Critica Sociale - XXII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1912

Critica Sociale NIVIST'.11 QU/NfJ/CIN.IILE DEL SOC/.lll/SMO Nèl Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - ·Semestre L. 5,50 DIREZIONE:Milano - PorticiGalleriaV. E., 23 - AMMIN$TRAZIONE:Via$. Damiano, 16 - Milano Anno XXII - N. 10-~1_ 1_ Non si venrle a numeri sepa1·ati Il Milano, 16 maggio-1° giugno 1912 SOM.M!ARIO Politica ed Attualità. 11 suffragio colla museruola (LA O~ITICA SOCIALE). La c.-lsl del Rlfonnlsmo Ualiano, I (Prof. GIOVANNI ZIBORDI). Pei· la co!lu,·a socialista: In ·vista del congresso Imminente (Dottor ALESSANDRO SCHIAVI e LA CRITIC-!-), Un vergognoso parassit,smo a danno deU'emigraz_i-one (PETER AUGEN). La meccantca della votazione e ia u..otazione meccan,ca, nena di-scus • slo,,e alla Camera sii la ·Riforma eletto,•ale (La c. s. è FILIPPO TURATI). Studi economici e sociologici. Socialismo positivista e,soclatlsmo indeter,,..i11isla (.Avv. TU~LIO Oo– Lucm), I probleml più vitali Ìlell'edil'lzla popolare in Italia; I. Il p.-oblem" legislativo: a) La catalessi d'u>1a riforma; b) La necessità cli maggiori agevolezze fiscali; o) Il denat•o a buo>t ,ne,·calo; d) Pe,• un lslit1'tO nazionale di c,·,dllo (Dott. GIULIO CASALINIJ: JCezzadrla e b1·acdantato in. Romagna: vn. La questione deUe m.ac – chlne t,·ebbiatrlc, (Prof. ANTONIO GRAZUDEI). La /IIOSO/la di E11gels (A vv. ETTORE MARCHIOLI). Filosofia, Lett'eratura e Fatti sociali. Cronaca I1tte,·nazLonaLe: , L'organizzazione operaia tnternazlon&le nel 1910 (f. p.). Ft·a Ub,•i e Riviste: " Fra Sovrani e Popoli "' di M. Go,•lci (***). Blblloteca di Propaganda. della CRITICA SOCIAl:.E, ILSUFFRAGIO COLLA MUSERUOLA La legge · elettoraTe testè votata dalla Camera, che il Senato indubbiamente approverà, salvo forse qualche ritocco di natura tecnica, suggerito da una meno tumul tuar!a discussi une, è-tale, senza dubbio, che ogni partito d'avvenire, che,cerca di approfon– dire le radici ne,i vasti strati popolari, non potrebbe non salutare con simpatia e con fiducia, come quella che offrirà alla operosità sua - se saprà spiegarla davvero - un nuovo campo di influenze benefiche, e annegherà nel gran mare di una moltitudine elettorale più vasta quei piccoli interessi localistici e di gruppo o di ceto, che qua e là minacciavano, nello stesso partito so.::ialista e nelle stesse orga– nizzazioni proletarie, di imporsi e di prevalere. :Per i socialisti e per le avanguardie opeFl).ie si . apre così, da oggi, un nuovo arringo, una sfera d'azione a loro stessi mal nota, nella quale si parrà il loro vero valore. La nuova legge non chiude, m~ inizia un peri9do di attività, di propaganda necessaria, di gare inevitabili e provvide fra par-– biti e tendenze, che si contenderanno il predominio sopratutto sulla u gente nova ,,, la qaale, inesperta e misteriosa, promette insieme e minaccia, e sarà, in _gran parte, •di chi ·meglio saprà accostarla· e interpretarne i bisogni e guadagnarne la fiducia: Non è dubbio; ci semb1:a, che il duello sopratutto si acuirà - per queste nuove conquiste - frà so– cialisti e clericali. E salutiamò quest'evento come un beneficio sicuro, se anche, di primo acchito, ci dovesse costare qualche dolorosa sconfitta. Ma innegabilmente la nuova legge porta in sè tutti i segni del beneficio largito -- della cosa non conquistata, ma, in qualche morlo, subita - alla quale nessuna caratteristica impronta potè dare la parte nostra. E do;vremmo aggiungere che neppure ha fortemente tentato di imprimerne alcuna. Il Gruppo socialista alla Camera continuò - pur durante quellè tre settimane di rliscussione - nel suo semi-assenteismo consueto. Gli emendamenti, formulati e proposti, vennero, quasi tutti, o soste– nuti p1·0 forma, o abbanrlonati, alla prima resi– stenza del Governo e della Commissione,. con ·1a remissiva condiscendenza di chi, non essendo stato partecipe alla preparazione, sa di nulla aver diritto a pretendere, di nulla veramente poter esigere e ottenere, oltre quanto 'l'altrui liberalità gli con– sente. Spesse volte la lotta fu impossibile per il deserto dell'Estremo settore, ove non era chi pre– stasse man forte ai poch i volonterosL La tenrlenza, rlivenuta abito, à tut.to attendere, a nulla proporre ed imporre, colle forze propri-e, esercitate alla bat– taglia, confortate dai. consensi e dagli inci tamènti del, cii fuori, · si rivelò nei discorsi, e più nei si– lenzii,, nelle rinuncie e nel votoi · · A Così la legge u;;cì quale il Presi<lent~ del Con– siglio l'aveva voluta, coi peggioramenti notevoli introrlotti dalla Commissione,. ossia dal relatore on. Bertolini, e accettati dall'on. Giolitti, che non volle, visibilm~nte, abusare dei poteri dittatorii, che la pau-ra di prossime elezioni, condotte dalla sua consumata e celebrata abilità, aveva intensifi– cati fino all'inverosimile. Lo spettacolQ <lella quasi unanimità di una Camera che,.ne\ 11uointimo, per nove decimi almeno, riluttava dal principio stesso della riformae - il.disanpare ço~~ 1 le,to rle!lri~vai;ie opposizioni latenti, sp<1,rseper tuty~ i s,ettQ,1:i-;-~o:µ,o sintomi altamente signifie1:1,tividelia .flacci,iità po– litica delle classi dirigenti it~liane; e sarebbe da cavarne stimolo ai magg-iori ardimenti per i par– titi proletarii, se in essi, o nei loro rappresentanti politici', non · sembrasse prevalere una singolare acci,iia, forse incoraggiata dal calcolo che - ove l'assalto si facesse veramente pugnace - le resi– stenze, allora, si raddoppierebbero. l\fa allora, per l'appunto, allora soltanto, le ri– forme spiegherebbero tutto il loro latente valore. Frattanto, al suffragio allargato non permaser·o solo le restrizioni preannunciate, che gli danno un'impronta di pitoccheria paurosa e contradctit– toria: l'esclusione delle donne - anche dal voto amministrativo - ; .dei giovani, che non furono soldati; la esclusione dal voto amministrativo ctei dipendenti dalle Provincie e dai Comuni, militar– mente organizzati, che speravano di ridiventar citta,iini nelle loro èittà, ora almeno che si aprono i cancelli persino a.gli analfabeti. Non soltanto ci si ostinò a rinviare a miglior tempo la perequazione delle circoscrizioni eletto– rali - opera di giustizia elementarissima - ; la

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