Critica Sociale - Anno XXV - n. 8 - 16-30 aprile 1915

126 CRITICA SOCIALE Albione, la qu,ale 1wn può toHeimre che ~kun_a Po– te,n,za eu,ropNt minacci ainche md1rettam,ente 1,J Sl\10 m10111opoho marittimo.e .il _suo Impero, « oreato oon una seri-e i,nterminabil,e d1 atti d1 puaiteri,a, >J. Dal momento che la Ge1,mania ha aspirato a possedere una flott'l capace di garanti11e il suo_ commercio contro le s,po– gliazioni arbitrari.e, l'I~gh1l:terra ha_ conr:ep.1to,contro essa un odio i,mplacab1J.e, tale- da r,1ico•nc11iarla nche colJJa sua, antica n,emi,ca, la R,ussia, e a rischi,o di com– promette11e il suo avvenire i,n P-ersia e nell'E'Stremo Ori.ente. [N:eJ,che, si v,e,d,eche il prof. Brentano non sa, o di'. mentic.a, come si siiai v,enuto formando, e rn c;h,e,cos'l consi,sta' l'Impero, in,gJ,ese, incardi•ruato sulla _libe,rtà: sulla porta apcl'fa, su,! rispetto de,Jle _trad1zron,1, ~liegh u,si e oos.tumi locali, su urn cumulo, msom1ma, d1 be,. nefi,che ,esper.i,e,nz,epoJ:i,ti-che,amimini'Strati-ve ed econo– miche• che andrebbero or11endame,n1,e travolte, qua– lora, ,per ipotesi ormai asl',urda, il beutonismo iav,es·se a •p11e1Va!,ere, n .I mondo]. . . Lo Hartma.nn è alt11ettanto te111denz1oso, quanto 11suo col:l,ega delll'Uni•v,e,rs-itàdi Monaco. Egli non si. sof– ferma su~l'idea d,ella revanc/ze /ran,oese, e pooo anche p.arla del panslavismo e d,e,fl,a ,cc barbari,e >J mosco~ita; il suo bersaglio p11ef.ento e I In,ghrlter~,. anzi 1fon– pero britannico, saburo del vecchw· spu~~o mercan– tilistico e dii sua natura, po,rtato a un odwso morn,o– polio d,e1J 'globo. terracqueo. L_acosti,tuzi•one inglese· è bensì demo,crrut1,ca,,ma no-n s1 -estende che ,a,JR,egno Unito· tN}oento mili10.n,idi Indi.ani non haruno diriUi po1iti~i. [Evide1n!Jemente, il p.rof. Hartmann _ig,no,ra che la men,trutità i .rudi:an.an.on coimpr,end,e affatto _1111e~ gime rapp11esentativo, e non va ol_tre_ la comu:mtà d1 vi,Haggio]. Inoltre 1 p,e,r tenere m p11ed1 la loro co,st11u– zione eiClo•nom1,ca m.tern,a, gh m,gJ.es1sfrutta!ll.o J.e po– polaz,ioni ddle co,loni,e ,a !n:ezz,o del pro,tezio,nismo: figli.o naitural,e, del me1,cantitl,1smo. [Coteslia a,c,cusa d1 protezionismo 11ivolta all'Inghilterra è un ·,.colmo: ~1 igrnoranza e mal,a•fede!]. J,n -pocihe p.airol,e, 11mpeT1ah– smo britannico impedisce uHè altr,e nazioni dti fibe– ramente svilup-parsi., è u,n perenne perturbatore de,Jla pace (!), abo1lisce la co ,nco.rr ,enza su.I me11c:atom?1~<lial:e e dtev•e -spa•rire dalla faccia cte,na terra! [I _pr,o-pos1t1 so'.110 chiari ,e fi.er.amen·te espr,ess1; so.Jtan,to, 11 « mondo m– civilito >J non sembra ancora disposto ad asseconda-re tal.i pie aspirazi,oni p,angermani-s,ti,che. L'isolamento in cwi v,ersa il blocco ted,esco e J.e simpatie operose ohe susci,ta l'Intesa non sono u,na grande J.ezion1e,anche per gli, Herren Professoren?]