Critica Sociale - Anno XIV - n. 9 - 1 maggio 1904

136 CRITICA :soCIALE -------- più di 80.000 abitanti, fondo in una classe sola le due Wtime rurali, e llroponc la seguente Tabella degli stipendi minimi legall ~egli insegnanti nelle scuole elementari. lnseguantl dello scuoio lllll$Ch. rem1u. 1300 1150 1000 90(1 800 750 Lu quale, ~e fosso comhinaht con la riduzione universale ohbligatoria clcll'ornrio dello lezioni o con l'aflìdare due ch1ssi allo stesso insegnante col suJl– plemento dei 2 5 dolio stipendio, sarchbe il meglio che i maC'stl'i potessero Oj:?gi dt•siderare, 1>crchè gli stipenclt effettivi snrcbbero i seguenti: 111segn11.ntl delle scuole m111ch. remm. nei 12 Comum \ \ con popol. sup. 1•clnsl'!0 a~0.0OOab1t L 2100 1820 S<'uole urbane / negli 1l.lln Co ( ffiUlll ., 1890 1610 2 11 classe . . 1680 1400 s• cla,so ,, 1540 1260 S I Il ! 1 11 CI0.3S0... cuo e rura 2n e a• classe . • 11 1340 1120 1260 10,j() Snrebbo quasi il caso di dire: " troppa grazia l'J; e con una correzione di quel genere si polrebhe anche conijervure la vecchia tu.belli,.dcll'S6, portando i mae– stri inferiorì agli stessi stipendi dei superiori e uni– ficando la. :?" e 3" classe rurale, od ele,'àrHlo così lo stipendio degli urbtrni maschi o femmine di prima classe rispetti,•amentc a L. 1844 e 1478 1 e dei 1·u– rali maschi e rommine di ultima classe a L. I L90 e 9t,2. Non resterebbe allora per i maestri che da conquistare il pareg~inmento degli stipendi maschili ai femminili, o questo non si farebhe l.lspettare a lungo, cosi e,·idcnte è In giustizia della cosa, .r.. vero che i maestri dovrebbero far lezione per sei ore nl giorno, im•ecc c:hc per -l o 5j ma ben pochi rifiute– rebbero il maggior lavoro o dovrebbero esser lasciati sempre liberi di rifiutarlo - pur di non essere costretti a far milio mestieri per dar il pane ai figli, K, oltre ad avere un corpo insegnante di– scretamente retribuito e volonteroso, Io Stato rad– doppicrehbe il numero delle scuole; allora sì che si farebbe sul scrio la.guerra all'analfabetismo! lfa tutti questi enormi vantaggi non compenserebbero per i nostri uomini di Stato la maggiore spesa di U-3 mi– lioni, che non potl'Obhc essere sostenuta nò dai Co– muni, oberati da mille pesi, nè dallo Stato, il cui bilancio è soggetto a. quelle ragioni che tutti sanno. Por questo 1 1 011. Orlando ha reso In riforma facolta– tiva; e per quo:ito i maestri, pur non trascurando nella valutazione complessiva della riforma questo p0S$ihile vantaggio, non 1>osso110fare su di esso nessun assegnamento sicuro . . .. Resta, dunque, la sola tnbclla - diciam cosl - u.fficiale, secondo cui, dei 49.551 insegnanti di scuole regohui, vedrehbero aumentato pii1 o meno il loro sti1>emlio ,rn.8G5 maestri. I~ :,rii ~litri 6:JI I, dei cprnli nella legge non si trov~ traccia'! Codtoro, per liberu ,·olontà dei Co~m11n, hanno già stipendi superiori non solo a quelh. san– citi dnlla legge del 18 '6 1 ma anche a quelli che pro1>one l'on. Orlando. ( 1 l Vra i 43.865 maestri, poi, benefh.•ati dal progetto Orlando 1 ve ne sono 4216, che hanno, per volontit dei Comuni, sti1>endi superiori a quellì del 18~6, ma inferiori a quelli proposti dal!~ nuova legge; e a questi il )linistro si contenta ~1 arrotonclur la cifra tino n raggiungere il nuovo sti– pendio legale. Di manicrn che, mentre dalla tabella apparirehhe 1 pC'r esempio, che nei Comuni maggiori di 80.000 uhitanti i maestri superiori hanno un au• mento di L. 180 all'anno e gli inferiori di L. 500, e le nHwRtre ::Jlll>eriori e' inferiori rispetth•amente di L. 244 e 500 aumenti non disprezzabili - la rettltà ò che, cli mncstri e maestre cli grandi città, i quali abbiano oggi il semplice stipendio minimo le– gale <' godano cli tutti gli aumenti contenuti nel.l?– t.1hella, non ce n'è che 300 ci1cn 1 mentre 2000 e p1u ,·odono decimati gli aumenti della passata generosità elci Comuni) e gli altri non guadagnano nulla. ~_;nelle altre scuole urbnnc, oltre ai macistri che hanno già stipendi eguali o supf"riori a quelli della nuova ta– bella, e dei quali non conosciamo il numero preciso, vi sono 1745 maestri, che, rtvcnclo stipendi superiori al minimo ciel IS8G, non godono di tutti gli aumenti delh, nuovn legge, ma solo di quel tanto, che è ne– cessario a pureggiar le partite: c'è, J)er esempio, un maestro, che, invece di guadagnar I 00 lire all'anno 1 guadagna ... 40 centesimi. 1~; questa una usurpnzione bella è buona del de– naro dei Comuni, contro hl. quale la Confraternita dei Comuni italiani a.\'l'Cbbc dovuto a quest'ora son– lire il dovere di protestare o cli opporsi; perchò i Comuni, che ha.uno uegli ttnni trascorsi assegnato ai loro maestri st.i1>encl isuperiori ai minimi legali, lo han fatto per attiro.re a sò i maestri migliori e non per il bel g1 1::Jtocli fu r servire i loro sacrifizi ad al– leggerire 11 suo tempo i do,•cri dello Stato. E la giu– stizia pili intuith•n vuole che, nei casi, in cui i mae– stri hanno, pC'r merito dei Comuni, stipendi superiori al minimo legale clell 1 86 1 il di pili non ,·enga. assor· hito dagli aumenti della nuo,•a legge, ma continui ad esi,cr percepito dai lllltestri al di là dei limiti fii,sU,ti dalla legge stess11. .·. ~'ra i 39.524 maestri, i quali passano realmente dai minimi del 18$6 a quelli della tabella Orlando, i pii, fortunati sono quelli cli scuole inferiori, i quali non solo sono parificati ,1.i maestri superiori, ma ap– punto per questo godono anche di quell'aumeuto che ai maestri superiori non si pote,•a negare. Così noi troviamo che nelle scuole urbane a) 2j6 maestri inferiori guadagnano L. 350 all'anno 250 b) 1010 e) 21il I 11 <l 136 maestro e) 929 n 2,~o e nelle scuole rurnli 200 350 2.io ·1 180 g) !>SG7 mne~trl inferiori gundngnnno L. 150 all'anno Il) 10768 " 200 i) 27'10 maestro Hì0 l) 2172 150 m) 5316 190 (1) llllano, 1>ercli,, t\l'I IS91-98 rclrlbutv11. I m,u•strl su1)crlorl con L. 1900, lll'lnftlrlorl eon 1•. 1600; le mac111rc superiori con I,. 1&00, quelle Interiori con L, ISMI,

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