Critica Sociale - Anno XX - n. 8 - 16 aprile 1910

CRITICA SOCIAJ.I<: 115 parlcn~ono anch'esse ulle varie classi sociali, e il ,,010 femminile, limitato alle sole classi su1>0riori 1 8i risolverebbe in un t'Olo 1)11'rimo, concesso alle classi antagoniste nl proletariato, cd. t'Qttit•arrebbe c, ,ma vem ,·,strizione del ,·oto vi·olelorio. Ed ò proprio contro queiitO IJCricolo che il partito sociulistn disarma incnutnmento e completamente se stesso, <1uu11do nccnmpn lo r,cccnnntc riserve circa la innncJinhl estensione del \'0lo universale alle donne. ~è ò f1u1tAstica o nrrischintn In prc,•isione che rat– tunlc Presidente del Consig-lio - chi non ricorda il bouquet dei più bei fiori della sun eloquenza imn:;i– nifìcu, offerto alle signore dello iribunc di Montcci• torio, <1un11do si discusso la petizione delle donne italhrno pel suffrn,:io ':' possa presentare un disegno di ICJ:l!C poi voto limitalo a tnlune cntei:,:-oriedi donne citiadlno, Con quali armi insorgerete a combatterlo~ Per contendere il voto 11lh1. g-rnndo mn,!.!'gioranza delle do11ne 1 l'on. Luz1.atli si furù l'orlo dei vostri stessi sofismi; e, in nome dcll'11r111011indelle classi, della frntcllumrn di tutte lo <1011110, o della k leg~c di gradunlitil,, per l'uppuuto, chiodorll che lo SjJerimento si cominci dalle donne lliit capaci. Hicorderà allora, ed u ragiono, il Congres~o femminile di Roma di or sono duo unni, dovo un mi~liaio di ra1)1Jresentauti femminili dimostrò di saper trattare, con idee lar• ~hissime 1 le questioni piìt com1,lciJse della vita mo• dcrun; e\'Ochcrlt forse (se non temerà :;rii strilli del Oru1>po clericale!) il voto per lu scuola laica ..., e chioclcrÌ\ pcrchè, a donne come In J.nbriola, la Do• belli, hl 'palletU, la P11-1olini e ltu1tc altre, non si possano nprirc le porto del Parlamento ... ('). g il Orup1>0 socialista avrà un brl protestare e tempo• stare: ferito dalle armi che la sua improntitudine ha offertt- aµ-li av,,ersarii, \"Cdrà il voto plurimo trion· fare, fo\'Orito sin dall'interesse delle classi consena– trici, sin dalla cr6.ntrie J>Olitiea e clttll"amabilc scet– ticismo, che dominano, in Italia, l'ambiente parla– mcmtaro. 1,:, so questo, che pare un sogno, si av\·erasse .... (t, qurlq1tl' rhose uwlheur e.'ìl bo11, o gli apostoli con· vi11ti del suffragio uni\'Crsalc non ne ,wrebbero forse r11g'iono di rnmruarico. Toccato uelln sm1 corda piì1 sonslhilo. In corda elcttondo, il partito soci.llistll si fnrcbho nllorn sul scrio hlrnditorc del ::1utrragio uni• vcrsnle - non più <'011finnto in qualche ordine del giorno, o 0\'ocato come semplice espediente parla– mentare - e vorrchho ullorn, immediatamente, per lo donne la\'oratrici tutto quante, l'armo ~ià concessa, como pri\'ilegio di clRssc 1 alle donne della borghesia. La propaganda pel suffrngio universale, calcia di convinzione, fervida di fede nell'u\'veuire - diretta ai contadini, schiacciati dal mcdioe,,ale giogo delle camorre 1ncl'idionali e del ,•andeismo settentrionale - ullo donne, dopp.iamento martiri, clelhi. loro mi• seria o dell'egoismo mascolino - una propaganda, cui è µ-iocoforza, per trionfare, metter in luce le infi– nito ing'iustizie che 01>pri1uono i pii1 rejctti 1 i più climcnlicnti, i più sfruttati - una cosiffatta propa• ganda è hl sola che possa infouùero una nuo,•a gio• \'inezza al nostro partito. li partito socialista io ltali1l soffre di ,·ecchiczza precoce. Qualche cosa s'è inaridito, alle sue fonti, e c1ucllo, che doveva essere torrente im1>etuoso, mi– nRcciR di assottigliarsi a rlgn~nolo pigro, sboccante nei pnduli di Montcoit.o rio. Perciò i giovani non vengono ,, lui o cercn110 ali.re \'io; quelli che ci ven– gono 11ncorn, o, in n11111 cn11zn d i co11tcnuto idealistico ( 1) l'll l'rtlt'OIO, A pro' tll (jUUIA tea!, tltl -"<1nirt11u nel\A l'U/1 - elle. 1e 11011 è l'AIIIIA d'Amico del l)CIIIIUO lll'I 0Ablneuo, come pre• tende Il alo1·11Alt d'llullo, certo 1u In Intimi rAl)porll con Alcuni degli auuall )l:lnlìlrl - ltrnbra 1ulfr•r•re IA mia 110n temeraria pre,llilone. pili nito, :-i dfinno alla 1,ropaganda anticlericale la più \'Olgnrc, che urta il t1cntimc11to delle masse e che lo ullontana, trovc rehhcro - in una forte n~dta1.ione 1)01 1mffraµfo vcr.nn <•nto uni\'0rsalc, senza restrizioni - un nero 0 13si,-w 11uto poi loro polmoni morali, 1111 uli111cnto ulla loro a\'idit;\ di es1>ansione e di IR.,•oro; rifluirchhero allom ('Sl!i, numerosi od arde11ti 1 1wlle nostro filo; o ci renderebbero la \'ita. So nuche, nella cri1icn ai vecchi commilitoni, saranno tnlvolr1l ln~iu:Hi, ccc~l!dh·i, mil!conoscenti, poco im· portn, unzi non imporla nffatto; purchè siano salutare corrctth•o nlla. aaggczz,t e alla prudenza dell'eta. critica ohimò ! non l'lutnno le sole donne! - dei.rii uomini J)Olitici. Un 1 uh.irnn paroh:t, e questa, cd ò di preghiera, alle COlllJH\A'II0 l!0cialisto. Partecipino cs11e- poche o molte che siano - lh1pport11t10, nlln solennità cieli' imminente primo maggio i vi sostenguno, dovuuquo, il dìritto anche dello donuo alht 0011quit1h1del \'0to; si preparino a intcn•cnlro numerose 111 proRsimo (;ougresso socia– list:11 per ri,•cndicarvi lo 11tcsao diritto. Confido che \'0ci A"i0\'ani e forti unanno ben maggiore efficacia della mia voce - infiacchita dal grigio tramonto! ANX~\ KUJ~ISCIOPP. Chi, prima ancora di mc, urobbo diritto di protestare contro questa nuova rcqul~ltorla, ò proprio il mite so– marello, doll'h1termtzzo carducclano, la cui malinconica rlftesslono sulla decadenza dell'umano idealismo fu in– CiiUl.1 come epigrafe, in testa nllo scritto che precede. lii sia locilo - come compagno di t1esso o di battiture - lnter1>rotarno Il pensiero. - Sl, ò vero - raglierehbc, se potesse, l'asino del– l'ortolntto, cbo In ,·erità sarebbe un poco sorpreso di vedersi trnsrormato in un cosl fervente feminista. - Jo ho mandato l'Idealismo umano nd affogarsi, e, nella mia asinina rozzezza, gli indie&Y0 anche il sito: quel sito che voi, algnora, per gentile senso di decenza, vi rato 11crupolodi nominare. Sl, lo nrn.ndai l'Idealismo umano nd lmmolnriil sull'ara, chlaminmoln cosl, della dea ctoaclrm. Ma Il cnao, che mi strappò quella intorieziouo, oru uu tantino diverso. lo sono - proseguirebbe - come ogni somaro che si rispetta, un perfetto analfabeta, e, quando ragliavo cosl, no1111uno ancora so~naYa che agli analfabeti J)ari miei dO\'esse estendersi Il diritto di voto. Sono dunque 1>errottameoto consape,·olo della mia somaraggine . .lla, In ,·erllà., voi ml avete fatto diventare ...... più asino del vero. Quand'io raglino quella bestemmia, ricordate· ciò che m'era toccato di \'0dero o di udire? Carducci ve rha pur raccontato. I::ra lo spettacolo 011cenodi un poeta ub– brluco, che, ostentando al paas"ntl la fetonte ulcera del suo cuore, vomitava sulla pubblica strada u vino 1 tabo, elegie n. in onta al preciso disposto dei regolamenti municipali. \'i pare che calzi Il paragone coJla lettera e coll'articolo di Filippo Turati? No, neppure Il ricordo delle dolci somarello del miei anni ~lovanlll, mi avrebbe mal spinto a cosiffatta eresia! •'• F.d ora, rlabllltato Il quadrupede, veniamo al cristiano. E dico subito che, so l'lngratltudlue non rosso rom– mhrn1 della suscitata polemica lo suffragiste - 1>\Ù di chiunque - dovrebbero essermi riconoscenti. Ecco infatti che, 1rnr effetto di quella lettera, che mi ra testa di turco n. tanti strali, la questiono del ,,oto remminlle, ch'io avrei trattato cou Insufficiente rlspelto. viene sul J>roacenlo,sbuca dall'oscurità, el vendica dei sorrisi ai quali sembrava condannata.

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