Critica Sociale - Anno XIII - n. 5 - 1 marzo 1903

CRITICA SOClALE SOCIALISMO E Al\l'l'ICLERIOALIS~IO VII. - T... u. nost.1•[1, legi.....ilnziouc. f~J>purola legge italiana da 1,iù che un trentennio ha soppresso le Congregazioni religioso ben più radicnl– mcnte di quello che alJbin fatto la recente legge fran– cese ('). Quest 1 ultimn. 1>ermette l'csi.:,tenza delle Associazioni (che non abbiano scopo di lucro, art. 2 della legge 1901), ma per le C<.mgregazioni (associazioni, cioè, che assumono 11 cnr,tltcre di J>trso11ayi11ridic(1) esige u11esame dei suol statuti e u1Hlspeciale autorizznzione lcgh;lativa. J\ondi– meno In Co11grega.iio11e in .Francia può esistere. In Jtalin iln•oce nessuna Congregazione, sotto nessuna condizione, può più essere riconosciuta come tn.lo. La legge itnllnn1l ha so11presse tutte le Congregazioni rcll~iose, ed ha proi– bito che mai piiì nessuna so ne possa fondare. Jn ratto J)er/) in Jlalia avviene Il contrario che In Francia. J.,a legge italiana tlel 1 (ì(j non è e"lplicita, e la sua infelice dizione si presta anzi Il una interpretazione cho ,•orrebbo negata a tutte le Congregazioni religiose, n cui lll leggo toglio indubbiamente In porsonalità. giuri– dicn, anche la facoltlì. di ,·h·ere come libere associazioni, racoltlt di cui gli ordini religiosi si ,•atgono invece am– ))li~simamente. Sotto formn. di associn·1.ione, le Congregazioni esistono cogli stessi requisiti delle persone giuridiche. Co'll la manomortn è rlttorilti più che mai coll'inscri– zione degli immobili nei libri rondlaril al nome di un1t J>lasignora, delle cn.rtelle del Debito J)Ubblico a una 11er:ionain carne ed Os$a 1 in religione padre Tale,al secolo Il sig. Tal dei Tali, a cui il diritto Italiano ha resti• tuita, con la stessa legge che sopJ>rimeva i conventi, quella J)iena capacità di acquistare o di possedere, eh'eJ.lli avevn perduta. a ravore del monnstero pronun– cin.ndo i voti. Por im1>odiro che l'intestato si tenga. la roba. o lrl trasmetta n suoi eredi, e por non J)agnrc disastroso tn,'IO di successione, inten•iene tutto un lugegnosi3simo sl~tema, anzi un ,·ero arsenale di scritture e di contro scritture, di vendite simulate, di testamenti combinati, di acquisti fra piì'1comproJ)rietarl con J>attodi accentra• mento a favore dell'ultimo superdtito ('), cli società. civlll e commerciall Immaginarie, ecc. J,a legge cosl fii elude e si ricostruidce la manomorta. JI diSJ>Ostodella. legge del 1873, J)er impedire la frode 1 1ic1 cui la legge del tSGG non aveva 1>ensato, è cosl am– lJiguo e contrastato, che non basto. all'uopo. Si potrelJbero ttJ>J>licareper analogia le disposizioni proibitive del diritto comune, ma i giudici o non Yogliono, o non sanno, o non JJOSSOUO. . In '1'rancla si è fatto tesoro dell'es1>erienza, e l'art. 17 1:1tabilisce nettamente lo normo per impedire l'elusione della legge, e colJ>isce di nullllà. tutti gli atti diretti a frodare le sue proibizioni. Ora., perchò la borghesia, che firmò quelle leggi, le ha J11sci:1tecadere, ha J)ermesso che la giurisprudenza san- zionasse le elusioni rre(1uenli, senzn correggere e chia– rire <1uelle disJ>Osizionì pur cosl rndlcnll nel loro spirito~ Eppure dei clnnni dell'inquiuaml)nto dell'educnzlono clcric;ile la l,orghesia italiana potrobbc dolersi in un non lontano a\'venire, come quello di Francia - dore un terzo della gioventù ò educata dallo Congregazioni - se ~I J)ensl che in noma, s01>rn.70.000 rngnzzi in età. da rre- 1 qucntaro In scuola, 3G.000 vanno nllo scuole comunali, 20.000 alla scuola clericale e 14,000 stanno a casa o sulla l)Ubblica via. E il danno si rivcr11a dirottamento