Critica Sociale - Anno XXII - n. 6 - 16 marzo 1912

CRITICA SOCIALE 87 oppressa .e dolqrante; è .la filosofia - fatta di ne– gazione e cli çonclanna -,---onde s'illumina e si gonfia ,la vasta anima popplare, nelle sue collere oceaniche e I).e' suoi impulsi di riscossa. La filosofia sta tutta nel tentativo. Nessuna filosofia ha mai realmente e adeguatamente compreso ii mondo. La· sua essenza è nel suo sforzo. È secondario il modo ond'ella ri– sponda agl'interrogativi dell'esistenza. La filosofia affronta problemi eterni. Risolverli può anche esser còmpito impari alle sue forz-e. Ma in quel conato ella si rivela .. Il socialismo vuole anch'esso spie– garsi il mondo, e vuol correggerlo secondo prin– cipii etici universali. Anzi, esso coincide con questa spiegazione e con questa progressiva correzione. La sua anima è dunque essenzialmente filosofica : non importa se questa filosofia sia fatta di senti– mento. *** Ond'è che il socialismo è nativamente capace e de- gno - e divien poi anche interessato - di porsi e risolvere problemi, i quali, valicando questo primi– genio· sentimentalismo, si adergono alle cime eccelse •. _della_ver.a e _propria filo~ofia,. an2;i con qu.esta s 1 in– ,, trecciano e. s1 confondono, .formando un tutto unico ed indissolubile. Nella sua sviluppata coscienza, il socialismo si sente già puro e disposto a. salire le altitudini della speculazione e a trattare con l'asso– luto. La più grande aspirazione umana - pur se talvo_lt.alimitata da considerazioni di tempo e di spazio, pur se « storicizzata » sì da apparire il fer– mento e lo sbocco naturale d'un'epoc·a, qualche cosa come la storia che realizzi i fini dell'assoluto - ne ha il diritto ed anche il dovere. Da una filosofia ch'è sentimento, il socialìsmo ·passa ad una filosofia eh'è elaborazione di pensiero compiuto. . . La sua natura originaria permane indistruttibile· ne' suoi vari gradi di sviluppo e si rivela' ne' suoi più · diversi atteggiamenti : dà l'impronta e l'indi– rizz.o al _suo pensi~r~. È il mod? di sentire che sug– gensce 11modo d1 nflettere, è 11modo d'essere che determina il "modo onde il socialismo può di:ventare cònsapevole di se stesso e del mondo nel quale è destinato ad operare. Una rudimentale e sentimenta– listica visione delle cose reclama una concezione filosofica piena e complessa. La primitiva conside– razione sub specie aetern.itatis vuole una congrua• impalcatura dottrinale e filosofica. Una filosofia chiama l'altra. Ma quest'altra è .realmente un'altra; in cui però il primitivo « stato d'animo» palpita, più o meno int1msamente, sommerso, ascoso, dis– simulato, quasi tacita premessa, quasi presunzione inutile a dimostrarsi. È un'altra, e può avere di– verse forme, e può dare al socialismo differenti aspetti: secondo chE;lla corrente di pensiero, cui 1 essa ,s'inspira, si chiami marxismo, positivismo, in– determinismo, volontarismo, neo-kantismo, neo-fich– tismo, e cosl via. ùi questa o quella filosofia, dun– que,. il socialismo si riveste, in questo o quel mo.: mento; e, ammantato di essa, va pel mondo degli studiosi a farsi ammirare e giudicare. Da essa,' dungue, esso trae gli elementi delle proprie costru- . ziom teoriche, il calco in cui fonde ed elabora la sua indistruttibile materia prima, la esteriore con– figu.razione, ch'è bene spesso trasfigurazione, della sua verace sostanza. Qui, non più stati sentimentali, non più interpre– tazioni affettive, non più giudizi sommari. Qui il socialismo esce dalla commossa atmosfera degli apprezzamenti grossolani e dei sogni chimerici, gli uni. e gli altri saturi d'immacolata .umanità, per le– gare la propria causa intellettuale a un saldo corpo di dottrma filosÒfica, intessuto di scienza e docu- ·mentato di storia. Qui esso affronta, rivanga, ri– pone in luce i massimi problemi; li fa suoi e alla loro soluzione affida .se stesso. Qui esso dell'alta filosofia