Critica Sociale - Anno XII - n. 17 - 1 settembre 1902

CRITICA SOCIALE 260 UN'OCCHIATA ALLNOSTRA STAMPA .Abbiamo data una corsa ai giornali socialisti che ri• coviamo in caml>io - circa una cinquantina - JJCr trnrno un oroscopo su la questione pili frivola, ma anello liL pi11 1\JJtHtssionnntc, che sarà aJ.ritata al Congresso: quella ,tolte duo (o 1,iì1)))retcsc tendenze. Constatiamo che circa. una meth. non si occupa del Congresso, come se non rosse di questo mondo. Cosl non si gua8tano il fegato o si 1>ub auµ-urar loro lunghi turni di vita. Oli altri, che ci passarono sott'occhio 1 sono 32 1 com– preso il nostro. Se v'ò qualche omi,sione nel nostro computo, essa non ru certo voluta. E, su 32, cli assertori risoluti della esistenza di una. tcndcn:r.a ri\•oluzìonnrh1 1 in anta,!.:'0lliilm0 con una. ten– <lcnza riformist.1,non ne tro,•nmmo cho 4: l'Arnnguardia clj Homn, il Soryefe! di r.odi, il /,ororafo1·e di Novarn o la l'ropayoml(i di Napoli. Questi giornR-li sosten~ono 11\ i11fra11siyc,11::a 11/tra e mirnno alla divisione, piì1 o meno c-iplicito., del partito. Altri o ammettono, con 1>iì1 o meno di recisione, e pcn• colando vcr~o la corrente cosidottn intransigente, l'osi• stero dello due tendenze, ma piuttosto come due elementi integranti del partito, del <1uale 1no1rngnano l'unione, 11011 soltanto rormale, ma sostanziale. Sono; il &xioli8mo del Ferri, il Sr'colo1111or:o di \"enczin, la, l'eroua <lei vopo!Q 1 l'Hco drl l'Ot)()/0 di Crcmonn, l'l<ll'fl m1ow di Alessandria, il Grido ciel POJ)()lo di Torino, il Martello cli Sestri, il J)Qm(W/ di Modena., il Hisreglio di 1,·orlì (in opposizione :.Ila Sezio11e localo). Tutti gli nitri, e sono 10, 11C,R"1mo, nel modo pii, reciso, h~ esistcnzn. di duo tendenze noi partito socialista. LI citiamo: l'Arrmfi!, il 'J'e111po, In ('dlica ,..,'ofiai,, 1 la Brescia 1\'11orn, il l..aro1·atol'e Vallelli11e.~P1 In S11ot·a 'l'erl'a di )hrn– to,•n, In l'lebe di Pa,•ia, l'f."rn S11Qr(I di ùcnova 1 la {Ama di Savonn 1 la /,uce di Carpi, hl (,'i11sfizia di neg~io, la ,"if.Jlfill<t di Bologna, la J.,ottu d'Imola, In Jlarti11el/a di Colle d'Elsa, la Difesli di Fironzo, l'Ai:re11irt> cli Pistoia, la Pw·ola tl~i socfrtlisfi di Havcnn11 1 il Ciyno di Ancoun, il .')(>mpre Arm1fi .' del )lor~ari. Per dare un'ide,L di questo 1>lc•biscitonc)'.tativo 1 stral– ciamo da tre giornali, 111 10 ))Ori l Nord, l'altro per l'Italia contrnle, il terzo 1>er il i \lcz1.oi; iol'Jlo. . .. Ecco ciù che scrive Oiovnnni Voccit 11011'/!,'ra Xuom di Ocnovn: · Un mese (11. ho protestato sull'Ai:mlli! contro qualcuno cito ado1>crn,·a a s1>ro1>osito le lcg,R"idella meccanica di– cendo che le rorze dei partiti hanno una direzione o si misurano, come le (orze llei ca,•nlli, delle macchine, ccc. Desidero oggi rare c1ualcho obiezione aualoga contro un sofisma. geometrico. Si immaginano alcuni di pot.er 111elfereiu file, i 1>nrtit.i 1 e dire ad esempio che i cl ericali s tanno imlietro, i socia– listi !ltnnno acauli, gli anarchici 1111cora pih acanti. Per Rolito tutti i partiti composti fii poehe persone si chiamano avnnznti: i rosminiani 1 gli nntiscmiti, gli anar– chici, credono in piena. buona rodo che le loro dottrine i1:Arnnno u11 giorno accettato da tutti. Ma tlnchè sono pochi potrchbero sernplicemcnto dire: siamo J)OChicd aspettiamo, degli anni o dei secoli. C'ò JlCrò un secondo senso in cui si usa con mnggior ragiono Paµ-getth'o <mmzalo: qun1ulo si adopera como sinonimo dì ultimo u11ulo (anche so non ò be11re111tlo). Tutti i 1>nrtiti sono d'accordo nel dire che i sociali.:.li sostengono teorie nuove, che rornrnno un partito nuo\'o. ~In non ha nessun senso nel seno <liuno stesso 1)Rrtito il dirsi pii't ava111.atio meno n,•1rn1.ati dei propri com– pagni. Por dirsi all'ar:a11y11ardla <li un partito, IJisogun dimostrare di possedere 1111ove idee, 1111ove <lottri11e. Oggi nel partito socialista, vi sono alcuni che dicono di essere all'avanguardia. Perchè? A :Napoli dapprima, con )lerllno e Arturo fiahriola, poi a Milano con Rugarli, Potriui cd nitri, in Liguria con Lerd:l e Ricci, a 'l'orino con Ou~liclmo Ferrero (ò un socialista??) sì sta, per fare, o ~i è rutto, 1111 va,·lito 1le11fl-o il partilo, pili runcslo asini di una se1rnraziono sincera. o leale. n Ba o Questa rrazione ,,uolo co11sr1'/'(tre iufatfe le tracli::io11i del varfilo socialista. Non ò cli(flcile trovare nel pnssnto cli un partito cosl comple.