e indirettamente anche :-,ul proletariato: direttamente, 1>crrhè buona 1>nrte di quei 20.000 alunni frequentatori delle scuole cleri. cnlì i,ono tlgli di prolcLuì (ìn ptO\•l11cla I Salesiani re– clutano i loro discepoli csclu1ivnmontc tra le cln'ISi povero), ni qunli il pregiudizio religioso e la conco– ziono cattolica. della societl~ attullr1rnno il senso di cln,,so (t'nccec1une11to dei contndiui di oregno inrormi); indi• rcttnmento, J>erchò è nell"intcresso dello ste:-::o J)roleta– rlato aver di fronte da combattere una lJorghesia, a1>erta nlle idee di libertà e di progrCS!iO, piuttosto che una compagine reazionaria, chiusa nella calotta del dogma ttutoritario e dell1\ esistenza, ineluttabile, eterna, preor– dinati\ da una volontà extl'a terrenn, dei ricchi e del po,•cri (l'appoggio dato dalla borghesia reazionaria, irro• conciliabile nemica dall'organh:zaziouo e del movimento proletario, allo. levata di scudi dei clericali antidivor– ~ditl, ne ò una riJ>rOvn). Per un'azione quindi diretta a spogliare il clero dei privilei:ri che godo per runzioni che non compie pili, e alla piena laicizzazione della scuola pubblica, il pro– letariato italiano dovrebbe apJ)ogglnro la borghesia de– mocratica, 0 1 all'occorrenza, intensificandosi il pericolo o ti danno, donebbo metterla colle si.alfe al muro perchè tenga fede al suo programma anticlericale e completi l'OJJCra iniziata dn un trentennio contro la Chiesa. Pensando diversamente, a mio anlso, il Kautsky o il Bcrth soggiaciono a due preconcetti dottrinari. 1l Kautsky nogn che una. fraziono <!ella borghesia possa sinceramente combattere l'influenzo. o gli strumt:nti del clericalismo o crede che sempre no debba preferire I danni pur di servirsene contro il proletariato. Ciò è ,·ero - Hno ad Og(fi - 1>er la Oennaula, e J>UÒ esserlo anche per altri J)aesi, ma non è meno vero che è utile a1>1>ro- l tttt1tro d~lle screpolature che 1>ossouoaprirsi nella com- 1>agine borghese anche momentaneameute per l'influenza di Impulsi ideali e tradizionali, di interessi o risenti– menti momentanei - i quali, noll'a1.lone o reazione dello cn.use determinanti i fenomeni socio.lì, hanno il loro va- lore n.ccanto allo necessità economiche - allo sco1>0 di atterrare uno dei sostegni del caJ)\talismo. Cosl in Italia vediamo i re1rnbbllcani e non pochi ra– dlcali - economicamente rnpJ)rcsentanti gli interessi delle classi J>iccolo e medio-borghesi - farsi promotori della Federazione anticlericale del " Libero Pensiero ,,, che in Helgio tro,·a i principali fautori nei sociali.sti. Il Herth parte dal preconcetto che lo Stato sia il ne– mico, sempre, del proletariato. Anche questo criterio as– soluto ,•iene attenuandosi a mano n mano che aumentano l'iut1uenzn e il JJOtere di JJenetrnzione ciel proletiuiato o l'azio11e democratizzante sua sullo Stato. I~ per quol 1}'~ 11 1 ·:r 1 c~!!i~ d:i~ih~er;tc~\,:~~~;;~~~=e :,,;;~~:, 0 :~~~,,~ 1:; :~c~:::u:~~: che riguarda llt scuola dello Stato borghese, ò vero del t\oO'!. che ossa è tutt'altro che neutrale o che in e.~sn il <1t un con-1g110 comunale tll un L1ac1e110 delle llarche, coll'lllu- privilegio economico e, in sua dire:ia, la ,•iolenza, la ,orlo pretetto di att1ri1re1100,·e rlochNH In l),fl,Cat', l'ende'"a" certo guerra, mascherata sotto ,;enti menti patrioUici, 11011 hanno monl\Cheun ft.11Uco conl'euto,s11ro ..vedl'ndo.,1 del locall ;;co1a,,t1c1, e I minor culto della dh·iuità; ma ne ..iuno potrl negare che ~~~t:1:11::~1: ~:~:e,~~~!'tT" u locate ateuo al tladacocomoac11u1- essa non sia più aperta di quella clericale alle ideo

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