Critica Sociale - Anno XX - n. 20 - 16 ottobre 1910
CRITICA SOCIALE 319 bardia n allo &calo di ~lii ano P. Oarlbaldl; dai "Magaz. ziuf. 1·acco,·,1ati 9 di Milano P. Romana; clai /Jocl.-s degli Scali di 'J'oriuo e da altre Iniziative del genere. Jl scn·izio di presa. e consog11:1. a domicilio. Alla questiono del carico-scarico o della custodia dolio morcl 1 afftdatl all'iniziativa privata per raggiungere In maggiore Intensità, agilità ed economia, si collega inti– mamente il servizio di presa o consegna a domicilio, che costituisco un altro fattore importantissimo per la regolarità e la rapidità. del senizlo delle merci e che dovrebbe essere abbinato il 1>h'1p0!1slbile a quello. ln Italia - e ciò forse ru anche giustificato dalla spiccntlsslma tendenza. n frodare con In massima disin– voltura lo Stato - si ebbe Il torto di avversare con diffidenza tutte le lropres,e che sorsero e tentarono con– solidarsi attorno all'industria ferroviaria. F:, se ciò fu, in parto, come abbiamo dotto, un mnle giustiftcato, non riuscl meno dannoso. Como slamo convinti che !"orga– nismo ferroviario, nel suo complesso, devo essere asso– lutamente nelle mani dello Stato, il quale solo può usare, con larghe vedute generali, di quei poderosi stru– menti che sono le tariffe e gli orari, cosl riteniamo che, per I senizt specialmente locali e collaterali a quello genuino e tipico del trasporto ferroviario, la collabora– zione interes:;iata dell'attività privata - disposata a quella dello Stato con norme o condizioni cho non sinno di ricatto e di sfruttam1.,nto ma cordiali Od oneste - toglierà all'esercizio nostro quello spiccato carattere burocratico, pesante e lento, che attualmente lo para– lizza e lo ricondurrà a.Ila visiono chiara dei suoi veri scopi. Occorre solo studiare le condizioni e la sistemazione dei rapporti, in modo che le Agenzlo di\•engano neces– earlameute1 e nel loro vantaggio, le più atth-e collabo• rntricl dell'esercizio statale. Tolta la. fncoltà di epedire le merci fermo in stazione, il eorvlzio di consegna a domicilio prenderebbe uno sviluppo molto maggiore, e lo stesso Ditte assuntrici vedrebbero la necessità di migliornrlo e di facilitarlo sotto tutti gli a:;ipettl, sia nel loro intere:;ise diretto, sia per evitare il danno dei posaibill ingorghi ed Ingombri, che allora si riverserebbe nei loro magazzini di scarico, facendo ricadere su di esse t danni che oggi ricadono sul bilancio ferroviario. Inoltro, la concessione di tutti quanti i servizi di carico o scarico e consegna a domicilio dolle merci dovrebbe estendersi anche alle più J>iccolce remoto ~tazioni delle linee secondarie, I.e quali banno molto maggiore 11eces• siti\. cho in esso si sviluppi il traffico. J.: ciò, ci sembra, potrebbe effettuarsi In modo che l'as:;iuntore di dotti servizi fosso possibilmente lo alo.HO che disimpegna li servizio postate e avesse, uel caso cho l'Incarico ferro– viario non riu.scisse sufi\centemente rimuneratore, tutto Il possibile aiuto da parte del Cori1uni interessati e dalle Ferrovie di Stato, che potrebbero accordargli l'uso gra– tuito dei locali di deposito e magari di parte di quelli di abitazione. Con l'aiuto e lo stimolo dell'assuntore Interessato all'aumento del trafflco, Il quale sarebbe probabilmente pratico del luogo od avrebbe molte cono– scenze e possibilità di attrarre I piccoli e I grandi tras– portl alla sua stazione, è da ritenersi che il trafflco sarebbe molto meglio servilo cbe non col sistema degli attuali Capistazione, l quali magari si fermano per poco tempo, non hanno conoscenze e relazioni, vivono quasi estranei al paese e non sentono