Critica Sociale - Anno VIII - n. 1 - 1 gennaio 1898

CRITICA SOCIALE ò. appena passato per una delle sue fasi, e sta appunto entrando ora in una seconda. Come ho già accennato, fino ad ora. il movimento tra– dunionista. inglese era stato particolarista. Vale a. dire, tutle lo questioni, scoppiato sinora sul campo del la– voro in Inghilterra, si erano agitato fra. il capitalista. o i capitalisti ed una singola. 1'rade's Union o tutt'al più un gruppo di 1'rade's U11ions amni. Sino a. non molto tempo addietro, agli operai metallurgici, per esempio, della Clyde, non sarebbe passato per il capo di aver interessi comuni con quelli di Londra e di dover par– tecipare alle costoro agitazioni ; o ai ferrovieri della South /i.'astern di mischiarsi nello questioni fra i fer– rovieri e la Compagnia. del \Vcst. E sino ad oggi i tra– dunionisti cotonieri non avrebbero mai sospettato di dover interessarsi nello querele dei metallurgici o dei minatol'i; e viceversa. Ogni questiono operaia. rima– neva specializzata, quasi personale. M:~negli ultimi anni il movimento generalizzato ha ratto progressi straordinari, o il principio della comu– nità. degli interessi di tutta la classe operaia si ò af– fermato sempre più. E a questa mèta i migliori mae– stri agli operai sono stati, non i leaders dei rnri partiti poli lici del lavoro; ma i capitalisti stessi, che li prece– dettero nella comprensione del principio dell'interesse comune. li primo passo della classe operaia verso questa co– lossale sintesi materiale dello loro forze, è stato com– piuto mediante gli accordi o lo fusioni dei gruppi tra– dunionisti delle industrie afflni, cho sono stati la. grande conquista degli ultimi tre o quattro anni. E questi ul timi mesi, coll'affermazione teorica del Congresso di Birmingham nel settembre scorso, e coll'azione pratica nell'agitazione dei metallurgici e nella questione dei ferrovieri, si sono avuti i primi accenni verso l'evolu– zione ulle1•ioro che, cancellando tutte lo particolarità. superficiali, raccoglierà. in un solo vasto esercito tutti i vari gruppi operai inglesi, che si riconosceranno iden– tici nella. qualiti1. randa.mentale della loro funzione so– ciale : il lavoro. Dello conseguenze di questo progresso sintetico, e della nuova forza che da esso deriverà. al tradunio– nismo, vi parlerò in un"altra corrispondenza. Nel chiu– dere questa, io voglio richiamare la. vostra attenzione su un punto speciale. Indubbiamente ora, tanto in Inghilterra quanto all'e– stero, di fronte al trionfo del movimento sintetico e allo suo grandi conseguenze, i capi dell'agitazione ope– raia non mancheranno di gridare: - Racha I - al par– ticolarismo passato o superato. E questa sarà una nuova mancanza del senso della giustizia storica, di t:ui gli uomini politici sono cosi deficienti. Perchò quel parti– colarismo, limitato od ostinato, fu non solo una neces– sità, ma anche ed assai più un bene: e senza di esso la sintesi che ora si matura. non sarebbe di cosi buona lega. Il particolarismo non solo preparò i materiali della sintesi, come anche i critici meno benevoli sarebbero disposti ad ammettere: ma li preparò solidi e puri, appunto perchè era particolarismo. Quell'abbandono a se stessi, in cui i singoli gruppi si trovarono, sen,i a spollrirli, ali addestrarli nella. lotta, servi a consolida.re queste cellule della. e,•oluzione ulteriore. Una sintesi precoce, e per forza. come t1t.lOpiù astratta che reale, sarebbe stata forse un malo, avrebbe distolto gli spiriti dall'opera pratica verso il facile campo dei sogni e dello speranze; sarebbe stnta una fonte di debolezza pel futuro. o. ~I. Bib ,oteca Gino B,ar o L'AVVENIRE DEL PARTITO CATTOLIC (Il Fino a questo momento Ja vita politica italiana é stata dominata e la vita economica sfruttata da quattro gruppi sociali·: la casta milit•re, rappre– sentata dal potere, che per convenzione in Italia si chiama innominabile; l'alta bo,·ghesia dei ban– chieri, degli appaltato,•i, degli azionisti ferroviarì; l'alta burocrazia mas•onica; la grande proprietà fondiaria ~pecialmente meridionale. Armamenti, debiti, ladrerie, mutuo soccorso, imposte indirette, daz'ì sul grano: ecco le opere di questa tetrarchia, che porta la ditta di « partilo libe,·ale » e che ha tutti i caratteri di una perfetta associazione di mal– fattori. Finché ci fu da divorare, la tetrarchia se la scialò allegramente; 01·a che non resta quasi pill nulla da distruggere, e tutti i nodi vengono al pettine, la tetrarchia si sente perduta. Combattuta dal Clero, che a poco a poco le fa il vuoto intorno; colla bor– ghesia industriale poco fedele, e atteggiantesi spesso a frondista, e pronta a passare dall'opposizione di Sua Maestà, all'opposizione a Sua Maestà; con alle costole il proletariato socialista, che non istà fermo un momento; con la piccola borghesia esasperata e buttantesi al clericalismo o al repubblicanismo; demoralizzata dalle batoste prese sui campi dove era andata per trovar mezzo di perpetuare il suo dominio ; marcita da capo a piedi e incapace a nascondere più oltre le sue piaghe; discreditata dagli scandali che scoppiano ogni giorno all'alzarsi dei veli, che prima nascondevano il meccanismo sfruttatore; avvolta da una rete ogni giorno pii, stretta di difficoltà insormontabili, la tetrarchia sente che la sua ora e venuta, e cerca allontanarla, e non sa a che s~nto votarsi, e grida disperata– mente al soccorso. Che cosa accadrà 1 Queste grida di aiuto saranno ascoltate da alcuno - dai clericali I Se i clericali non le ascolteranno, come si metteranno le cose ? Avvenga o non avvenga l'accordo tra liberali e clericali, quale avvenire è riserbato al nostro par– tito, e quale condotta dobbiamo noi seguire di fronte agli avvenimenti, che si preparano e che sono forse molto più vicini di quanto noi no11 cre– diamo i RQndersi conto di tutte le probabilità, che riserba l'avvenire, è 110 dovere per un partito, che non voglia lasciarsi cog1iere alla sprovvista dai fatti. Questo lavoro di previsione può, a prima vista, parere impossibile; e io realtà, quando non sia fatto con metodo, può diventare astrologia bella e buona. Ma, dato un gruppo di forze fisiche cono– sciute, se ne può sempre determinare la risultante; dato un insieme di forze sociali conosciute, perché sarà impossibile indicare sotto qual forma di equi– librio la società, sollecitata da quelle forze, dovrà necessariamente disporsi? I. I cattolici o la loro tattica. Solo gl'imbecilli e i conservatori liberali pos– sono credere possibile in Italia la conciliazione fra ( 1) Perché il lcuore poss.a a\·er fin d'ora sott"occhlo tutta la lela di queato uudio, che tratta un problema di sempre più urgente im1)or1ania - Il più gra,·e problema. crediamo, del 1>roasimodo– mani - eceone Il sommarlo, che procureremo di esaurire nei pr:rni quattro o cinque faac!coli dell'annata: I. I cattolici e fa loro ta/Uca; Il. SH che co,a contano I cattolici; lii. Composi.:tone e for;;a del vartUo cattolico; JV. Il proo,·amrna polWco del catto– lici; V. Il programma sotiale del cattolici; cauollcl consen;ato,·t e cattolici democrattci; VI. l cattolici e la piccola p,·oprletd; VII, Il purgatorio cauotcco, ( Nota della Cl\tTICA).

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