Critica Sociale - Anno V - n. 12 - 16 giugno 1895

CRITICA SOCIALE 185 cont1·addicenti alle 1·egoledell'igiene,e in nuovi'fabbricati. Mercè sua sono sorti, in seguito,' dei piccoli alloggi per operai, da affittarsi a un prezzo che varia dai 150 ai 250 franchi all'anno, ed oggi se ne stanno costruendo dei più grandi per famiglie, da. cedersi al prezzo di 180-280franchi, non che dei più ristretti superanti di poco il prezzo d'affitto di 100 franchi. Oltre a questi edific1, furono fabbricati degli alloggi in comune, ma con camere separate, e delle case, sullo stesso tipo, per vedovi, o vedove, con figli. lvi i ragazzi sono cu– stoditi e nutrili, durante il gim·no, al tenue p1·ez:todi un f1·anco e 75 centesimi a tesla pe,• settimana. Tuttavia, siffatte iniziative sono state prese dalla Commissione col precipuo scopo di spingere i privati su questa via, ciò che si è già cominciato ad ottenere. Del resto, anche dal lato finanziario, queste operazioni non sono riuscite disastrose; per citare un esempio solo, la somma impiegata per gli alloggi in comune ha reso il cinque per cento, mentre il ùanaro occorrente era stato preso in imprestito al saggio del tre e mezzo per cento. Ma, dopo aver provveduto al corpo, bisogna prov'– vedere anche allo spirito, e perciò il Municipio ha fondato dei musei, delle gallerie, dei gia,•clinipubblici, delle palestre aperte per i ragaizi i e ha. istituito un concerto sellimanale nel pala.zio del Comune, cui si può as:;;istere al preizo di IO o di 30 centesimi. Ciò è molto vantaggioso, in quanto toglie un buon numero di clienti alle osterie. Dal lato igienico, pure, il municipio di Glasgow ha più da insegnare che da imparare. Varie sezioni del– l'lspetto1·atòlper l'igiene si occupa.no delle malattie inCettive per prevenirne il più possibile lo sviluppo i assegnano alle case, non sufficientemente vaste ed aerate, il numero di persone che esse possono con– tenere; vegliano anche sulle officine, sulle latterie, e via dicendo. Le vie pubbliche sono tenute pulitissime, e l'epurazione, per ora parziale, dei rifiuti, ha fatto si che circa 1 /~ del liquido, che si riversa nel fiume Clyde, è puro come l'acqua. del lago di Santa Caterina, mentre la. parte solida dei rifiuti stessi serve per iertilizza.re i campi. Infine, l'istituzione di bagnipubblici e di lm:aloi, sebbene non ancora suOlcientemente sviluppata, com– pleterà la. serie dei provvedimenti igienici e sanitari. Malgrado una tale estensione di pubblici servizi, i contribuenti di Glasgotosono meno aggravali oggi di quel che lo erano venti anni fa. Infatti, nel 1874-75, la tassa per ogni starli na (25 franchi), sulle rendite su– periori a 250 franchi, era di 3 fr. e 80 centesimi, e sulle rendite inferiori alla detta cifra, era di fr. 3,36. Oggi, invece, la tassa, nel primo ca.so , ~ di fr. 2,86, e nel secondo, di fr. 2,65. A questi proventi bisogna aggiun– gere una sovrata.ssa di 10 centesimi per ogni 25 lire, che rende 375 mila franchi, e che fu imposta nel 1868 per far Cronte alle passività. incorse per la costruzione del palazzo comunale e degli altri fabbricati pet· uso del Municipio. Ma, quel che distingue, sopratutto, il sistema finanziario della. città di Glasgow, si ò l'istitu– zione del fondo d'ammortamento, mediante il quale tutte le passività del Municipio saranco automatica– mente rimborsate in un dato nume;Ò di anni. Il periodo più lungo sarà necessario per pagare il debito del contratto onde provvedere all'acqua potabile e al gas; ma non eccederà il termine di 67 anni. In conclusione si può asserire che la situazione attuale del bilancio della città di Glasgow è delle più