Critica Sociale - Anno IV - n. 6 - 16 marzo 1894

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTil'ICO Nel Bee••: Anno L. !I - Semestre L. 4 - All'Ealero: Anno L. 1e • Semestre L. &.&O uuer,, vaglia, cartolinfMJ<Iglia all'Ufflclo di CRITICASOCIALE: MILANO: Ptrtlcl Galleria V. E., 23 13' 11110 iollll) Per 1111.LANO al pub abboaanl anche alla Libreria Dumolard: c. V. E., :ar,e datt'cditore M. Kantorowicz: via Manzoni, 5, A■at IV - N. G. SOMMARIO Attualllì. Net 1H1e1edl ,110,1tt:CU0t•;o: l'((l(ll e Il domtult 11,IJCIO), i·n'11(lle1ut1 al Trilnmole dl guerra (fl'11..11•ro TURATI), su:1011,m.o J»-Oteaion•,tal (ARTURO , ....nl\lOLA). Studi sociologici. Come le ta-1,e colvtacoHo l 'l)Orerl (A1'1'. ,\f(TO:i.10 J,1550:,;1 ~n po- 1Ulla di "'· roLVARA). contributo olla teoria deltn tolta (lt ela11e; lf. Kconomla a 1chlavl (A.o. l)K:,;'l!OKTTO n,rn.TAI\MLl,I), 1:az10,1e dd va,·m, #OC.lt1Ulla Ud pae,1 di JJICroiO v,-op, i.clii terrle,.a (LUIOI Y.INAt:DI e la CRITICA Soc:Al,K). La 1'lCCOla pt'OJWÙ!ld: t'OIIU' JtQ&tt', come muo~ Studio gull:i. llk• C'OIAproprlela roedlarla nel lfonrcrrato (ROCCAPILO). l"retl, CrùtUMC&lmO e &oclolllmo: Il. I.I\ Cltlt'l3 e la rrorrlellt (1Jsncun10). Dl!.lloteca di p,v,pn11a11da. NEL PAESE DIMONTECITORIO J"_/oggl o 11 do111u·n1 È opinione diffusa cho la Camera bassa sia di– \l0ntata, dopo l'osposizione finanziario, una b.1.raoncla pe~gio o più a1•1·um,ta di prima. Si dice: non c"ò piu fode, nè pati-iottismo 1 nò disciplina. L'autorit.\ dei capi ò disconosciuL1,quella del governo 11011 ò suOlciento ad inft-enaro i rancori, lo bizze e lo go• losio di moslierc, o la t,·euua dl Dio, invocata dal p1·imo miuisti-o con fervore quasi apostolico, pa1· cito debba 1·imauero un dcsidorio senza speranza di roderlo compiuto. I ,·ari gl'nppi parlamentari. in lolla con sè slossi o t1·a di loro, si scindono, si combinano e si aggl'origliano in rnanioro mostruoso o di,·orso a seconda dolio nocossità dol momento o de' mali umo,·i di quelli che li compongono.I depu– tati, cosi tonori dello istituzioni, in voz·ità non le amano cho 1>el to1•nacont1J che ,·i trovano o por quollo maggio,·o che ne spe1':lno.Ncssuna idealill\ H muovo o li sospingo poi· l'orta faticosa. Tirano, ciascuno, l'acqua al prop1•io mulino, pens ano, cioè, n salvarsi il collegio o non guarJano pili lont.1.no, nè pH1 alto. \"odetcli alla prora, si sog,!inngc. ~lessi tl':1 l'uscio degli olettori cho 11011 l'oglionopiù tasso o il muro dell'e1·ario cho lo \luole o no ha bisogno ad ogni costo, stanno facendo corno i bambini, quanclo ,·anno ruzzoloni per terra. Inveco di 1·iaJ- 1.arsi e cli pensa1·0 corno si debba usci1'0 dal passo periglioso, so la pigliano col rwimo che capita, in questo caso col ministro Sonnino cho agli occhi 101·0 ha avuto il torlo inescusabiledi po1·1·0 il mondo a 1·umo1·0. 