Critica Sociale - Anno XIV - n. 23 - 1 dicembre 1904

CRITICA SOCIALE 367 ristico, clh,ciplina mititare, son pnrole che ipnotizzano coloro che pigliano per n•rità indisrutihili <'erte trn– ilizioni {lcg-li a,·i, i quali, sia dC'tto senztl ombra di lode Jll'r noi, erano tanto pi\l hestic e bcsfotli cli noi. V<'ng-o nlla disciplina, o ri vengo ora por non mrttC'l'c il carro dinanzi nlln tC'sta.dei buoi. li 1 istinto com!Jattivo, quando riunisce gli uomini per conseguire un fine determinato, virne ad essere in qunlcll(' modo naturalmente disciplinato da qu('( finC' mNlc~imo. Oli esempi storil•i lo provano. li'i~truzionc tecnica militare ron l'online, ch'c~sa ril'hicdc, la J11mftmlifù, l'o/Jlu rii/ 11~,, nl comando, fa– <'ilita hl disciplina, e noi nmmdtiamo l'istruzione rnilihtrC' in ferme, per ora, di sri (' ili diciotto mesi per li\ fanteria, e di ventiquattro me~i 1>cr le armi a cavallo. L'organizzazione militare, e la ~erarchia, che noi ammettiamo pure, porsunclono alhi disciplina non ::10!0 il ::1olclato, ma i c ittadini pure, quando, in ispC'C'ic 1 non siano vc~! :la.ti s('nzu ragione. com'ò at tuulmcntc, dnlla vita milit nrr, qui dalla organizza– zione, mi\ trattati ragionevolmente tanto dentro quunto ruori d<'ll'organizzazioric medc::1ima, resa ra– gionevole <' moderna. Il t.'01wrtto milirnre o di difesa è stato hmto fai• sato oggigiorno che le cose più romuni, riferite ad cs:-;o, p1\iono :,tranezze, e io perciò mi trovo obhli– f.(<ltO a citare e ripetere spesso, con poca spcnmza. d'essere creduto, le vcrifa pili dozzinali contro le credcnzt' comuni, questa, per ciHH11pio 1 ora: " che in unn società sia a cooperazione volontaria, sia a coo– JH'ra,done ohhligatoria o semi ohbli~ntoria come Ja nostrn, la diw·iplina 11011 è rrrata clflll'esercito n· La disciplina non è un istinto, ('Ome lo spirito 111ilitare 1 è un ahito alla cui formazionc contribui– scono le nccc!,sità della ,·ita tiociale e indi,·iduale, la pcr:-.uasionr, e forse anche ratnvismo. Yc n 1 è dì varie specic, piì1 o meno rigide, secondo le> vnric C'ircostanze e condizioni socillli. Higidn, sarà. quella militar+" pe-rchè soggetta a un comando pili rigoro~o o almeno più assorbente. Ma l'operaio nella fahhricn, che obbedisce alht mncC'hina e alla. ruotn di succrssione del lavoro, e il C'Onbulino, che obbe– dh;<'Oal C'limn, alle stagioni, al terreno, obbediscono certamentr ad un comanrlo molto piì1 rigoroso ed C'sigf'nlt• elci conrnndo milit1ur. 1 1: la dhiciplina non è iwompagnnra da persua::1ionc nell'animo loro, perchè cia!-IC'unone può capire il motirn, e se ne rende ra– J,!ionC': ma 11uclla militare spesso non è capita nelle "llP vari<' e~ig<'nze; è naturnlmt>ntr ostica, perchè obhligatoria: è mortificant(' o irritante a seconda dclii\ natura <lei paziente, prrch(· impone 11ossequio (' rispettoso, come dice l'Oryanira corticclliana; ed (• rivoltante di indignazione per 1>1Hccchi,i quali ar– rirnno a scorgere nella RCnoJu dl'll'omicidio anche 1111n t•orta raffimttezza gustosa. per annnazzarc e anche dilnniorc più che si può. .