invidiabili, poichè, di fronte a un passivo di 200 milioni di franchi, abbiamo no B1 reo un attivo di 262 milioni e mezzo, con un residuo, in ravore, di oltre 62 milioni. Ma la ormai vastissima estensione della città, e la sua popolazione che eccede i 700 mila abitanti, ranno sentire vi\•o il bisogno di un opportuno decentramento riguardo a certi pubblici servizi i e, siccome, nell'anno prossimo, si verrà a un riordinamento della divisione per rioni, sarà probabilmente presentato, al tempo stesso, un progetto per la istituzipne di cinque Comi– tati civici regionali, forma.ti e di •individui eletti dai rioni rispettivi e di membri del Consiglio municipale che ne fa.rannoparte ex officio. A questi comitati verrà affidata, prima di tutto, l'esecuzione dei provvedimenl i emanati dal Consiglio centrale: quindi spetterà ad ossi il disbrigo di quegli affari 'che esigono pronta esecu– zione, e che rientrano nella cerchia della amministra– zione ordinaria; infine, dovranno vigilare attentamente sui bisogni e sugli interessi della sezione cui sono preposti, presentando al Consiglio tutte le proposte, tutte le raccomandazioni che saranno del caso. Le de– liberazioni prese nelle adunanze di questi Comitati saranno'lcomunicate al Consiglio centrale i se ·questo non le disapproverà, diverranno immediatamente ese– cutive. Tali sono le grandi linee del progetto in parola. Giunti quasi al termine di questo breve riassunto delle benemerenze del Municipio di Glasgow, non dob– biamo omettere un particola.re che gli torna a biasimo; e questo punto nero si è l'indugio che esso frappone a dotare i cittadini di una pubblica e libera. biblioteca, trascurando, cosl, un vantaggio morale tanto impor– tante, e che con una lievissima sovra.tassa. potrebbe procurarsi, mentre non si è, giustamente, esitato dinanzi a spese di milioni, quando si è trattato di benefici materiali. Malgrado questa menda, il titolo di municipio mo– dello ben si addice alla rappresentanza cittadina di Glasgow. Tutto quello, cui si è succintamente accennato, fa fede di quanto possa rendersi utile un municipio composto di uomini pratici, i quali si occupino assai più ciel bene dei loro concittadini, che non doll'esr,orro o illustrare delle pure teorie politiche o sociali, spen– dendo la propria energia nel discuterle anzichè nel– l'applicarle. Abbiamo, infatti, qui, un chiaro esempio della possibilità di raggiungere l'ideale vagheggiato dal signor Cha.mberlain, quando egli disse che il municipio deve essere il centro dell'attività di tutta la vita. pub– blica, e che i membri di esso debbono consacra.re tutti i loro scorzi a procurare il benessere dell'intera popo– lazione, dovendosi conside1·a1·e il Consiglio comunale come it dfrettwe di una gran società cooperativa, della quale ogni cittadino è un azionista, che 1 ,•iceve i suoi dfoidendi sollo fonna di salute, di comodità delta vita, di sane 1·ic1·eazioni,e di felicità ,•ipa,•tita equamente f1·a lutti. Fin qui la .Minerva., o meglio la Fornighlly Review. Alle quali noi vorremmo domandare a che cosa mirino col dire che val meglio spendere le proprie energie nell'applicare le buone teorie an– zichè nel dtscutm·te. Forse che si possono applicare senz'averle prima discusse almeno quanto occorre per farle accettare dalle maggioranze1 Nel legifera l'articolo che abbiamo l'iproaotto non bisogna dimenticare che si tratta dell'Inghilterra, cioè di un paese dove i municip'ì sono autonomi e non già tenuti in perpetua tutela, come minorenni o come dementi. A che cosa giovi la tutela del potere centrale si vide nella storia dei tentativi

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