Critica Sociale - anno XXVI - n. 13 - 1-15 luglio 1916

CRITICA SOCIALE 1_89 illegale e scioperi e magari rivolte mHitar.i si pre– scrivono come tattica del marxismo r-ivoluzionario nelle « Lette,e di Spartaco». Indebolire, insomma, la forza milita-re del proprio paese, non solo con una _politi-ca di negazi,one, lilJa con un'azione p-ositiva. Questa agitazi-0ne ·poi deve essere continuata nel Parlamento con una azione, la 'quale scuota le masse con tutti quei mezzi che, leciti sulla. tribuna parla– mentare, non sono pe• rJI\eSsi fuori de,lla Carnera. Per– ciò, tanto nel foglio v,olan.te su « Gli ammaestramenti · del -24 marzo», quanto in un Memoriale mandato a Zimmerwald, il gruppo della « Internationale )) si ri– volge alle organizzazioni, perchè f.accian.o sentire -il pungolo agli Ha.as·e e ai Ledebour, e-sigendo da essi: - 1° che nel,J'avvenire respingano tutti i crediti, per principio fondamentale sooialista, senza riguardo alla situazione militare; 2° eh& rifiutino qualsiasi imposta al Governo dello stato d'assedi,o e della guerra mondiale; 3° che si servano delle piccole interrogazioni ·e dL tutti i me:r,zi, .forniti. dal Heg-olamento p,a,rLamen– tare, per combattere continuamente i partiti" im,pe- ria.Jisti e per is,cuotere le mass-e p,opoJ.ari. · Tale il primo programmino, a dilucidar.e il quale giov,er.anno forse ,al,cune -br,evi osservazioni. Ii comma 1° è sta.lo evidentemente sugge.rito dal fatto che, nella cli,chiarazione, t,etta da Geyer il 21 di-oembre 1915, si diceva che si dava voto con.tr;ario ai crediti di guerra, perchè i confini del.J.a Germania: erano oramai assi– cuna.ti: il che significava c_onsenso al principio della difesa del.fa. patria. Il oomma 2a. è suggerito dal fatto che anche fra i 19 vi è chi - c,on.f.ormemente al pro– gramma di E'rfurt - è pronto a votare imposte di– rette, qu~ndo si possano oosì r,isparmiare al paese imposte indirette. Il comma 3° poi, se· anche non fu s-critto dalla penna di Liebknecht, è evidentemente la consacrazione pr.ogrammatica dell'ultima f.ase della sua attività parfamentare, la quale è il Òompletamento dell'azione, che eg.Ji spiega nei ,comiz,ie suUe· strad,e, 1 per .iscuotere le masse, per farle -ribellare oontr,o i Governi e ,con.t't'-o la guerra: quell'attività, che I.o feoe ar.restar-e proprio tra le masse, con, la par-ola di ri– bellione sulle J.abbr.a, con minabi,l,e coe·renza alle sue idee - se anche errate - con uno spirito di sacri– ficio, che fa dimenticare oerte sue )ntempe-ranze più dannos-e che utiii. Senonchè, tanto· questa politica di negazione al P.a~!51iIP,ypto .44~n~~ lf. p_olitic.a;di azi-0ne s_ulle strade han val.ore solamente nella lotta ,cointr-ola guei:ra di oggi; e H ·proletariato deve pMpar.arst anche alla lotto. per l'avvenir-e. Orbene, questa prep.arazi-one d,ev,ees– s-ere •affidata alla -nuova Inte-rnazionaJ.e; e a tal fine- il gruppo Liebknecht vuole trarre dallo, s,fa~e,1.odelLa second,a Internazionale amma,estr.~menti per la crea• zione di un nuovo strumento di lotta, che dovrebbe esser-e, per cosi dire, no~ più un fascio <lene forze proletarie deUe varie nazioni, ma un fascio delle forze pr-oletaPie .al di sopra e con negazione assoluta delle nazioni. Attualmente, o meglio, fino allo- scop– pio della ~uefr.a, mancav,a un'azione internazionale uni-ca. Le sezioni nazional-i dell'Internazionale mar• .ci.avano parallele, ma non come una potenza unita sotto u·na unica guida. Quel Gruppo vuole quindi che, nella futura Internazionale, vi si,a di nazionale so,1- tanto la