\ og-ni 1110<10 1 egli è certo <'110 il giovano coscritto porta scco l'abito alla disciplinH, e si adatta subito a quella militare anche per('hè ùl,{li è nella età nella qualr ~li uomini sogliono c~scrr più clocili 1 erl è tanto di!!Ciplinato e disposto ad obhedirc la gerarchii1, ctw spesso i pili semplici ,·('dono la gerarchia anche nei loro st<'ssi colleghi e li obhc<liscono e li temonv, sino a_(livC'nire per lungo tempo il loro 1.imbello. ~leA~ll anzi iu confronto la di!ici11lina dei coscritti con qul'lh1 degli anziani, sono appunto questi che nr mo!-itrano <' ne hanno cli mono. Nessuno può arcre m,~nvato il contrario. In modo che si può dire che la <'1cuwrmanon soltanto non cren, ma disfà la ditici– plina. Certo si può dar(' di quC'!-\tOfenomeno tutte lr ~picgazioni che si vorranno .. \la fra <1ueste una partr pri111·if>lll(• sarà data a <1uclht ('hC' lo fa dipen– df'r<' chrlla barocca organizzazione' prt'RCnte, La disciplina militare sana, cioè quella che può vinrolnre- col corpo anrhe la r11gione, si <Ice fondtll"l' e~ttrnzinlmente sulla giu:;tizh\ 1>1l1 giui;ta e sulla sc– rietì1. Ora il 80ldatn a. poco a poro si accorge che g-in– stir.in non fii accorda con la g>rnndissima variet!l clellr formo a.tt.unli e con Parhitrio la~ciaton(' al Ministro. .Non v'ì.•giustizia per il palrrmitano che di hotto è man– dato a )lihrno e senza omhrn di rniiion<' liC'YC restan•i drgli nnni. Non ,·e n'è prr tanti stroncati dalla <'U· scrnrn, che l'li mandano senza nt•ppur un comprn:;o a finire unn ,·ita trihoh1tn. a c11riro della famiglia I•: non v'è scriPtà n<'I fare i soldati camerieri, cuorhi t' la('C')H\ e non ve n"è 11('\I(• mnnonc corcogrnfichc e nel far vedere ai hamlH'rottoli a San Rossorr i soldati <' i cavalli in parnta. ì,; nnthe per ciò che OJ.!g-itutti i comandanti cli corpo s1 1 11lo110 ch'è pili difficile di u,rn volta nC'i rrg-– gimeuti l'esercizio del comando. S\'I,\',\ VI\'I,\NI. Avete la 1" annata? L' ,lmmi11istrazi<mr <lella Critica ,·. S"mpre diapo~fa rt rirrm1l,iare con w,a qualsiasi ."11trr,-.~.>til'rtmrnata. ,·iff'!J<tlfl, oppm·e co111111aww d'a'11101um1P11tu1 J"iurio rhe lP rn1i.~.,;e fatto <frlla la aw,ata r IWJJ) di Critica Sociale iu bliOIW 1tlalo di COIW'rmziOIIP. Uiu1111l;ir·remucmi opusroli, a rid1if',\f<t, oynuno rlei .w– yuenti mm,rri separati d('liO .vtesso 1" <111110: 4, 5, 1;, 7, 8, 9, 10 1 l'l, 1:1, 16, 17. BIBLIOTECADI PROPA.GANDA della Critica Sociale OPUSCOLI A CENT. t5. t CtlU prof A.: 1,a ltgislai,101111 contro la md1rl1. • Gn,pp" •IX"lirlllla p(Jr/irm,,.tart: Slll lnoro dtlle do1111ee del miao• r.nnl; Dlsci:no di legge e Rel11,do110; 1gg111111ovl I Disegno di lt,:go mlnl11erlale (Careano), • .i.