Critica Sociale - Anno XVIII - n. 12 - 16 giugno 1908

192 CRITICA SOCIALE I è esso stesso pensiero: come se non fosse il fatto elaborato dal pensiero, anzichò il pensiero come tale, che è identico a ... se stesso. Ma, più che una discussione di pura indole filo– sofica, che non sarebbe possibile costringere nei li– miti di un breve articolo, interessa la seconda parte dello scritto del Rensi, quella cioò in cui egli ac• cusa " di contraddizione i socialisti che declamano " a tutto spiano contro l'idealismo e il suo Dio, 11 quando il socialismo, seppure vuol essere tale, " presuppone l'idealismo e la credenza nel Dio degli " idealisti. « li socialismo, infatti, come fede politico-sociale, " che cosa implica"? Implica la convinzione che tutti « gli stati anteriori del mond0 1 {tti(I allo stato primo, " al germe originario del mondo medesimo, abbiano " potenzialmente contenuto la 11ecessitù della società " perfetta, dell'ordine universale, da raggiungersi " mediante una lunga serie di approssimazioni, ad " un determinato momento di tempo. " Il germe del mondo, l'energia originaria de!Pu– u ni\•erso, conteneva ùunque potenzialmente l'ordine " univel'sale, la. logica, la ragione, E questo ordine, " questa logica, questa ragione 1 doYC\"ano uecessa– " riame11te esplicarsi lungo il cor~o del tempo, fino " a trovare la loro piena attuazione, ad instaurare " il loro regno assoluto. Allora, so quel germe, quel– " l'energia originaria dell'universo, erano costituiti <Ji " ordine, di logica, di razionalità, dovewUlo neces– " sariamente trionfare, erano provvisti dì una po– " tenza infinita di esplicazione; allora quel germe " dell'universo è ])io ,,. È proprio sicuro il Rensi che il marxismo, quando affennava la necessità storica dell'avvento della so– cietà socialista, partendo dalla concezione dialett:.ica del divenire sociale, intendesse per necessità quel che pare intenda Jui, qualche cosa che fosse fatalmente predestinato 1 che esistesse già nell'ordine prcsegnato a!Pevoluzione storica della società? In modo che la prima forma sociale, per Ja quale siano passati i popoli, contenesse già in germe e potenzialmente la forma ultima e più perfetta? Una simile teoria - come dissi in principio - ha molto da vedere con la dottrina teologica della. Provvidenza divina, può essere bene una concezione fatalistica deJla stol'ia 1 ma del marxismo non è che una contraffazione, anzi la negazione. Perchè, se c'è un sistema d'interpreta– zione storica, che stia contrn ogni idea di costruzione prestabilita dalla storia, contro ogni tentativo di im– porre alla storia. una dottrina filosofica (come lo stesso concetto del progresso dei positivisti) e di vedere in essa l'attuazione graduale e fatalmente -necessaria di un corso fisso ed immutabile, se c'è una dot-– trina che contro queste vedute abbia sostenuto il con– cetto di relativismo e di contingenzastorica, è appunto quella del Marx e dell'.Engels. La quale, dunque, quando parla di necessità (ignora il Rensi che la ne– cessità, di cui parlano i socialisti, per riguardo al collettivismo, è la necessità nel senso marxistico?), intende necessità contingente, vuol cioè riferirsi alle condizioni speciali di un dato periodo storico. E così, quando proclama la necessità. dell'avvento del cQllet– tivismo, la fa scaturire dalle leggi stesse che pre– siedono allo sviluppo della societè,capitalistica. Ogni dato assetto sociale ha la sua spiegazione e la sua ragion d'essere in quello che Pha immediatamente preceduto. La necessUàstoricc, della società. sociali– stica è determinata solamente dal pieno sviluppo del capitalismo, e non esiste neppure in germe, ad esempio, nella forma feudale. Dire che potenzialmente la necessità del collettivismo esisteva 1 ad esempio, nella società basata sulla schiavitù, è dar tutta l'impor– tanza di una verità oggettive, a ciò che può solo essere una illusione della nostra mente; per cui, risalendo idealmente da ogni tipo di organizzazione economico– sociale a quello immediatamente precedente fioo ad arrivare possibilmente sin dove il nostro sguardo può estendersi, pensiamo che da quelle forme primi. tive, per via di trasformazioni successive e ininter– rotte, siamo arrivati ad un determinato stato di con– vivenza- sociale, e che quindi quelle tali forme con– tenevano già latenti ed i1w1·ti i germi da cui si sa– rebbero sviluppate le posteriori. ira niente meno vero di ciò, o per lo meno - ed è questo che qui inte– redsa. di afferma.re - niente di meno marxistico. * * * J!: conclliudo. In quanto ai rapporti fra. socialismo e religione, o fra socialismo e filosofia, ecc., io credo che non esistano vere ed esse11ziali ragioni storiche o sociologiche, le quali facciano che il socialista, come e perchè tale, sia ateo o, in filosofia, p. e. antimeta– fisico; ma che vi sia piuttosto un motivo1Jsicologico, per cui quello stesso atteggiamento rivoluzionario della mentalità di un individuo, che influisce gran– demente nella formazione della sua coscienza socia– listica, ne fa anche un sov-versivo nelle altro forme di manifestazione dell'attiYità intellettuale. Ma, sono del tutto arbitrari, o ripos.rno su un travi• samento manifesto dei capisaldi del socialismo critico, i legami che il Rensi vorrebbe stabilire fra sooia– lismo e idealismo. Ciò è tanto evidente che forse sarebbe stato meglio risparmiare a me stesso e ai lettori della Critica la noia di una risposta. G. N. FRA LIBRI "E RIVISTE .Mentre il Guardasigilli sta allestendo uu disegno ili legge inteso a contemplare con particolari discipline la delinquenr.a dei minorenni, l'editore Mongini di lloma. pubblica la 2a edizione dell'importante studio - pre– miato al Concorso giuridico nazionale - e intitolato appunto La delinquenza e l<, correzione dei mi1w1·rmni (500 pagiue in-8° grande) dell'avv. A. GuAnNrnBI VENTI– l'IIIGLIA,nostro collaboratore, Il volume, che costa L. 5 1 potrà aversi per sole L. 4. da coloro, che, essendo abbonati della Critica, ne faranno richiesta direttamente all'editore 1 in Roma 1 Luigi Mon– gini (via san Claudio, 57). ~~~~~ Critica Sociale e Yie Nuove del Socia.lismo ài I. Bonomi: anno L. 10 1 50, semestre L. 10,50. Critica. Socia.le e lt1\lia. }jconomicn.: anno L. 9 1 50, semestre L. 5 1 50. Al.>bia,mo JJU,fJf.ilicato iu, vol1nne: SYLVA VIVIANI LE RIFORME MILITARI TECNICHE I. ùA l'IIA~IfiA · Centesimi· 50 Ornsi:rr1a: RtoAMON1'I, gerente responsabile. Mttano, ,c. 6 1sos . Tlposral!la Operai (800. ooop.), via Spartaco, 6,

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