. • Ben più imp,arzi:ale, ben più corretto, neU.a valuta– zione d,e,Ua realtà è 110psioologo russo KosTYLEFF, Il qu:aLe, d,elineando i fattori psiicologi 1ci della gu,erra, ri,cwda uno studi10 re·oontemente appar:so, su di una Rivista tede ,s.ca: sullie premesse storiche del1ru guerra m.od ,errua. Cot,esto studio è davvero caratteristi<Co, in quanto .si sfo,rza di porre in rilùevo lo stretto, l,egame i,nteroe-de,nte tr.a la guerra e la tecnica. Finora - s,c.riv,eil Kostyleff - s'era creduito ohe, più la tecnic,a si perf,ezi·ona, più essia si allontana dalla g,werra. Per l' ideo,lo,go d•'AU.emagna il roppo,rto è tutt'altro. La g-ue,rr,1è così neaessar,ia come lia tecni,oo, -poi·chè essi sono due stru,me,n,ti di dOIIIl•inaziione ugwalmente n.eces– s.arii•aJl,l'uomo. l.Ja termica s·erve a dominare lai natura, la gueirna a dominare ... i propri s·imiJ.i.I rapporti urna- · ni non son,o affatto basati sulLa reciproca intesa, m,a unicrumente sullru forza. « Da gue.rra e J,a tecnica sono le premesse indispensabili e irnsepa.rabili di ogni pro– grresiso so,cia1e, .Je colonne sune quali riposa l'edificio de.Jla potenza, deiLlaoultur,a e del diritto D. Tali pruro~e (scritte, si badi bene, prima dell'agosto 1914) co,ncoJ'ro,no, assi-eme all,e moLte altre di a,ltri au– tori tedeschi; che sarebbe facile citare, o lumeggiare uno d,ei più importanti fattori psichici del.J'od'ie·rno confl,itto. « I.o non so - esclama il K01Style.ff - se i 1-ed,eschi,abbi•ano una fede mistica nellia loro alta mi-s– sione,; mi, basta apprerudere, dal-Laboeoo, di un econo– mista, ili quale non è un esaltato, nè è imbevuto d'id,e,e be.lli•cose, che al v,entesimo secolo essi éonsiderano ancora la guerra come un mezzo naturale d'espan– sione, tanto natural,e, quanto il l,a,voro p,acific-o,.Le dùe colonne deJ,Ja cultura-! E•cco una cosa che non sarebbe p,os,s,ibil,e, ri,nve,nire !'Il un libro francese, i.ngilese, o rnsso D. Ma che farei,?! Certe piante non possono alli– gnare che su un suolo determioo<to, e ogmi bestia fa il BibliotecaGino Bianco s.wo ver.so , coll,a vooe cli cui l'ha fo11nHa madre na– tura!. ... * ** ' Che La vittoria final,e debba spettrure, alle aJ'mi degli AHeati,, o,rmai sono ben poohi a dubita.re , all'i,nfu,ori, s'intend,e, delLa G-emna-ni,a. hl ,t,ale prospettiva, puib– bli,cisti fr.a,n,cesi e in,gl,esi cominci,ano già a çEscutere suUe pJ·obabili condizioni. di paoe. La Review of Re– views crede che, iii risultato, cui: si dev-e assol-uLa,mernlie approdare •per olJIJen,ereuna p,a,c,edurevol,e-, sia queHo di ])l'Ovane alla ct,asse domi•nia,n:tetedesca che i,I SU!o t,en1tati1Vo di aUargm,e l'egemonia p-rnssiana su aloune nazioni eu 1rop-e;e è contrario a tutti i postu1ati dell'in– dvilimento moderno e n.on dovrà ma,i p,iù ri,petersi per ,t'av,v,ern ,i.re. All,a Gerimamia sa~·an,no tolt,e le colo– ni•e, e v,e-rrà i,mposta u,na fo.rtissi,,ma indennità di guer– ra, che pi.ù di ogni, altro espediente s.el ."Vi,rà a far rne– ditar'e i10eti- facoltosi - maggiormente. respons,abHi - -sul1J'enorme errore comme&So-. Per quanto il po– pOllo ·.tedesco sia in uno stato di infan,tH,ismo p~litiico e a,bbiia,.Fad,or,a,zi,on,edel pri•ruci,pi-odi auto,rità, forse, sotto l'aoe,rbo dolo,re della patita sconfitta e disiingan– naito deHe· fal-s,e p-romesse propi-naLe,gli dall'a,lto, tro– v,erà l'en,e,r.gita sufficiente- per 1,eclamaoo una costitu– zion,e un po' più democraticia dell'attuale. Il tra.sferì- -me,nto deillà Corona impe.riale d,alla Prn'Ssia a•lla Ba– vi,ena potrebbe a:p,pianare la strada per una. simile ri– forma