Critica Sociale - Anno XIII - n. 5 - 1 marzo 1903

ClllTICA SOCIAl,E FRA LIBRI E RIVISTE I c1·u.miri. ln un di8corso, che reco molto rumore in Amcricn 1 il presidente Eliot chiamò lo sc<1/J (il uoitro crumiro) 11 un mnguiflco tipo di eroe i,• Il (:1mto11's Magazi11e (gcnnnio) risponde dìmostrnntlo che invece 90 volte su 100 il crumiro ò un lavoratore irregol:ir<', <.:enz11. riputazione, che di rado è occupato in un lavoro fisso, e che non è quasi mai un buon operaio. I crumiri, ))Or solito, seguono il campo dei conflitti tra. capitale e lrworo, fiutando o spiando la preda, come i ladroni, ~pogliatori di cadaveri, si aggirano attorno ai campi di hattaglin. Oli industriali se ne servono Jl('r mostrare che hanno ablHi.slanza di mano d'opera, e nel momento dello scio1)ero li pagano di pii1, ma sanno <'110 non ue a,;surnernnno nl"uno regolarmente. I•: come può dirsi uo bonofn.ttoro il crumiro, se, nccct• tnudo di lavorare nel mornc11to dello sciopero, rendo frustr1111ci gli sforzi dei lnvoralori per ottenere un mi gliol'nlllento che andreUbo non solo a. vantaggio proprio ma. nnche degli altri operni degli opifici ,,icini e di quelli dell'intera regione, i quali volesi-ero pariflcnre In loro alln. nuo,,a tariffa ottenuta dagli scioperanti? Nò devo conrondersi il crumiro di mestiere con quegli OJ>Crni che non sono nell'orgnnlzzazione per ragioni tult'nltro che ostili all'organizzazione stessa (antipatia per:1onnlc coi capi, impO.òìsibilità. di pagar le quote, ecc.), perchò questi sono sino ad un certo punto utili in quanto impediscono il dispotismo assoluto delle 'Prades-U11io11s. ... /,e 'l'n1drs-U11ion!'- 1n·ivMc dcll'<;rmc dello sciopc,·u, L'ormai famo:o:a sentcnzn. del tribunale di Farwell nel cnso della Taff Vale, che rendo lo Unioni operaie in– ~lesi re~ponsabilì civilmente <lei danni prodotti da. un loro rappresentante iu CASOdi sciopero, è stata rìbaditn clrt una nuo,,a sentenza contro i minatori dì Denaby, in rorza riel la quale ogni industriale, che voglia costringere gli scioperanti a cedere, può rarlo inducendo alcuni membri dcll'L'nione ad intimare nll'Unionc stessa di non valersi elci fondi che CS!li hanno versato. Così gli industriali possono non solo rivnlorsi sulla ca1<sn dcl– l't'nlono operahi dei danni sofferti per uno sciopero, ma po11so110 1 pc! tradimento di qualche compagno, impe<liro ni in,•oratori stessi di utilizzare i loro rondi. g cosl lo Unioni, legate mani e piedi, si ,•odono spezzata l'anno più temibile, lo sciopero, o son ridotto alla forma ideale por i J>ndroni, a semplici Società. di mutuo soccorso. Ma s'ingannerebbe, scri,'C il ,<:ocWl Dcmocl'at (feUbraio), ehi credesse che queste sentenze possano segnare la fine rlolle organizzazioni di me'itiore. Queste anzi saranno nu- 111cricamcntc rafforzate da tutti coloro, che se ne ten– nero fin qui lontani perchò avvers:wano la politica. degli scioperi e temevano per le quoto da essi ,·ersate. D,altro ca.tto, non manca.no i sei:ni di una ribellione generalo contro l'ufficio cli semplici Società. di mutuo soccorso iu cui si vorrebbe confinarle, o <li llll ritorno, ora che sono ~!(H'O\'\'ist o dell'arm o dello sciopero, verso l'nziono poli• ticn 1 nella qua.le non correrebOoro i !'ischi cli uno scio– pero, o potrebbero costituire uua forza irresistibile. Che il proletariato organizzato inglese si a\'\'ii verso un'azione politica lo conferma il terzo Congresso del " Comitato per la. rappresentanza. operriia 111 tenutosi di recente a Xeweastle. Questo nuovo organismo, che nel J 900, nnno in cui fu costituito, contm•a 400.000 aderenti, ne conta oggi s:,2.000, per quanto sia stato abbandonalo dalla Socio[ /Jemocralic frclei-(l/i0n 1 cui sembrò facesse una politica troppo poco recisa contro i partiti liberali. lu\'eco i sociali:;;ti del Partito operaio indipendente souo rimasti per combattere sul suo terreno appunto il vec– chio misoneismo, che si contenterebbe di un'azione pu– riuncnte cor1,ornth;a e pnrallela a quella dei liberali. In que~to Congresso si ò deciso cli ummetto,·o nel Co– mitt,to anche le Coopernti,·e, ma ,li escludere quante altre Società non abbiano earn.t.tore operaio, o, discutc11do l'aziono del deputato socialista Boli che, mancando cn.n• diclati i;;ocialisti, rece appoggiare dagli OJ)erai i candidati liberali contro i conservatori, fu votato con 669.000 ,·oti contro Jf>4.000 un ordine del giorno del socialista l'eto Cunnan, giusta il quale ò ,ietnto ai membri del Comi- B1bllot ca G 10 81 n tato PnpJ>oggio