Critica Sociale - Anno II - n. 12 - 16 giugno 1892

CRITICA SOCIALE 101 e ces.,.11.iono dello cliomouc in seguito alla legge dello otto m·e :i-0notc1mlni cho si contraddicono. Altri chiedono la limiWione della giornata di la• voro 1>ergravi moti\•i igienici: per e,·itare il sur– menaoe o la degenor:udono fisica degli operai. ~la in quanto a surmenaue ed n dei;cncrazione. un la,•01'0 vtù 1nlcnso 11011 è forse J>iu noch-o di un lavoro 7>fti lunuo? Anche sotto questo aspetto perciò l11iensf/fra;fone e miglioramento igienico si h'O,·ano iu aperto antagonismo. Certamente. anche rinun1.iamlo alla I~ dello otto o,·c, c'è ancor':\ molto da faro per rig1eno e lo s,·iluppo dei l:woratori; o tutto si ottc1·1';, miglio– r::mdo i snlarì, o 1>0rconscguenr.a l'alimentazione; variandone nncho lo occu1,.11.ioni.Perciò, meglio av– ,•i.sato. il geninlo Fouricr a1·1·h·òa pen.~11•0. che nel sua falanslcn, gli 01>emi swrcbboro larnl'ato con piacere o son1,.'\ da11110 non otto. non dodici. m:i. quftu,Uci o,·e al gioruo! Nou c·o lla spcndot'O molto 1>-'l1"0lo p r convincere i socialisti, cho lo oUo o,·c non so1·\'il'ob001'0 a cli– minuit'O o n raro scomp.11•i1-o l crtst indusfriali; po1-chè i socialisti - .\lalou. Kautsk). ccc.. tra i1)'.iù noti o i viventi - ritengono che le mede.. ime non sono lo conseguenze di un aunl<'nto dcli:, pr'()((uzionc. sibbcno di una dimirmziont, della consumazione. Ma anche considerando lo c1·lsl comC' do1·i\•:,to dello primo cnuso; poi· colot'O cho c1'Cdono alla 'lntensi/i- ~1~:t,.;1~6 c!,'~ 'C 1:·~:i11~::1i:.i 1)Cc;>~~gi~id~~o;,:01!~~ ~ndo essi non ,•er1'Cbbodiminuita dalfa riduzione tlolla giornata di la,·01'0. i capisco benissimo che. data una leggo delle otto o,·c, essa debba esscro inic1·nazionalo: OJ>emio pa• droni, anzi pili gli ultimi dei primi. la im·ocano tale pc1· o,•it.1rola concor1-cn1,.'\ e mante:ner'O tutt.i ~Ou!~;/\~l~l'~i~~~r~!t!n'::~~~~~I~~,~~~~~~~ ossa stessa causa precipua per cui la. legge dalle otto ore fa.lii rcbbe. « Nessunano.1.iono conscnth-cbbea perdere il rango iudusu·ialo elioatlualmc11to occupa; o, 1:1C1·a1·ri,•aro ad intendersi sopra una leggo intoruazio11alc, sar.\ no– cessario cho qucst.1 leggo non sia nò una ca.usadi regresso. nè anche un leggero ostacolo agli S\'iluppi economici in corso. « 1'utti i J>OJ>Oli non sono dotati della medesima atliviU1., intclligcn1,a. od nttitudino al hworo. Per ~~i~t!~~li~~:~1 ~li!~::'~fi 8 !~\~l,~~~~g~~~~: d\~!o~~ 8;~ 1 , mft:~ud~ <f~ 1 !n ili\~~~i 1~1!:~~•~1i ogni ragiono. E nessuno ignol'a che la t~o o tal alti-a nazione sostiene la sua situazione economica. nel mondo supplendo colla durata del la\'0ro alla svo– gliatez1 . .1 o alla inabili!:\ dei suoi operai.» Pe1·tenor test..,nella concor1·cnz.., inte,·nazionalc, a p.'lrto la differenza di nttitudini naturali d~li opcmi. ~U: r:e:·1"sa:i~i:.i! 1 ~(f i!lì°~~~l~~,! 11 'rm ~~~! mente, a misur:_i cho si 1n-cscntano, i pc1•feziona– monli inccss.'\nti della scion1.a e della meccanica. lai~~~ 1 1~ w::;~~ cf i';~•:i~ 1 r :~tr~n~~,-~~~ r~r\!~~~: rebbero della sola arma J)OSSedut.'l per sosie:ne1'0 un J>OCO la lotta. Jò.:SSC. quincfl, sarebbero condannate a rimanere scm1n'O1>0,·01-c. a perdere lo poche in– dustrie che rwrobbcro cd a. vedere peggiorare la propria condi1.ionc. Quali l)Oll'ebbcl'O osso1'0 lo :,anzioui 1)0.naliper la ~~ll~~i~!:~t!::~•~~t))~i~\:t•tr~~~~':';: i~~~~~1 a violarla: gli OJ>Cl'ai o i 1>.