Critica Sociale - anno XXIX - n.2 - 16-31 gennaio 1919

14 CRITICA SOCIALE stante mondo capitalist~ ci metterebbe a servire la rivoluzione socialista italiana trionfante ! Con tali preconcetti, perchè turbarsi l'anima a lottare con le tremende difficoltà che oppongono i Govemi per organizzare una Conferenza socialista accanto alla Confer,enza della Pa~ ? perchè cimen– tarsi a rischii di gare o di malinte·si con i confratelli partiti socialisti, in ispecie quello di Francia, al qual,e! per for~a di c_ose,_verrebhe,.a toccare la soma maggiore n,ellorgàmzzaz10ne dell impresa ·grande e necessaria ? E così il Socialismo non sarà politica– mente rappresentato nè di dentro nè di fuori della Conf.erenza d'ella pace. E lascierà - come ogni gior– no par.e più ineluttabile - che la Oonferenza si trasformi in un altro Cong1'esso di Vienna, ove una Santa AHeanz.a di vincitori dell'imperialismo teuto– nico gitterà sui vinti e sui neutrali la l,e-ggeugual– mente dura del proprio imperialismo, che ritiene giuoco e trastullo le magnanime idee della pace du– revole, dell'autodecisione dei popoli, ·d!rtla diplo– mazia pal,ese, d:el disarmo, dell'arbitrato, della So– cietà diegli Stati e via dicendo, e sola, unica,- eterna legge imperativa - la legge della vittoria ! Ora, non è una ·terribile r,esponsabilità questa, che dente azione diella classe proletaria internazionale, fieramente spiegata sul proprio terreno e sotto la propria bandiera ~ la bandiera rossa· del Sociali– smo - può offrir,e, senza confusioni paralizzatrici, senza ibridi e mostruosi connubii, effi.cace protezio~e e difesa a quelle correnti veramente liberali demo– cratiche della borghesia, che vogliano applicarsi con sincerità di spirito alla vealizzazione di una pace secoqdo i 23 punti di Woodrow Wilson. . Quante volte, del ·resto, ·non toccò agli idealisti sperduti della borghesia di ripara.re all'ombra dielle nostre bandiere quanto lo r vestava delle sp~ra~ze democratiche, tradite dalla loro classe ! Non è que– sto il segno della più alta nobiltà del movimen.to operaio socialiita, di essere in definit iva l'ultimo baluardo della libertà e della: giustizia conculcate, a cui sempre convergono per soccorso gli sbandati, i SQlitarii e tutte le. grandi foo.i ideali e progressive ? Oh ! mirabile destino della classe lavoratrice, .che, puntando sopra una dottrina di risoluto egoismo contro la melata impostura deHe dottrine di con– cordia sociale, viene· poi nell'azione ad esser-è il propugnacolo del bene ,univ(lr,so, la -vessillifer,a .d.i ogni rivendica.z.ion.e schiettamente umana ! CLAUDIO· TREVES. il Partito nostro va assumendo ? La responsabilità di ... ·scappare alle responsabilità ? In fondo a co– testa deplorata inerzia non vi è forse, in fatto, il ti– more che, per ogni conato <l'iinfluenzare attivamente il Congresso, non si riverberi su di noi ·alquanta r,esponsabilità delle decisioni del Congresso ? Come spiegare div.ersamente il pànico che ha colto la no– stra Direzione, all'idea che alcun socialista si incon– trasse col Presidente degli· Stati Uniti e ~li dicesse in faccia - come ha magnificamente fatto il Sindaco di· Milano -,- una parola franca? Grato m'è il son– no ... e risvegliarci taumaturgicamente in pieno mas- - tr" MA!!f ·!IlEff llD!E ,, woooHow w1t1on simalismo attuato ! · . · E cosl, per forza <li cose, l'azione socialista, in vista della Gonferenza .della pace, minacci·a di con– trarsi in una, breve azione parlamentare. Trop"ì>o, troppo poco, in verità. Troppo poco, prima perchè . l'azione parlamentare non ha virtù in sè di imporsi se il Parlamento non c'è e deve girare al largo di un'azione proletaria diretta, la quale· a sua volta forse .non si rp.uover.ebbe per ·il solo obbiettivo di ottenere ... 