Critica Sociale - Anno XXIV - n. 8 - 16-30 aprile 1914
t GRITICA-SOCIALE 115 degli strati proletari le. forze del!' opposizione senza 9uartiere, ~he ·debbono scuotere la borghesia e mdurla .a cercare ·scampo in nuove concessioni, di cui i mezzi troverà imponendo alla politica dello Stato un nuovo e contrario ·indirizzo. Perciò sarebbe st,upid·o·se i riformisti per puntiglio partigiano do– mandassero al Governo rivoluzionario quali vantaggi positivi esso ha recato; quali riforme ha conseguit~-– Giust.ame-nte il Gove-rno rivoluzionario, risponclereb– bc che non era quello, il suo• obbiettivo; che ravvi– vare e incanalare le forze proletarie di combatti– mc-nto era tutto ciò che esso s,i proponeva, e che, se gli riesce di mostra·re• dei quadri più agguerriti, esso ha assolto ,ii còmpito suo. E il Governo rivoluzionario• non ha l'obbligo (pc– rocchè non è un Governo cli filosofi) di intendere clic, se esso assolve il còmpito suo, con ciò esso, a somiglianza del mistico Zarathustra nietz-chiano, stipcra se stesso, egli uccide se stesso•. Il Governo rivoluzionario crede all'eternità di sè. e del suo me– loclo,, isp.irato da.Jl'asso-lulo q_ eia, esso applicalo in candida fede di. assoluto .. Ma, agguerriti i qtiaclri c maturati i tempi, dallo stesso. sforzo cli, recluta– mento e di organizzazione rivoluzionaria creata la possibilità cli vantaggi più o meno cospicui per il proletariato, questo richiamerà ed imporrà tutti· i leali accorgimenti, tutte, Le sapienti e dritte battaglie incuneate tra le frazioni della borghesia, per i pro– prii miglioramenti positivi, e, allora, insensibilmen– te, tutta la massa « rivoluzionaria» si sposterà un'al– tra volta verso il «riformismo». Allora sì aprirà la successione nel Governo socialista. · · Buttando giù queste righe, con le quali e coi no– ::.tri fervidi saluti intendiamo prelude•re il Congresso di Ancona, noi non possiamo nascondere a noi.stessi di scrivere sotto l'impNssione ·dell'ultin:i,o Congresso so,cialista di Francia, il Congresso cli Amiens, ch·e trnvò il modo di concludère i lunghi erramenti della dottrina e della pratica· socialista con una mozione nella quale si trovaro110 a concordare tutte le frazioni e che perl.anto fu .adottata alla unanimità. Tale mo– zione, avvisando alle imminenti elezioni .francesi, dichiarò la necessità socialista di vofare in ballottag– gio per i radicali, divisò il dovere di combatLePe il nazionalismo, la reazione. e. la legge dei tre anni, cli sostenere l'imposta del reddito (;)la reintegrazione delle libertà proletarie. Gli stessi sindacalisti, al– quant0; antiparlamentari, ciel Mouuement Socialiste, diretti dal L:;igardelle, inneggiano. a questo atto• .di pacificazione socialista e di savia valutazione d,elle realtà sociali e parlamentari della lotta delle classi, che li portava a una scelt~ tra. la concentrazione delle !Sin.istr,e.,df)ll:of,curo-Briand, ·huon servitore del pap~ .e del re, e ;1a concentrazione· dei radicali, uni- ' D.catia Pau. Ebbene, mentre I)oi ci accingiam0 a ren– _çlereserenamente -giustizia ùi « rivoluzionari » a An– cona ,chissà che già non si maturi nel grembo del diveRire socialista una· situazione ulteriore nella quale .i « rivoluzì,onari » di Ancona si appr.estino a rendere ai « niformisti » l'omaggio che i loro compa– gni di Francia hanno già elegantemente reso ai no– stri nel Congres-so di Amiens? ... I~ VICE. Ai prossimi nume1·i: La nostra Finanza, -del p1·of. ATTILIO -CABIATI. Aumento dell'imposta o monopolio dei fiammi– feri?, dell'avv. GIUSEPPE BARBERI. L'Eritrea nella Relazione di Ferdinando Mar- · tini, del dott. A.. SciuÀvr. Nella nuova Cina; lettere da Canton, del dott. G. Bos- soNI. · · · ' Il regime delle Anonime nella produzione, del prof. ENRWO LEONE. libtecaGino Bianco QUEL CHE DOVREMO DIRE ADANCONA Per la vera intransi11en:;adel socialismo.