Critica Sociale - Anno XVII - n. 4 - 16 febbraio 1907

CRITICA SOCIALE 51 o futuri .... Come p ossiam o noi lavoraro positivamente quando viene ostaco !A.to qualsiasi ulteriore sviluppo spi rituale? Un bel p u11t o di vista così miope può essere mantenuto solo quando si creda che l'evoluzione capi talistica si compia di per se stessa e che solo dopo la sua fine debba sottentrare il socialismo .... :Ma il processo economico è diverso da quello raffigurato dnlle ordinarie formule dogmatiche. Come socialisti noi dobbiamo spin• gere innanzi l'economia capitalistica che In oggi non è più puramente talo. Qua e là si mostrauo germi socia• listici. Colla nostra attività pratica noi non dobbiamo attendere la catastrofe (che non viene) della società bor. ghese, ma fln da oggi influenzare soclallstlcamente tutti i cnmJ)i della vita pubblica: trasrormare, levare ostacoli 1 ftlr valero la forza che già possediamo. Purtroppo non ,,•è Il mezzo universale e infallibile col qualo impadro– nirci un bel giorno del pubblico potere e instaurare di botto il socialismo. Noi assorbiamo la nostra forza poli– tica dallo sviluppo economico, e, dato questo non sia maturo pel socialismo, poco gioverebbe noi ci imposses– sassimo a caso e temporaneamente del Governo .... ,, Voce eretica, diranno i buoni Grnossenj voce- diciamo noi,- di un uomo, Jalla coeoienza libera e dalla mente a11erta, che comincia a mordere il freno sotto la soffo– cante armatura dell'ortodossia e del dogma teutonico. . .. Ed ora, sullo stesso argomento, udiamo il parere di un agile spirito francese. JI primo fattoro della dtibacle del Soztal-demol.-ratm (scrive il Paul Louis Aulla Revue JJleu), ò stato l'afflusso alle urne degli i11di{fere11ti, che il cancelliere Bi.ilow ha saputo togliere al loro torpore astensionistico facendo balenare lo spettro rosso del la rholu1.ione e dipingendo i socialisti come gente che vuol distruggere Ja nazionalità tedesca, maltrattare le persone e annientare la ricchez1.n. Per impedire tutto ciò, nella mentalità politicamente lufantile di quesli baggiani, non c'era che un mezzo: votare pel candidato dell'ordine e 1>elmandatario della fiducia imperiale. Un'altra causa fu la diserzione della piccola borghesia, di quel medio ceto, composto di piccoli t·mtie-rs, di medi industriali e commercianti, di bassi funzionari, ecc., i quali si caratterizzano per un'estrema versatilità e i quali passano da un estremo all'altro della gamma po– litica colla massima facilità. Cotesta lnflda classe media, non avendo nè princlpt flssl nè programmi a lunga sca– denza, non si fa alcun scrupolo di passare dal sovversi– vismo più sbracato al conservatorismo più feroce non appena l suoi affari volgono un po' al meglio o speri qualche cosa dal Governo. La presente situaziouo economica della Germania ba facilitato questo voltafaccia. La classe media partecipa ad un tempo alla coudizione dell'alta borghesia e a quella degli operai. E9sa soffre se l'industria declina o se i salari s'abbassano, si rileva se la produzione si lntenslflca e se i salart amentano. Ora, attualmente la Germania attraversa una fase di prosperità senza pre– cedenti: in virtù dello ripercussion"i ohe esistono nel regime industriale moderno, la classe media ha raccolto in gran parte i vantaggi di questo stato di cose. Nel 1903 essa ba votato pei socialisti percbè ern. malcontenta della propria sorte e attribuiva le sue sofferenze al ministri di Guglielmo llj nel 1901 essa ha votdo per i partiti ufflolall 1 perchè soddisfatta dei suoi guadagni e per rin• graziare il Governo della momentanea abbondanza. Uu ultimo coefflcente dolio scacco dei socialisti tede– schi fu la loro opposizione ai pangermanismo e all'im– perlallsmo espansionistico, che il sentimento nazionale, annidantesi nell'animo di ogni buon figlio d'Arminio, ama presentemente raffigurarsi come fattori Indispensa– bili della grandezu teutonica. La disfatta dei socialisti tedeschi equivale perciò al trionfo della politica mondiale e ilei pangermanismo, sotto cui potrebbe celarsi il pericolo di un'immane con– flagrazione. Tutti gli amici sinceri