Critica Sociale - Anno VIII - n. 12 - 1 agosto 1899

CRITICA SOCIALE rare che non !011e.Ma ru l'opera delle figlie dl 01010. Ci rimise il sudore. La Sinistra è ammalata, la. Sinistra tira le cuoia, la lnlstra è morta, seppellita, infracldlta; lo gridarono mille ,·ollo ad una voce moderati, clericali, repubbli– cani, socialisti. E la Sinistra. - tlacca.,incoerente, bar– collante ftn che volete, ma.pur sempre eau, la Sinistra - riappariva, como un t·1venant, al reatino funerario. L'epicedio, dunque, non è nuovo. Ed è proprio il momento migliore, o amico Bonomi, e tu, o valoroso confratello Ainwtil - è proprio questo il momento miglioro por tornarlo a intonare, mentre essa, come il nostro colla.boratore con ressa va nel suo primo articolo, squassa dal calzari la polvere e lancia il suo grido di guorro., . .. Questo grido di guerra è puro. j attnnza ~ Non ci pare cho talo dubbio possa sciogliersi per via di precon– cetti, di antipatie o simpatie, di apprezzamenti morali. Non dimentichiamo che aono la ,itua.:ioni che dele,·– mina fope,-a dei partili. La slorla è là per ammonirci quante volte, d'improvviso, circostanze nuove raddop– piarono o paralizzarono le (orze d'un partito, gli Im– pressero magari (la Sinistra ne ru anch'essa. esempio) una direziono opposta a quella. che sembrava indicata dalla tradizione e dalla bandiera. Nè quest'ultimo sa– rebbe ora il caso. Si tratterebbe al contrario di vedere un pnrtlto, che si vantò sempre liberale, che lo ru qualche volta, esserlo ora. per davvero, con più e1pril de suite e con un po' più d'energia. Chi e perchè lo dirà Impossibile! Nella Sinistra, come In ogni partito, vi è la zavorra delle cupidigie, delle spirito d"inlrlgo, degli opportu– nismi miserabili - ma v'b pure, e non potrebbe non esservi, un ronda d'idealismo, di quell'idealismo che le diede l'essere o l'impronto, e cho - dove non c ontra.ali troppo flera.menle cogli Interessi lmmedia.ti, o dove collimi con ossi - suol pur essere una molla potente dello azioni umane. Ora non dimentichiamo che la 1ituazione ratta oggi a.Ila Sinistra è una 1itua.zione nuova; che essa tu esclua& dal potere, e diventò, pel ratto stesso del Go– verno, quello che non era più da. gran tempo, quello che non potb essere durante I compromessi o gli amo– reggiamenti - oh! senza dubbio colpevoli! - che la tennero o al potere o alle ~oglie di esso: un partito recisamente di opposizione. Ben possono oggi le AgenAie Italiane, col gergo sibillinamente ufficioso dei ccrediamo sapere» e dei < cl riteniamo autorizzati a dire », tentare di rassicurarla cbo le elezioni generali - se si indi– ra.nno- non saranno elezioni di combattimento contro partiti sinceramente costituzlonatl - le parole femmine, anzi male femmine in questo caso, non motano i ratti. E I ratti sono così brutalmente, cosi eloquentemente maacbi che, u i suoi uomini hanno la test.a sulle spalle, la Sinistra non può non sentire che essa gioca oggi la. sua. ultima. carta: o resiste, anche a rischio di allon– tanaral dal potere per qualche anno di più, o segna - questa volta davvero o doftnitlvamente - il proprio suicidio. Non dhnenLichiamo che I colpi, che essa improvvi– damente lasciò assestare alle libertà., cominciano a piombare sul suo capo. Fino a qualche hanno ra, la testa di turco della polizia.erano socialisti e repubbli– cani. Oli stati d'assedio ci han dato le condanne - e quali condanne! - di radicali generici, tipo Romussi, la soppressione di giornali come il Secolo, accusati di eaaere atrumenti di guerra civile. Un passo, un solo paaao plù ln là, eccoci !uorl anche dell"orblta