%0 come il partito socialista qualcuno che abbia detto o sostenuto qualunque teoria. Snre~be bene sa1>cro quali tradizioni si vogliono conservare. Intanto, profit– tando dell'equivoco, questa fraziono predica un socia– lismo sentimentale, che oscilln da Bakounine a Tolstoi o a Malon. Predica. In sftducia ncll':w.iono politica ..La~cia in dulJbio con Barbato se un astensionismo completo e rigido non con, 1 011,!laal J>artito socialista ))Or liberarci dai (urbi o ,lai ciarlatani che pigliano l'etichetta socialista J)er rur carriera nella ,·ita J)ubblica. Oli eunuchi non possouo J>cccare, ,1embra. loro. Dice, quo~ta. frazione, che la bor– ghe!lia. rormn. un'unica mas~1L renzionariai accetta spesso e volentieri la tesi sosteuuta abilmcute dai clericali da cinquant'anni a questa parto: lo lotto aHenire aHanno luOJ!Otrn socialisti e clericnli. Hoi1:pingcperciò <hl J):irtito i piccoli impiegati, i pic– coli proprietnri: accetta con diffidenza i contadini. Difllcln.degli uomini che sinceramente, con gravi sa• critici, sono venuti al partito soclnli.;ta per arrecargli il loro contributo cli pensiero e d'nzione. f)ift'lda dello stesso mo, 1 ime11to OJlcraio quando esso vuole e reclama mi~lioram~nti immediati, materiali e concreti, Cfl osa dire in ùeno,·a: che e'imporla d'un nu• meni.o di i1:a.lario? Suscita 1>a;;,sioniruncste, solleticando l'amor pro))rio cli alcuni pochi operai, JH'edicando loro che cinc;cuno di essi, come 011ornio,perchò 01>eraio,tutto sa o tutto 1m ò. In 11101.zo a questi socinlisti dell'avanguardia si tro,,nno nnch o nlcuni c x:-anarchiei, i quiili diremlono in queste tencle11zoalcune IJriciole riel loro m:dilo J)r(}(Jl'ftmma. lo no ho sentito ad esempio uno ieri !'nitro sostenere In iuutililà completa delle leggi iu difesa <lel1eclassi ope• raie, porchè, .. tlltle le leggi, Ila.qualunque parte \'Cngano, sono strumeuto d'oppressione o di serl'itì1 !!! Contro queste tendenze, dal U)(tt i socialisti itn.– linnì lottano eflieacementc. Combattendo c1ueste tcnde111.o i socit11isti italiani hanno compiuto in pochi anni un la, 1 oro meraviglioso: hauno destato il proletariato, gli hauno indicato la sua ,•ia. I socinlisti italìani,og-gi come uel Jl'ì(t~, sostengono che c'ò uu(t. soln. tendenza logicn. per Il pnri'ito socialista: quella che ci conduce di fianco n11o 1nassc 1 che ci rn difendere gli interessi di tuffi i giomi, gli interessi ma• teriali, concrldi del proletariato . r socialisti it-aliani vogliono un'azione posith,a dello classi ln,·oratrici; cornl.111ttonoo scousigllnno gli scioperi ctestinnti a. sicurn sconlltta.; comlJn.ttono o sconsigliano lo Cooperative che dovranuo domani fallire. I socialisti italiani non s1>erano che il trionfo del pro– letariato an-enga. per la ril'olta incosciente prodotta da leµ-gi ecce1.ionali, dal regimo assoluto, dalla, tirannide. Es:-i hanno redo nc11·organlzzaziono operaia quando essa ò ri\'olta. alla r.lifeset e alla conQuista dei salari: quando ò rivolta nlla. cliresa ed alla. conquista di legJri che assicurino agli 01>erai un la,·oro meno gra,,oso, 1>il1 Ulll:\llO, I socinlisti italiani credono noll'efllcacia dell'azioue politìcri nel Comune o nel Parlamento. E.,si sanno che le altro clltssl non rormano una. massit. omOt,:'Cncae reazionaria: vogliono 1>rofttti\rO dello lotto che ancngono, sostenendo sempre gli interessi del pro– letariato. l'orciò essi appogi:iano volta a. volta i radicali, i par– titi democratici in genere, ed aucho alcune (razioni della 1Jor~hesi11.Così, ad esempio, ossi combattono a tlanco della IJorghesia industriale, contro la monarchia asso– luta, contro la prOJ>rietà. rondioria e feudale (Manifesto tlei Co1111111isti). I socialisti accettano le rifor me, combattono per otto• norie, sanno che sono cfllcn.ci quando, come oggi ac– cade, il proletariato le doman da, lo vuole. Questo lo idee che dal Hi02, fino ad oi.:gi, i socialisti hanno sostenuto: primi tra ossi, Filippo Tura.ti e Leo– nida Hissolati. Oli uomini <lell'Arnng11or(lia di Homa non le accettano? i credono maggioranza nello minuscole Sèzioni del par– tito socialiSìln? Dicano allora agli uomini che le rappresentano: dicano a Ceonida Bis.solati, a Pietro Chiesa, a. Camillo Pram1,o– lini: dimettetevi (e, non dubitate, obbediranno), te ,·ostre

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