Critica Sociale - Anno XXII - n. 17 - 1 settembre 1912

2.69 il vecchio, premessa necessaria benchè insufficiente d'ogni processo rivoluztonario. E in esso c'è la con– cezione e la volizione precisa d'un grande rivol– gimento di " v~lori ,, , del più grande, anzi, che siasi si'no ad oggi avuto. Sembriamo, dunque, in pi·end romanticismo. Il sindacalismo soltanto allora ·n@n' è più u 110- mantico ", quando non è più, nè sindacalismo, nè aocialismo, ma· tradizionalismo monarchico. dei m0ti, Pin.erzia. delle cose. ]n q1uesta coscienza precisa è l'unico e sincero omaggio, che il socia– , lismo possa. r.endere alla tradizione, e eh.e si con– , tinua e compie nell'alacre soddisfacimento di quel- 1 l'istinto di g.enei·azione, che possiede ogni idea ' veramente. feconda. E il socialismo non vive, Sf3 ·non per dar vita a fatti; non si nutre d'azzurro e di sole, se non per riversare le energie, onde· si satura, nell'umile e1 1 eazione dell'umile realtà; non sfid'w, con intuizione temerairia, la, sfinge dell'a;vve– nire, se non per· armare di forza una, classe d'uo– mini, e per muovere d'un qualche punto il qua– drante della storia. Forse ·è destino d'el socialismo portare in sè u.n grano di romanticismo. E forse è il destino d'ogni ideale. C'è un romanticismo chi è spavalda sco11ribanda della fantasia individuale nella ricerca, nel rit1 1 0- vamento, nell'annuncio di ère novelle, negazione e iµversione del passato: ed è il romanticismo .... classico della Grande Rivoluzione e dell'utopia so– cialistica. Ma .c'è qualcos'altro - che con questo romanticismo non dev'esser confuso; checchè di– cano i nuovi- zelatori della . tutela .dei mort.i sui viventi: ed è l'intima sensazione come del trasfi– gurarsi e rimutarsi del mondo da-Ila sincèra ardente affermazi0ne d'un pensie:rio o di un'opera nuova, e rin1J1ovatrice•: è la fede profonda - pregna, quasi della visione dell'immin6nte prodigio - n.ell'az-i@ne risuscitatrice, nella · funzione sommovitrice del " mito " fortemente voluto. Ed allora non c'è ideale che non sia, e non debba essere, a questo modo, " romantico ,,; non c'è anelito di petti, nè seguace feconda laboriosità, che non si macchi di tinta ro– mantica. Ma è, cotesto, un romanticismo singolare; che trova, nelle cose stesse a c:ui dà vita, la propria negazione; che quasi si esaurisce e si spegne, nel– l'atto di generare. Non bisogna deprecarlo o fug– girlo terrorizzati; ma hisogna, tendere con assiduità a darglj, a rafforzargli, il contenut.o di· fatti,. il sustrato di. conteste e salde realtà .. Quel r-omanti– cismo è sano, e f~condo,· che sollecita gli animi, muove le cose, sospinge la storia: e allora non è più romanticismo, nella vuota sterilità della espres– siòne, ma è appunto l'ideale a servizio della vita. - 0om'è il socia1lismo, per i-1movimento dei l01vo– ratori. Nel suo seno è lo sviluppar-si di tutto nn dinamismo economico; è· Pirretirsi e il cresceue di una fitta somma d'interessi,- di eg0fami, di aspira– zioni, a volta solidali, a volta ancora concorrenti; è- insomma la, vita nella sua ineffabile' complessità e nelle sue insopprimibili tenèlenze. [l processo delle cose è tutto una probabilità: la fede - ro– mantica - non è che- l'illusoria certezza, .sprone aU'azione vi tto1Jiose,. . . In ciò il "noina•nticismo" socialista- s-idiffer_enzia da ogni altro; IDisperdetelo, spegnetelo: disperde– rete e spegnerete le ideologie, i riflessi menta,li