Critica Sociale - Anno V - n. 20 - 16 ottobre 1895

318 CRITICA SOCIALE doveva così, a poco a poco, essere capito come un !al– loro di civiltà, in determinati periodi storici; fattore diretto o indiretto, a seconda delle diverse categorie di persone, che lo incarnassero. Malgrado però che questo fosse, o sia, il vero e sln– dco concetto dello Cla$&i, le accuse, le calunnie contro i cla1Si&ti socialisti perdurarono cocciute, o al coro in– sipiente o mate, 1 0!0 tene va bo rdone il partilo democra– tico; il che so fu, da un la.lo , un avvenimento perso– nalmente rincrescevole, fu provvidissimo, da un altro, imperocchò l'anti-classismo democratico giungeva op– portuno a riatrermare la separazione agognata, solleci– tata dal Partito socialista, e che era per questi comlilio sine qua nou della sua necessaria. distinta persona.lilà. morale colloltiva. In cotesta nuova fase è degno di insistente conside– ro.Lione il caratteristico ondeggiamento delle duo cate– gorio di persone che, l'una di fianco o.ll 'altra, funzionano in essa: gli operai - come abbiamo detto - e i non– operai. Gli operai rappresentano il disagio del lavoro economico, gli altri il disagio del lavoro intellottualo: si intrecciano, si alternano, scambiansi mutue conces– sioni. Ed ecco il Partilo vestire il nome di Pa1·lito dei lavoraloi·i italia,ii, titolo cbe implica una concessione allo spirito corporativo che animava. il Partilo operaio italiano e una corrispondente concessione allo spirito del novello ordinamento, dissimulata nella sostituzione della parola lavoratori alla parola operai, quella, evi– denlomeute, di significato più largo e comprensivo di questa: al concetto di claue operaia si sovrapponeva, assorbendolo, il concetto di cla1.te lavoratrice o del la– voro, lavoro includente, nor. solo l'attività produttrice dell'operaio industriale ed agricolo, ma benanco tutte quelle altre manifestazioni delle facoltà umane, che sono socialmont e utili. Ora vedio.mo in qual modo speciale gli operai en– trarono come ingredienti nella. fu.se ,di cui discorriamo. Gli opera.i - l'abbl(Lmogià visto - per imprescin– dibili osigenze economiche d'esistenza e di profes:$ioni si erano andati aggruppando specia.lmente per asso– ciazioni d'arti e mestieri, o perciò, nel movimento sociale, non esclusiva.mente operaio, che venne in se– guito svolgendosi, non potevano entrare so non con quella p(Lrticolare toro forma. collettiva. Era mai supponibile cho essi rinnegassero le loro associazioni economiche o professionali 1 Neppure per sogno. Sarebbe stato come il domandar loro di gettarsi dietro lo spalle i bisogni loro materiali immediati, di rinunciare a quello soddisfazioni morali che accarezzano ranima colla.mano fra.terna della solidariotà. economica, di ferire a. morte il loro amor proprio, il loro legittimo orgoglio, la loro dignità dì lavoratori. Entrarono, dunque, nel nuovo stadio del movimento progrossivo con una forma organica. peculiare. Vi entra rono, eziandio, con una disciplina pure a. loro peculia.re; la disciplina, cioè, della. mutualità econo– mica. E con intenti pure speciali, vale a dire, il con– soguimcnto di immediati refrigori alla loro indigenza, alle loro strazianti peripezio, allo angoscio e a.Ile cata• strofl cito traggono o.limonto,e spesso inopinate irrom– pono, dalla sempre incerta dimane. O1•beno;queste c0ndizioni potevano benissimo - e lo erano infatti- essere capite dai non-operai del movimento, ma non potevano da essi essere interamente sentite, imperocchò, non addentali dallo zanne dell'orrida. mi– seria, uò provando il cronico bisogno della mutua assistonza, potevano stare - e vi stavano infatti - nel Partilo come persone aventi la coscienza della. loro individuale autonomia. Non solo: la rete d'organizza– zione e dì disciplinamento, di cui, essi pure, ricono– scevano la. convenienza, la predicavano movendo, più. che d& propositi economici, da.considerazioni politiche; la loro personalità., tanto per ragioni intime. quanto per ragioni estrinseche, era più alla ad obbedire alla. influenza di principi e di opinioni che allo stimolo di bisogni o di interassi. I loro pil\ efficienti motivi di pensiero e d'azione non potovano essere utilità econo– miche diretto, di cui non esperimentavano l'incalza.nte bisogno giornalioro, ma bensl la meditata aspil•azione o.d un organamenlo migliore di tutto. lo. società; aspi– razione che, so in taluni procedova cauta, a passo di critica e col provino in mo.no ; in altri, noi più anzi, slanciava.si ardimentoso. tlno a quello superne regioni dello spirito, ove illumina.vasi dell'aureola delle grandi idealitì~ tllosoflche o socio.li. Evidentemente, duo lineo distinte, che tlancheggians1, è vero, ma su l'uno. il fluido elettrico sociale corre baldo, alato e generoso come un amore, o altero e sereno corno il pensiero, o se qua e là. rallenta talora la sua corso. o sì s offermo., non lo fu.che per obbedire o.d una pondera.ta interrogazione dello sperimentalismo scientifico. Sull'altra linea, il fluido, invece, procede sempre a tentone, si direbbe in punta. di piedi, a passi incerti e aritmici, perchò circuito dalla greve atmo– sfera. degli interessi materiali indispensabili alla. vita umano. giorno por giorno. . .. Siccome lo. seconda e la terza rase, spe cialmente dovute agli operai, avevano già traccia.la una via cco11omica, o necessitava ora tra.cciare la via politica, cosi il còmpito nuovo era naturale rosse a.ssunto da en01•giopiù riposate e più fresche, impersono.te nei socialisti non-operai, o coteste novelle energie personali si consacrarono infatti con tutta la loro vergine lena al lavoro politico, reso soducente da un criterio e da un metodo, rinnovollati da un balsamico lavacro ratto nelle a.equofluenti della.scienza. Era un nuovo segnacolo di raccolta. Cotesto labaro, come tutto ciò che è nuovo (nuovo por l'Italia., s'intende, perchè - come abbiam detto - esso non indica.va che il metodo politico mar:ci.,la, già in voga in Germa nia o altrove) rin verdi nell'anima delle moltitudini, borsa.gliale dalla miseria, speranze, che vecchie delusioni democratiche avevano appassite, e nei giovani, usciti dalla. borghesia e accorsi al so– cialismo, mise in azione la fine potenza d'ideazione, tanto in essi suscettiva, specialmente se messa a con– tatto di ciò che si arra.cci&con forme insolite ed este– ticamento ben architettate. ILpoligono sociale, girando sul proprio asse, presenta - come si vede - a.I pubblico e mette all'ordine del giorno un teorema palitico-$<:ientijlco. Ciò che ò qui degno dello. più seria attenzione è ronda di scienza positiva. e sperimentale che, per la prima. volta, fa solco attraverso i campi del socialismo italiano; onda, la quale, se non potò - non essendo cho un primo flotto - dilagaro e penetrare profonda. in tutte le plaghe e in tutti gh strati dello.società, ne fecondò tuttavia po.recchìe zolle: scosse dall'alto sonno il dottrinarismo classico ed ortodosso, gettò lo scom– piglio nelle Accademie e negli Atenei impietriti nella pedanteria., e lanciò i germi di uno scisma perfino nelle ferreo filodel cattolicismo. E si vide attorno alle vecchie

RkJQdWJsaXNoZXIy