Critica Sociale - Anno XII - n. 4 - 16 febbraio 1902

50 CRITICA SOCIALE la discussione del bilancio degJi Interni. Se il pro– grnmma aveva avuto dai fatti qualche correzione, non era certo in senso eccessivamente radicale. JI Ministro dei la.vori pubblici sapeva benissimo in che 111woo per quale rotta si era imbarcato, e, ripetiamo, non ò fil.re onore ad un uomo della sua tempra sup– por~li segre ti propositi di incoerenza o tardive vel– leità di squagliamento e di fu~n. Ben piì't grave e pilt concreto dev'essere il motivo determinante cle11apiccola crisi: piccola per ora, mn, che potrebbe generare, in un avvenire non lontano, consc~ucnzc maggiori ed innspct.tntc. E non occorre possedere la chiaroveggenza. di mu\. insigne sonnnm, buia 1>er vederlo I:\ donde RJ>punto il Ministero, e i>Cr esso i giornali ufficiosi, s'ingegnarono di stornare l'i1ttcnzionc del pubblico. Allucliamo alla gra.vissimR o sempre pcnclcntc questione dei ferrovieri. I nvcro, non v'ò probl0m11 poi momcuto piì, clclic:~to e che pili di questo ponga. in imminente pel'icolo lfl. vita del 01,binetto e ht oricnhtzionc della politictl. im1ugurntn in Italia da un anno appena. Se domani, nlfllgrado ogni buon ,•olore degli uomini che dirigono e moderano il movimento del personale ferroviario, lo scio1>ero fosse nso i11el11ttabile(lrtll<, romlizione obietlim delle cose, il Governo si troverebbe al ci– mento cli dare attuazione concretf1 ali!\ oscura mi– naccia ciel suo com unicato '.? 5 g-ennaio, di ricorrere cioè " a qualunque e.cl/remo 1 n·ovl,edime11to 1>crman– tenere incolume l'os servanza della legge e far salvo lo supremo necessità. di Stato ,,. Che questa frase di colore oscuro si riferisse alPapplica1.ionc dell'art. ISL elci Codice penale, che prevede lo sciopero concer– tato dei pubblici uflìciali, è escluso dal contesto di {111cl comunicato e piì1 ancora da oonsiclernzioni po– litiche cho nei giornali e nei recenti Comizii fcrro– viarii furono troppo sviscerato perchò sin. il caso di qui riprodurle C). J,; allora. è di tutta evidenza che la oscura mi• nA.ccia.governativa - qmrndo dovesse uscire dallo stato vaporoso di platonica intimidazione - non potrebbe concretarsi elle nella tanto discussa. milita,. rizzazioue (la. parola, si capisce, non ehbc coraggio ,Ji uscire dalla penna elci Ministl'i) o in altre simi– lnri misure di stato d'assedio, lo quali sole potrob• boro forse spiegare una virti1 intimidatrice sufficiente per recidere lo sciopero dalle rnclici. Ma. ò evidente del pari che un provvedimento di questo genere, ri– cordo dei funesti Governi contro i quali sorse ccl insorse il presente Gabinetto, o ap1>licato - mentre manca pur l'apparenza clell1\ rivolta. po1>olarc, che J>otò coonestarlo nel 189 agli occhi delle classi rea– zionarie - applicato, diciamo, it. una categoria. di hworatori il cui buon diritto, non lo si dimentichi, è consacrat o eia un'inch iesta. ufficiale e riconosciuto nello stesso comunicn.to ciel Governo, segnerebbe la buncarott1~ dell'indirizzo liberale e la caduta incvi– tahilc ciel Ministero, il quale pungerebbe sè col suo stesso pungiglione. Che il Ministero Oiol.itti-½anar– dclli sia b.mnentato in questo momento da11avclJeib\ del suicidio, non ci paro - lo scriviamo senza ironia - affatto verosimiJe. (f) A parie la ln101tcnlbllllà giuridica della quaUHca di 1m1Jbllcl ufftclall (&alYO tuU-al 11li1 per taluno llm1ta10 categorie) afflbbllllA at personale ai un'Industria 11r11·ata, ru Rrit11t1uncncco:s1er,·RIR la cur101a 1>0112:10110 In cui 11 tro,·crelJIJo Il ;vlnlstcro Rdovere f11.r101tencro dlii IIUOI llVYOCAtlIn sede J)Cnalo - I 1•roc11ralorl del Ile - che I ferro• ,•Ieri hnuno l\bb1111donato tmtebitmm:1111 l"uffle1o (Cllrcmo lm11rc1cln• lllb!lO (101 reato di cui n11•11rr..181), mo11tro fil 11011tenerodal 11101 nv• vocati dn.v,11111n11a Corto d'111i110110 di nomn, Impugnando Il noto l'Crctctto dC,11'11 !lrbltrl, CllC lo COltll)ll,11'1110 1,1111110 t1Jolato H 11ir Ulo del 1>er11on111e, omio la rcsclnd!bllUA del co111r11tl.o di loem:lone d 'o1w.rn 11<'al11rlscl'\ lp~o j11re. 81 1mrlcr,\ d111111ue.lrnltlrndo!'II lii 11r<'1 1l11~10 110 d'OJ)('rl\ 11Crl'lOn!lle, di un c~crel:do nrbllrarlo (lCIIO l)rOJlrle r111t\0111, rncnlro Ulltllel1erebhc 011'.lllvlolc11xa 11111(' l•CNIOUCO illlllO COiie? ! - )In ben 111i1dl ogni eousltlerll~IOn(' iclurldle11 v111e rnuurdo J)rRflco In cui urterebbe una misura, lll (llrnlc Rvrel)bo per elfctto ln11111111ea• bilo - per JIOCAche fOHO lll !!