Critica Sociale - Anno II - n. 4 - 16 febbraio 1892

r,o CRITICA SOCIALE merlca, pcrchè unn sola scuola osclude1-ebbe molti r molti uomini. che non polrcbbe1'0 adatL1.1"Si a ,·i· ,·e1-oin ~1.. Pc1·quanto &."--'\ fosso grande, pa.1,-ebbe ~mf;~ 1~~1 essi nn guscio di noco o una nicchia ~I 1-esto, chi non sa che, J>Ot' ~ulpio. la infr-e· nnbllo ron ... 1. ospansi"a del c1·1stinnosimo si do\'olte, in g1·trn l>..1.rtc, alla moltiplicità dello sue sempre rina.sccnb sotto? Distinto, di,•iso, contendenti talom, ma tutto cri.stiano, con un fondo comune o un Ono comune. Prccis.,mcnte come lo scuoio socialiste. E - J>CI' dare un alh'O esempio storico - erodete \'0Ì che l'antica fìlosona greca dopo tanti anni si 1·iporcuotorcbboanclfogg1con mrna vi\·01.1.a rm noi. so non si r~ rigoglios.,mcnto 1-:uniOcat..1. in tante e laute scuoio? F. crodoto voi cho quel \'a.sto e po– tcnliS.!limo mo,,imcnto fll~flco ,i;j sarebbe potuto 1•idm·1'0 entro la breve corchia di una sola di quello tanto scuoio f No; nl'.' runn cosa nò l':-tltra. :m:.~~i 1 ~d ~~:: e : s "e~~!i t~!1;i,~/~~!.i r/;~ n.~n J1:~ I~ !~:~ini:~~ 1 i~i~;~n~~1.i 1 ~fcìf~ 1 :~t.~:~~~~~ s;ia col me1.zo dolio ,•ario genti cho so no servi- 1·11.11 110. Noi ,•odiamo gi.\ che ogni scuola, ogni gradazione di scuola, ogni incrociamento di clementi socialistici, costitulgoe, flsiologic.1mentc, come un ganglio di ner\'I, e. meccanicamente. corno un ordigno pn11i• oolnrc d'aziono: gnnglii e ordigni che sono, alla lor ,·olta, forzo motnci e for1.c mcxtcmtrici. impulsi o freni. Noi assistiamo già, in embrione. a qualche cosa che s.11'a,in grande. come l'organismo del corpo umano, e, in Jliccolo,come il meccanismo planetario dei cicli. 01-0, donde trac tutta la sua fo1? ..1 ogni scuola del !l0Cialismo1Dai suoi principi, dai suoi sentimenti o dalla credenza di essere, ci..'\SCuna. in possesso esclu– si,•o della ,•erit:\ e delln giustizia o almeno della più gran p.,rte del ,·cr'O o del giusto. Con quest.1 con– ,·inzionoogni scuola agisce con fcrmczr..1,conenergia, ~ 11 fo~n,~io:a1~i~ s~1~it~!r!~~j~7, 0 11~nsè ~l~l ~:~ fluen1.a do' suoi sentimenti, ma quell'ardore, quella roga, che 1wo,,cngono dal credersi unica depositaria o quindi unica responsabile dell'a1-c.'\santa del rnro o dol giusto o di gmn parto <li ossi. Ma siccome questo focolnro di enorg10 ò in ogni singola scuola o cln ognuna irradia c:-tlore. natnmlmente l'una scuola influisco sulle altro, e s1U'igionnnsi fra esso ~::~\~ 0 1f'~~;n~t?~ 11 ~ief 0 ~:\~,!~•ildg,t~n~~ 1 ~zf!nni: l'le.lloopere o mettono og11u11alla JU'O\'l\ di ciò che può o sa dare. ma in p..11"1 tempo fa che ~i spronino, i,\c!~~~-ino, si conicm1>erino a ,·iccnda. conscio o Nà si dica che il socialismo poll'cbbc benissimo essere rii.lotto ad mm scuola sola, ricc,·ente i ne– cessari stimoli e conlr'CHtimoli, non da altre scuoio socialistiche, ma <foll"ambicntc nnli-socialistico cir– costante. Questi stimoli o contro-stimoli auli-socialisti li vediamo infatti tutt0<li in a1.lonc. per opera spe– cialmente dei go,·erni o danno, im•er'O,talora buoni risultati, ma non possono supplire alla efficacia cd opportunità degli stimoli o contro-stimoli sociali• d~i~ù; ~~:~~o i~~~~~ 11 :i~:!~tan~~IC~~~ ~in Si~d: sempre di ossa. non In si reputa mai in buona fede ~~~1ln~l.~~i~~~l~~tP~f. i:gn.