8 giorni _ò.iCamera aperta ! Troppo poc_o, poi, perchè, allora che trattasi della « pace dei po– poli », non bastano i « discorsi dei Parlamenti >> per la sua definizione, se non 'intervengono nel giuoco diplomatico le masse, con tutto il peso imponente della propria volontà, raccomandata agli estremi rnezz,i, quali si conveng·ono là d'ove si decide della vita e della morte dei popoli; dei ,destini· del mondo per. decenni-i! Ah ! non mai si ·sarà ins1st1to abbastanza perchè questa parola, quest'astrazione,. questo sogno: l'In– ternazionale, discenda· dal cielo in terra a miracol mostrare, in una forma·. v.asta, concreta di organiz– zazione politica, ben temprata alle contingenze della disputa i!llrnediata della Conferenza di Parigi ! Una d·ehberaz10n,e del- Gruppo Pa,rlarnentare socialista ravvisa in essa tutta la, fortuna d'.i cui è suscettivo 'i quel rivolo <leU'idMlismo wilsoniano, staccatosi dal massiccio dell'interventismo-, -che ora vuol batte·rsi per un meno au<lace imperialismo, e che da solo nulla potrà fare, visto eh~, ·d'a una parte,· è ancora legato alla propria· illusione della guerra democra– tica, nè lo fa rinsavire, l'urgenz.a stessa della propria battaglia contro l'imperialismo covato proprio dalla vittoria; e, dall'altra, è caduto in .pieno discredito tra i partiti ·di Governo, mentre non può appellarsi alle grandi masse, <li cui i- suoi capi, « nella fisima di servire gli interessi della guerra dur~nte la guerra, · furono i più ostinati a conculcare i diri,tti .e le li– bertà essenziali)>. Soltanto la• più libera e indip~n- Sl: scriviamo pure cosl: prima, -le « ma,sse s~len– ziose »; poi, ,il Jnome del! 'uomo, che ha l,as,ci,atodia pochi giorni i: l nastro Paese, dop.ç av~o pe-roorso tra. un det:i.rfo •di applaooi. Nè, cop questo titO!l-0,vo– g.Iiam o aJccent uarre il riserbo del nostro Partito di fronte a1Ll'ospitte,o tentair . d•i dimiinuire, meschina– mente, l ',o.noranda, figura di-·Woodrow W,iJso,n. Ma, anzi, ialtencHam~porgere ill p,iù grand'e omaggio, che uomtni ·l1iberi pos:sano far.e ad un ':alba iru:lividua1ità, come il Presidente Wi1lson, cavali'ere senza maiechia e ·sen,zia, pau:r.a della. Ji 1 be.rtà umana, il qua.Je -. ed ~n, oiò oonsi,ste, a ,nostro avviso, .fo.,sua particolare g.rain– dezza, e per ciò anche ·noi .gl~tributiamo om.aggfo.– ebbe come c:ostain,tee mas,sima aspfra.zi, one del1la sua vi,ta po,l:i 1 t ca quellla dli fal'si i.I ,p ortav0ee d eHe ,a . nìas.se . silenziose 'deH'umiani:tà >>. . . Rkol'date il oelebre messa.ggiiodel 22 .g.ennafo -1917? « Io vorrei crieqere che sto par,k ,n.do per le maisse s-ilen,zios·edell 'umainità di tutti i P aesi, l,e quali fioo hainnioavuto fJ,n'qui nè il modo nè 'l'oc,oosi,onedi la– sciar-e che iii ·I,Oll'o cuore si esprimesse intorno a!Ja morte ed aHa rovi1I1a che ~i sono .abbruttubesu le ,per– s00:e e le cose che esse ,aveva.no_maggiiormente oore D. I E molto pr<ima,,quand-o fa. guerra niOln ancora aveva qevasba,to questa .voochia Europa, nella giovi111e Ame– ri,ca la parola di chi, .aillora, 1p,onem ohe iJ C811ldidato alna •suprema magi.stratura della 'Repubbli,ea,· suonava, c01n s•emphoe. el◊quenz,a, cosi: · cc lo vi di 1 co che g.Ji,uiomin.iai quial:ipresto mia:ggiore fa1teres,s,e sono queilli, J,ecui voci, nelle cond'izil()IIli fin qui preis-entates~, inon Sii sooo ma•i udite,· queLH ai quruU .i g.iorna,J,i non dedicano 1neppur,euna riga, quelli che non sonio ,s,tati n-emme11Jo per un momento su· la soesn.a:, quellli che 1J1:on haruno [Q'aitroW!Jto aiscolto presso i Goveirruator:i-, .i P.res,identi., le persone- responsabfli d_ella~ondotta dei. pub!)Iic-i affiari, ma che ogn~ gi~o s1len•z~ossamente paiz1ootem,e([l,t-e sono aindati al lorro lavoro, sostenendo i,l peso del mOllldo ». ' · (il Qualche brano di ·questo articolo è tratto dal man,o•orltt1nli un libro di proBBim11,_ pubblicazione; I! pensiero polilico cli W~ Wilaon (!Bologna, Nicola Zaniohelli, editore), ·· ' Biblioteca Gino Bianco I

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