\'orllNghi A.: Come al fa• gu1ul1gnare di più (Peuieri di la1'or1torl). • l'luha,.ow G.: Lll tattica rholndonarla: tona"' 1'1olen1,a. I- Tol,tot 1, : I ilorerl del sohlato. - I frutti d11I denaro. OPUSCOLI A CENT. JO. 1t Albe,·to10i prof. P. llltorme tributarle e .oclall. • Al"CfrNgtli (11111. F,: l,e t'YOIUT,IO■I dtlla ,,roprl&là. I 8frdt1lo10fe n,,.,,.,,.;,. l,A lolla di cla•~e f' la lc,r1u1tlel tl01Nldllo roatto. • Ho11•mi kfrN"." l,a uisl del mo,1 .. ,1110 M'.>dllilla. ' C,1bi1t1i dOlt, .AIU/io: I.e bui ltorkbe Mll"or1tanluulone OpH•la. • Co,111',.i tJ.,tt. G.: .l diroa dclh• madri operale; pro~euo d, una Cana llbera di maltrnitil. nel Blellt•e. • rolttti pr-o(. F.. l,a hHC ttonomlt'O•IOtl1le drl pari Ilo radicalf. ., Ko,itd:.v C.: l,a liberti nel aocl•ll11,n10. • ,.,.rri prof. A,: Org•■luulo.e del co11hdlnl e ruiillt.Dn d,-1 pro- 11rlet11rl. • Htr/,., J..",: I prodotti della terra. r n,,.,1G.: l,e ba'il economiche df'll'1u11ore. • Tt.ratf J,"ilfpp(>: l,e otto ore di laroro (,I,• cdl,.). I /,o ,it,uu: l,a 1uoderna lotta di clHH (2,• edl11.) I l,o dl!oo: Il do,ere delln real~len-,;11(•• edl,.) 'it J,o ,1010: l,11 fine delle "' te"ndeni:e ~. OPUSCOLI A CENT. 15 . fl Cotttmfrrrri-ScNrlt S.: l,a lotta tll rla.Jo81! In Slrllla. • Jt,.,foldl G. e .V,u,,.ro C.: Il rlordlnaniCAIO della 1•ul1111ità e delle pca~lonl per lnalldità e rtt("blala 111 San111lerdare■a. • Partito (Il) del larontorl ltalla•I; ltappono al Co111rtuo h11,m1ailo– nale di Zurii:-o (189'). • l'ro.,ram111a (Il) a,:rlcolo del partito operalo rra•rf'!ie. I lttn.flM 11<rip1or: La 11ur~tlone di '•poli (Come 1i •i:omlnereb~ro le ramorre) ,t Sirl<fmlNi prof. G.: Il <'onirrf'IIIO tll t'lreue e gli amicl dtlla lt110l1, (Per l'organlua,ione d1r,rll l11~ti;:-na111,1. • TNro1' 1".; Il partito 1;oclall1ta e le 11ue pUll'~e , tende.11ze ,._ • TH,·MI P. t r1,u,,/1o Trn:111 · Sorl11ll~mo f' rullral\11me. • Vii:ronff p1·of, C: l.'lofluen,:a del 1ocl11ll11n10 irnl diritto 1irluto, OPUSCOLI A CENT. 20. • l'tonmartri Seu,·tl S: Il problen1a 11lrllta110e 111erldlonale 11! to11gru~o del cont11dlni di Corleone ~ c,.,1111111 doti, G.: Leggi 110ri11ll 111JHhzlone: La l,gge i;ul luoro rl1lcolo. • [)f LHUI 111'1'. F.: I-' F11rl ,. e la Q•t•llo1111 1lcllh1••· 'r.,.:,1,.,1,1 prof. A.: li morlm,.1110 Op,f'ralo • l,i,br/olo ArlHl"O: Cootro Il re/e,.tmdlo,.. • Jforx C.; Dl1eorso 1ul libero K11111blo,eon pr,faaio1111di EHqtl Il JfoHlrN1orlfNI p•·of. (;;.,.,,.,.,.;: l,t l,tgbe di lftl,rlloramtnlO fra i t(!lla• dl•I dell'Oltre1 ù parcwe. ti I,0 1ttt,~o: Oli ldnli ccunomlci drll11 prt~f11le II del111 pa~uta i;utra- 11101111 lo !talla.

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