vive e con essa si mescola, sino al punto d.a dime_nticare il proprio essere e la propria fun– zione, smo al punto da apparire con quella indis– solubilmente congiunto in un tutto unico e indi– stinto. La sua anima guizza pur sempre - fiamma imperitura - nel secreto delle sue fibre dissipate; ma ogni virtù di lei vacilla di fronte alle seduzioni di questo gagliardo amplesso. Il quale è necessario ed utile al socialismo : a un socialismo, che non voglia esaurirsi in un r.ozzo sentimentalismo critico e m un infecondo anelito; che non voglia peren– nemente ruminare le proprie semplici e semplicisti– che vedute, il proprio nucleo essenziale di emozioni e di nozioni, cioè la propria anima stessa; ma aspiri a comprendere sempre più e sempre meglio il mondo, tenendosi a contatto con le concezioni che di quello via via si formulano, per utilizzarle, per assorbirne il contenuto adeguato ai propri fini, per nutrirsene, per potenziarsene, per espandersi più rigoglioso, cònservanclo immutata la propria so– stanza e la ragione. del proprio essere. Ciascuna di tali filosofie, che il socialismo suc– ce,5sivamente adotta, non gli appartiene quindi co– me l'anima al corpo, non è sua per c-omunione e confusione cli nascita e cli vita, non gli è inscindibil– mente legata come premessa necessaria, come fon– damento insostituibile. Il socialismo se ne giova, ma può ripudiarla; com'essa non si esaurisce in quel soccorso, nè s'annulla e muore con l'opera e nel no– me' del socialismo. V'è di essa un kmbo, un gran lembo, su cui accettarla non significa accettare il socialismo; e v'è ·del socialismo - oltre al suo noc– ciolo essenziale - una zona esterna, in cui il so– cialismo vive emancipato da quella tutela ritenuta necessaria e in unione con altra filosofia, con altro ordine di idee. Pensate a Marx. Fu ritenuta vera da molti la indissolubilità fra socialismo e materia– lismo storico, e l'impossibilità di accogliere l'uno libero dell'altro. L'errore consisteva nel considerare il socialismo come esclusivamente marxistico, e il marxismo come in!:)luttabilmente socialistico. Men– tre è noto che varie sono state e sono, oggi più che mai, le filosofie con cui il socialismo s'accop– pia : il materialismo storico_ è solo una fra le tante : la quale - soggiungiamo subito ~ ha, più possen– temeate e meglio di tutte le altre, operata la fusione cli sè col socialismo, sì da creare l'illusione della loro orginaria e granitica unità. M:a questa unità era smentita dal fatto che, fra ·i seguaci del materia– lismo storico, erano e sono nemici accaniti del so– cialismo. Non unità, dunque, ma unione, fra socialismo e filosofia, e unione necessaria e feconda. Essa si rivela in tutta la storia .ciel socialismo, che non è poi se noi1·1a·storia umana. Pensate 1 a tutti i pre– cursori cli Marx, attraverso gli evi. il socialismo aveva in essi una tenace elaborazione filosofica del suo. eterno contenuto etico. Era sentimento, era fi– losofia, ed era poesia. Era il più grande sogno. Era il sogno che impiccioliva tutti gli. altri. Era il sogno umano: tanto più umano, quanto più inge– nuo. Pensate alla « Repubblica» platonica, alla « Utopia» cli Moro, alla « Città del Sole» di Cam– panella, al « Codice della Natura» di Morelly, alla « Repubblica degli Eguali>> di Baboeuf, alle strane costruzioni falansteriane o etico-religiose degli im– mediati predecessori cli Marx: cli Fourier, di Owen, di Saint-Simon. Oui socialismo e filosofia si con– fondono intimamente e tali· si manifestano ali' occhio cli chiunque. Ma parlare, qui, del socialismo che utilizzi un sistema filosofico, non è possibile: nes– sun rivestimento o travestimento qui avviene in realtà della sua anima; è questa stessa. che ~i espri: me ino-enua e sognante, attraverso il prisma d1 qu~sto "o quel cervello, in strani termini cli vaga

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