Critica Sociale - Anno XVI - n. 1 - 1 gennaio 1906

14 CRITICA SOCIALE I PRECEDENTI STORICI DEL ATIFONDO SICILIANO r. ~rel vei•iotlo clelle oriyini. L'organismo agricolo. - Confrontnnclo le condizioni agricole presenti della Hirilia con quelle delle eti\ passate, trovismo che la differenza unica 1 attraverso tnnte vicende storiche, sta in una defor– mazione dello stesso org-1111ismo agricolo, fondamen– tnlmento immutato. J..,ae,•oluzionc storica ha defor– mato quel vecchio organismo, mentre altrove ne era succeduto uno nuovo. Vi fu un tempo che qu('llo, che ora in $icilia pro– vasi non pilt rispondente alle mutate esigenze so– ciali, costituinl un tutto armonico fra le sue parti o in armonia con le esigenze della vita di allora. Così spiegnnsi i periodi rilonuti di prosperità e cli grandezza in Si~ilia. Le frequenti epidemie e le pe– rcani guerre impcdi\Tano l'accrescersi della popola– zione; e d'llltrn, parte ht semina si alternava con lunghi riposi della terra, tenuta a pa!SCOloper lo masserie. 11sistema agricolo, che si ern venuto for– miwdo con lo condizioni particoJari di suolo, di clinrn. o di popolnl.ionC' 1 sodcli~fnceva a sufficienza i bisogni: cd era solamontr• pericoloso negli a111fi di eccessh·a siccità, ondti il proverbio !:liciliano che mmo goi:erna. Il problema è ora di provare che al mutamento dell'organismo agricolo siciliano osta un ill\'incihilo iuteresse, 1101 mrntre che le accresciuto necessità costringono quell'organismo a mutilare alcune sue membra importanti, e n,I estendere oltre il naturale le altre. li diboscamento e la. riduzione della pasto– rizia hanno stroncato due parti ,·itali dell'ordinamento della prod uzionc agra riu, e la eccessi va estensione della. grnnicoltura e del vigneto hanno ammalato di elefantiasi lo stesso mutilato ordinamento. Còmpito della civiltà nuova non è di tornare al– l'antico - che non sarchlie poiìsibile - ma di ,•in cere l"intercsse del latirondismo prh·ato, in cui trova inesauribile alimento il non più idoneo organismo agricolo, promuovendo non la impossibile spezzaturn, ma l'industrializzazione del latifondo con l'orga1~iz– zazione degli interessi collettivi. Il sistema di misure agrarie. - TI vecchio sistema cli misure agrarie della Sicilia rivela l'agricoltura sicili!t-rH\. a base di frumento. I nomi primitivi di tumolo, bisar'ria,, salma esprimono quan– tità incerte o quasi at..locchio per il volume degli aridi 1 fra cui principalmente i cereali; tumolo, che ha ri:scontro nel latino tumulus, significa mucchio conico di torrn o di dermto; bisaccia. ò la quantità di grano che cape in una l)isaccia comune, e salma ò la quantità che può portare un animale da soma; i ca.rnllari o conducenti cavalli carichi di soma sul dosso clicom!i in Sicilia salmeri. Jfo>t<lello è una fra– zione del tumolo, e deriva certamente da m1mse<ldu o piccolo mucchio, che ha ht radice nel latino mons. La misura ad occhio clicesi sicilianamcnto a 111uzzu, ossia a mucchio, e il colmo, ollre la misura, cucucciu (ca– cumen). Oli stC':-lSi nomi di 111omlello 1 tumolo, hìsaccia e salma, si iipplicano pure negli stessi raJlporti alle super– fici dei campi, perohò tra le misuro di capacità degli aridi e quelle cli !!llperfici ag-rarie esiste un rapporto dipendente dalle necessità agricole: mon– dello, tumolo, hisaccii~ e ~alma di torrn significar dovettero in origine qu~llc quantìtà superficiali che ri<'lliedono per semente un mondello 1 un tumolo, una hilmccia, una salma di ~rano. Non c 1 è pili ora la c:.mtta corrispondenza tra la superficie e la quantità di sPuwnte rrlatirn., perchè, col volgere (lei tempi, i diYersi paesi dell'lsola ehhoro diversi tumoli super• ficiali di terra, e di