org,a,n,i,oo. Anche i,!' GuYor - ex-min.i,stro dei Lavo,ri Pub-blici in F,rrunciia - p •en.sa , nella North American Review, che ocJcorra priv•rure la Prussia del suo pred,ominio poLi,tic,o sugli altri Sta,ti. tedes~hi; per co,ns,e,g,uire un tal,e s.c:opo, gli All,eaiti dovra,n:no .trattare· co,l Cons,iglio Fed,e,ra,J,e Ge:rmanico e non col Kaiser. Alla po.Ji,!Jica p,russiana del ferro e sangue, Franciia, Russia e Gran Br-ettag,na opporr,a,nno una poh-ti,c.auman,a, che risp,et- 1,erà tutti .i diritti,, prenderà i,n consideraz.ione l,e as-pi– ra,zioni n.azi,cmali. ,e stabilirà un eq.uri·l'ihrio• ,euro-pe.o baie da non essere fa,c,i-lmenteturbato per volontà dei Crupi di Stato,. Alla Confe:renza della pace - alla qua,le, seoondo il Guy•o-t,non imtel."Ve.rrannoi· Paesi- neutrali - sarà ,ce-rtamente li,quidaita la questi:on,e den'Asia Mi•no,11e d,el1La Turchia euroipe·a. La Sir:i:a e una parte del1e ·coste mediterranee tocchera-nno alla Fraincia; l'I,nghil1terra avrà la Mesopotamia e !,e :regi,on,i del– l'Eufrrute e del Ti.gri, mentre la Russi,a si incoQ'porerà le ·pro1V1i1n.cie turche diel Mar Ne,ro, i Dairda,ne.Uie Co– stantiino,poli. La oession,e di Costantinop-oLi a:lla Russia ha o,rm,ai n.u,me-ro,sifautori anche in Inghilterra. Gli in,glesi non s.i dissimµ.l,ano la straordinari-a p,ortaita di una simi·le oes,si,one; ma cr,edono si,a miglior p.rurti-to affida.re [,e p·orte d'Europ,a a una grande nazi,on,e, am– zic:hè lasciarJ.e sotLo•il controllo s.os -pebto,sodi. un pic– oofo, Sta.to o di un anfiziom1.to europeo. CoHa Russia - pensan,o i di,plomaitici, delU.aGr,an Brett;agna - saip– pi:amo c:on chi· abbuamo ,a che fare; merut:re in, Ulnapi,c– col-a Na·zio,ne o in u,n, conses-s-0 .intennazionial,e s.a•rebbe agevole COS!~ta' semi,nal'e zizzania - come ora a,v.vierue· in Tu,rc,hia: -, esereita,:re intri,ghi a danno, dell,a li.bertà comme11ci,ale, e spargere così i g,erm.i p:a-to,g,en.i -di ul– teriori. conflitti.. La soluzion,e russa: della que.SJti'One ori,ental,e• è a 1 nco•ra il meno p,eggio c:he si· possa esco– gitar.e, se .si v,ogli.iarussidere la pace su u,n fond,a ,men.to sufficientemente soli<lo. JEANF1NOTne-Ha Revue diiCe che iii f,elice pro.segui– men,to di qu1esta guerra ha di mira: l) forzare la Ger– mania a .~ndennizzare tutti gli Alleati e specialmente i,I Belgi,o; 2) farl,a, finita colta supremazia tedesca in Ewropa; 3) realizzare J,e ambizioni. nazionali de•i po– poli col rifacimento della carta geo,grafica; 4) creare uno Sitato giuridico inLern,azionaile, il qoole, ga=– tendo l'indipendenza e kl. sicu.rezza, delle pi,c,c,ole na– zioni· e dei neubrali, traduca in- atto i desideri e i progetti pla.tonÌICi formulati daHe su,ccess.ive confe– renze de.Jl'Aja. Se ques.to programma verrà eseguito, l'EuTO~ sarà liooraita dall'incubo di una pace armata e la ri,mita– zi()lllle, degli armamenti si imporrà meooonÌIOOmente, in aooordo, col desiideri10 essenziiale d,j tutti i popoli. Se– corudo i calcoli del Finot, oo. guerra non costerà meno di, 170 miliardi, e l'imiennità da pagan;i dal,J,a Ger– mania sarà pertanto, gravissima, ma non tale da ina– rid i•re le sue fonti di prod·uzione.

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