Critica Sociale - Anno XI - n. 22 - 16 novembre 1901

CRI'.l'ICA SOCIALE 351 --- .. --------------e--------------- giuugc un alto grado di e,•idcnza o cli vita, meriti, come ogni altra sc1·ittura del 1,·ogazzaro, di essere letto e gustato. Ingiustamente• poi, a nostro avviso, alcuni si scan<l:t· lizzano perehè il Maironi è un tipo squilibratamcnte mistico; e tanto pili ingiusta è quest'accusa in quanto parto di solito da coloro che, in nomo del naturalismo, vogliono combattere l'idealismo rogazzariano. Oh, che forse l'arte 11aturalista non è seminata di tipi squilibrati, e forse che i malati della SalJ>Ctrière non esistono in natura? Si noti apJ>unto: quando Raffaello cscgul la 1'rasfìgu• razione, come riuscì il pensiero incredulo dell'art,ista a giustiftCare :~ sè e agli spettatori l'impossibile a.vveni– mento? Pose nel quadro un ossesso, ossia un isterico, ed è l'ossesso che vede Oesù salire al cielo, e nel quadro noi non abbiamo co~i se non la visiono d'un isterico. A. un procedimento simile è ricorso, coscientemente o no, ~•ogazzaro; ed il procedimento salva la situazione per coloro cui il misticismo ripugna. (e noi siamo del numero). Egli hft. introdotto nel romanzo un medico alienista che guarda e giudica Piero ?![aironi. I•: come lo giudica. il direttore del Manicomio?" Lo suo disposi• :doni di spirito sono tali da non escludere la J>Ossibilità, lo dico chiaro, che un giorno o l'altro egli prenda qui il posto lasciato da sua moglie. L'inserviente gli ha ve• duto fare stranezze gravissime, gemeva, guarda\'a il crocefisso con una faccia da allucinato. Lei mi clil'à che anche i santi r.. cewmo cose simili. lo rispetto i santi, non voglio discutere nemmeno santa Teresa; nra credo lei che "e ne siano ancora, santi? Ne dubito! A.desso vi è l'isterismo e la mania. religiosa. Per me quelli di sta– mattina erano atti di manìa religiosa: può darsi benis– simo che restino sempre dentro certi limiti cli tempo e di misura, ma può anche darsi che J)rOgrèdiSCftno. ,, Jl medico alienista. ra nel romanzo di Fogazzaro lo istesso ufficio che, nel quadro di Haffaello, l'ossesso. Come noi vediamo la 1'ras{ìgurazione per gli occhi di questo, così vediamo Maironi cogli occhi dell'uomo di scienza che lo giudica. sull'Ol'lo della pazzia. Invece che in ~fanicomio, .lla.ironi per il momento ò anelato, pare, in convento. 11ra ò questa. uua cosa così inverosimile dal tempo cli suor ùiovanniL degli .Angeli, su11eriora delle Orsoline a. f,oudun, il cui caso, studiato dai medici Segué o Oilles de \:~ '1'ourette, fa pi~rto della Bibliothfque Diabolique cui collaborò anche Charcot? ì,; una cosa, diciamoi così in\'erosimile che si debba rarno unrL gran colpa a li'ogazzaro, quasi egli sia ripiombato nello regioni dell'irreale, 1Jeggio che in 1!:va? 01us~;1•n: Jh:ss1. FRA LIBRI E 1-xIVISTE B. K1su a.nel '.l'11.010:Y: Jtal!f lo <iay. - l.ondou, J. Nh,IJct and Co., 1901. J/ltali:L contemporanea. - l'ltalin. viva, sociale e po– litica - è, generalmente, un'incognita. per lo straniero. J l nosh·o è ancora un paese che r-i viaggia en lottriste il paese dei quadri naturali e dipinti, delle canzonettè e dei briganti. Tutt'al pH1la l)iondiL miss, che viaggia. col suo bra.\'O ?!luna.y per guida e che ,·1Lavedere Santi~ Maria ciel Fiore alle ore e minuti prescritti da John Ruskin, saprà. che a Napoli si mangiano maccaroni fatti colle ossa dei morti e che a Venezia degli uomini in mantello rosso e maschera nera. ci possono catturare come una mi.ss Stone qualunqne e gettare in qualcbe piombo misterioso. Sono storie che si leggono 11011 solamente nei romauzl di Ouid<Le di Marie Covelli, nui uei giornali quotiditmi di te :1 CJ no B1a o Londra che le hanno dai loro corriRJlOndenti di Roma ... talvolta romaui. Chi si intel'essa meno en iourisle del bel JH\.esene sa. cli pit'1, naturnlmentej sa della nostra miserio, del nostl'O analfabetismo, delle nostre mane e camorre, dei pette– golezzi _di Quirinale, dei 1·affreddori del Papa e 1 se ci giudica aff:itto 1 ci mette col Salisbury tra le nazioni morte e sepolte. • Però, se nel g.iorna\i.