òOlldt1rl('li1 del personale - di COIISII• crarc o J>erpeltuue con sentcmi:c lii m11111etrato quella •llrlmcnll lr1111- 11tor1aparalisi del traffico, Alla qu1110 Tlceveua &I TOrrebbo ovviare! B1b1otE ca Gino B1arro Ora, non si dee dimenticare che l'uomo, che te– nc,•a nelle numi il bandolo dell'intricata matassa ferroviarifl 1 era appunto ed unicamente, per la sua. qualità di Ministro dei l1Lvoripubblici, l'on. Giusso. Onclo non il sospetto, ma la quasi certezza. cho la sua persona - non diciamo la suf\ volontà - fosse di• venuta l'ostacolo a quella soluzione del problema, regolare e pacifica, che è nei desiclcrii del Go,,erno come in quello ciel personale. . .. Ostacolo pcrchò ed in che modo? Anche qui l'in– duzione dal noto all'i,;noto 11011 ci sembra superare lo piì1 comuni facoltà. associative della. mente di un comunissimo ossenatore. li-'ollo trnttativc aHiatc chll Oovcrno J>errisolvere il cliflicile problema) tÙUl str11111t flllOllllllia.Sillta a~li O<'C'hi: è 1'11ssonza 1 fino 1t tutt'og-~i, del principulc intNC'ssuto; del lti rn1>1wcsenb111za del porso1111lererro– \'iario. Se, infatti, poteYI\ intendersi che il Go,·erno inizittsso dapprimfL le pratiche collo sole Compagnie per ~apere quali concessioni gli sarebbe riescito di strapparne a favore del personale, che a,·evo. concre• tato i suoi desicleratc, nei rispetti,•i memoriali; non si intende piì1 che alle t.rattative il flersonale siil ternato esir;u1co ancor og-gi, mentre sui punti prin– cipali un'intesa almeno di masl!tima dev'essere fatt:1.1 e Ja scadcnztL si n.vvicinn, allo scoccar della qtmlc il personale dovrà, prendere lo sue definitive delibo• rnzioni. 1~: egli possibile ohe 1'011. Oiusso non abbia. Yeduto l'opportunità. di fo.r cessare questn. anomalia e il po• ricolo che deriva al Oovcrno clal mantenerla? Noi ignoriamo quale si;t Rtnto il 1>ensicro in pro– posito clcll'on. Giusso o <1u11ligli accordi da lui !)resi colle Compagnie, ma. ci pare che molta luce ~otti su tutto ciò un telegramma. da Roma alla SlamJXt di 'l'orino dell'I I febbraio - il cui co11tenulo 1 si 11oti,11011 fu smentito (/(li, giornali ufficiosi 1 e del quale riproduciamo la parte essenziale: " Nei miei telegrammi mi sono sem1>re astenuto dal darvi come positivamente scongiurato lo sciopel'o dei ferrovieri. Ho sempre fatto lo mie riserve e dato notizie solo (lubitath'e. Ora debbo dirvi che, per informazioni da mo attint.e a buona ronte, sebbene non ministeriale, mi risulta che lo sciopero non solo non è scongiurato, ml\ c1tlstesempre allo stato di minaccia. " 1'cmJ)o fa vi telegrafai che la via d'uscita era di aprire trattative dirette, alle quali pnrtecipassero anche i ra))prcsentanti autorizzati dei ferrovieri. Questo1/0nsi ('> votuto o rolulo fare; J>erc/1:. le ,'iodrlù lunmo opposto uu velo assoluto. }~bbene, io temo cho da questo possano nascere gra,•i conseguenze. 11 Non voglio nllarma1·e nessuno con le notizie che mando; desidero solo cho il pubblico sia premunito contro possibili soqnese. JI lavoro, che con grande alJ– ncgaziono sta compiendo il conto Oiusso, ha il grave diretto di essere unilaterale o senza partecipazione al– cuna dei ferrovieri o dei loro rappresentanti. Comincio a dubitare, o piuttosto a temere, che nelle sfere mini– steriali non si abbia un'idea adcgut\ta della intensità o ,•t\stit.àdel mo,•imento. 11 •••• Potete essere sicuri ehc non parlerei così so non avessi il motivo. " M1tonchc questo av"crtimcnto) son 1u1ssate ben dieci giorn11te, cd è caduto nel vuoto. 1,: gli ufficiosi, mcntro il Oovcrno trattav11 e fratta unicamente colk Compagnie, si cli,•erEono ad annuncinre ogni altro giorno che si ò sulla. vin degli accordi, che lo scio· pero sarà scongiurato - come se gli indiziati di 1,oter scioperare fossero le Compagnie!

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