Critica Sociale - Anno I - n. 9 - 20 giugno 1891

130 CRITICA SOCIALE mille miglia nl sospetto di veduto partigiane, di con– cessioni tcndenr.ioso ai preconcetti che ci possono dominare nello nostro quotidiano contese. Ed egli, cortese sempre. ci rispondo colla lettera seguente, denunziando, colla serenità ma cziandio colla recisa franchc1.1,.'l dello scicn:dato, cotesta ibrida camorra :,t~;t:'~~J';~~1F~~~ ;~, 0 J;;; 1:~• ,f~ff; ~~s~~~ della na.:;tonc lavoralrlce ». Monopolisti dell'indu– stria e monopolisli terrieri, accaniti fra di loro ,1nando si tratt..'\ di e farsela n Yiccnda », tronrno scrn1>1'0 modo di conliz1,.'\1'Si, di venire ad uno scam- bi~1~1id:'~~i~~•,~~\~~~l~il\o\~t~11:cta~'~!~~~:a~~ ~'O uguale nella finzione della leggo rc1· vicmo- gl~o~~:~~~~~n~/~S.:!11~t'i'~~~~~l~l~f'\:!1~~.11: 1'·\~ go111;a dello cose, stimolasscwo i nostri socialisti cd operai (pm• troppo sull'olcmonto contadino, che sa– rebbe il pili interessato, bon poco per ora è da con– tare) ad uscire dallo solito gcncralifa dei soliti com1iì, por entrare in c1uestocampo di lavoro circ~ scritto o concreto, pc1· affermare o fai•scntil'c alla altolocata Compagnm dello Indio - che sfrutta gli ordinamenti mpprcscntati,•i dello Stato sedicente dci11~ 1 ~:: ~ ~fu~li~~t,~ \;t~!!'tffi~c5<;:~•:;;o si~ ~inionc, l'interesso o il \'Olcr-odello grandi mag– giomnze, dello m:tggioranzo nel cui nome cd al cui preteso bcncflcio si conrczionano lo lc~i cd i trat– tali destinati a incip1·ignirno la miseria o a rib..1.– di1·no lo catene; cosi come a",•ieno in Germania, per ra1>1>unto in questi gio1·ni, dO\'Ol'agitazione lc- ~~~r!. ~1~:•;!r~:~ .. ~::~~,~ : ::~;;:::~: : ~;1b di un JX>polo intero. Col marasmo che pur tropro domina lo classi lavorafl·ici italiane, il còmpito di ~t~:i~~ 1~\~ 1 1:~1ac~~\P.~~:tasre~\?'!~~. :: 1 ~ic~"d~ :f~\\i1c~u~rh~l~a'ci~~~~zi~~~;:~~at~~ \ri!r !~ quello che riflettono la vita e l'interesse del poJX>lo. E'oreoto e cw-o amico, Tu ml chiodi con indulgcn1,.1. pari all'amicizia il mio aHi.SO,circa il rceento incal'imento del pane cho sollevò noi nostro paese cosi dolorose reazioni, e che la politica economica italiana tondo disgrazia– tamente ad esaccrb:we. E questo a\'viso, che la tua cortesia chiama« rrntore\'olo » e cho è nulla JJii1 che coscienzioso, non mi esco di corto stentato dalla 1>e1111a; t nto è ovidonto J>Cr sò stessa l'enormità della cosa o la giustizia della ri\'endicazione. La qu0-1tionosta in questi termini. I proprietari italiani, cogliendo il pretesto di un periodo di ~ zionalo doJJ1'C1.1.amento dei grani, che ci vcnimno a buon patto d:ill'America, dall'Austmlia o d:illlndia, cstorso1'0 dal nostro Parlamento una legge protet– tiYa; o nmp1-csa 11011 riusci malago,·ole, dacchè gli interessi della proprietà rondiaria hanno una Jll'C– pouderanto influenza nella nostra Assemblea legi– slati,·a. Lo possibili opposizioni che a\'l'cbbe doYuto destare la p1'0postadi un dazio sui cercali rra i ra~ presentanti del c.1pitalo manirattoro ,•cnnc1'0 para• liz1,ateabilmente colla concessione <lifortissimi dazi nlle stesso industrio manif.\ttrìci; e per tal guisa, ab1-ogando i risultati di tanti studì, inuliliu..ando tante nobili conteso por la libo1·t..