le ·regioni del Sud d'Italia in uRa con– già. congiunti sotto il dominio degli Absburg@ sia ; dizione -di inferiorità di" sviluppo economico e civile . i1npossibiLe- _ogni vincolo ,d'i convivenza. Anzi tutto rispetto alle altre. Da ciò è. nata anche una minore è chiaro, per- la conoscenza anteriore delle. loro con- attitudine della maggioranza dii _quelle popolazioni dizioni e per l'esperj,enza di queste seUima.ne, che a far sentire sul Govierno dello· Stato il peso della noµ basta ave·r abbattuto l'unità dell'Impero e- di- loro volontà per la tutela dei più urgenti e legittimi strutto )1 cerchio che teneva legate le varie stirpi interessi loro; ai quali pertanto non solo è mancata . sotto unQ ste~so dominio, per, toglier.e te causé di ogni tutela d:ei . :pùbblici poteri, 'ma è stato recato éonflitto. Alcune, anzi, hamrn avuto, dalla nuova d~nno da una imqùa ripartizi6ne di oneri e di van:– situazione, un più _forte impulso. Il nuovo· Stato taggi fra le riegioni meridionali e 1e altre regioni ·-czé:co~s'lovaccoè in lotta con l'elemento tedesco della d'Italia. :Poichè gli abitanti delle Puglie sono cònsi– Boemia da una parle, con l'elemenro ungherese dei . derati <lèlla stessa stirpe che quelli della Liguria, Carpazii dall'altra; in Bucovina lottano fra: loro Ru- e· i- Siciliani si dfoono ifaliani come i Lombardi, -tèni e Polacchi, in .Transilvania Ungheresi e _Rumeni, nessuna lotta dii razza è scaturita da questa situa– sul--Danubio Rumeni e Serbi, in. Dalmazia e, in Istria zione : ma non e' è dubbio che, se nella diviersità 'd~l e a Fiume· è a Trieste e nel Friuli orientale Jugoslavi _nome o della lingua letteraria ci fosse stato il segno :~ Italiani, e neII'Alto Adige - sebbe11e in forma esterio~ · dell'appartenenza a gruppi etnici diversi, .-·meno palese per ora - Italiani e Tedeschi.. · avremmo avuto anche qui una lotta di razze, come · Questa situazione non appare affa_tto' transitoria. in tanti territorii del defl:lnto Impero austro-ungarico, -Ogr,ii·.stirpe che miri -ad affermare la sua sovranità con copseguenti irredentismi. , . -entro i confini· di territorio in cui è, o crrede, o dice L'altro esempio, di aspetto notevolmente -diVterscì, · ·di essere. maggioranza, o a cui _vanta di aver diritt_o . è _quello offerto da alcune grandi città,· specialmente -per ·ragi0I).i storiche, o ~:i cui proclama· ,di aver ·b1- Milano,· a cui _confluiscon_o abitanti _nuovi da ·ogni · sogn9 p_er: agiQni .econori_iiche 9 strategiche, si _trova parte del territorio -dello Stato, tanto che la popola-. necessaria:e;iente q•çlincludere nrel propi'\O Stqto na- zione allogena è 9ggi più numerosa dell'indigena. --z,ionale pop:9l~~i·oni cl~.al~ra$tirpe. E., -p<;>icl).è tr?va Parecchi ahn.i addietro, q].I._am:lo $; :i.li àl governo del -in _qtiès~ -unà teI).a-ooi:-,es1st~nzaa- l~sciars_1 a_ssor~1re, Com:une di :Milanò· hr ·prima arhmi.pistrazioné demo- _• è indotto - dall'a~ 'pre:t.ta _dtell'attr1to che ne nasce, cràiica, un giòrnai~ di questa città òs'servò che ·la ·nòteca·Gin0Bianco.

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