Critica Sociale - Anno II - n. 16 - 16 agosto 1892

CRITICA SOCIALE 253 1uo patrimonio 1nniiu1roro. E questo privilegio suo porta. - n-a ratt.ro - a. ciò cho, per esempio., nella donna meno 1l am miri lo splendore di naturale belleua., che il ricbia.mo scintillante o tintinna.nte di ,·eui e di monili. Questi vanesi della pri't'llcglata categoria. economica gareggiano nel rar pompa di donnine allegre. cariche d'oro e di gemme, Incatenalo e forale brutalmente, come tante femmine d• ha~11. e inconsciamente per capriccio condannano CO!luna numerou., misera, onesta, oppressa turba di affamali a Yivore e scavare e cercare dolorosamente, otemamonto, totlorr& o IOU:acqua, là, dove manca la luce, e do,·e manca il respiro, e dove anzi tomPo viene a. mancare la vita. Circondandosi di cuochi, sottoouochi, cocchieri, mag– giordomi, livroo, guardl\J>Orloni, guardarobieri, patafre,. niorl, staffieri, camerieri, ecc. ecc,, questi sibariti sot– traggono Inoltro In.ro1•1,1, produttivn. dol loro immenso o vilo sorvltlommo nlh\ 1wodu1.lono vantaggiosa, aumcn• tando consoguontomouto ltLr1ltlcn.o.Ilo.diminuita. cl..sso doi ht.\'Oratorlu1111. f..& categoria oconomica n.llmllmenlo 111potere non è, corno 1'è Ylsto, la. pl0 11.datlaa conoscere i bisogni ,•eri del pa.ege eff'etU,•o,U quale 111.,·ora, soffro e pàga; nè - 1anto meno - & IOddisrarli. Il p&OH tlftUivo - ora.11\-uUato in enftleusi da pochi vtilùti - non corrisponde aft"alto al J>&e60 v/fkiak, ftnzlone giuridica. L"ordine attuale è 1labllllo e a sicurena d"ogni viltà. t: e d"ognl apos1a.sla - a conrorto dei num.molari (è t: Bovio che parla) o degli usurai - & beatitudine del , mezzo pen1lero, della lepida. redo, doll'a.stuta sapienza., e dell'lneM.e scrio1à e del multironno ga.111.ntuomo del , Gulcclardlnl. • li paese nostro è vicino altua.lmonto ad alfroncarri in poutflO di ,~ tntdt1imo. Ad osso appartiene d"in– stnurare - valendosi dollo prossimo eluioni ge,ierali - un ordine 1ocialo dlvenio da quello che i suoi utilisti hanno dlchll\rtLtodi ossoro disposti a mantenere, anello a costo di usciro dalla legalità. Avanti dunque I giovani più onosU o più generosi dolio clll3si 1>lòcolto! Dlscoprano all'uomo italiano un nuovo mondo Italiano, un ttuooo 0l'dit1c sociale; o fac– ciano cho - por pensiero italiano - sorga e si drizzi gigante di rronto n codotlA morente ca.togoria d"uomini suporflclall, rat.ui, retrogradi, votati a.ruesehini interessi, &COOStumatl a.d abitudini ridicolo o rurbe o gesuitiche, un n11oro11om1J italiano, inlellige11te e fo,·te e giruto. I ratti economici dissolventi dell'attualo artiftcioso regime oconomlco,dimostrano fatale e prossima la ruina della società attuale. E l11. rivoluiiono Yerrà. li& percbà il popolo pou& co,-,uooeuo 110H e/{inu.roraccoglierne I frutti, noceulta ch'tgU ,teuo combatta e prqx,ri e domandi le rif()rmt, dolle quali può Yalers.ipel proprio generalo o 1tabllo mlgllonmento economico. Il progN!IUO è moto. Raggiungere la. perfezione d"uno &lancionon è posglbilo all'uomo. Si molta dunque in cammino, per conquistarla. a gradi.