111 questo solo c1·accordo, in tutto il resto i signo1·i rappresentanti della naziono ranno a pugni rabbiosamente, come so niente fosso o il pubblico non stesso a guat'dal'li. Sicchò so F,·ancesco Cl'ispi riuscirà a mettere insieme una maggioranza, egli ca Gino Branco MIiano,16 marzo 1894. poi"\ accende,·o un cero alla doa Ragione e dcdi– c~wlemagari il giorno in pili dell'anno bisestile. Questi i discorsi e sono i soliti, cavati ruori dal– l"armaclio, spazzolati e messi a nuovo per la circo• sk111za.Ma c"òquesto di più, cho •nai corno adesso si ò dotto della Uamel'a k1nta posto e l'itupero. Al– cuni, o non sono i pili al'J'ab biati, giungm10 perfino ad assomigliarla ad un va.se, 11011 r1uello di Pandora, ma quell'altro, cho la buona Ammonia scoperse ngli occhi spauriti di lleino quando il poeta, dopo lungo esilio, potò rivodoro la patria tedesca. Io non so nè voglio dil'O so l"immagine sove1·• chiamente vc,·tsta si adatti a Montccito,'io: po– ti-ebbeanche da,·si di si. ~la il 1-estodel discorso, con buona 1>nco di chi lo ,•endo o di chi lo paga, contiene un sacco od una sporta di corbellel'ie. Solo gli ossenatori su1>0rfìciali, gli aclorato1·i dei prin– cipii, i scmpltctsU della politico,che sognano somp,-e o dappertutto duo soli parlili funzionauli alte1·nali– \lamrnte o nocessariamcnte como gli stantuffi di una locomotiva, possono dil'C cho la Came,·a bassa sia una g1·au conrusionc do, 1 0 è b1•avo chi ci ca– pisco qualcosa. La conrusiono ò invoco nella 101'0 testa non abituata a guardaro il fondo dello coso, procli\l0 anzi a confondere lo apparenze colla 1·oall..1\. come chi scambia il 1·umo1'0assordante di un'officina col la,,01-0 febbrile ma 01-dinato che vi fer\'O dentro. Parlando così non intendo difendo,·e nò la Ca– mera, nè i deputati. L'una o gli alti-i sou rei di tanto colpo cho l'addossargliono una di meno non si• gniflca mandarli assoluti. ~laò semp,-obene motto,-o 1·0 cose a posto cri aprire un ,·arco alla vorit:'t, che nei regimi pa1·lameulari si sma1·l'iscoqurisisornpl'0 nel labirinto inestricabile dcll'i1>0c1·isia, o in quello peggio,-odolle chiacchiere. Sentite e ,•edolo se io ho ragione. . . . L"esposiziooo Sonnino fu dotla l'cspostatonc– /Jomba, e della bomb.1obbo tutta la fenomenoloiria o pt'odusso tutti gli offolti. Scoppiò all"impro\'\'1so con molto fracasso, molti rerì, qualcheduno ucciso, tutti riompì di s1>aventoo volse in fuga. Questo primo pel'iodo fu confusionario o non poteva ossoro nlll'imenti. Ma poichò la paura fu quota, la gento si precipitò sul luogodol delitto. Le autorità. mio a dire 1 deputati, erano in prima flla.Qucsli vollero vedere ed esaminare i frammenti della macchina esplosa o i danni cho aveva cagionati, ma11da1'0no rne.ssi in pro• viucia por conosco1·0 l'impressiono che CS..."'-1. no aveva ricm•uto, si comunicarono lo loro idee. lo discus– s01-0 vh·acemonto o presc1·0 lo loro decisioni. O1·a. lo scompiglio è cessato o ciascuno ha trovato il suo posto. I partili, i gruppi. lo combriccole,chiamatoli corno ri piace, sono schierati in (;tlanJri ordinate dintorno alla bomba, che ne coslilui.sco il centi-o di simmetria o di g1·avilaziono. Il le falangi sono tre e netk,monte distinte. Una prima è composta dolla Destra, di quasi tutta la

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