· Forse· mi illudo: ma io m'immagino un Congresso cl'Ane:ona, diverso alquanto da tutti gli altri Con– gresrn. La strabocchevole maggioranza. che la parte ri– voluzionaria avrà (e ancor più, quella che si tien sicura cli avere) toglierà ad essa ogni motivo di in– le·re_ssatidiplomatici accomodamenti. La grande dis– parità delle forze, escluderà, eia ambe le parli, quel– l'odiosissimo gioco di insidie, di manovre, di in– trighi, di ordini del giorno capziosi, equivoci, abil– mente dosati, drogali, aLlenuati, col. quale, pe·r ver– gogna nostra, anche nei Congressi socialisti come in una qualunque Camera borghese, ciascuna frazione · - anzi, in tal caso, fazione -- tentava strappar coi dènti la vittoria. Potremo darci il lusso (mi pare) di esser sincc.ri tutti', sènza timore'·di danno, senza speranza di van– lagg.io , senza paura di sospetti. E i socialisli di Sini– stra, fuor da ogni passione o rancore di tendenza e cli persona, potranno e dovranno dire, breve, pre– cisa, chiara, la loro opinione, non per vincere nè per criticare i vincitori, ma per tutelare, cou la propria, la comune sincerità e dignità del Partito. * ** Già scrissi dove risiederà, sul tema della tat,tica elettorale amministrativa, il pericolo di equivoco. La intransigenza pratica, che gli eventi consigliano, impongono, comportano·, in tanti luoghi d'Italia, di– venterà facilmente la intransigenza teol'ica, propu– gnata dai rivoluzionari. Il fatto si tramuterà in lesi. L'ora che passa, si pietrificherà in dogma fisso. Qualchecosa di non dissimile àvverrù per la di– scussione, più specialmente e alta111enle politica, sulla Direz,ione del Partito e sull'Avanti!. Una par-le dell'opera della. Direzione e di Mussolini servirà' a .far passare l'altra parte. L'azione pratica varrà a far approvare l'indirizzo. Sarà bene anzitutto tenere separate, nel giudizio, la Direzione del Partito, dall'Avanti!. Nella riunione di luglio, per bocca di Arturo Velia, questa distin– zion:e - e· più esattamente, · questo dissidio - fu esposto assai chiaramente. A. Veila (e Agnini, e Musatti, e Lazzari, ed altri) rilevarono che alcune manifestazioni dell'Avanti! esprimevano più una concezione pàsonale del suo. Direttore, che quella collettiva del Partito; che esso esorbita'(a talòr~ dalla d.ottrina marxista, per ri– piombare nella nebulosa ·dei vecchi. partiti ·ribelli; che perciò sconfinava da una vera Ìntra·nsigenzà so– cialista, per accostarsi ad altri gruppi avanzati, non esclusi i borghesi, come i repubblicarii. ' . Pe·r limitarci intanto alla Direzione del· Partito,· il Congresso dovrà guardarsi da questo equivocò : che il giudizio sull'opera (a dir così) tecnica dell'organo direttivo ·centrale, sul lavoro, sull'attività, sull'im– pulso dato · alle Sezioni, alla propaganda, non si confonda col giudizio ·sull'azione politica eia esso spiegata. · · Su quest'azione noi· dobbiamo fare le nostre r:i– serve: e (non sembri ·ironia) appunto in nome 'della intransigenza. ' . La crisi del Riformismo, culminata nell'espul– sione dei Destri, richiedeva un ritorno del Socia– lismo alla sua vera fisionomia. Bisognava riçonclurci sul mezzo 'della strada, dalle deviazioni a destra. Ma ciò .non significava .che si dovesse deviare a sinistra! Per quale ragione, per quale aberrazione, per quale assurda abitu~lin_e mentale, Labi:io~a-.o De Ambris devono apparll'CI come « pnì sociahstI »
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