del– l'Estrema. Sinistra, eccoci alla Stampa di Torino, alla. Provincia di Bre,cia, a Giolitti ed a Zanardelli .... E Il primo off'etto deU'uka,e, so sarà. applicato, chi colpirà 1 un monarchico, Arblb, e uno zanardelliaoo, Seba.stlano Tecchlo, la. cui nobile lettera nell'Adriatico ha pure il valore di un slot.omo. Chi ci dice dunque che queat& Sinistra, vedendosi oggi minacclat& nel suol uomini e nei suoi giornali, e sospinta e sba.rrata io un bivio di vita o di morte, non avrà. una resipiscenza, non tenterà di proftttare del~ l'enorme malcontento che penetra quasi tutti i ceti del paese, per ritornare olle sue origini, per rifarai, non diciamo una verginità, ma almeno un po' di gio– vinezza, per avviarsi a ria.rTerra.re il potere, portata dal bisogni del paese, non più per gli scorcioni tene– brosi dell'intrigo o dell'opportunismo - per rivivere, insomma, se è possibile - o, quando il suo destino rosse ad ogni modo disperato, per fare almeno una. buona mo rte1 Non diciamo che questo si vedrà. i di– ciamo che nesso.no può a.fferma.re non potersi vedere. . .. Percbt\ inftne, codesto perdurare di una SiniJtra co– stituzionale, a dispetto delle colpe enormi, delle Im– mense delusioni recate, deve pure, a noi che la pre– tendiamo a materialisti della atorla, signiftcare qualche coH. Parlare di competizione di gruppi e di persone è notare la !orma. del fenomeno, non è spiegarlo. Al disotto di cotesta (orma, lmporretta, decadente - nella relativa si.abilità del p&rtito pur io mezzo alle evolu– !ionl e mescolanze del gruppi - l'enimma sopraTvive e chiede soluzione. La p&rola dell'enimma la dà.uno - noi pensiamo - e nel modo più evldento o più lrreousabile, le condi– zioni rea.li , obtottive, permanenti della. nazione qual'è. Una nazion e In cui l'elemento reuda.le è ancora. cosl forte, mo.destinato a. essere sp azzato via .dall'evoluzione economica, lenta ma. sicura, Il che lo rende tanto più rabbioso e rerocei una. nazione lo cui il proletariato è ancora cosl ba.mbino e limitato a poche zone, mentre lo nlluppo di esso suppone ad ogni modo il contem– poraneo ■viluppo di una borghesia industriale forte e intraprendentei una tale nazione non si può neppure teoricamente concepire aenza un pa.rtito liberale di tendenze moderne, che non può essere la Destra feudale, nè li Centro che di questa b sostanzialmente il ricalco, che non può essere li partito socia.lista, e che certa• manto non è ancm·a Il partito repubblica.no . Prescin– dendo dagli uomini e da ogni t ransitoria co ntingenza parlamentare, non ci pare che potremmo - senza venir meno al fondamenti elessi della. nostra dottrina., che pone lo sviluppo dei pa.rtlti sulla.base delle ditrerenie e dell'interesse delle classf - negare che una larga zona, e ogni giorno più larga, cl debba essere in Parlamento e nel paese per lo sviluppo di un partito progressista - di un partilo di Sinistra. (') (I) 1 limiti dell'articolo non cl cou1ento110di illustrare Il 1>ode– ro10 1urruglo che dcrlva alltl noatra tesi dnllo •viluppo - In questi ultlml tempi 1or1>rendente - delle lndu.strie e del com• merci nel no1tro paeae. TAntO più che dovremmo sotTermarcl Il dlltrugier• certe apparente, contrarle alla teli ■tessa, che a. quel ratto 11accompagoaoo. Da noi una parte Jel capiu.lismo l11du• atriale rinforza tuttortl i partiti reazionari, li che d spiega, fra l'altro, rol bl~gno di protezione doganale .... • d'ogni altro ge. ntN, pro11rlo alle lndu1trle naacentl. Ma se l'Italia, come noi credl11mo,ad onta dell& leggenda che nera un paese prednllnate

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