conseguenza diverse bisaccie e diverse salme, perchò ovunque untl bisaccia è di quattro tumoli. Il tumolo di volume però fu ridotto per tutta Si– cilia alla quantità precisa di un palmo cubo, e sic– come in 11nn bisaccia grande da trasportare grano si conten~ono a un dipresso quattro tumoli, e quattro bisaccie di grano sono il medio carico cli una pa– riglia di animali da soma (quattro pariglie formano una redina cli muli cli un solo conducente:, la bi• saccia legale è di quattro tumoli e la salma legale cli quattro hisaccie o cli sedici tumoli, tanto per lo misure di capacità quanto per lo superficiali. La etìmologia evidentemente laHna dei nomi di dette misure rivela l'antichità dell'uso delle misure stesse; ma le notizie sulla Sicilia agricola dell'epoca romana, tramandateci specialmente dalle Verrine di Cicerone, ci parlano di jugeri, di terra e di medimmi di grano 1 di cui è del tutto e da molti secoli perduto l'uso. I ,•ocaboli relativi alle cose agricole regolar– mente non subiscono mutamento attraverso tutte le vicende storiche, e si tramandano ad esprimere sempre In stessa cosa fin dalla piì1 remota antichità. lo opino, in mancanza di documenti che provino il contrario, che le misure scomparse non fossero dei Greci e dei Romani ,•onuti nell'.lsola e stanziatisi lun~o le marine, ma che la massa degli indigeni primitivi delle piccole comunità rurali delJo interno elaborassero un sistema proprio di misure agrarie che ancora fii conserva. L'Amari ritiene che tumolo e salma sieno misure intt-odotte dai Musulmani di Sicilia, perchè usate nella linl!ua araba. Ma la misura tumulo è assai <lif• fusa in tutta l'Italia meridionale, dove i )Jusulmani non dominarono: e costoro, venuti nei pae:-i dell 1 Jm– pero romano, poterono far proprie molte parole la– tine: anche il modio, riconosciuta misura di Roma antica, fu usato dagli Arabi, come afferma Jo stesso Amari. ·È poi inverosimile che popoli, sui quali si erano succedute per non pochi secoli la civiltà greca e la romana, abhandonn!isCro il proprio sistema di misure per adottare quello dei barbari invasori, quando vedi.uno tuttodì con quanta tenacia il po– polo conservi l'usanza delle vecchie mb:rnre locali e non riesca a comprendere il sistema metrico de– cimale. Cerare. - L'antichità e l'importanza del culto di Oerero in Sicilia sono prnva delhi feracità grani– fera. delle terre siciliano e del vantaggio che si ha a coltivarle a grani. La cultura dei cereali, fatta sempre in forma estensiva 1 ossia senza capitali d'im– pianto e con scarso lavoro, dovette richiedere fin dai primi tempi vaste superfici, ossia latifondi. r primitivi popoli della Sicilia dovcano tenero in grande onore In. cultura clol frumento, di cui il suolo dell'Isola si mostra,•a assai fecondo. Ne è prova il culto antichissimo di Cerere - la dea che credet– tero ave~se insegnato la cura dei cereali e fosse stata la prima a far leggi, onde fu dotta Tesmofora. Cicerone nella IV delle Vari11e dice: 11 È opinione, fondata nelle antichissime lettere o monumenti dei Greci, che tutta l'Isola di Sicilia sia consacrata a Cerere. » Il centro dei miti antichi in Sicilia è anche il centro dell'Isola, verso il quale furono sempre ri· cacciati i vecchi abitanti dai nuovi venuti. Ccrere adora.vasi in ]fona, oggi Castrogiovanni, che ò nel bel mezzo dell'Isola ed è paese granifero. Ivi infesta il latifondo in tutta la sua asprezza.: ed ivi gli ru1- tichi schiavi dei latifondisti del mondo romano ribel– laronsi con una memoranda lotta. I primitivi popoli e la colonizza– zione preromana. - La Sicilin fu nell'anli– tichità il contro di convergenza delle correnti umane:

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