Critica Sociale - Anno II - n. 12 - 16 giugno 1892
CRITICA SOCIAl,F. 187 Io non ,·oglio sapero so. p.1rlando corno parlo, raccin uno o altro atto di rode. A mo preme che le veduto mio rispondano ad un idealo di giustfaia, ed altro non cerco. Se sbaglio, snroi lieto cho altri mi convincesse dclrc,·roro o mi ammonisse con una ti· 1'l\tinn d'orecchio. Pon1,o qui due domando. Como ò sorto od a. chi t,;;~r:.\c'!eb:1~lp:t~!~il:fo1~i~~!~n:n\~ ifu"lis 1 i i:~ Parlo dei ratti di ca&'\ nostra soltanto. Com'à sorto ed a chi i;io,·n? l..eguerre d'indipe.n– dc.111..'l o i l:wori pubblici gli han d"aloorigine nella mn.ss.ima parte. E gio,·a allo classi abbienli. poichè lo guerre o lo opere t)Ubblicho si son ,·olte e si r~ 1 ~: : ~t7!~~ 1 :n~~1~1~ 1 ~~~u~t .'td~Ì~'re mi spiegherò con duo c.sompi,procurnndo di adat- ~~!i 8nl:i•i~\~!\ 1 l ~~~~'Lfa~~x:~~or:•~~~~r~n~ 6 j~1t ~~ a.stmtta. Immaginate che una citt:\ sia stretta d'assedio, e cho in essa sieno molli uomini di ~ni condizione. ricchi. po,·cri. atti allo anni. invnlid1, occ. Siccome l'assedio non è cosa piaco,·ole. la necessità e !"uti– lità di liberarsene non può esser dubbia. Ma per rar ciò occorrono anni ed uomini che abbiano mani rorti e molt.1. ,·oglia di menarlo. Ora, IO i ricchi dicono: ecco qua, noi diamo armi o denari; e q_uelli che han polso vigoroso rispondono: o noi siamo t>.!'m 1 l!i nnfe1fo~o dia1%=ati~~:1Crot~1:~ud~o bo~~it~ dnllo forzo cli cui clis1>0ne, o conCOl'l'Ondo con tutti i mozzi con cui può, e a-li nssodinnti sono respinti, o gli assediali ridivenuti liberi si godono tutti in paco o giustizia i benefici llella vittoria, e nessuno ro:rum a rarsi pagare quel tanto di c.nergia, di va- ;;;~~n~ ~~~rorsi~i1!~1:,~~,i~j~~l;'OC~~~i!:~~ cosi e non altrimenti che si aveva da rare. Ma so i ricchi dicessero in,·oce: noi i quattrini non li dfamo ma li prulfamo. e ,·oi cc ne paghe• reto gl"interessi. e andrete anche a farvi ammazzare por la comune sah·ezza; o non p.,ghi di ciò rnles– scro, a ,•ittoria ottenuta, torre por sO tutti o quasi :li;:~n~~wtt~i'~e s~t:>a~o~~~ 1 8:,~'.~ 1 b~ 1 i~ ~:~·:e~~ ò una giustizia da bestie feroci. E non ò successa la stessa cosa qui da noi in Ito.lia,come del resto da por lutto? 1 ricchi han dn.10 i dc.nari e se li son ratti 1>-1ga1'0 o in che modo! I ricchi so no sono !:!iatia casa tranquilli. tenendo pronte in tasca assai più che dicci o dodici coc– ca.rde; e quando il pericolo è ccs..."-t\to si son ratti ~l~~~tidavc:~:d3efl~" ,~re,'l~iaa~~~; pp=ir1~m :: gliori o maggiori, e adesso stanno :t.blx\.rbicatisul povero corpo d'It.ilia. succhiandone il sangue corno nlh'Ottanto piattole e con avidità sempre crescente. Questo è un esempio; occo l'altro. m~!~ ~~~e~!'fc!~esiftf~::~t~firi,~::~; 1 t~,-~~i i~1~~m~~~ il qunlo hn bisogno di una stmda por condurre al luogo di consumo i prodotti dei suoi rondi. Se egli f:'~t11~Ì~!u~u~t:J~a~hj~i c!frui::o: ru~ o so la gode. nulla ,·i sarebbe a ridire. Ma se in– vece dice allo Stato: rammi tu la strada di cui ho bisogno. e so non hai il denaro io te lo do a pre– stito e tu me ne pagherai l'interesse, e la strada la aod1-emotutti, ma io più degli altri e meglio degli altri; ognuno a\'rcbbo di1illo o ragione di dire a questo signore