Critica Sociale - Anno XIV - n. 3 - 1 febbraio 1904
CRITICA SOCIAIJE 41 gucndo l'i11di,·i:.:o {isioloyiro dnto agli -itudi anatomici dal C1tritr e dal ,lfìl11e-1','duw·tls 1 gli istologi puri, spe– cialmente dopo la scoperta della t·ariocf,,,,8/ 1 attribuirono signiftcato cd importanza decisamente preponderanti, nella struttura della cellula, al nucleo, di cui il proto– plasma sarebbe orgauo, non sempre indispensabile, di nutrizione o di diresa. E con questo indirizzo, gli istologi puri, ed anche alcuni naturalisti, come lo Zopf 1 il JJiil– tschli od altri, negarono l'esistenrn degli eqseri citudulari nel senso haockoliano, di esseri, cioè, più semplici, pili primordiali della cellula o co-itituiti di .w,lo plas.w11, non ancora differenziato in protoplrtsma e mu·fro. Approfit– tando di alrnni casi isolali, nei quali, con speciali pro– cedimenti di colorazione 1 si riu,;cì a mettoro in evidenza il nucleo in ma'!se pla:.;,;iche ritonnte citodi>lari, cre– dettero di poter generalluaro la scoperta, affermando cho i prete'li citodi non 1-0110 che cellulr reyredilf'. Nel campo dei mn11ui 1 però, o'l-:ia dei veri citodl primordiali e liberamente viventi, l'obbiezione non ha ,1.ttecchito, malgrado l'ingiuriosa diffidenza di certi miopi scientifici verso l'illu91ro autore delle superbe monogr,i.fie dello ~"p1'!JIII! e dei Ralliolal'ii. 1111.rley ha defluito il protopla~ma la t,ase ft.Sica (lrlla -vifa, definizione felice ed ardila cho compiota la prece– dente di Giocwmi Miilltr: la fi,.violOIJi<i ,, la fì..~ira clei corpi vit't'llii! Certamente la dimostrazione dell'ernlu– zioue graduale dal renomeoo fisico-chimico al biologico 11011 flOlonon è data, lllll.fra i due ordini dì fenomeni esi~te una ymre lm·wrn. I~: 1>erò gratuito il parh,re di abis.'l'f> ins1tJH>rabill', come piaco ai neo-vitalisti Si è tentato di i-pargcre il ridicolo ~ulla mucosità ul· buminoide e~tratta dal fondo dell'Oceano colle <irayate del C/u,rleuyer; si è detto allegramente che essa non era cho l:IOlfatodì calce in peculiari condizioni molecolari....; ma anche l:ICnzail /Jathybius h(tf'<•la•lii, l'intuito di lluxley di una materia alt,uminoide, amorfa, diffuia, e già viva, come a11ello di r1Jngi1miio,1e fra gli albuminoidi del chi• mico e quelli della Prolfw10f' 1 Ja primitim, del P,·oloyenes pi·imordialis e degli altrj moneri 1 rispondo alle piì1 re– centi a-;pirazioni della Sintesi chimica e 1lella Biologia generale. i~ una fortuna che la teoria c1•Uulare, quale fu imposta dall'litologia pura, vada tramontando, come è tr,1mon– tata da tanto tempo, nell'Anatomia co1uparata 1 nella Protistologia, nella llorrologia generale! Perocchè si deve alla singolare ostinazione di credere, di affermare che la, vit<i comi11riROll<mlocolici cellula, e dii' la ctllttfo sia la prima, 1ft pi1ì elementare umttÌ mwfom1ra, fisioloyica e mo1·foloyica, se le nostre nozioni sull'origine della vita sono !-lemprecosì scar;ie e contraddittorie! L'ondata lrrc-;lstibile dei fatti nuo, 1 i ha allariato, ap– proCondito, completato i vecchi concetti di 1>rolopltM11ci e cli crllula, senza cho l'uno e l'altra at,t,iauo cessato di esistere o stianc, per scomparire dal campo scientifico, come affermano i critici troppo frettolosi. Senza tener conto delle yemmule del Daru 1 i,1, nò dei plasli<luli dell'Jfaeci·f'l o di M.me Cléme11ce lioyrr, conce– zioni pura.monte teoriche immaginate per un tentativo di spiegazione dell'ere<filarielrì <lri c,'(lratlrl'i, non è forse un quarto di secolo che il .I/aggi parla e scrive, con mirabile chiarezza e efficacia, del plasliclttli come parti integranti del protopla<inHl. e del nucleo, come pta.'!iitli, ron1e elf'111tnti {f>r11UttiJri della. cellula e quindi di tulta <1uanta l'organizzazione? Non ò uo quarto di secolo che codesto eminente .