•g,\~.tiUl~n e~: ~1T:1e~ socinlismo, ma il suo intento ve1'0 è sempre ostile; B b 1ote G ro Blc reo so a""antaggla il socialismo lo ra per isbaglio. L·ar.ione socialistica, inl'ece. sia pure ora un freno por una scuola, om un pungiglione t>e•· un·aura, rimbecchi o accarezzi. ma è sempre un atione, figlia del medesimo ambiento sociahsUco. o perciò, si \"Ogliao no, la sua emcacin s'impone e fa strada o l'ieno il giorno in cui essa si mnniresta con un ::~~~;~OO(w~:~l~O s!:i~~~~• COII Ullf\ OUO\'a 0\'0- Crcdoto \'Oi, por esempio, chu un socialista comu– ni.sL1si mssegncrcbbe a ,·01.loroposto un freno alla sua tende.,1mautoril1ria da un economista ortodosso della ,·occhia scuola borglul.5ef No. certamente. ~fa :a1~!taf~~l~~'Cfi\~~ n~ l:~~1\i!\~'~ò ~~.l~t,,~ discutc1-e, aooettat'O un osporimcnto; esperimento che può dil•cnb\1'8 benissimo l'nfferma1.ione di una grada1,iono collotth•istica. F. J)CJ'Chètutto ciò può a,,,•cnil'oT Po1'Chè il freno J)l'OJ)OSto dnll':urn1'Chico è un f1<0no,non oconomista-borghos.o, ma sociali– stico. In fondo. è un·nmnit:\ di lhmiglla cho agisce. E si può ripotoro la stossn cosaso si ll-attnssc di m0<lomro corto tendenze doll"nnarchismo. Non pal'• ~Ì~r:~~~ 1 t~';,::•6h!:r~l~~i1 1 :o!-:1i~~ :~!ra~: cho il Ruo orecchio può udire consigli. ma so pareri o l'Cduto di tcmporan1.a gli ,·crrnnno da comunisti o da collotth•isli. allora la cosa può mutare aspetto, e si 1>uò1wri,•a1-o- come si è arri,•ati in Prancia - a cro.,,-o una nuo,•a gradruiono di :ma1'Chismo. 1·a11a,-cht1mo 1·a;ton.ale. Una dello grnndi ,•irH1 ,101socialismo è appunlo ~:.L"c:o~: ~ 11 ~::;~ii;:,:::1t: 1 f:!:~~1~i~ 1 cfi~~~~ tutte le multiformi c.1p..1cit.\ o passioni umano - come pl'OCOnizznw,Efh\ Fourier - per impi~rlo poi alln c1'Cazionod1 nuo,•i ordinamenti sociali. ~b:~'n~ ~::~i\ c:ed:ff:igi~fl;,in 8 ! (~i~~~np.~~ di esse, o che dn questa creden1.a trac anima e vigo1-ood anche ostinazione. ma abbiamo pur anche ,·isto che, essendo tutto nella stoss.1condiziono mo– rale, a,•,•iono una 1:r,ra. dalla gam Il\ lotl1 o dalla lotL1 i vinti o i vinettori, donde nuo\'0 combina1.ioni, ~1·~~~~.~~ri~~!;t~ 10 ~·i1 ~ri;~ ~ it:~~;:'~~~~ camonto - dogcne1~ talora in un dogmatismo re– ligioso, porchà intollomnto, o allora c'imlmtliamo ~1~~0 n~~~ll~ic1:,\~.~t~:~ :!\i a~ 1 1~:;'~in\':;·i % 0 ~:~,t r'lc.~1~ 1~1f~~a fftl~~fi~~f ~~w ~::~~~ ~i.cl ~on~~~r: coteste. ine\'iL1bili; noi lo h'O,·iam o q ua e là, in tutL1 Il\ natur-n organica od inorganica; mn come non impediscono agli uomini di larghe \'Ol:lutedi nmmir:u-o il processo ,•a.stoo solenne della natum ~.;~: c:!r =:u~~~h: d~~nrr:~-o,;~l~ì mo"imento 1COCialistico mondinlc. Chi non s., distinguo1-o le anomalie dallo condi- 1,ioni normali, non solo non riu.scirt\ mai a capire i!u~~li~:~• ~~i1~t\l~:~i~;;dn~~op1i~~! tee~~:~ specie animali. cosa sia una specie ,·egctale. cosa sia un minoralo; non un regno della natur-n 1-iu– scirà a comprendere nei suoi caratteri coslituti\·i; non avrà m:-tiin testa un concetto esatto dello cose, impcrocchè - fino ad un contr·ordino della natu1-a - accanto alla normaJiLi. spunta l'anomalia, cioè, acc.1nto nlln regola fa c.1poli110roccc1.ione. Che sotto lo npp..11-cnzedoll'anomalin, dcli'~ 1.ione,si p()S!J:.\ nMCOndo1-o il go1•modi coso nuo,·e, impensato, impr-o,•iste, può csso1'0; ma allora noi

RkJQdWJsaXNoZXIy