• E la prima. tappa ,ia q11ella tll' ri,tabilire un po· di giu•li~ia per ltdli. Domandiamo per ora, ma senza in– dugio, la rifo~ma dell'foiquo auuale ti.tema tn'liutan·o, coslcchè I ph) ricchi e più rurbl più non vi si sottrag– gano, ed al più po,·erl o mono occhiuti la imposta non la si sottragga lnanorlit1uncnto, ma pur dannosamente - coll'abllo o d01Stra11111111.ia dol borimiolo - mediante B1bl >te a G1 B 11 o i da:l tul comumo e mediante la. ripercwuiom dello tante gr&,·eue, delle qu a.li con 681i - osclusiva.menlo quasi - rimangono •itllme le elusi proprietarie delle campagne, oppreuo da. un Insopportabile cumulo di debiti e di gr&'fotialme imposte. Domandiamo una impo,i.iione twico p,'O(lt'(!uit.,aml reddito e/f't!ltico e '"' paln"moHio irt(rutlifero e mila tredild. llllituita questa Imposta democratica ed egua– litaria, san. gradualmonte pouibile di a.spirare ad una condiz.ione di giusliila plò radicale, alla t!f/Ua!Jlian.:a di lutli nd polttUO t'tal• t collcllioo dei me.:.:i indi– ·~n,abili a ,vil"ppan, lo indicidualità di ciaacuno. Un passo per ,·olla. Il JJaue, nelle pro,,ime tle.:iot1i, 110n ,i luci più abbacina,·e dalla cRimc,·afo,fo,-e,ct11lcopale,cc,-,;a dei colori polilici. Elegga a deputnto m1icamc11le citi accclli di ctomm1da1·c subito alln Cnmoro. o di votal'C, so d1Lnitri domandala, la im1mta J>l'Qffl-C'8ivatmica 1td 1·cdctito cfl"cllioo ac– CCl'lato. Intanto, come gli oconomisll o gll cnciclopodisli stn– dìarono o rormularono noi cal1ic1·1 lo rlrormo. cho il terzo Slato - ncgll Stati generali d ell'89 - do,·e,•a. chiedere al dispotismo; eo1l racc.lo.no,durante l'attualo periodo di proparaiiono elettorale, i ,·eri amici del popolo. Siudiino e prepariHo ~ riforme da aJluar,i. La sola minaccia delrimJ)Ol1a progressiv" unica, la quale presenterà a ciascun ila.liano la sua quota parte rttlk inevitabile di contribuzione, in ragione progressin del reddito ,·ero, non nominllle, ,·lslbile a l'reddo, como su di un pialto, senza ,•oli mi11iftcatori, basterà Il con• tenore le spese In un limito danero proporzionato non solo alla tona contributiva. del paese, ma anche alla potenzialità tributaria. ed alla condizione economica di ciascun contribuente; e quindi con,cn.:iente un più fflergico e più pro/fltevollJ ,viluppo dt!ll"aqrieolltm1. e d'ogni imlu,tt·ia e ciel commercio, e quù1di p1'0Clu1tù,o di 1111 generale rilloralore be,itucl'" n:onomico. So i bigoUi dol gCflultismoopporranno che il mamlato imperativo è violato dalla loggo, rls1>0ndol'omocho noi 11011 obbligllia mo 11c111mo ad accctt(ll·lo; cho noi non imponiamo u n mllnda.to , ma. osiglnmo un J)rogramma concreto bon dotormlna.t o,couronno tli bisogni nostri; o al caso ripoloremo - corno ossi a noi - • f: ror1.atalortL di usciro dalla logallth, por rlentraro noll"m-dinc. » EMll,10 0ALLAVRlt81. L'ALCOOLISMO"' Il. Di grande impor1anu altres1 sono I rattori sociali dell'alcoolismo; sc.nza.arrivare alla. e..'l&gerazionemono– ideista di coloro che non ne veggono al1ri, certo si è per esempio, che la densità della popoluione, eccitando !"istinto dell'imitazione, esercita un vivo in0usso sul– l" alcoolis.mo, come lo e:serclta sulla puzla, sull11. proetitu– zione, sulla delinquenu, ecc. E di osservuione comune c ho l'uomo il quale si di• spone a bere cerca vole ullc.rl compagni. Il vino solitario ò triste, e solo nell'orgia rumorosa. raggiunge il suo apice la gioia del bere. Questo 'spiega anche perchò (') Avt. AD01,,o ZlllllOOl,IO: l.'Alcoomnw: l'ratelil Bocca, To-– rlno. IS,?. - Un •olunie, di 1u,g. ffl, della OU>flottca ,rntropo4cr– qlco--Jl1,rldio1t (L, 6,WI,

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