Critica Sociale - Anno XIII - n. 9 - 1 maggio 1903

B Critica Sociale f?IVJST.11 QUJNJ)JCJN.IILE DEL SOCI.IILISMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 . Semestre L. 5,50. Lette1'ee vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E. 23 Anno Xlii - N. 9. I[. Non si vende a nwn.eri sepai·ati. Milano,1 ° maggio1903. SOMMARIO Attualità. I't·/mo 1/1(/g(Ji.O, O(JII! glo,·110! (LA CIIITICA SOCIALI,;). G/1. 8Ql'lWU (!\'ANO•: 80SOlll). / ((11/IOSl8el'/)(I/QL pe,· t'h"l"l(J(IZl0/16 11elll1 Colo11la Erl.fl'f(I; lottorn nl (llrettoro c10:1n C1·mca (Avv. En:ocu: CAO:-i.U:ISt). - Come sf .l)UU• mi.::::.i ,11 Eri,trea (lng. ASCfil,O 0:1101n:o). Aucora a;, Gi.11seppe ltlazzJ/1;, e det socialismo (F>:LICE 310.\lt(H,1.1.:-o o L.\ CRITICA), Studi sociologici. Siq111,pcato µsk>logico della nfe:lo11e scolast~a (Pu:Tno ,\1.1.n:nToi-1). Filoeofta, letteratura e varietà. Fra Llb,., e RLvi.ste: Sor.Lolismo i11t7lese. - Proyetto di. ieuue ;1111/e Trad<Hi11lo11s. - L'esempio clelt'A1tsfra/Ui. - L'e.~p1·opria:io11e Ilei. \/llld!Ord9 \STICULS). - ~ l'SICOIOQ'.IB. del JnO\'lmento socialisti~" di B. (,' j.cc <;/11, (x. y.) - K Etici\. d! A. Groppalt (V O.J Biblioteca ai p1·op~gauda. PRIMOMAGGIO,GNIGIORNO! J~i verissimo. li " primo maggio " hà perduto della terribilità, in parte fantastica, e della solennità dei primi anni. Non solo perchè l'abitudine corrode ogni cosa e il corso degli anni fa, a tutto ciò che sta formo, come l'acqua. del torrente alla pietra: polisce ed ottunde. Non solo pe:·chè - come rilevaYa l'AvanN ! - un'aura più mite di libertà, un clima politico, che, se non è ancorn aprile, ha ·cessato però di essere gennaio, ammorbidisce i contrasti immanenti e profondi del presente stato sociale, almeno in quello parti d'Italia dOY0una vita ci vile ò materiai• monte e moralmente possibHe. Ma. anche per altra e più consolante cagione. Perchè il " primo maggio " si è lUfTuso; si è dif– fuso, intendiamo) nello spazio, nel tempo e nelle opere. La coscienza del fc.1,taleantagonismo delle classi, prodotto del ca.pitalismo, non è pill un'eresia paurosa 1 che gli uni pensino di spegnere col ferro e col fuoco, che gli altri sentano il biso~no di affer• mare anche col martirio. Gli armonisti sono morti 1 o chiedono la giubilazione. La lotta delle classi è, come principio, accettata; stiamo per dire, ò ca.no · nizzata: quegli stessi l'ammettono, nel cuore, che sono ancora costretti a negarla colle labbra. Ma. anche diventò sentimento quasi uniYersale quel che un tempo era soltanto pensiero di alcuni: che la soluzione verrà dal corso delle cose, aiutata 1 si c::i.– pisce, dal buon volere degli uomini, ma Yerrà fatal– mente e verdt gradualmente, e con sempre minore Yiolenza. Noi saremo nella rirnluzione - noi vi siamo già. - quasi senza esserci accorti. Oli scioperi, già tanto temuti e pcr~cguitati 1 nel regime della libertà. rivolarono quanto possano dare e a qual punto le leggi economiche ne arresti1t0 la efficacia. Ciò Yale a temperarne l'impeto ben piì:1 cli ogni legge coercitiYa e a fare di e3si un'arte sa.• picn te, malgrado le gradassate verbali dei scnr.acer- no ti a vello, e un regolator.e automatico dei salari e <lei profitti) il cui uso 1:Jruclente, o, più clell'uso 1 Ja mi• nacciai sarà strumento di equità e stimolo ai pro• gressi della produzione. 1 Lo stesso sciopero generale, del quale il " primo maggio ,, doveva essere come la" grande manovra"' ha perduto coll'esperimento, qualche volta. felice, più spesso improvYido 1 molti dei timori e delle speranze che sembrava chiudere in pugno. Usato leggermente, snervò il movimento operaio facendo opera cara ai reazionarì; proYocò anche, come in Olanda, leggi di reazione. Ma la sola sua possibilità. riprenderà un vigore inestimabile tostochò il senso critico acuito delle masse imporrà. ai loro interpreti e condottieri una responsabilità. od onestà politica più reale e severa. Jntanto, pur fra gli errori e le soste inevitabili e anch'esse salutari, la massa dei lavoratori si affaccia a tutta una serie di problemi economici, politici 1 am– ministrativi, ne' quali il problema. sociale si sminuzza e diventa accessibile al maneggio dell'uomo. l~ li tocca e s 1 industria a risolverli. Le otto ore 1 l'aumento dei salarii 1 le provvidenze e prevenzioni tutelatrici del lavoro e della vita, formulate nei cahiers del se• condo '89 di Pal'igi, e il nuovo diritto collet.tivo e i problemi edilizii, sanitarii, tributarii, politici, cho tangono i lavoratori, diventano, nelle Leghe OJ>eraie, nei Comuni conquistati 1 nelle agitazioni d'ogni ge– nere, la preoccupazione costante e l'oggetto cli lente ma effettivo conquiste quotidiane dei lavoratori or– ganizzati. _[sofistici antagonismi tra riforme e rivo– Iuzione1 tra. neutralismo e politicismo operaio, che servono di tambmo e di tromba ai dulcamara politi– canti, si risolvono nella loro sostanziale vacuità don· tro il crogiuolo dell'n1,ic,ne. Si tempra, alla cote della pratica, (]nella ascendente e solidale volontà e ca• pacità proletaria per migliori destini, nella quale - e non nelle formule predicate - sta la " coscienza socialista" e per la quale il vroblemasociale diventa davvero e sovnitutto un problema morale, di fronte a.Ila cui soluzione, portata dagli eventi d'ogni giorno insensibilmente, cedono al tempo stesso, e non pos– sono altrimenti, la violenza. e la. frode, la. paura e l'accorgimento, la brutalità. e l'i11teressc, le armi o le toghe. Così Popera del " primo maggio" diYenta l'opera assidua cli ogni giorno. 11 « primo maggio 'J l)enotra tutto. il calendario, come tutta la società. Non è piìt l'appello apocalittico al miracolo, l'intimazione delle bibliche trombo perchè crollino le mura della città nequitosa: l'esercito si ò traforato dentro le rocche, il fiume rombante si è diffuso in mille riga• gnoli fecondatori. Capovolgiamo un motto celebre : ò meno bello, forse, ma ò questa la guerra 1 la. vera guerra redentrice. E la, data rimane tuttavia: meno inneggiata, sia pure, e meno bestemmiata.; ma piena sempre della più alta poesia umana.: perchè le altre sono le clate che commemorano le passate violenze; questa pro– nuncia ed anticipa le giustjzie a,·,•enire. LA ÙRITlCA SOC'H LI~.

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