Critica Sociale - Anno II - n. 17 - 1 settembre 1892

258 CRITICA SOCIALE 11retendereche un elenco di eaudidature della demo– crazia rosso tutto d'un blocco, d'un·unica identica specie ,Il candidati, d"un·unica idenllca gradazione tli 1intt'. I.a ,1emocrazì11. locale di ciascun collegio è per il Comi– lato il m1"glio1·giudù;~ del uomo, più o meno acccn tualo, sul qualo meglio lo con,·enga alTermarsi, che le paia Il più adatto allo fono e condliloni locali, il piil indicato per l"ambiente,o per altre Jl:J>OCia.li circostanze, o quello cito om-e maggiori probnblli1à tli successo. Il fatto della scelta di quel nome tfa parte dd partito, per arrermarsl,sen·e esso da crisma, co,titui6Ce euo il ca– l'alltrc tlnnocratico della candidatura, e consiglia su di esso la concordia dello vario gradazioni o runionedello furie, si tratti r1ua del nome di un 11ocin.lista serio e ro1n 1 lnto, o là di un democratico di h.lcotemperate, se– l'Ontloche la lotta sul luogo lo presenta. ,\I Comitato una.soli\ cosa stl\ n cuore, che l"affer• 111asio11a ci aia,· o elio il nomo In ogni modo non osca 1lall'or·blla del 1irogrtu11ma. lmmodl!LIO della. t.lcmocrazia. (inlosa <1ueslapnl'ola nel senso nllo o J)iil comprensi\'O) o dia.gar,urilo n.ssolutodi 011e,t(), di ooralte1-c, di disiti– tc1·c11tJ o di indipc11de.11:s(1 d'animo, requisiti che, poi icm11! che co1TOno, sono da esigersi ancor prima dol– l'i11uer,110. Abbiamo ,oluto citar tutto, aillnchè non si dica ciaonon ti-o,•i.uno porchè uon "ogliamo trcn'are. Onestà, ca,·alle1·e, tltS1uteressc, lndtpe,uten;;a, sono le rorzo di un partilo, ma suppongono che il p.."t1'– tito ci sin. ,,,-oora,mnadellademocra;tanel sen,so alto e vtù ,-omprcnslto, anello <1uostanon è cho unn fra.so.Cerchiamo nella Dlcllilll'lGione del C.0- mitato oontmle il riflosso di cotesto J)l'Ogramma. Si nomina il giudicocompetento per territo1io, que– stione di proeodum. Ma la legge, la e t.·\\'ola della leggo•• chiediamo, do,•'è? Conce.liamo In e gmdru:ionedelle tinte>; ma qual è il t'Oloro rondamentale? La e accentuazione > più o meuo acuta o circonnos.s..'\jma ditoei almeno la sillaba. Sta bono la• uniouodelle rol"t.O >; ma quali ro1·zo, di gmziat Hinuneinmoal blocco unico: ma di cho miuomlo si fratta? I.a l'is1>0sta posili,•a, la solt\ posith•a, il Comitato la li:\. e Il fallo (i co1~i\'isono nel tosto)della scolta di quel nome da, parte tlel varlllo, sc1·,·o mso di crisma. » - e Crism:, > dico il ,,oca boiario: confe1·– ma:fonc. :\laconre1,n:u~ionedi eheTChecosa è quel tho ha da pr~istoro? ~nu CXbC, ossor,·c1-t1 qualcuno,elio tutti già srurno. f,a democrazia nel senso alto o pili comprensi,·o ~--··In domocr-azia.Comoooo,•a OSS.'\ può ben dire: lo soh cllt sono. E poi no11esisto nell'ArchiYio il Patto lit uomci'! · Eppure so ,•·om un momento in cui·- nella di– t·hiaraziono che ra da a1•ticolodi ro11do a un primo bollettino el ettorale - bi.sogna,•a Jll'OJ)l'io ripetere che cos.., la dcmocra1.ia rnglla (!SSCl'O o sia - se ,•·era un momento in cui <Juclcho rim:rno,di quel l'Olio, superstite alle tignole dovesse sciorinarsi ruol'i del tabernacolo l'iduccndolo a pili breve e Jl01-spicua lezione - a noi p;u'Orosse appunto <1ue– sto. nopo il clliacchio1·iochu i;·~ ratto i;ullo diYi- B1bll te G1 o B n o sioni. lo diserzioni, lo e,·oluzioni dcll'Eslrcma .!