per bene: ,·a là, che sci uno scroc– cono volgar-e. ebbene. proprio questo è successo o succede lui• :~~:;1i,.,n~iii·~~;o 0 ~J~!, 1 tte1f:~ ~~:l r~~: e no godono dir'Oltamente, intensamente o non di rado esclusivamente, o i po,•erolti ranno le spese del loro godimento, rimrmenclo,•i il pii1 dolio volto estrnuoi addirittura. ~: giusto. è logico tutto ciò? So lo Stato chiedesse un prestito di 100 milioni, ad os., por costruire f!fu 0 n ro, 1 '{N°p~:i~:~ 1 t~re s~v:..;~bota~~o d~ 1 /:i ~t[:~t:nl~d~~it'!~i~n~ s~fi 1 •~fi{;ei;~n~1~i~ rerrcn•ic, J>Orti, canali oh! allora tutto \'a bene. la produzione aumenta cosi. la 1ioc.hcv.a. si :\CC.resce, gli scambi dl\·cntano pili frequenti e. so por lo rer– ro,•ie si spende il triplo del pro,·enth•alo o mollo pil'1di ciò che valgono veramente. è atfar dn nulla: dopo tutto bisognn pure dar la\'OJ'Oalla po,·er":\ gonto. , J)l~;!~~:~~j:~:i~rsr~c~~!~\~n~e 1 Ìj~~l;yi:,:w:t! 1 :. ghcsia pii1 avvodut.,, poiché è un modo di gittar poh'oro negli occhi, deviandoli dn certo ispe1.ioni cho potrcb6ero riuscir pericoloso. o a b1-c,•o andare raL,h. Il to1.Zodi pane dato al lavoratore saln a questo modo i pingui guadagni che il capit.,lista l:~1i;' 1~,,~r:~~~f~rt<;:~O Jr~~~ ::!J:P:;i.: bonerllttoro! Ebbene io torno a dire: è giusto od è logico che i po,•ori, dopo aver aiutato i ricchi borghesi a con– quistare il potere politico, d ebbano nncho farne le Sl)CSO, Jlngnndoli lautamente, sobbnrcrmdosia.un de– bito onoi-mc, por r,rocacciar e loro nuovi strume nti di 1n'Odu1.iono p1l1omc.,ci. cd aiutandoli adesso a sr~~ 1 tt~~~it~iùu!~t~~=;~ ;i\J>ii!lo~~!;i:lèa!~~?~~ :;:.!;" sl~r:~i: J:i~ d:rar..:1t~''!~ù ~v::~e~ delrJferna società capitalistica. Almeno allora i propriet.,ri di scn•i do,·evano pure nutrirli, mentre ~:-~i~~\ 1 i:;1tì~ 0 1,~f:!~ 1 iia;;~rorr: u~~~ea J~:~ arntn In libcrt.,_ dal padrone, ru costretto a mo1ire di (:une,ma non prima che non avesse do,•ulo man– ginre Il suo sterco J>Cr prolungare nncora di qunl– cho giol'no la sua feroce esistonzn. Ma I denari. dicono i gaudenti, noi li abbiamo dati cd Cl'annostri. o \'Oia,•cle promesso di pagarne il prezzo: come potete ora infrangere la ,•oslrn ol>– bligazione1 Ah! qui ,·i voglio, legulei ,ta mercato. I denari Il a,•ote dati è 'fero: ma ,•oi li a,•eto dati a ,·oi e non ad altri, ~ son servili per ,·oi, la promessa degli interessi ra,•ete ratta ,·01 ed a voi; 1 po,·eri son 1imasti estranei a tutto ciò; essi non no h:urno twuto che un meschinissimo ,•nntag-gfo indiretto, so pur !"hanno a,•uto; con qual dil1tto, adnnque, a,·eto addossato e ,·otuto slringe1'0 somp1'0 più sullo spallo <lei po,'eri In gra"e soma di un debito pili gravo? un\~f,~ 0 cf:3or .~ 0 ;po~:L'\1~ 1 J i1~~~ 0 m;3o 1 : C:1u~n~~: rice,·e il comodo. L~ por legge, vi dirò che ancho nello Statuto è sc11tto che lo t:lsse si abbiano a proporzionare agli aYcri dei citladini, e voi, con i sistemi tribu– tari che a,·ete inaugurati o direndete con tanta energia, a,•eto ro,·65Clato tutto o quasi il fardello schiacciante sulle _plebi,coshingendolo a la,•orare, a 1>-1ga1'0 o a soffrire per ,·oi. Non nm dotto questo ! 1 i ii~~;t~:o n~it~~d~!~~~eo l~ut}~;sro 1 ;l~ 1 ~'=~i
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy