Critica Sociale - Anno I - n. 6 - 20 aprile 1891

B 81 CRITICA SOCIALE Il quale poi non ignora corno I aoclallsti pensino che, anche per ~aliro sul culmino o,·e la ro1•ubblica impera (o Intendiamo un:.. repubblica J>roprlo corno lui la ,·or– robbo). non ,•i sia. Yaporiora 1>hi energica. della. orga– niuazlouo del prolota1·iato so,•ra basi economiche. Evo n'hl\ di quelli che, a ragiono o a torto, 1>onsano por• Bino1td un tmmei por passa1•0 11, ira.verso. Ma. questa. Idea non pcrsuadcrcbbo a. b. c., Il quale proseguo: n~i' Jn,!nJ:~\ 0 !1 ri:i~l~ca~cl~p:n::! 111 ~~ibbif:a!'. Perdu\ 10 in un gran terreno di agit.Ationo ossi sono rona1amcnte obbligati a luoraro ron Identici intenlil f.gll affcnna che la costituzione economica della società è quella cho detennin& lo tonne politiche o nell'aboli– zione della proprietà. lndh'idualo o nella sociallzz.azione dei mozzidi produzione sintetizza. quella rivoluzione eco- ;t~lr~cdu~h~l~~it~f p:.O&;i:::~: 1 :asr:in::ii~liM~~u dimentica che lo formopolitlcho sorgenti dalla strutturi, economici\. della sociclh. sono ancho I mozzi ))iù ))Olenli col •1111,11 la borghesia. mantiene I &uol J>rl\'llegi di classe. Ed ogni movimento per una muinzlono nei rapporti oconomicl Ilo si \'edo anche ncll'l\tlunlo agitazione per 10 l 1 ~~ 0 e':~.h:n~~e:~!~~c~~~~~: 1 n: r~~i1~it~no fl"anceso del 17&.> colla. quale la. borghesia ha rotto, col• l'a,luto del popolo. ma per suo conto csclush·o, i cefpi ~~z~:n:d~f 0 c1~e~ 1 ~a!.t f1':~";~b1t: 1 racl~~f1'!"a:. ~ e.lasso operaja di conquistl\tO li potere politico per emanciparsi dalla tirannia del capitalismo borghese: di qui scaturisco spontanea 1":ù1ranecessità deU"ambicoto 1'1\\'ore,·010 per lo s,·Huppo libero dello orfanizzazioni ~~f~~~n:~ro 83 d:1~oi i~':f~t!is,\~n~,~~1~· ,~~ !.e;~b~ii~~i ft':Sif.~::· 0 1 ~li~ .. lo Pi~~a~!~i, come non ò poi ro))ubblicani La. conclusione la s"intuisco anche sonza tra.scrh•erla Intera. - Ltilo dunque_ ulilisslmiL, l'unione, nell'aziono pratica, tra. repubblicani e soc:lali11U. Senza coniare cbo l'educazione del popolo al «lf•VoM"nmcnl S&r& il prlmo passo alla conquist& di quel potere politico col guaio potrà risoh·ersi la questione dell"MSOtto erooo– mlco. - ~la so a questo. che sono lo ultimo p3.r0Jc dcl– l'artlcolo elio abbiamo un po· commentato, si opponesse la domanda, quale seria educazlono di 1cl(110ttrnmenl J)(,~!IIL rnrsl nel fpopolo flnchò dum ed Incombo su di osso In.soggezione cconomlc11,Il )}l'Obloma. che J)arcva rldolto nl suo :,;. !J. ::., si \'0d1-ob1Jo t nmro all' a, b, c.... 1-endontlo l'immagine del serpe che si mordo la. coda. Ko1. UN GIUSTO APPUNTO (Conteeetoni e contldenze del direttore) .Da taluni dei n~tri lettori - rra I quali amiamo assai ~:t!s~:'~tie c ~~~ ~o~~;::'~i,~t~tl(1:'·1~~arf3:t~~,.:~~ ci giungo, rm. gli altri, questo a1ipunto: che il periodico - daccllù cessò 1.J'csscro l'uorc e L'rilica \ler diventare !~i~:·g!~z~~~~t~~-io~~ 0:,1\ 1 ci>f r omY~:~~~:ii ~ ;~~ : <1u1l.Si scrm~ tregua, fittissimo colonne, la.'6iando alla lottcrn.tura., alla_ varietà, l\d altri dlsparntl argomenti un J)08to 1 r'OJlJ>O esiguo. Cos\ - cl si ouern - il giornale 1:t0m!klia1rof'1>0 ad un libro; o non tutti I lettori hanno !~~~r:b;;: f:'!at~r:7~rf!t:'lrattcntlone che pur i;; noi - icbbcno non ti tenti l'ambizione di redigere dr ,g:r:r: 1 :u~~a 1 ~ ~~~::a:1o~ 0 t~ ~~~[lri~ tcery, cbo l'ap))unto colpisco nel 110,no.Anche di questò ~~:~::n~~ lod~~a~~i.~rì!~i ~!