Critica Sociale - Anno XIII - n. 5 - 1 marzo 1903

CRJ'rlCA SOCIALE 69 I SEMPLICISTI DEL MATERIALISMO STORICO Qiti 11011s délil"rera ... dai sociologi e dalla sociologin? Cosl nV\'errà di esclamare più volte a chiunque legga. il YOlume u-icito or non è multo, che raccoglie le discussioni intorno al materialismo storico ratte al Congresso inter– nazionale di sociologia tenuto n. l'arigi nel 1900 ('). l'oichè, mentre vi mnncnno 1 salvo pochissime ecce• zioni, i nomi dei più noti teorici, crisisti e critici del materialismo, ilH•ece, dal Novicow nl Fouillée 1 dal De Orcer al '.l'arde, da Adolphe Coste a Ferdinando Puglia, dal De Roberty a Réné Worms o al J.,cster r. Ward, vi com1,aiono i più celebrati sociologi contemporanei i e intanto l'impre~sionc complessh·a delle loro parole o memorie è nddirittura disastrosa. Ma come?! Questi ramosi cultori della sociologia, intorno Ad un sogqctto qual ò il materialismo storico, non hanno saputo trovare so nou queste vuote genera– lità, questi luoghi comuni, queste bizantine discussioni sul materialismo o idealismo, sul liberismo e determi– nismo, su la maggiore o minore, sil re11ia verbo, psichi– citÌl. del ratto economico, su la questione se si possano o 110 ridurre a sinte.:;i i fenomeni sociali, se l'economico sia o no l'unico o il l)redominanto o il principale o il fondamentale, se sia pili primitivo e radicale del feuo– meno giuridico, morale, religioso, cC'c., se insomma ci sia stato prima il frutto o la pianta, prima l'ovo o la gallina. e... e tutte le altro amenità di cui è pienO il volume? Dinanzi a. le quali si ~entirebbo quasi il dovere di tacere per rispetto a tanti uomini giustamente illustri, se non fOiSCirresistibile il bisogno di alzar la ,·oce, sia puro null'affo.tto autore,,ote, contro le ,·acue astrazioni e i bhmntinismi e i luoghi comuni n cui trascina anche uomini di grande ingegno e dottrina, come sono tutti quelli i cni nomi ricorrono noi volume, questa sociologia e questo indirizzo sociologico, che pur trop()O sono oggi a In. moda. Q11iinftl.tti, s'intenda bene, non si tratta di discutere, con una petulanza. che sarebbe, per non dir di J)iìt 1 ri– dicola, uomini di cui nessuno si sogna di negare la dot– trina o l'ingegno: si tratta di discutere e di iniziare il J)rocesso di questo malaugurato indirizzo del pensiero, che si esplica nella odierna sociologia e de\'asta il campo delle scienze storiche o sociali. Hare volto nella storia della scienza modernA. si ò verificato u:1 simile fenomeno cd osso non ha. esatto corrispondente se non nella leggerezza, con cui in altri tempi il pen$iCro umq .no ha preteso, nell'infanzia delle scienze esatte e senza. percorrere In lunga via dell'os– servazione e dell'induzione paziente, giungere d'un balzo a un concetto sintetico dell'universo. La stessa pretesa ,101 misticismo religioso e della metafisica tradizionale ha avuto ed ha l'odierna sociologia, questa metafisica della ,·ita sociale. Essa pretende darci f\n d'ora una con– cezione generale ed astratta della vita storica e sociale: ma, J)Oichò la storia è la meno avanzata delle scienze e la 11il1 sconosciuta a la maggior parte dei sociologi, ò naturale si sia cercato trarre gli elementi della scienza 1 nova <la tutte le fonti, eccetto ciuella da. cui soltanto 1>oiisonessere derivai-i. J,; da prima, per schivar la fatica dell'induzione storica, e3_qada le scienze pi11progredite ha dedotto leggi 1 che, l>o11 yré, mal (lrl 1 ha applicato n la vita storica e sociale. Si aprano, ad esem1)iO, /,e teorie sociologiche dello Squil– lace, e si troverà distinta la sociologia basata. su In moccnnica. 