\ disraccndo in ,m·ora tutto un passato di ch•iltà o di progresso, B bi oteca G no B1dn o i nostri reggitori hanno collocato l'Italia enti-o un cerchio di rerro o \'incolnto il suo commercio cli conto catene. In tulL'\ c1ucsta melanconica sto1•iaciò che è "e– mmcnto grottesco è che la nuo,·a legislazione pro– totti,·a sia st..' \taattun.la sotto gli auspici dei cosi detti socialisti cattedratici, che i gra\'i dottori della scien1,a p1-oclamano nmici dello classi po,·cro od iniziato,·i della democrazia economica. )Ifadel resto non v'hanno cho gli uomini seri i quali possano cadere in simili qut p1-o quo, o scambiare por fi– lant1'0pi radicali i rauchi J>..1p1>..1.g::1lli del llismar– chismo. Quanto allo classi la\'Ol'ah-ici,esse hanno giil dato un giudizio i11fallibilodel socialismo di Stato o delle sue gesuitiche blatomzioni; o mosse nel bivio fra questi eloquenti amunntol'i del popolo cd i Yecchi liberisti che almeno gli assic1mwa110 il pane a buon mo1'C.'lto, C:S!:10 non esitano un istante a preferire l'antica scuola della libcl'là alla nuo,·a scuola della schitn-itù e della fomc. È bene cho l'odierno incarimcnto dei cercali sia sopraggiunto a strapparo la maschera al JH'Otezioni– smo agral'io italiano o a 1•iyelarno il voi-ocarattc1'C. Iniziato in epoca in cui il grano era occcssirn– mento deprezzato, il dazio sui cercali ,·enne pN> clamato come un mc,.zo di 1·isL'\111-aziono delle classi agricolo minacciato di crisi; ma la sua pe1-:sistcn1.a attuale, di fronto all'incarimonto dei co1'Cali,dimo– stm a chiaro noto come quel pl'O\'\'OClimento a,·esse ben di\·O1-so caratlc1'C da quello che venirn annun– ziato. Essa dimostm ad o,·idcn1,._'\ cho lo scopo del dazio cm non già di sah'aro l'agricoltura italiana da una cl'isi tcmpo,-anca ma di o.ccroscc1-e lo ren– dite fondial'io o.sposo di 1111 popolo immiserito. Que– sto è il {in 'l)Wt della cosa. Colo1'0i quali il'ovano nella legislaziono un prin– cipio otico, o ,,eggono nello Stato il roaliz1.at01-o della giustizia, spicg11ino,se lo possono, questa usur– pazione logalizzatfl, poi· cui i p1'0pl'iotal'l di tc1Te rubano, sotto gli auspici e colla sanzionodel goye1·11O 1 nello tasche dei consmnato1·l, ossia della nazione lavo,-ah·ico. Per noi, questa us111·p.1ziono non è cho un caso di un renomono ben pili generale o complesso, non è che l'applicaziouo di una leggo unh•ersalc, por la quale il potoro non ò cho l'emanazione della pro– prieh\ o ,,ione sfruttato csclusi,•amcnto ai suoi scopi. Cosi piacesse ni nostri go,,crnnnti di dimostrai-o col ratto la fallacia di questo ,·oduto! )Ifadisgrazia– tamente essi sembrano JH'Oporsidi dimostrare la \'Crità della nosh-a tesi, anzi di csagc1-arno la por-– tata al di là del concetto primo dell'autoro. L'illu– sh-e o geniale mio amico p1'0r. Antonio Salandra, il quale censurò con tanta acutc1.1 . .a e con t..'lnto splendore di stilo lo. Tco1•iaeconomica della Costi– tuzione politica o che oggimai, assurto nl JX>te1'C, ancbbo modo di h-adurro noi fatto le sue censure, perché non sollceila dal go, 1 erno, di cui fa parte, una mitigazione dei dazì .sui cercali cd un com– plesso di leggi indiriz1.ate a vantaggio del popolo

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