struttura meccanica di ogni s-ingola sezi,one, mentre .anche I.acondotta politica di ogni singoTo par• tito nazionale dovrebbé essere presoritta e regolata · 't,liotecaGino Bianco dall'Internazionale. E questo programma ess-o for: mula. in due delle· « Tesi », a cui aooennarnmo e che qui riproduciamo. . Tesi 10. - A questo fine (la lotta contro l',impe– rialismo) il còmpito prin<Cipaie del so,cialismo è oggi quello di •riunire if proletariato di tutti i paesi in una p,otenza -ri,v.oluzionaria, viva, fa,c,end-0.neun fat– tore d~cisiv,o del'ia vita politica, mediante una forte organizzazione inte-rnazionale., con unità di c,onoe– zione, dei suoi interessi e dei suoi còmpiti, con unità di tatti,ca e di .azione politica in pa.c,e,come in guerra. Tale è la miss-ione storica del proletariato. Tesi 12c. - Nell'Intern.azionai,e sta il oentr-o di gravità d,ell'o·rgimizzazione di ,class·e del proletariato. L'Internazionale decide, in tempo di pace, intorno alLa tattica delle Sezi-0ni na zionali nel le questioni del militarismo, della po-liti,oa colonia. le, della politica commerciaJ.e, d-el Primo Maggio. Essa decide in-0ltre intorn-0 a tutta la tattica 'da seguirsi in. guerra. Tesi 12d. - Il dove-r,edi eseguire i deliberati del-, J'Inte-rnazionale passa avanti ,a tutti gli ,altri d,overi delle 9-rganizzazioni. Le sezioni nazionali, che agi– scono contro le sue decisioni, si pongono al di fuoI'i dell'l9ternaziona1e. Adunque, oon queste te-si, il princ1p10 della, ne– gazione della patri.a è stato trasp,ortàt9 dal ·program– ma teo-r,eti,co s·odalista anche ,in queHo pratioo del– ·l'organizzazioqe. I partiti socialisti ·nazionali, che finora erano organizzazioni sovrane, chi,amate·.a d-eci– dere sulla lo,r-o attività, ma co.Jlegate poi federotiva– mente per le azioni internazionali, d-0,vrebbero essere organi subordin?ti di. una lnte-rnazi,ona.1,eia,cc,entnata, la quale dovrebbe prendére decisioni impegnative an– che per le sez·i-0ni nazi-0nali aderenti. E in dati mo– menti così bisognerebbe veramente proc,edere. Ma in comp1ess-o e ,all'atto prati,co si oor.rerebbe rischio di trovarsi di fr.onte a ·un buroaatioo aocentramento, inceppato nei sùoi mo,vimenti dalla stessa com·plica– zione dei suoi molteplici còmpiti, e forse anche in– capaoe, i.ncompeten 1 te ,a .giudi,care i vari gradi di evo– . 1uzi~ne_e quindi le• varie possibilità di azione de-i sing-oli partiti nei singoli paesi. Che,cchè h,e sia, questo progetto di organizzazjone pra<tica - che sta in contraddizione oon gli Statuti della Socialdemocrazi.a tedesca - unito ,a!J.ediversità di vedute teoretiche e unito a quei' piccolo pr_ogr.am– mino, che v-edemmo sopra, contribuis-oo ad approfon– dire sempre .più l'abisso·, che sep,ana il gruppo della « Internationale » non solo dalla. maggioranza del Par– tito, ma anche dalla minoranza, dal cosidetto Centro. E ciò già si vide nella .s-cissura che avvenne - pro– prio a 'caùsa di quel!Je tesi - entr-0 la stessa oppo– sizi,one; si v-ide neHe di,chi.arazioni di Ledebour, ,il quale, a Berlino come ·altrove, nella stampa quoti-· di,ana -0ome negli stess-i .atti di Zimmerw.ald, troncò pubblicamente. ogni ,legame• tra il proprio Gruppo e propugnatori di un s-imile programma. (Continua). GusTAVO SACERDOTE. CARLO KAUTSKY IL PROGRAMMA SOCIALISTA Principi fondamentali del Socialismo Seconda edizione italiana con corre-zionl, aggiunte e un nuovo proemio dell'Autore. · · Lire 3 Presso ta Libreria dell'Avanti! via S, Damiano, 16, l!lilano,

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