\Iaestro, ,•i'iiUto sempre sdegnosamente appar– tu.to dalle cricche uffi<-iali,parla o scri\'0 dei plastlrtuli COU!tiderafìcome t:11tifrì oryw1i,uate liberamente Vil)t11ti, o come dotati di aftirit?, t'irfuale nella loro aggregazione entro le 1mrti della cellula, o corno agmti di lrasmis,'lio1w l'reflita,·ia nei fenomeni di sviluppo dell'uovo? l, 1 ana• tomia 1 l'b1tologia ufficiale ibliana non si degnarono neppure di prendere In considerazione lo osservazioni e gli stuclii del Jfayyi o finsero di non accorgersene nep– pure dopo che la letteratura biologica ru invasa dai bw-lilttsti cle\1 1 Allma1111, i quali non sono che i plnsti,luli del .\faygi, interpretati in modo pili ristretto e meno geniale. E la Uella monografia dei frafrfli Zoja mi-,e 1L posto le coso e rivendicò al mat1'ìtro la priorità. della ,1•operta attribuita a\1 1 0s-,ervatore tedesco. la mi1·abile aftivitù nwlntre uel\a cariol'inrsi, o divisione inclircttn, nonchè negli stadii ,.,,,. pre,·,,tlmw e .\1t.~.-.1'!/Un110 / 11,wdia– lrlmeutl' iri fn·mula::imu, riPl/'1wro, ~ono fn11m11,11i pfm~tidu– lori, devoluti a que~to d, 1111·11f11 morfoiQf1iro inftnitamento piì1 semplice, più elementare dolli, cellula. Il .llaogi ha insistito tanto nnche sull:l runzione pla– stidulare nei fn,ome11i patolorjiri e sOJJratutto nei J!l'l>cessi i11(etti1 1 i 1 sostenendo che lo #e.-.,~o fayl>rili.'lmo è nna lotta fra i pla"itiduli inrettanti e quelli delle cellule ra~oci– tarie. Ebbene! che è tutto Pattuale mo,·imento degli sludt sulla patologia delle infezioni 1 so non una conferma dullo idee del naturalista e pensatore comasco? Quale è il significato di quella serie di granuli, ora acidofili, ora ba:;oftli, ora oeutroftli, orajodoflli, contenuti nei leu<'ociti del varii ~tati morl.Josi, e specialmente delle infe;doni? Non si tonde, oggi, ad ammettere che codesti granuli, e gli altri elementi del globulo bianco, hanno run,done di fermenti elaboranti e anti-to-;sine, e agglutinine, e pn~eipitine 1 o liti no di\'erse? Do\·e è andata :, finire la , e('chia cd ostina hl w1itù f'in11mtarr 1 unit,ì primOl'lliale, anatomica, ftsio-patologica e morrologica della cellula~ Codesta concezione ò ca 4 dutll, ò sorpa,;sata; mi~ la cellula rima11e 1 e ne,;-iuno dei futli innumerevoli e preziosi riguardanti la sua strut– tura è andato perduto, JlUr e:;sendo tutt'altro che com– pleto l'accordo degli istologi anche nel campo dei soli ed ignudi ratti! Chi avrebbe, flno a ieri, osato dubitare ,h•lla struttura fibrillar11 delle cellule nen•o,;e, aflèrmata dtt oltre 20 anni dal Flemiuy, e confermata d;Ltutto lo stato maggioro istologico, da J(ij[like,· a J,eulw.~.w•k, 1L l'<llt (hlwrhlen, a O.tjal, a Nicol? Ebbene! c.~-.a è cadutn, per far !UOJ.:'O a tante altre strutture, dalla relit:olan• del Uolyt alla (Wwlicolm·e dell'lfulmgnn, alhL sp11y110.w, .... al yomitolo di un unico filamento, proprio come HC'll'uovo del Chyronom11s, già da tanto tempo noto in anatomia com1mrata! Peraltro, tutto codesto nmmmasso di partlcolttri di struttura, onde la Cdoll>(Jia, ò ormai co-.tituita in scienza autonoma, emancipata dall'Jstologia, uon ha ratto alcuna luce, uè sulllorigino della vitn 1 nè sui fattori molteplici onde si compone i I fenomeno biologico. 1,: che cosa. ò mai questa biologia in cui la ricerca ò ridoUa quasi Ci!clusivamente all'nnatomia, tanto nel campo normale come nel patologico? Quali lumi pos-.ono fornire alla conoscenzu. e alla interpretazione dei fenomeni della. vita i complessi tecnicismi d1 n-.~azione, di indurimento, di colorazione, di rischiaramento, di ineluisione, per cui gli elementi o le loro J)arti si presentano a\l'os~ervatore tanto di,·ersl da quello che sono nllo'ltnto ,·h•entc? 1:-: la s1>•ri111e11ta.::io11I' fì.-;iol1PJir<i e~sa ha saputo, non dirò, risol– vere, ma almeno porre in modo esatto e completo il pro• bioma dell'origine della vita e rlell'essonza del fenomeno blolologico? Gli stes~i seola.ri di Jfaekl'l, i dottori /•,'1111e1· o I t,~r::rc::; ~t;; ~i, r!:::1~~\:i 1 ~s~~~ ~::1~:n~:~' 1 : 11 :0r;~:. 1 ,:~.\s~:io~:~
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