Critica Sociale - Anno III - n. 22 - 16 novembre 1893

338 CR.ITICA SOCIALE •aprtmmo euere •~ubblicani. Percbò non ò l'ra noi chi non comprenda che il go,·emo a repubblica è Il migliore cho si pouano Imporre I cittadini convinti dei principi liberali o a. ques1I tlnceramento devoti, ecc, ecc. • E arrivando inOne al clericali di varie tinte - Unllà cauouca. Oase,·calo,·e, Lega UmWO.rd.a, ecc. - i quali dichiarano cho il papa in fondo ~ e non può non essere, repubblicano; che ben lo dimostra il suo atteggiamento verso lt1. prediletta dello na– zioni, la Francia; che la monarchia è necessaria– mente ghibellina, mentre una repubblica può as– sero guelfa o perciò pii1 propizia all'8!Jpnndersi della religione e dol clero; à tutto un coro di voci che chiamano a rnccolta per la salvezta della mo– narchia .... oppure (cho è poi il medesimo) per di– chiai>nria agli esh'omi. Non essero, in un dato momento, alla greppia del pote,·e, è per fermo un motivo logiltimo agli attacchi pila audaci i ma nnora, nelle parti conser– vative, cotesti attacchi non avevano oltrepassato certe frontiere. Pcrch6 l'istinto della conservazione suggeriva a quogll oppositori, che al di là di quelle frontiere vi ora la loro di resa del domani. Or questo è il senso che sombt·a al tutto svanito; e questo è il renomeno nuovo. Ond'è che la e situazione> e la disposizionedegli animi a noi sembrano esattissimamente rispecchiate in queste parole, con cui la liberale Corrtsponden:.a ve1·de di Roma, dopo aver preso nd esame lo scritto del Vilhu-iauspicante l'abolizione dei partiti e la loro conco1'Cliattorno al trono, cosi chiude il suo articolo: Llqutda:tone. Sono parole che hanno già fatlo il giro dei giornali: A molti sembra ohe, so rltall• rosse goven1a.ta c on lsli1 uzionl pili appropriato alla IUIL indolo ed al suo temperamento storico, Il collegamento di tutte le forzo vivo In un Intento di supremo riscatto, sarebbe non solo facile, ma. logico. LoHpirito delle attuali istituzioni fu che cl spinse ,·orso un sistemadi alleanzedal quale scaturirono tutti I danni che ora si deplorano. A voler sopprimere l'olTotto,converrebbe adunquo sopprimere la causa. Le fo1-n1epolitiche cli cui ,i è valla la bo,,_ !Jhuia per 1frutlare il pat1e t1011 ,i pi-uta110 all'opera di concordia im,ocata daU'tQrcuio ,criuore (il ViUari). L'alleam:a di tutti l partiti na.zlonali, com1n-ew il cat– tolico, non è possibileche i,i Hn allro campo, o forse è ,·enuto il tempo d'im•ertire la formola. di Crispi e di dire che la. monarchia ci clivide, 1n.e11tre la repubblica ci unirebbt. Or questo ronomeno: che la monarchia sia oggi attaccata specialmente dai suoi amici, da coloro che di essa, como del p..'lese,si fecero marcita di srrut– famonto; che la 1'8pubblicasia conclamata e sembri a,•,•icinarsi al suo trionfo, proprio quando il partito 1'0pubblicaoo slorico, ii partito dei repubblicani ide.'llisti e generosi, che seguirono Mazzini, Gari– baldi, Mnrio, Sam, Cattaneo, Campanella, è e si confessa più di\'iso, pili sbandato, più liquidato che mai; questo ronomono può sorpronde1-otutti tranne i sociulisti, i quali l'hanno conto ,•olle preveduto o preannunziato. B1bllute a Gino B o SI; noi andiamo gridando da trenta o più anni, contraddicendo alle idee politiche acceltate dal co– sidettosensocomune,sfidando il sorriso dei epratici» e la taccia di utopisti o di ,•aneggiatori, che due soli partiti hanno ormai ragione di esistere e si ,•anno in effotto rormando; i conservatori di tutte le rogge (democratici, prcgl'essisti, atei, religiosi, monarchici, repubblicani) e i socialisti. Oggi questa derisa \'erità O divenuta cosl comune, che seM'e persino da cliché ai discor,i elettorali. (') Noi andiamo 1·icantando a iosa che le forme po– litiche sono un acoosso1•io, un corollario, una sopra\'• \'Oslo delle formazioni economiche; che nulla riesce tanto ad alfi'Otta,.. la repubblica quanto la costitu– zione di un partito di classe proletario; e che la l'epubblica O il camJ)O tn cui la borghesia è più unita e in cui meglio si Sl'olge In lotta ch'essa fa pe,• lo sfruttamento del lavoro. E oggi infatti, di fronte alla mancanza di s1>01.1.aU . .. o anche di tntcrt, di fronte alla chiusu1•n doi moa-catl, al ribasso della rendita, al languire dei comme1"Ci, \'Odiamodiven– tai-o repubblicani i nemici più accnniti del popolo - e, non andrà mollo, li vodremo trionfare. Perché so questo, corno crediamo, non è ancora l'ultimo squillo, è però senza dubbio uoo dogli ul– timi. La bcwghesia, com'è credente od atea ad opportunità, secondo cho lo conYcnga meglio spa– ventare gli operai coll'inferno e rimunerarli col p.,radiso, oppul'e abolire i giorni resth-i per au– mentare a proprio protHto il sopralavoro settima– n.ale; cosi è, ad opportuoih\, assolutista o progres– SLsta,. mona,"Chica o repubblicana. Negazione. per propria indole, d'ogni idealità superiore, essa non rappresenta che il lauto ver cento; Luigi XVI o R~bcspior1'0,Napoleone lii o 'fhie1'S.a chi meglio ghe lo garnntisca, qunlo che sin il suo nome o il suo stemma, ossa consogna indltfe1·outementc In propria bandiera. Ed oggi la monn1'Chlache, poi· smt natura, deve aJ)poggia1'Si in pn1•tosui l'Csidui dolio cnsto feudali o in p..11'te sullo illusioni o sullo simpatie popolari (un giornale milaneso pn,·ln,•a l'altro di condispr'egio dei e bassi fondi sociali di\'onuti ausiliari del t1'0no »), oggi la monarchia, io•Italia come in Belgio, come in Inghilterra. o pl'esto sarà lo slosso da pe"1'tutto, va di\'entando per l'opera di sfruttamento della bor– ghesia piuttosto un inceppamento che un aiuto. Colla sovrapposizione o col cuneo dei propri in~ ressi particolari essa impedisco (come nota benis– simo la citata Corrtspcmdett:a cerde) la fusione di tutln la borghosla in un solo partito, e cosi accresce forza ai partiU sov,•Ot'Sivi. Collo dispen– diose alleanze militari a tino dinastico, colle dila– pidazioni e le co1·ruzioni avvenuto alla sua ombra, essa ha. nccomp..,gnatola bo1"ghesia alrorlo della bancarotta nnanziarin o politica. Acuito dalla crisi imporversante, il malcontento popolare si dilata e si avanza, minacciando, ovo non sia deviato, di traboccaro qunndochcssia in un \'asto movimento sociale. ( 1 ) Veflrl\11Il dllCOrto rtcente del dej)Ulato Oabba, l'ta RIIaltri.

RkJQdWJsaXNoZXIy