e sentimentali più accesi, fors'anche il socialismo, in quel ch..'ha di' etereo e di luminoso; ma non ucci– derete mai la sua sostanza, di carne, ch'e la tra– gedia prol.etai:ia: la q.uwle gli strapDa tutti i gioi:ni egni veste roma,ntica,, ogni v.elo di sogno, per ri– portarlo, con assidua cura, sulla terr.a. Se perciò alla fede è consentito l'accorato sbiz– zarrirsi' nei chiarori' senza c0nfini;. dove più viva sembra c01;1suma.rsi l'a fiamma romantica·; se· vera- - mente il socialismo portò - nella·, eoneez-ione- del .mondo e del divenire socia!l'e·- uno, spirito d?Apo– ca,lissi1 ed, eresse tutta. una nuova costruzione di "'v.alo:ri•,;., a- cui sotbopone· e' rJvol ge- quotidiana– mente lw pnopria wttività: questa, s.ua, a~ione· e, il vigile• occhio critico, dl. cui - e• pel' ciò differilme dall'utopismo, dall'ana1•cliismo e da tutt0,il' genuino roma,nticism.o della Rivoluzione -- e dotato·e fiero, 'non ignorano l.f% esigenze dello. sviluppo,.la len.tezza Il " romanticismo " socialista è dunque intessuto <li realismo: e l'uno e l'altro si fondono veramente in un idealismo avido di fatti e d'opere di vita. Al suo confronto il romanticismo classico si esau– risce in un lirico impotente sbadiglio; e il tradi– zionalismo odierno s'affiochisce in una voce d'ol– tretomba. Per i morti la vita è nulla; per·i fakiiri d'ella tradizione le forze p11og11essivedella storia son,nebbia roman,tica. Ma il trucco è insostenibile. Il socialismo> non è romantico; o lo è solo nei limiti in cui è un ideale ed un'energi!l- di vita. E la tradizione ignora la vita, perchè si nutre di morte. · TuLLIO Cor.ucc1. Per abbondanza di materia rinviamo al pros– simo numero il promesso a1•ticolo su I nuovi oriz– zonti socialisti della Coopera~ione . , LAtEGISLAZIO'NE D ELSA.tARJO· in Europa e in Amerie'tl Id:safairii.omln:imo. tegalei -1111 ln.ghiilterra. L'impressione suscitata dall'Esposizione del lavoro a d-omicilio del 19.06 a Londra, i commenti della stampa inglese, l'additato esempio ·della legjslazione austra– liana, l'agitazione indetta dalle Trades-Uniòns, dal Labour Party e dalla National anti-sweating League, indussero la Camera dei Comuni, nel 1907, a nomi– nare una Commissione d'inchiesta sul lavoro a domi– ·cilio, la quale, all'unanimità, si pronunciava in favore della costituzione di Uffici ·speciali per la fissazione dei ~al.arii minimi. , La proposta - suffragp..taanch~_da uq note.vole Rap- . porto di Mr. Ernest Aves, invi.alo nello stesso anno dall'Ufficio del Lavoro a studiare nei varii Stati .au– straliani il funzionamento di quegli Uffici - e soste– nuta nel Parlamento inglese da Sir Charles Dilke e da molti altri deputati, veniva approvata il 29 otto– bre 1909. Il Trade Boards Aci istituisce « Consigli di salario » per le industrie seguenti: 1° Abiti fatti o. ordinati. all'ingrosso, o articoli di vestiario il cui metodo di confezione, a giudizio del Minister.o del Commercio, sia ana!,ogo a quello della fabbricazione all'ingrosso; 2° Scatole fatte in tutto o in parte di carta, cartone, cenci e materie analoghe; 3° Finitura e rammendo o rifilatura di merletti fatti a macehina; finitura di tende di trina; 4° Catene a ma:ctellatura e ribaditura. Il, Ministro del Commercio può (art. 1°), con sem– plice decreto 1 estender.e la legge ad altre industrie, i cui sala:rii siano eccezionalmente bassi e le cui con-

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