nessooa ragiono di stimolare l'aumento del trarftco, da cui tutt'al pti1 potrebbero avere dei danni per maggior lavoro, più probabili errori di tassazlono e quindi più facili puni– zioni, A questo riguardo, crediamo ohe nessun paese abbia risolto cosl bene come l'lnghllterra Il problema dei tras• porti a domicilio e del carico-scarico. Vero è che lo li'errovlo inglesi trovarono, plì1 oho spianata 1 aperta alldlrlttura la via, poichè, prima ancora cho lo Ferrovie si sviluppassero, nel Heguo l 1 nito, il servizio di presa e consegna delle merci esisteva già, avendolo croato il commercio attivissimo, servito da un'Infinità di battelli, lungo le coste, i fiumi e I canali navigabili. Ma, ad ogni modo, le Ferrovie seppero subito vertere in esso non un concorrente, ma un utilissimo collaboratore. Il sogreto dei miracoli rorroviari inglesi, per i quali la merce spedita la sorn ò a <lomicillo la mattina di poi, anche a distanze di •100 chilometri, ò dovuto in gran parte a lla meravigliosa organi7.zazlono di tale sonizio, per il qua.lo le Compagnie rerroviario hanno la plì1 grande cura o spendono una parte consldere,·ole dei prodotti relativi al servizio dello merci. Il son·izio di raccoglimento e di istradamento delle merci. Altra causa gravissima. dei porturbamenti esiziali nel servizio merci e delle rilevanti perdite che ne conse– guono ata nel sistemi complicati, confusi, Irrazionali col quali el regola e si effettua Il con,•ogliamento dello merci. Avvertiamo subito che su detti sistemi hanno non lieve Influenza le deOcenzo degli lmpi:rnti 1 ì quali co– stringono a ripieghi dannosiselml. Sulla linea Milano-Verona - per un esempio cbo ,•arrà per tutte le 1inee di grando traffico - i con,·ogli subiscono rortissimi ritardi. Ci sono treni merci che im• piegano perftno oltre due ore per coprire ,·enti o ven– ticinque chilometri di percorso, quanti ne sono, a mo' di esempio, fra Chiari e Brescia. l treni partono dalle sta– zioni di origine, di rado iu orario o sempre con carri non In composizione - cioè a dire non ordinati, come doneb• besi, por destinazione, per transito e per linea. Perciò, alla prima stazione ove il treno abbia da lasciare, oltre al colli sciolti, carri che non siano nello stesso gruppo; occorrono più manovre, richiedenti un tempo superioro a quello stabilito dall'orario, o, slccome 1 dietro al con– voglio ·merci, a breve dlatanz11 1 ,•i sono nitri treni di– rettissimi, diretti ed nccelerati, la stazione, in conside– razione della maggiore Importanza di questi, è costretta a dar loro la precedenza sul treno merci, che resta bloccato per delle ore e si vedo passare innanzi perfino sei, setto cd otto convogli. Ora, so è vero che la com11oslzlon~,come la si ,·11010 oggi, difficilmente può rarsl nelle stazioni principali - in questo caso nelle stazioni di \'erona e Brescia, che mancano assolutamente d'Impianti sufftcenti (a. Hre• scia, aumentando i binari del rascio nuovo di mano,·ra, si è cresciuto 1 è vero, lo sviluppo di essi per la sosta del veicoli, ma non si ò punto migliorato il dispositi\•o della stazione, che è inorganico o dirotta di binari occor• rentl por la formazione del treni e di un binario di manovra verso :Milano) - non ò meno vero che si po– trebbe modificare l'organizzazione del servizio por modo che risentisse il minor contraccolpo possibile per la deflcem:a degli Impianti fino a tanto che essa perdurerà. Il servizio merci, secondo quanto prospetta,·a l'inge– gnere Spora, dovrebbe esser ratto anch'esso da treni diretU e direttissimi, sussidiati, per Il lavoro di raccolta
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