1 su la flsica 1 su la biologia o solo in fondo 1111 magro CO.J)itolettosu le teorie sociologiche fondato SOJ)ra le scienze sociali. E del rP.'!to, chi non ricorda la. ridicola istoria. della famosa 11ociologia biologica? Per anni i sociologi d'guropa si sono baloccati intorno n quella presso che vuota nnnlogin fra società e organismo e hanno scritto ,•olumi por provare, e:cempli yraiia, che il sistema ner,,oso è il telegrafo dell'organismo e per converso che il telegrafo ò il sistema ner\'OSO della so– cietà; poi è ,·cnuta. la ,•olta del darwinismo sociale, del la.markismo sociale, ecc., c... solo adesso si comincia a capire che ò ora. di finirla. con le analogie o le figure e le metafore, siano flsiché o meccaniche o biologiche, o con simili passatempi <la Jetternti e da poeti a corto d 1 ispirnzione. Ma allora questa sociologia donde ca,·arla.? - t si ò riiiposto: Xon de,,e essere la scienza sociale? Sua. baso dunque non ))ossono esiiero che le scienze sociali. Queste, oltre una. parte storica, hanno una JHtrte filosofica (fl– lo,;ofla del diritto, etica, ecc.): la sociologia II ha. per còmpito di sistemare e coordinare le risultanze delle di\'erso scienze sociali, riducendole ad un denominatore comune e chiarendone la flgliaziono necessaria. da un unico gru1)pO di cause o di fenomeni "(f;oria). Coordinare anzitutto i risultati delle scienze sociali. E la sociologia. ò diventata. un'enciclopedia, una summa. o meglio un bazar, in cui c'è di tutto, solo Cho ci si possa appic– cicare l'etichetta II sociale 11 • Si 1>rendono 1 astraendo da la ricerca storica su cui sono o pretendono essere fon– date, lo conclusioni pi\1 generali, le nozioni più astratto, le formule pili schematiche intorno al diritto, a la mo– rale, a la religione, ecc., a cui abbian fatto capo le filosofie rola.th• e: si mescola o rimescola o il primo còmpito della sociologia è già. assolto. Di qui una delle tendenze che rormano l'odierno indirizzo sociologico: la tendenza a lo gcneralifa vuote, a le astrazioni, n Io quintessenze, a le J>nrole e a le formule vuotate di ogni contenuto e significato concreto, reale, stÒrico, prese nella. loro si– gnificazione generica cd astratta, ridotte cioè a ))Ure I)arole: di qui ancora l'ismomnnia. o le interminabili logomachie intorno a gli ismi, a. 11individualismo e so– cialismo, al materialismo e idealismo sociale, ecc. Inutile recar qui esempi: Yedremo questa tendenza a l'opera intorno al materialismo storico. Quanto al secondo còrnpito della ROciologia si tratta ·· di scoprire la cellula unitaria <la cui i diversi feno– meni hanno nascimeuto 1 di trovar il rcnomeno unico sem1)1ice e primitivo del quale i pit'1differenti ratti so• eia.li non sono che lo sviluppo, di ridurre infine tutti quei fatti a.d un denominatore comune ,,. Tendenza dunque a la sintesi: e sta bene. Il male si è che, in– camminati una volta dietro quello astrazìoni che sono il Diritto, la Morale, la Religione, ccc., non si può giun– gere che nd una sintesi \'erbaio cd astratta di quella cosa affatto concreta. che ò la vita Rociale e storica. E qui saltnno su i cultori della scienza delle religioni o dicono: Il fenomeno cel!ulnrc? Evidentemento è la. Re– ligione. - Ma. che!, rilH1tto11O i giuristi, il vero deus cx 1mu;hi11a ò un maschio e precisamente il Diritto. ù'ò bisogno di dire che per gli economisti è l'Economia e t 1 J ,f:IIHalu de l'l111Hf11t J11tu,iatWnal tle ar,cloloqle, tome \"lii. - Parll1Ol11rd, 1m. I così di seguito? Ed è qui Paltra tendenza dell'odierno indirizzo sociologico: quella a le semplificazioni arbi– trarie, a lo schematismo, a la riduzione sino a lo sche-

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