Critica Sociale - Anno XII - n. 15 - 1 agosto 1902

CRITICASOCIALE 227 governo socialista " ( 1 ). E che? Dalla dominazione borghese P- clericale del Belgio, dovremmo saltare alla proprieti\ collettiva? Eppure, c'è chi fa i conti sulle dita, quando si parla di borghesia e di collettivismo, come se aves– simo in tasca l'uno e l'altra. Facciamo della propa– ganda, si dice; formiamo dei socialisti. 1~molte volto si dice così con la persuasione che il socialismo sia bell'e fatto il giorno che la mag~i;iorm1za si convinca della sua bontà. l...,acciamopure i socialisti, ma facciamo anche il socialismo: il quale non ~i crea per sola volontà di uomini, ma nasce e si matura nei fatti. A questa duplice azione risponde il mototlo nostro, metodo positivo, che tiene couto di tutti i fattori sociali, cli tutte le forzo, di tutto le diftìcoltà. Quando avremo il collettivismo nella sua purezza? Xon sap– pittmo,nèci sembra utile almanaccare. Non consultiamo lo indovine. M11, sappiamo che il collettivismo si forn1a a poco a poco nella coscienza, degli uomini e nei fatti della vita sociale, che il diritto operaio, il pieno diritto 11mauo,J)rincipia a coesistere accanto all'antico pri,•ilegio. Accreschunolo ogni giorno di un poco, col nostro buon ,•olore o con le nostre forze. 11so– cialismo è un fatto dell'oggi oltrcchè una previsione elci domani. (1) /.(I (llltslWllt, 1/1('1'4//411(1/t{dlscor110 rnnuto l:l &Cm del 2!: di• ccml.lrc 1001 al cittadini lll Honm): IJll.lllotcca dcll'Aiti110. Per la vcrltù 11;rglungo che, 11el .<;Qci.(114;JIIIQ d<"l 10 mllg!('IO, dOJ)Q I r(lltl ,101 llclglo, IO stesso Ferri, corroggcndosl, 11riwldc, da r1nl 117 o 8 nnnl, Il " 1)rlmo cspcrlmc11to di go1•cr110 rc1/IU(1M e 11od1lli-ilt1 ., : OSill!I. 1110111 casi Mlllerr111<1. Gli agenti dello Stato e leCamere dilavoro I~singolare come ancor oggi, dopo tanti anni di pro1>aganclnsocialista, nello cl1'ssi borghesi sopravviva diffuso, 1>er forza d'inerzia, e quasi allo sh1t.o inco– sciente, il concetto che corra. umi insana.bilo nntinomia fra soch1lismo e... senso comune! Avviene in esso quello stesso f'onomono che pilt sopra il C11ssola no– tava nei socialisti meno colti: connettono cioè quella idea, piì1 o meno vaga, che riescono a. farsi ciel CO· sidetto Stato futuro, con l'imaginc dell'immediata realtà presente e, non sospettando ponti di passaggio e strade d'accesso, non sapendo concepire il naturnlc evolvere di quello da questa, li confì~urano in an– tagonismo immedinto e diretto: il socialismo starebbe a11a società borghese in miracoloso contrasto, corno, poi credenti 1 il paradiso aU'infcrno, o l'inferno al paradiso, secondo i punti di vista. Così i concetti, i metodi, Jc leggi o riformo socialiste devono essere, non la correzione, l'nmpliamento, il perf'ezionamento, l'evoluzione superiore - giusta la.suggestiva. imagi ne della spirnle - dei concetti, dei metodi, delle Je/:!gi e riforme borghesi, ma la loro negazione nssoluta. ]~ poichè il socialisbl considera il perpetuo tlil:enire delle cose, anche nei rapporti sociali, o la prnpriet;'i, la famiglia, lo Stato non sono per lui specie stabili, cristallizzitte in sempiterno nolhlforma attuale; alla me11b1lifapar1llit.ic :1,deircnzionari d'ogni risma appare - magnri in buona fede! - che i socialisti recla– mino (lo si ode ricantare ogni giorno) l'al,olizioue dello Stato, della famiglia, della proprietà, nettamente, in ogni forma e misura, per decreto, ch11Poggi 11! domani. :Per questa brava gente, cui è completamente straniero il pensiero di 'Ernclito, il mondo non scorre, ma sta 1 e ciò che non ò apologia clcv 1 csscrc, 11011 può 11011 essere, abolizione. So trapelano e.ho un SO· cialista non la. pensi così, che cioè 11011 sia per av– ventura un perfetto iml>ocillo, inarcano le ciglia dal.la sorpresa, e esclamano, so sono borghesi : " ma costui, allora, In