-'ld1'0ni ad una rnlL.1. L'operaio, che in seguito al frionro della legge delle ollo ore , oo~ .. c ridotto il suo ,alario. assai ~~:~:~idi s;~!!~1~1;b!t'?s::Cfi~~e11nal=:r:=l°F; chiaro che il 1wlrone-imlustriale non si rarobbo pregare. in generale. V°" farsi complice del proprio fu~1~ia1~· ,.f:::.~: ~nl~ i ~~1 1 ~J~nt\ 1 :t;~::,~ e~~ zionali. E come si riesca ago,•olmcnte o con impu– niti, a.ssicul'ntn nella ,,iohuionc della leggo co lo hanno ripelulo ,•olio nn1·1-ato gli i'!pcitorfdello (al}. brichc in Jnghilierrn a propo!'lit0dello, ,·arie leggi sul la,·01'0 dello donne e dei fanciulli. E problema• ~;~at~~n~of l~~Oll~t,:i a&>;;;:~lr~~~~O ~f:t~~ ap- Tutt.o souunato. ndunque. la leggo o sar- obbed'im• !=:~o !Pftli~~~?~i~; :,~ ::: . , r.ti~ ~~ l~ l~uf~~ perciò con~annata. E che sia inutile, no n rispon– dente a.Ilo scopo, co lo i11scg11n il fatto, cito il dis– sidio tra 01>emio l)..'\Ch-oni rimnno t.110 o quale nei paesi m1glo•s:t:;so11i o nello industrio nello quali lo otto ore so110 slnlo ~pontaueamonte adottato. Al termino dolio sua minuziosa o S0\'0t·a cl'ilica il Boilloy concltiudo che l'ngit:.11.iono per la riduzione della gio1·nata di lavol'o, o <1uestada per sò stessa, non rapprose:utano che un ra!eio di p.1.1-adossi e Paradosso. la scelta della cifra eh otto 01-0, che non si può giuitiOca1·0 seriamente. « P;uad~. il 111inlmu11i di salari o. « Para .demo, la 1:101>p1'eSSione dello cltoma.ge ( ozio (017. . 1.fo degli 01>emi) che E:i ,·uol r.-.ro procedere pa- 1-alle.lamcnto colla intc.nsiià del la.\'Ol'O br-c,•e. e Par::ul~"iO. l'aumento di produzione risultante dalla rliminuziono nella durata del hworo. " Paradosso, la pretensione di genel':lliz1,.'\1'0 l'in– tensità cho si c1'C<lo applicnbilo indbtintamonto a lutt.i ì ln,·01·i. « Pa1-adosso, la promul~ziono di uua leggo la cui "iolazione s.11-:\ a ai facile. e Paradosso. il sur11ie,wgc. r~nurimento che :.i \'UOlo incrc.nto ull'opincio. quando osso C' JU'Oprio della piccola induitria, del hwo1'0 in camo1-a. « Paradosso, la dogonoraziono aH1·ilmit:.l osclusiva– mcuto allo lunghe gior·uate. -.c•111.a menzionai·o nl• sopprimc1'C lo altro causo. e Paradosso la spomnza di fiu-c una leggo u1lica intcl'lla1.ionale. : i>~:!~l:: !il ~~fit .. ~\~:~n~o~~~t!' 1 /;rìotto 01'0 1>01· modiOcal'O In situazione assQ1·vita del 1wole• tnriato. « Pamd&SO. il dare alropc.-aio del tempo <tuando egli 110n ha biò!0'"1110 che da <lcn<,,'O. « Pal'adossi in lutto e sopra tulio.» (Continua). l)otl. N'A1>01,f:O:o; COLAJANNI. l'tm. LA COLONIACECILIA Chi ~egue dall'aUr'anno le n~tro pubbhcai1oni, ri• corda rappello che(l\Ccmmoncll11pr1ma,·era 1891 porche ci ei mandassero buoni libri per la Colonia socialista (ondata. in un Intento sperimentalo da quella vera tempra di apostolo che è il dol1. Giovanni Rossi e d& altri suoi amici ftdati, nel Pannll. In Brasile. presso fe~ 1 tf~~:-n!~u~~~r:::~~e ,:"::l;r:zi~~ 'àtr!~~~ " coies 1i trcnerosl argonauU, inseguenti il loro bello idea.lo al di l!L dell'Oceano. Ques t.'1tnno,dopo r nrio p eripezie che i giornali a<'• connarono - porl1> c1.to ch e a11r1worsanosom1>ro gli Inizi del colonato - In. si mJ>allca Colonia. comincia a 11npia11tarsi solld111ncnto - a rare, corno si dice le ossa. Sono già numeroso lo casette di legno costrutte, bene M,·iato le coltivazioni o gli alle,·Mnenti: la vita cd il h1.,oro in comune, eliminati gli clementi egoisticamente

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