-illi• sh-a, cui quol Pttllo a,•o,·a ser,•ilo di ronte batle– simnlo; ora cho il poJ)olo so,,rnno ò chitunuto a JU'Onunciarsi o che lutti ,•nn dicendo che nella « gr:r.dazione dollo tinto > non ci si capisce pii1 nulla; ora cho i socialisti si affacciano da uu lato, gli anarchici tempost.'lnodall'all1'0,1wogrossi.sli. con– sor,•ato1·i e clericali si stringono in leghe più o meno copc1·to o do,•unque i J)l'Oblomipil, ardenti si pongono o domandano aninmento, almeno, a so– luzione; om 01-ap1-oprio il caso, ci sembra, di ospri– moro in poche frasi ln·ccl, tuct'Osc od t'1tirocllc quel cho (.'OStiluiseo rossc111 .. ,, il midollospirmlo, del p1-ogr:unma. Od ora, temiamo, o non pii,. Se no, il dubbio di\'enla legittimo, elio ciò elio 11011 si ra lo si omclt.'l.a bolla poota 1)01'Chò 11011 si è 111gl'1ldOdi fol'lo. E cho soloquei luoghi comuni dello e alto idoalilit•, del e s011limoutopoi dolod JlOJlOhwi >, doli'« OJ)Orarodomonte intesa alle giu• slizic sociali > JlOS&'\llO fln{Jerc di tenei· congiunto un conglome1-ato 1 elio qualunque an'c,,naziono netta o precisa manderebbe tosto in frantumi. Pcrchè non rnociamoci illusioni. Lo questioni in Parlamento si preso.ulano in rorma concreta. Lo giustizio sociali, il sentimento, ccc., sono Mlso buone per <1ualunquo,•h•anda e cho Spo.iSO si imJ>iogano aJ>punloa dissimulare H rancido o l'artefatto. 01-a corno si comporlor:urno nell'aziono quel « democra– tico di idoo tem1)01-ato » o <1uol• socfolisla scrio e con,·inlo > cho do,·ono staro accanto come duo gm– dn1.ioni di uu coloro medesimof Il primo sogua p1<0- bat,ilme11te la J>iccola p1-opric~\ aiutala o diffusa, l:t mcu.ad1in inooraggiala, (i\\'Orita la COOJ>Crazione piccolo-borghese,m~ri (corno si es1wimo,•a testo un nosh'O democratico elettomle) coidO\'Utiriguardi agli interessi degli esercenti; il aocoudo \'Ori..\ar– frcttata la distrt11:ionedello piccole JU'Oprielit, au– rncut:1to il p1-olctariato, sollccitatn soltanto ftuella coo1)Cmziono cito ò arma di t'CSistcm:ae di oman• eipazionej il p1·imo1·iconosce1·:\ franeamonto la lolla dolio classi e rnvorir':1tutto ciò cho agguerrisce la classe asse1°\'ltacontro 1.t e.lasso dominante; il se– <.-ondo \'aghc1,,ge1~\ rm·,11011fao quindi, 1n-o fJOno 1mcts, 0011c;iglieri1 magal'i qualche salasso come ru1- lidolo alle 1ibollioni. Come si mettono d'1tcco1ùo <1uosto disparato tenclen1.e? F: ltuale Mii, la ,,uoslionc eonet'Ot."l di quale.hoimportanza in cui esse, per di- 1'0tto o per indir'Olto. uon raoci:wo capolino? Noi - lo diehiAriamo frt,neamente - stentiamo a \'cclci·la. Se.nouchènella l)lclllara:.lonc dol Comitato la gl'i\llnzionesocialista Oquella cho sta J>iit a ,lisagio. Dappl'ima, abbiamo ,·islo, è una e gradl\1.iono • del p.. ,rtito; ma poi, un periodo più gil1,esce fuori del p..,rtilo; è a(:colta, io, dil"emmo,tollerata, J)er ragioni estrinseche, o con non mai sufllcionti c.,utclo. Citiamo ancora o sino alla flne,rip1-endondodovo abbiamo interrotto. La democrazia f)Uroscrh·e e scrivcril no·suoi cionchi i nomi tli r1ucimt1ggiorio migllol'i l'ra I rnpprcscntunti

RkJQdWJsaXNoZXIy