Critica Sociale - Anno XXII - n. 24 - 16 dicembre 1912

370 CRITICA SOCIALE creavano ·1•unità necessaria, selezionavano i veri dai falsi socialisti, animavano i più battaglieri e convergevano, attenzione e simpatie all'ideale per– seguitato. In Parlamento, come nella stampa borghese, la voce e l'azione socialista han perduto di risonanza. Dicono che " non contiamo più gran cosa ,,, e si compiacciono a dirlo. E, sebbene ciò sia esagera– zione maliziosa in alcuni, in altri desiderio e illu• sione, e lo ripetano per snobismo tutti i pappa– galli di Montecitorio, un tanto di vero rimane. Le divisioni, non sapute contenere in limitf savii, e le lotte fraterne, non hanno mai accresciuto forza e influenza ai partiti - almeno immediatamentè. Si confronti il socialismo francese col tedesco, od anche con l'austriaco. Soltanto, si ponderi altresì quello che, della minor forza. del primo, è dovuto ad altre cause .... latine, dalle quali nascono· e si alimentano, fra l'attro, le divisioni. * * * Siamo lunge dal contestare il· fatto; possi.am :o, anche, lamentarlo. Ma, sopratutto, cerchiamo di spiegarcelo, con serena obiettività, per potere va– lutarne l'import,anza, · prevederne la durata. e gli · effetti. Là folla - non esclusa quella giornalistica e parlamentare - si rovescia tutta da una parte ; piglia un d_irizzone e nessuno la può trattenere ; finchè, .un giorno, piglia il dirizzone opposto, e trasmoda nell'altro senso.• Noi fummo spesso sopra– valutati; più ancora, ci avvenne, avv·enne a molti, di sopravalutarsi da sè; che è un vizio necessario soventi a chi dee combattere e farsi valere - ma con misura e discrezione. La crisi del socialismo italiano non è di oggi, nè di ieri. Dura, in varie forme e H).odi, da oltre un decennio. La sua origine coincise, si può dire, coll'istante stesso della sua maggiore fortuna. Noi veuimmo analizzandola,, con insistenza molesta, talvolta brutale. Dovremmo ristamparci per dia– gnosticarla - ciò che non divertirebbe nè altri, nè noi. ' Di nuovo, nel Partito, v'è solo che i contrasti latenti si sono acuiti e precisati. . A precisarli ed acuirli, concorse un fatto esteriore del ' più gran peso: la guerra, la c'onquista africana. La guefra, e quanto ad essa si connette, nella .generale politica dell'oggi e, più, del domani, han precipitato tutto ciò .che, nel Partito, stava in so– spensione; fu una scossa, che sforzò i socialisti, e coloro che si· dicevano o si credevano tali, amanti 1 delle idee medie e del queto vivete, a prendere posizione : o pro, o contro ; o di qua, o di là Si ha un bel destreggiarsi e giocare di abilita: la guerra non consente troppe tergiversazioni. Fu tin mo– mento in cni tutta, proprio tutta, la borghesia, e con essa gran parte della massa proletaria, era, o ~ ciò che torna al medesimo - si lasciava in– terpretare come ·se fosse per la guerra •. Il Parti-to ~ocialista si sentì come isolato dal grosso del sl!lo stesso esercito. E si videro alcuni de' suoi rappre-– sent!}nti balen~re,. piegare aUa corrente, con delle r)serve verbali che non ingannavano neppure loro stessi; altri, per :i;eazione, irrigidirsi, dar un balzo -indietro. · · . Neanche può dirsi che, sempre, còtes_ta divisione. rispondesse all'antica e tradizionale di rivoluzio– narii e riformisti. Rispose piuttosto a quest'altra: di · socialisti-socialisti e di socialisti radicaleggianti, o · çl.i radicali socialisteggianti, per essere più esatti. Naturll,lmente, cigni categoria ..ammette· gradazioni e screziature. Ma ·avvenne, per chi guarda all'assieme, questo fenomeno : che una parte dei riformisti si trova– rono - di fronte alla guerra - accanto alla massa intransigente, n_ella quale, com'è ovvio, primeggia– vano i