-;mo estero, ben i11formato, dura. particolarmente una cudosa ignoranza o miopia, ò iu riguardo al socialismo italiano. Agli occhi dei pii',, esso ò un movimento rivoluziona.rio con tutti i vecchi trucchi del repertorio quarantottesco; quando - come agli occhi di llall Caine, per cui il socialismo italiano s;imul {01· 11othi11y - non sili un'innocua. aceadernia di ambiziosi e di demagoghi. Per questo tanto più benvenutn fu l'opera dei signori Uolton King e Thomas Okey, i quali, con cognizione cli causa, con acutezza di osser\'aziouc, con onestìL <li giu– dizi, dicono chi Ria.no veramente i socialisti italiani, che cosa facciano, che cosa vogliano e per che cosa contino nel paese. Anzi il King e l'Okey - che non sono socia.• listi - teng-0110da. tanto il socialismo nostro, da addi– tarlo come l'unico partito vivo attualmente in Italia e il solo eia cui il popolo possa ripromettersi un miglior a.V\'e11ire. ltaly lo-day è un lavoro, auzitutto, diligentir-~imo. Hif,\ la storia nostrn, dal 1870 a.Ila recente assunzione del Ministero Zanardelli-Oiolitti, sull:L scorta dì n1.1>portiur– flcinli, di st:Ltistiche, di documenti accuratamente vagliati. Dei primi venti anni dà un rapido sommario, ma le vi– cende dell'ultimo decen11io espo11e in tutti i loro parh– colari. l periodi specialmente elci malgoverno Crispino, del nudinl e del Pelloux, sono macstrevolmentc lumeg– ~iati, mentre il ca))itolo sui F<dli cli mayyio, nella piiì rigo,·osa fedeltà dell'er-posizione, tradisce la civile e di– gnitosa protest:i di due spiriti liberi contro le pazze violenze di una borghesia reazio1,1aria. Del partito so– cialista in Jtn.lia sono rintracciate lo origini o ne è sa– gacemente messa. in luce la. graduale evoluzioue. Piì1 notevole è la. chiara e relice visione che gli a11tori h:rnno delle peculiari caratteristiche e tendenze del so– cinlismo italiano 1 in confronto a quello d'altri paesi. Essi hanno con sicurez,:a analizzato gli elementi che IO com• pongono, le condizioni esterno che ne favorirono lo S\'i– luppo, le forze interne e morali che ne determinarono il successo, e, infine, i pericoli che, nell'ora attuale, lo possono minacciare. L CfiJlitOli cli maggiore interesso sono quelli dedicati al 1n·ospe~to economico e sociale della penisola. Oli autol'i 11~11110 studiato con cum singol,ire e con oppor– tuna larghezza la vita delle nostre classi po,•ere, quello che guadagnano, quello che pagano in tasse, quello che mangiano; hanno ra1Jpresentato distintamente le condi– zioni del proletai'ifito industriale e di quello ngricolo; hanno ratto un quadro conl'llcto e preciso delle nof:tro istituzioni e 01·:;anìzzazioni popolari, delle Cooperath,e, Società di mutuo soccorso, Leghe di resistenza, Camere del lavoro, ecc.; hanno accennato a quel poco che di legislazione sociale s'è ottenuto e nl suo funzionnmento; all'eclu<:azione 1 allo amministrazio"ni municipali, alle ft– uanzc dello Stato, ecc. . L'italiano che legge l'inglese tro\'erù. in questo libro un ,•oro tesoro <!'informazioni, saJlientcmente ordinate e opportunamente illw;tratc cla conrronl.i con statistiche degli atf.ri paesi, che gli sarebbe diflìcile mette.-e insieme altrimenti; vi troverh, quel ch'è piì1, una. comprensione sirnJJatica delle cose nostre, delle r.ostl'e difticolH, dei 11ostri prol>lemi, delle nostre aspirazioni, in unn na.1·rr\.• zione SJJedita, limpida e semJ)liee, di cui i giudi~i pru• denti e tem1>erati non turbano la.serena obiettività. storica. mb. A·vvici11a11dosi il nuovo mmo, saremo grati come sem1>re agli amici che ci suggerirwmo ùtdfrizzi di abbonati probabili, cui spediremo ci nostro rischio numeri di saggio. Ai nuovi abbonati, checi mandinofin <l'orci l'imporlo cmnuo o .i:t>mestmle del ·1902,blvie,·emQ gratis i z>rossimi fasticoli di queslci fin d'am/Q,

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