~<~~:~ .:°~~•\~~,b~~~; interrotte, bro,•i, sempre le 1ilù ,·h acl - lo spazio ò 1nntolesinato che son quasi 800IIIJ>anm. Ne ciò avylene per proposito notlro; anzi, se a qu&- !~0iii~t~':;6~{ci0!t1ato~t~~f. d':f'~!'!Wt~pn;; e= t:ii~~.!!: 0 ,N~~rc~i;r ~~ ~.~::~1n° a~v~~l~ 0 0,vdl 1te:; conto cibi giusto dcsidorio cho cl esprimono I cortesi censori. M1l In pl\rto è la. dura. noco8illà. cho non ha lci~~cfith 1 ~!~:&to del periodico &la. questo - tlnchè cl ila tolto di pubblicare i fascicoli a. più brevi Inter-. ,•am - la coscien:r.a del compilatore, cho 11 tron & ~~~oef~~~;~~ si;:z~~~,'f~1!ro~P~f::n:':i~ l"lmportanza de.gli articoli. o l'importanza alla varietà. Potre.1no, pc.r occcsso di rigidezza., a,·er peccato nel primo senso: ma il dilemma non sarà !qUarclato ftncbè 1 lettori stessi - colla propaganda che ci tunno - non ci :~~: s~:~ ~l~e~~~ :~:f~~b~~~::1t~~ ir~~f~1r: dire regalare a noi o a sò stessi un tanto ph) di spazio dn. poter ros))iraro. Ancho qui Il faUoro economico hn.Il\ pro,·alonzao sta. nlln. bMe d'ogni altro! Fo11unat11.mcnto, so non siamo &ncom alln. mcl&,slamo però sullo. vin,. Critica Sociale, In Ire mesi, ha pros.socht, raddoppiato gli abbonai I cho ereditò da Ouort e Crilioo. Per uno che cl abbandonò ne sono entrati ben dieci e continuano ad cnlraro. Prova. certa che le note su cui battiamo interessano i lettori e elle -parliamo ad un pubblico che ,•l\•o con noi In intimità d1 pensiero e In annoni& di a.splra.tlonl, e fa buon viso, per modesta. che sia, alla noslr& propapndL No, non PoSliamo davvero lamentare, come già il poota latino: no, cat1imu1 fllJ'di6! Or questo t, tutta la nostl'a forza od t, il nostro com• ponso. ►; cl ammonisco che, non nel rlsocaro, ma piut- ~~~~l~tà~'t~ffn~u~t~~1iai~;:m~;;;r~~ ~1~: 11 : ~~it:cl nos1rl desideri o noi nostro ide&lo. LA. DlR&ZIO:-i:t:. CAPITALE E LAVORO Il capitalo è lavoro accumulato, laonde natural• me.!lto non sono ostili capitalo o lavoro o per l"c'"~ lu1.1ouo della umanità mono inU'OOCirutdosi ind~ lubilmenlc. Il larnro fu schiavo del capitalo quando lo guerre so,·,-a1>0SCro :stirpi guerriero a gonti la• ,·omtl'ici, cd ordinarono o fissarono lo caste, ed imposero In schinYitit o la so1·,•iti1, indi intesserono i. mri feudalismi. Or_'(linamenti _cho i!nJ)Q(li,•nn o 1•1Ult'CllL\'UIIO lo s\"Olgnncnto dcli uma111tll, Inondo il mo,•imonto storico continuo o nooossat·io n, mano mano, por ,•io dh·erso, eliminando tutti quogli o.,ta. coli alla tu.s.iono ~ua del capitalo o dol la,·01-0. Abolendo la schiavitu, 1a servitù, fondendo lo caste, sopprimendo lo vario feudalità, proc.lamnndo i diritti deH'uomo, rondendo le ,·,uio razzo umano o nilup– P.-'lndo sempre meglio la solidarietà fi-ail lnYoro od 11capitale. pit 1 :i"o ~l~;!r:,~~nt:1et~~lli'u 8 ;~~it~'~! 1 ~~~1J~~~ttf~i ~!:~~~r;~:~!~.~ 1 !:~::~ t!!1'g~~a:~~l~ 1 :ofi !!: ~~?:~t~h~~1f~~.;\~~~~~~~~ 0 r;n J~W•!!~~~u~i~~~i~~~t l'cgunglia111.a. oomc è concepita volgarmente fra il la,·oro scientifico, intellif..rc.uto gouialo. arricchito di\ immcn~ capitale sp1ritualo mdh•~lbilc, od il la,·01'0 ~mplioo muscolare, è naturalmonto impos– sibile. f:d il culto che spontanoo.mentc, per impulso naturale, in ogni tempo, p1'8S.SO ogni ge.ute, lo mol• litudini resero e rendono agli scienziati, ai ~ni, nllo nito intelligenze ,·c1-o od immaginate, è mdi· sh·ultibilc. E 1-cgisto1;.\ sempre ud ogni tooria di J)(H'fotta cgu:,gli.1111.a, di csp1-01wiazionc dol capitale, ad ogni C~JIOrimcnto utopbtieo di pa1•tj1.iouQ po1•(ctta

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