rivoluzionar-ii; ,si trovarono loro accanto, non perchè fossero divenuti meno riformisti, ma perchè, pei: la salvaguardia dello stesso riformismo socialista, l'ora storica squillava intransigenza ine– vitabile. Altri, che lo squil1o non intesero, nè lo potevano intendere, perchè troppo era mutato nefla loro psicologia politica, si trova11ono distanziati dai compagni della vigilia, e respinti, coi socialisti di pura apparenza, verso i radicali, verso i democra– tici-costituzionali, infine verso i cosidetti liberali, che ormai fanno davvero tutti un gran blocco, una sola massa - non diciamo neppure'reazionaria - ma indistinta ed indistinguibile; si trovarono, in– somma, colla borghesia e nella borgnesia. ' Colla borghesia, con una. parte, la più avanzata, di essa, ai socialisti .era già accaduto di trovarsi uniti, per date battaglie e conquiste. Nella bor-– ghesia, ossia confusi con essa, non furono mai. La differenza non è di semplice grado.· Le alleanze del periodo · " popolarista ,, furono o non furono sempre legittime, anche . se ne ·a,bus6, noi stessi demmo, da gran tempo, l'allarrr:ie; ma permette– vanon ai socialisti, ·che lo volevano, di tenersi ben distinti, di non laseiarsi assorbire, di rimanere so– cialisti. Ciò sotto un triplice aspetto. Anzitutto, erano b~tt,aglie verso l1avvenire - qua13i sempre per la libertà ....,.,. a vantaggio essen– zialmente del proletariato.- La frazibne borghese, con la quale si· stipulava, era essa che veniva verso dìfnoi. In secondo luogo; si trattava di fina– lità precise e transitorie, al çii fuori e dopo delle quali ciasouno cons~rvava o ricuperava la propria autonomia. Finalment:e, l'alleanza coi _partiti radi– cale e repubblicano, in ·graziadelle lotte esistenti fra i varii partiti. borghesi, non era alleanza colla borghesia; ma con la punta più. estrema èd etero– dossa, di essa, contro la-sua massa arretrata; se– condo anche ammetteva e raccomandava il Mani– festo dei Comunisti, La guerra, e tutto quello che essa si trae dietro, ha mutato e reso impossibile q11esto 'stato di rap– porti. Essa domina talmente, ,e domirrerà per così lungo periodo, tutta la politica, e segnatamente la finanza e l'ecònomia tbaliana, che si può dire non lasci più agio _àd alcun'altra questione _politica; infatti, determinò la fusione. dei partiti ,borghesi, ql!lando lo stesso affiochirsi dell'influenza· socialista faceva presagire il ·çontrario. Essa crea una po– larizzazione mentale delle classi dirigenti uniforme, .e necessità m'.ilitari ·e internazionali; che stanno in antagonismo insuperabile con tutto ciò che è· il presupposto delle conquiste proletarie. Di - fronte alle preoccupazioni imperialistiche,, è puerile sot– tilizzare. avanzare m.inuscole riserve sul quando, sul come, su un poco più, un _poco.meno. lvfa.jora premunb. · · Il naz-ionaLismo esprime, alla sua gaisa, questa verità, affermando che la guer;ta hà l'lceiso i par– titi e ha assorbite le classi neHa nazione. Tl!ltti i partiti ha. ucciso, trann'e il socialista, se e in quanto r"ealmente 10 è; tutte le classi ha assorbito, traune_ il- proletariato, in quanto ·ha c0scienza di classe .. Quello e que!jto _non potè uccidere ed as– sorbire, perchè essi sono la sua diametrale anti– tesi, il. bersag'Lio eorntro cui H n:a:zionalismo punta le sue carabine; Li ha ,ridotti -'-- ecco il punto - alla loro' vera espressione;, al loro indistruttibile nucleo centra•le. ' - ,Fu un danno? - E' di,sp;utabiile. ·certo, fu una necessità. . · Intanto, per effetto dell'impresa africana, le ra– gioni d_ei contrasti di plasse. -· delle ·due etassi, stavolta - sono potenzialmente a dismisura au– mentate; con esse le ragioni essenziiali del socia- f ,! I

RkJQdWJsaXNoZXIy