della pace non pos– sono pertanto che dolersi della vittoria del blocco roa– zioottrlo-nazionalista tedesco, che va n<l insediarsi nel Reichstog'. La Soclal-democrazla, per riaversi dal terribile colpo e riconquistare il terreno perduto, ha bisogno di l'inno– vare la propria tattica, di rinforzare la propria combat– tività, di acquistare un poco di audacitt. Occorre essere preparati a rintuzzare le velleità reazionarie 1 giaccbè i partiti conservatori nou s'arretreranno, all'evenienza, dall'emanare nuove leggi di eccezione, ,In.IRoffocnre la libertà di associazione, dall'alloliro Il suffragio univer– snle, rMucendo la classe lavoratrice tedesca nlla. coudi– zioue dei servi delta gleba o dei contadini della Pome– rania. E'in qui ti Louis, il quale ci sembra veda un po' troppo oscuro. A. quel che pare, la reazione tedeica non ba bisogno di colpi di Stato per fare i pro1>rfcomodi. li suffragio universale rende, sl, ottimi servigi al Kaise,·.... o perchò si dovrebbe abolirlo? Conveniamo invece pienamente nella necessitR- clì rin– novamento sostanziale del 1rnrtito socialista tedesco, noi che, a vero dire, concordano tutti quautl si sono occu– pati dello recenti elezioni tedesche. 11 O t·ùmovarsi o pe• dre li; la frase ha sapore romantico, ma difficilmente potrebbe trovare migliore applicazione. Como rinnovarsi ? Ecco il tremendo punto Interrogativo eho s'inarca sul– l'orizzonte della Socini-democrazia, Nella risposta praticamente adeguata si parrà la sua nobilitale. e. 111. PER LA RIFORMA DELLA EGGE P NALE IN MATERIA DI DIFFAMAZIONE Da. parecchio tempo - e qualche gioruale già ne fece cenno - chi compila quo<:ta Rivista mulinuva di pro• porre, con altri suoi amicì del Gruppo sociali~ta parla– mentare ed eventualmente con colleghi d'allre frazioni della Camera, uu disegno di legge per la riforma degli articoli del Codice penale clie riguardano la diffamazione. La mostruosità. di uua legge che, per ogni specie di attribuzione fatta ad altri cli fatti disonorevoli, quando avvenga per mezzo della stampa, commina il minimo di un anno di reclusione (riducibili, collo attenuanti ge– neriche1 a non meno di 10 mesi) - quali ehe siano il movente e il valore morale delFimputato e il risultato .sociale del suo atto, quali che siano il valore e la mo– ralità del querelante - e nega, di regola, la facoltà di provare la verità del fatto attribuito, sit\ pér ottenere dalla prova un effetto scriminante o diminuente della pena., sia anche ai soli fini morali e sociali, nnzi, peggìo ancora, abbandona la concessione di cotesta. facoltà. al libito del querelante, il quale perciò tanto più facil– mente otterrà la conrtanna del suo avversario e le in– dennità conseguenti, quanto più egli stesso si seuta colpevole, e aneli a turpe vendetta, e tenga in poco pregio egli stesso il suo onore - di una legge che, in virtù dell'eccessiva pena che infligge 1 sottrae in ogni caso il querelato anche nl beneficio di quella 1 ' legge del perdono 11 che si npplica perfino ai truffatori e ai ladruncoli - la mostruo~ità di una legge che non di– stingue le cose più diverse, che parte dall'a."surdo pre– supposto che la diffamazioue sia semp1'e un abbietto assassinio morale; che si presta in mille caRi al ricatto del birbante contro il galantuomo ed è .scuola di viltà. per tutti e garanzia d'impunità ai peggiori farabutti - una tale mostruosità non ha bisogno di essere dimo– strata ed e ormai palese alla pubblica coscieuza. A renderla tale concorre oggi vieppill un fatto di natura politica. Nell'ordine del giorno della Camera dei deputati troviamo, a un dato punto - e vi esistono da anni oramai ~ una serie <li domande di t\Utorizzazioue ad eseguire sentenze di condanna (fra esse quella no– tissima contro Eurico }'erri) che la Camern e il Governo non osano affroutare. J~ una specie d: muraglione in– supernbile1 a cui si arresta -- quante volto lo ~liora - l'attività. parlamentare. Quando l'ordine del giorno si svuota e si arriva al passo fatale, il Presidente (ciò avvenne anche di questi giorni) leva la seduta!

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