Critica Sociale - Anno XII - n. 4 - 16 febbraio 1902

Critica Sociale f ?IVIST.ll ()UINDICIN.RLE DEL SOCl.llUSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. iO - Semestre L. 5,50. Lettere, vaglin, cortoline-vaglfri all'Ufficio di CRITICASOCIALE - MILANO:Portici Galleria V. E. 23 (2° piano nobile) Anno Xli - N. 4. Non si, vc1ule <t 1tttmc1•·i sep<.u·atl. Milano, 16 febbraio 1902. SOMMARIO Attualità. [A rii:olta del l)t,1/t'll (NOI). /,a crld Il ' ('rrrovkr, (LA CRITIC,\ SOCIAL):). 1A dtm~razla crl1/k111(l (x.-.) Stud.t sociologici, 14 ,·iform, mlllta,-1 ltenklle: I.A marh,o, ,·11 (SY1.v... \'IYU:SI), /Al lt<;1'la 1N(IYXUlt1 dt//(1 11tl.erl<t crUUNlll t, lt1 111a un!ro l1tltrpr,– lazlone, lii (Doti. CAltLO l'f.TROCCIII). Politica municipale. L, 008' open•U tu l/1gllU/t1·1·(1, f. Lo 11 81Urnlor<llllm,. (li. UORi!A), Il provetto della ,111111tdpa1tz.wzk>11e (•:. 1,1:010:). Flloao6a, letteratura e varietà. Y,·o Libri e Ridai,: • Individualismo economico• di C. S11pi,>U) (e.} - • 011 oneù"' rlqb11e, e IA democrazia diretta• di Olm,tppe Rmfi, (A. N'OSAKI).- l'Ul.ll.llloazlool varie. 8/bllOltM '" p,-opaqanda. Jmp,·escin<tibiM, imvegni • di 1>ro1xtganda, da1>1n~ima, e qitindi una passeggereiindisposizione del direttore <lell<i Critica ltwmo di/Feritoclipcirecchi giorni l'uscita del presente fascicolo. Del 1·itanto, affatto eccezi<male, chiediamo i:enia cd- lettori. LA RIVOL'l'A DELVEN'rRE Si è espresso a quel modo che il ventre quand'è in subbuglio. Non sa articolare 1>arole ;ma.fa vento e nugola. Le 142 schede bianche, cho scrollarono il !linistero nel segreto dell'urna, non sono una voce umana, il riflesso d'un pensiero, il 1>rincipio d'una designazione o la designazione d'un principio: sono la ri\'Olta. bruta delle cupidigie inconfessabili contro un Gabinetto, reo di non aver negato al proleta..– riato italiano il diritto alla cittadinanza. nella 1>ro1>ria. terra j la rivoltn contro il Ho, colpevole di non essersi arreso Rll'invito della fellonia. Noi dispcrcrennno delle sorti cl'Halia. se pcnr:1llS· simo un istante solo che la sconcia congiura, com– plottata e consumatt\. nell'ombra, potesse trovare in alto luogo le connivenze che spora. JI !H\esc,che assiste e che vedo, ha diritto di domandare esso la parola, e finalmente cli averla. li Governo, che non seppe a. tempo disfarsi di una Camera. nata dagli amplessi di Pelloux. e di Sonnino, ò punito dovo ha. peccato. Si scaldò hL biscia nel ijcno, lusingandosi cli averla mansuefatta, e la biscia lo ha morso. Potrà esso tentennare ancora? JI monarca., che il voto cli ieri tonta sfregiare in 1>icnoviso, sa ormai qual cl.i lemma gli è posto. Questi e a impeccabili dinastici si ribellano a lui, s'egli non si faccia. loro strumento passivo. ]~ tale il loro lealismo. Ma il paese, giudice supremo, chiede ora di pro1rnn– ciare il proprio verdetto. Fra un programma chiaro o coraggioso cl.irifor1i1ee di libertà e l'insidia. per– manente deUa reazione mascherata, la.sua scelta non può essere dubbia. n suo grido, il grido del proletariato che 1>ensa, che lavora e che soffre, non può casere che questo solo: - Cittadini, nlle urne ! NOI. Non ci sembra. che i giornali d'ogni colore abbiano fatto scialo di acume politico accettando come scrii i pretesti diffusi ud arte sulle cause dello climissioni del Ministro dei lavori pubblici, quello specialmente di un dissenso sulla. questione ciel divorzio; anzi, non sulla questione in sè, ma sulla OPJ>ortunità di fnrne cenno nel discorso della Coroua. A pnrte che su questo tema dtt lungo t.em1>0ernno conosciuto e pubblicamente annunziate le intenzioni ciel Presi– dente elci Consiglio, è far torto ad un uomo del va-– loro e della rispettabilità e, aggiungiamo pure, del " lealismo ,, mounrchico dell'on. Oiusso, supporre ch'egli volesse spezzare la solidarietà coi colleghi, in un momento così delicato qual ò la.vigilia dell'aper– tura della nuova. Sessione, per un motivo così me• schiuamente formale. Nè gran fatto pii1 attendibili si presentano lo ragioni che si dànno come acces– sorie: gli impegni presi dal Oiusso per la direttis– sima Roma-Napoli o per le lince secondarie, la sua renitenza ad approvare lo sgravio ciel sale, un me– schino ri1>icco contro il Consiglio di Stato per la decisione dcll'affiue Tedesco. Anche questi sono mo– ti\'i piccoli o sproporzionati aflatto ;\Ila gravità della secessione. 'l'nnt'è che i giornali ribattono sulla re– pugnanza invincibile alla legge del divorzio, e vi ricamano lunghe articolesse e almanaccano 1>crsino cli misterioso influenze femminili ...... delle quali il primo a ridere nel suo segreto dev'essere l'on. Oiµsso. 11 solo che sia nutorizzato a darsi l'aria di prendere sul serio i1>otesicosì puerile è il Pontefice j ma questi ha i suoi buoni rnoth•i per fnrlo o J>erostentare il proprio comph1cimento. lfu accenuato altresì a un tal quale disagio in cui si sarebbe trovato Pon. Giusso - uomo di Destra e conserva.toro di razza. - di fronte all 1 inclirizzo delliL politica intcrnn. La spiegazione, nella sua indeter– minatezza, vale le altre che abbituno riferite. I/in– dirizzo della politica interna era stato assai chiara• me11te formulato dal deputato Oiolitti nel discorso ciel febbraio preludente alla crisi Saracco e ribadito con non minore netteiza. llal ministro Giolitti durante

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