Critica Sociale - Anno X - n. 1 - 1 gennaio 1900

CRITICA SOCI ALll allontanare il pericolo e ìl danno di diffuse e terri• bili malattie, che i germi, prodotti dal nuovo adde11- samo11to cli una popolazione in gran parte miserllbiJe, SJ)argono nei quilrtieri piÌI 110veri, da dovo arrivano poi ai quartieri ricchi; perciò ispezioni, regolamenti sanitari, ospedali, bagni f)ubblici, Ranatort 1 ecc. :\!"a non basta distruggere i µ-ermi morbosi: occorre impedirne ht produzione; e, per questo, s'impone la necessiti\ di una fognnturn. regolare, che distrugga le mefitiche infiltrazioni; nè l)HÒ u11a vita san11 con– ciliarsi con la 1>errnanenzadei vecchi t1uarricri me– dioevali, adatti ad altro tempo e ad altra vita 1 do,•c si addensa. - p1·ivfL d'nria e di luce - un'esuberante popolazione: al Municipio nuoYo s'irnpone la neces– siti\ dello sventramento, che alle abitazioni malsane ne sostituisca di igieniche. '.\la la po1>olar.ione pili misera ed in condir.ione economicamente meno Ricura e normnle offre un per– sh;tcute pericolo, fisico e monile, alh1 clAsso pili a~h1ta: ad essa bisognn. in particolar modo pensare; per ossa si deYe iniziill'e un'o1>era larg3mento protettrice, la efficacia della quale si diffonda su tutti i cittadini. I!: il ~[unicipio nuovo devo costru1To case opernie ed asili notturni, offrire la rorczione scolastica ai J'agn.zzi poveri; deve entrare, benefico, nclh1 vita privata. dei 1>H1miseri, devo esercitare una. nuova forma di fun– ziono sociale, In. quale si sostituisca all'antica bene– ficenza. - dcficie11te no' suoi effetti, simu.ltanea. cd irregolare nella. sua aziono, umiliante per coloro cui dovo servire; un'azione sociale inspirata da un senso cli illuminato e largo egoismo di cJasse e ma– nifeiSta.ntesi in un diffuso e generale benessere. 1 1~ nncorn: nl J\lunicipio uuovo app.irisce manifesta la nocessitlL cli una diffmia. istruzione che 1 elevando intellettualmente l"opcraio, gli dia una vita pili larga e complessa; sa esso che alfabetismo e delinquenza stanno in efficace contrasto, che occorre, insomma, " dilatnre hrngolo facialc del popolo. n 1\ lhL moderniL industria occorrono, poi, operai che vedano, sentano, comprendano; alla. nuova fabbrica de,•c andare compagna unR.~cuoia, che innalzi la.col– tura g-cner::ile ed intensifichi e s1)ecifìchi la. coltura tecnica . .Di qui la necessità, di un diffuso insegna– mento primario, di scuole tecniche, professionali, <li biblioteche. Ancora: il )f.unicipio seute che questo nuovo-arri• vate turbe popolari debbono essere - nella loro vita - allictntc; sento che il miglior modo per combat– tere l'ulcoolismo, il giuoco, il Yizio sta nel f'ornirC' al po1>olomezzi di godimento pili attraenti e non de– generanti. Così, negli oscuri quartieri, esso apre par– chi o giardini, OYe sono - spesso - apprestati concerti gratuiti; istituisce musei e gallerie d'arte, impianta JJeople 1 s palaces. l'n siffatte varie maniere il )lunicipio nuoYo intende ad un'efficace elevazione ciel tenor di vita della collettività. tutta, esercitando una benefica 11zione sociale. Ad a.Jenne delle nuovo funzioni il Comune potrebbe forse rinunziare, lasciando ai singoli cittadini ht cura cli procurarsi i mezzi di istruzione, di educazione, di svago) cli difesa contro lo maJattioi ma con l'o1>cra del Municipio i benefizi e i servizi si diffondono fra. t.utta la popolazione; menh'(' 1 quc111<10 ad ossa si so– stituisse l'opera privata, solo ai riechi 1>otrel)boro essere limitati. li '.\lunicipio apparisce come una grande' Coopcrath•a che rnccoglie lo forze di tutti, che rie– sco - così - a soddisfare i nuoYi bisogni comuni con un minore di~f>0ndio; esso dive11b:1.,adunq1H', come disse il ChamlJCrlain 1 " il centro atti1:o cli tutta la. vita 111wblicc1, <lella, cittù. 