pensa supergiìt come noi! ,,; oppure, se si credono anch'essi socialisti: " ma costui tradisce il socialismo! ,, Insomma - e in questo pensiero tutti gli zotici, borghesi o sedicenti socialisti, sono compagni e sono reazionari tutti ad un modo - il :,ocialismo non è tale che a. patto di apparire ... una insigne bestialità. [ socitllisti, si sa, hanno " inventata. ,, la lotta di classe: sono pagati por predicarla e per " fal'la ,,·. Fate mo' che si elica, soi:,;ueudoil pensiero dominante di Carlo Marx, che lo sviluppo dell'industrie è la condizione essenziale elci socialismo, che quindi vi sono, fra inclustrit1li o prolctarii, corto zone d'inte– ressi comuni: ah! ma questo - vi osservano - non è piì.1 socialismo, <1uesto è socialismo "ragione\'ole ,,, oppure, è socialismo i.: addomesticato 7J· J socialisti lottarono o lotb,no per la libertà dello sciopero. Av– venga che si 1rnrli della necessaria temperanza o cautela daaclottari;i in tema di scioperi, dcll'intorcssc p1·oletario a non indebolire lo inclust1·ie od anche soltanto a non essere lnlttuti 001110materassi: eh! vin! - hanno l'aria di din•i - voi fate del socia– lismo .... govcnrntivo. Per questi ccni;ori lo sciopero - mozzo, so11zildubbio, poderoso di difesa o di orgn– nizzazione, ma, mozzo primitivo, violento, pieno di danni o di pericoli, o affatto transitorio nell'evoluzione prolotarill, inconcepibile poi a dirittura in un regime socialista - lo sciopero per essi s 1 idontifica col socia• lismo! Lo Camere di lfworo nou furono creato, calcleggh1tc, animate clai socialist,i? ~on sarete un ::!OCialisb,temibile (stilo borghese) o Sitrcte un c,,t.tivo 8ocinlista (stile socialista.-re:1zional'io) se non vorrete affidare og,ni azione proletaria, ogni funzione rifor– matrice nllc Cnmero del lavoro; so sosterrete che la 1>olit.icadello Cc.1111erc ciel lavoro non è o non elevo osso1·e ancorn politica socialishl. l<: così di sog-uito... molto di sc~uito ! Ahimè, ci sarebbe cht ·perdere la fiducia nell'1w,·eniro, se le cose, per huo,rn ventura, non procedessero coi propri piedi, a dispetto dolio opinioni! Questo malinconiche riflessioni, cui o:rni giorn11 cho nasce offro nuo,·o alimento, ci sovrn11irnno anche iori 1 Jeggonclo su varii ~iornali cli coloro diverso i bizz,11Ticonu1wnti 1 or d'elogio cd or di ccnsur:1 1 fatti ad un nostro discorso; un discorso tenuto ad lllhl grande assemblea di impiCJ-."ltidello Stato. A.veYamo detto, fra altre coso (ah sì! frrt. molte filtro cose), questi duo YCri e prnpri luoghi comuni: che lo scio– pero non può essere mezzo noruwle di lottit per gli impiegati ed agenti dello Stato; e che le Camere di laxoro - nido e baluardo formidabile dei lavo– rntod delle industrio libc1·e (o dei " lavoratori li– beri ,, 1 come nnche può dirsi con ellissi iutuitirn) - non sono l'a1nbiente nftturalo o pili vantaggioso por la difesa collettiva degli impiegati dello , tfi.to . Ah! la. brava persona che :siete ! - osch1111ò, con uml punta di nttonita. i11gc11uW1, la 'l'ribuna. Ln quale, conviene :wve1·tirlo 1 non ci fa però l'i11~i11ria. triviale cli supporre che 11011 si,1mo cretini solo da oggi e che Hbbiamo pensato mai, in temi così olo– mentari1 qualcosa. di diverso da. quello che oggi di– ciamo. B il giormtlo, che og-ni giorno insulta la huona, la. cara) la. intcllcttunle memorin di Dario Papa: - 1'11\'("\'ttmohen eletto noi (ri1n·cse a gracchiare) clic siete un socialista che cammina a ritroso! - Un giudice competente, quel10 1 in l'atto di socialismo! . .. Convicn dunque spiegar lo cose minutamente, come si fa. coi bambini j non certo por gli scrittori, ma 1•cr i lettori di huona fede (8c mai no ahbinmo di comuni) del ~iornale che i;lincaric:1 cli liquidare in ltnli1.1,il pili rapidamente posi;ihilc, il partito rc– puhhlicano.

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