ai partiti bor~hesl siano coriservatori o liberali, lo scopo del Comitato essendo quello cli costi– tuire nel Parlamento e nel pae~e un partHo della classe OJ)ernin, con una tattica prOJ)ria ben definita e senza tenere alcun conto delle antiche divisioni politiche doi lavoratori. l•'u anche deliberato che i candirla.ti delle Trades-U11io111 rleObano esse1·0 presentati so tto lo . garunzia di una So– cictù. aderente al Comitato o debbano portare il nome cli u caudida.ti operai 11 ; fll ftssata una contribuzione cli un p e 1111y ( JO cent.) all'anno, per ogni membro aderente al Comitato, per stipendiare i rappresentanti operai o J)Cr le s1>C$Celettorali. Un ordine del giorno, comprendente il programma SO· ciallsta 1>er tutti i candidati operai, ru respinto con 86 ,·oti contro 35. ~la, osservò giustamente il deputato socialista Keir llardic, contentiamoci se riusciamo por ora a formare nelle 'l'rades-U11io11s un partito 01,eraio indipendente, che !otli clt\ solo e con cnndidati propri. 11 resto verrà. in seguito. !>f. . .. Socl<tlism.o e sfa,tism.o, ti passato a torto inosscnato questo articolo cli Eduardo 13erth sul Mo11i-eme11t socialistr del 1° gennaio. Seconrto l'Autore, noi assistiamo a un ris,•oglio straordinario dello s1>irito stretto cd unilaterale dol sécolo XVIJJ 1 col quale molti socialisti scambiano l'essenza del socialismo. Questo fenomeno è specialmente, ma non esclusivamente visi– bile in Francia a JJro1>01-lito della lotta pro o contro il monopolio dell'insegn amento dn pnrto dello Stato. Ì•: rii nuovo lo 1q1irito del dirit.to naturnle che si contrnppone 11lln. concezione emincntemcuto '1torica del diritto. Si 1·n,crionnco~ì: tutti gli uomiui per diritto naturnle hanno dil'itto nlla libertà. i11tellettualo; una potenza, la Chiesa, si oppone alla realizzazione di questo ideale astratto; t,i,.ognn. quindi eliminare la Chiesa.; lo Stato, che siamo noi tuttì, poichè si.imo in demOC'razia, si incaricherà. di dar corpo alla libertà. intellcttualo di tutti i cittadini. Ciò è semplice nssaì. Ma parte d1ll presupposto che lo Stato possa mai essere qualco".la di diverso da uno tato di classe e non rare, per la cla.;se che lo detieue, ciò cho ora fa h~ Chie:-1a. Analognmento si dice: btti gli uomini per diritto na.lurnle hanno diritto di vivere o la\'Orare; il ca.pitali.~mo !li oppo110 a questo <liritto; rim– piazziamolo con lo ~tato padrone, che siamo noi, cho co.'lÌ avremo il potel'e sulle cose. Pc! Berth la sostituzione di un 1>adrone unico ni moltl, padrone unico che, per giunta, essendo catth•o produt– tore, rischia cli condurre ad un im1Jo,•1irimento gene– rale, no n risolvere bbe punto la questione. Si dimen– tica che qualsia.si libert:'L non ò mai decretnbile, m:Lsolo conquistabile; s i considerano gli uomini come masse inertì, spostabili a piacere di uun. potenza che su loro operi dall'esterno, mentre noi non :,,;inmo che queste masoe, e le rorze che le muovono souo in noi, sono i no<itri bisogni, e CJUCsti non subiscono impunemente coazioni. Perchò gli OJ>Ora.i s'affrnnchino cl all'esterna tutela. capi– tllli:'lta, Ui:-iogna anzitutto cho so uo affranchino intorior– rnente o cho siano capnci di dirii:ce1·0 lo imprese ~enza il cnpitnlistaj conviene cho sappinno da. !!è imporsi quella disciplina che è richiesta da.I proces.,o produttivo e che ora osservano solo 1>erchò ò loro imposta dal capitalista.: cle,·orsi t.ecnicamento e mornlmcnto è il solo modo di rendere inutili i capitalisti. Fino a elle ciò non sap))iano, il r1lpitalìsta compie una funziono socialmente indispen– snbìle: assicura la produzione. ('he CO<ia,,uol dire che IO Stato ha il dovere di diren• clore l:l libertà, sia cli pensiero, sin. cl,altro genere? Solo questo, ch'esso dC\'C impedire cho una dott1·ina, in ratto, no OJ>J)rima un'altra. Lo Stato ha il monopolio della. rii• re~n i:ciul'idica della liberh\, non il monopolio dcliii li– bertà. sto:'l:;;a, che non pu\l oiiserc 1111 clogmn. 1 e il cui ,•nlot·o ò uo!la resistenza ch'oilsn oppone ai tentnti\'i di sopprimerla, coi suoi ste'1sì benellri risultati. ì,; questo 1111 ritorno nl J,aissc:: {aire:' Il Bcrth lo contesta. Nel quad1·0 dcll'indi\'iduali;;mo borghese non entra il con– cetto cho la colletth•ità operaia sin. qualco<ia, il cui vri– loro pesa pii, cho quello d'un ii:ini:colo011eraio. Non entra in esso il concetto della clnsv operaia governata. dai suoi Sindacati, che ne sono gli organi libornmcnte svi-

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