1 suoi m"m'->ri lotfa110 stre– nuamenteper vromuo·t:ere il benessere e lei felicità <lel– l'intierc, popolazione....; il Consiglio comunale è il cl'irettore (ti, una fJramle imJJresatooverativa, ùi etti ogni cifla<lino è a.zionist(I, e in cui i cli·vi<lendi cousi– stono nella miglio,-ata salute, nel cresciuto benessere, OIUI JLt;l, \,.;;;I IU L) d Il o 11ella,1·icreazio11e nella felicità <leW;ntera. cut{«li· mmza. n . .. Di fronte a un simile complicarsi della vita mu• nicipalc, al moltiplicarsi delle funzioni e dei serYizi, si ca1,isce che s'impong11. ht questione del como pro,·• vedere all'acc1·m1cìuta necessib\ di spese. F. come ab– biamo notata una evoluzione nella nntura dei servizi municipaJi 1 determhu1ta da uno speciale spirito IJo• ncfico in fiH'ore delle classi meno abbienti, così dobhiamo notare, altresì, una trasfornrnzione nC'll'or– ganismo della. finanza municipale, che va democmtir.• zandosi cd insieme alimentfrndosi cloi pl'Odotti di quel.le fonti, alla formazione delle quali ha contribuito il Municipio nuovo. Agli antichi tributi indiretti sui consumi vanno so– ~tit,ucnclosi - con sempre maggiore estensione - i tril)uti diretti: sorgono nuove forme di imposizione diretta, tendenti a riversare nelle casse munici1>ali parte di quell'incremento della ricchezza privata che ò dovuto all'aumento della po1>olazione (l'imposta. sull'unem·ne<l i11c1·eme11t o{ groun(t v<tlue: l'imposta sull'uumento cli ,·alore del terreno) e di quell'incre– mento che ò dovuto all'azione diretta. del llunicipio (la belterment-tax: il contributo speciale 1>er i hwori di mi~lioria.). '.\la una nuova fonte di entrate trova iJ Comune, Rvvnntaggianclosi di due tendenze della economia. moderna: la formazione del monopolio privato nelle gr11ndi industrie e l'esclusione degli intermediari. l•:sistono, infatti, dei servizi, oltre quelli accennati, che intendono alle soddisfazioni di bisogni comuni e che 1,ossono essere, e che n.tiualmentc ancora in gran parte sono, esercitati da JJrh·ati; bili: la, fornihtrH del gas, dcll'acc111a 1>otabile, clcJla. forza motrice, le trarnvic, gli Ammazzatoi, ccc. Ora, il Municipio nuovo conshtta che tali servizi rendono ai privati, che li esercitano, lauti guadagni; che essi servizi, per la nntura loro, possono essere resi dai corpi pubblici, alla pratica. dimostratisi saggi amministratori; e pensa che, come essi tendono alla sodd isfazione dei bisogni p;enornli e clalh~ genernlità sono paga.ti, così allit. col– lettiviti'i (e per essa al j\funicipio) per la loro go• stiano r>ossonoessere ricondotti; dimodochè ne tragg-a <1uell'utile che ai privati imprenditori s1> etta.va o spettn. Il 1Junicipio diventa quincli, in nome degli interessi colletti"i, un vero industriale, il quale, per la natura. sun, e come organo di comuni esigenze, intendo alla loro sodùisf11zione, col rendimento di huoni senizi, quali 1>ossonoessere resi indipenden– temente dallo spirito spccuJath•o privato. L'utile finanziario che, coll'esercizio privato, rima– neva aglì azionisti, va, coll'esercizio municipale, di– st.rib11ito fra tre categorie di persone: 1. 0 i consumatori; 2. 0 i contribuenti; 3. 0 gli operai municipali. Poi primi l'esercizio municipale significa diminu– zione di prezzo: taJora questa diminuzione ò tale che i contribuenti non ne ritraggono vantaggio, per– chè il '.\IUnicipio, data In ,rnturn elciservizio cho dove re11 de1·c,cercn. s olo di esteudm·lo, senza volerne trarre un l' CR.legua.da, !.{110. Così vuole il )l"trnicipio nuovo che l'itcqua. sia largamente distribuita, tanto magni– ficamente come nella Roma. imperiale 1 e però la f'or– niri\ a prezzo ridotto o a dirittura a prezzo di costoj vuole che l'illuminazione riesca, poco dispendiosa., tnnto che l'ill>binpure hLcasa pili misera; vuole che le tr11mvie si 1>restino, colla modicit.\ dei prezzi, a rendere pH1 bre,,i le distanze, tanto notevoli nelle grnndi citth. moderne, riuscendo, così, anche a fare dei sobl>orghi centri pili sirni di popolnzìone operaio, e a facilitare la soluzione ciel problema edilizio e sanitario.

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